
Per far fronte all'aumento dei contagi il governo ha introdotto il Super Green Pass, uno strumento che serve soprattutto per incentivare le vaccinazioni in modo da evitare le chiusure per il periodo natalizio e prevenire il rischio di una quarta ondata.
Come ha infatti sottolineato lo stesso Premier durante la conferenza stampa di presentazione del nuovo decreto:"Nei Paesi confinanti con l'Italia la situazione dei contagi è molto grave e in Italia è in lento ma costante peggioramento. La situazione è comunque sotto controllo, ma abbiamo preso i nuovi provvedimenti per evitare rischi e mantenere una situazione di normalità"Ma, quali sono le differenze tra Super Green Pass e Green Pass? Come si ottengono e dove si potrà accedere? Vediamolo insieme.
-
Leggi anche:
- Covid Party in Alto Adige per ammalarsi e ottenere Green Pass
- Vaccino, si potrà avere la terza dose dopo 5 mesi
- Tornano zona rossa e coprifuoco: cosa si può e non si può fare
Il Super Green Pass
Il Super Green Pass è entrato in vigore il 6 dicembre e, al momento, le misure collegate sono state prorogate fino al 31 marzo 2022 però a seconda della sviluppo della situazione pandemica potrebbero essere ulteriormente prolungate. Per ottenerlo è necessaria la vaccinazione o la guarigione da Covid-19.La validità è di 9 mesi dall'ultima inoculazione ed è essenziale a partire dalla zona arancione per accadere ad una serie di servizi preclusi ai non vaccinati: fare shopping nei weekend e nei festivi all'interno dei centri commerciali, prendere il caffè al bancone nei bar, sedersi al chiuso nei ristoranti (già a partire dalla zona bianca).
Sempre in zona arancione senza il Super Green Pass non si potranno: frequentare palestre piscine e gli impianti sportivi al chiuso, accedere a cinema, teatri, concerti, discoteche, musei, stadi e palazzetti (con capienza al 75% all'aperto e al 60% al chiuso), partecipare alle feste successive a battesimi, comunioni, matrimoni e feste di laurea e comprare lo skipass per funivie, cabinovie e seggiovie.
Il Green Pass base
Resta ancora valido il Green Pass base che invece si può ottenere anche sottoponendosi a tampone molecolare o antigenico. Infatti, ricordiamo che il Green Pass normale ha validità 72 ore se rilasciato con tampone molecolare negativo e di 48 ore se rilasciato con tampone antigenico negativo.Quest'ultimo, a partire dal 6 dicembre in zona bianca e gialla serve anche per poter accedere agli spogliatoi per le attività sportive, per il trasporto ferroviario regionale, per accedere agli alberghi, per il trasporto pubblico locale, visitare i musei, accedere alle feste dopo i battesimi, le comunioni, i matrimoni e acquistare lo skipass per funivie, cabinovie e seggiovie.
Sempre il Green Pass base continuerà a servire per poter accedere ai luoghi di lavoro,comprese le mense, eccetto per i lavoratori per cui è stato introdotto l'obbligo vaccinale che dovranno essere provvisti del Super Green Pass ovvero: il personale sanitario e delle Rsa, le forze di polizia, i militari e il personale scolastico.
Le attività che i non vaccinati potranno continuare a fare
A livello degli spostamenti non serve avere uno dei due Green Pass per salire sui taxi, sugli scuolabus dedicati al trasporto dei minori di 12 anni, sui minivan da 9 posti con conducente e per gli spostamenti con mezzo proprio. In zona arancione però senza la certificazione ci si potrà spostare fuori dal proprio comune solo per lavoro, necessità, salute o per accedere a servizi non disponibili.Nei centri commerciali, invece, in zona arancione i non vaccinati potranno fare shopping solamente nei giorni feriali ma, senza il Pass, si potrà comunque continuare ad andare dall'estetista, dal parrucchiere e in tutti gli altri negozi e uffici pubblici.
La consumazione all'aperto nei bar e ristoranti è consentita sia in zona bianca che gialla ma, in quella arancione, senza il Green Pass non si potrà consumare neanche all'aperto. Infine, per quanto riguarda gli impianti sciistici all'aperto, solamente in zona bianca e gialla non sarà necessaria alcuna certificazione per poter acquistare lo skipass.
Paolo Di Falco