Imma Ferzola
Autore
action figure chatgpt
Fonte: Instagram @chatgpt

L'intelligenza artificiale continua a essere al centro dei trend sui social. Dopo le immagini in stile Studio Ghibli, è ora il turno delle Action Figure. L'ultimo aggiornamento di ChatGPT, infatti, rende possibile trasformare una foto in un "pupazzo" personalizzato da collezione, molto realistico e ricco di dettagli che ne raccontano la storia e il comportamento.

Ecco come funziona questo nuovo fenomeno digitale e le implicazioni e le criticità che si porta dietro.


Indice

  1. Il prompt per ChatGPT
  2. Le implicazioni sul diritto d'autore

Il prompt per ChatGPT

Realizzare una action figure tramite ChatGPT richiede alcuni passaggi ben precisi. Bisogna caricare una foto di partenza, che servirà come base per la sua creazione. Successivamente, nel prompt (lo spazio in cui si inseriscono i comandi per l'IA), si possono specificare diversi aspetti del personaggio: professione, carattere, hobby o passioni. Il risultato finale sarà una bambola, confezionata assieme ai suoi accessori, che rispecchiano i dettagli visivi e le caratteristiche della foto, ma con un tocco creativo che dipende dalle specifiche richieste nel prompt.

Le implicazioni sul diritto d'autore

Nonostante l’entusiasmo per questo nuovo trend, l'uso di ChatGPT per creare figure ispirate a stili riconoscibili solleva però ancora una volta questioni delicate sul diritto d’autore. La generazione di immagini che richiamano gli stili di artisti famosi, come quelli dello Studio Ghibli, ha riacceso il dibattito sul consenso degli autori e sulla proprietà delle opere.

In un contesto normativo ancora incerto, molti creativi chiedono perciò di poter decidere se autorizzare o meno l’utilizzo delle loro opere da parte delle IA.

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