Imma Ferzola
Autore
brainrot effetto social

Nell’ultimo anno abbiamo tanto sentito parlare di “brain rot”. Un termine principalmente associato a tutta una serie di video divertenti che spopolano sui social.

Se, però, in un primo momento questa parola ci porta alla mente solo ragioni per sorridere, uno studio dell’American Psychological Association (APA) è pronto a smontare il nostro immaginario collettivo: trascorrere troppe ore davanti ai social - soprattutto a contatto con questo tipo di contenuti - può davvero causare brain rotting, letteralmente marciume cerebrale.

Indice

  1. Quali sono i risultati dello studio sui Brain Rot
  2. Cosa succede al cervello
  3. L'effetto dell'algoritmo

Quali sono i risultati dello studio sui Brain Rot

La ricerca, intitolata “Feeds, Feelings, and Focus: A Systematic Review and Meta-Analysis Examining the Cognitive and Mental Health Correlates of Short-Form Video Use”, ha preso in esame 98.299 partecipanti attraverso 71 studi.

Secondo l’APA, American Psychological Association, il consumo intensivo di video brevi su TikTok, Instagram Reels e YouTube Shorts è associato a un netto peggioramento delle funzioni cognitive e della salute mentale.

Cosa succede al cervello

Un’esposizione prolungata a contenuti dalla breve durata è, infatti, associata a prestazioni cognitive più basse. L’effetto è più che reale, se si pensa che i giovani utilizzano i social, in media, fino a 6,5 ore al giorno. I cali riguardano soprattutto l'attenzione e le inibizioni.

Parallelamente, più tempo si passa su questo genere di contenuti, più aumentano ansia, stress, isolamento sociale e difficoltà nel sonno. E proprio l’esposizione continua a stimoli rapidi e gratificanti sembra esserne la causa principale: il cervello, sovrastimolato, si disabitua a una fruizione più lenta, partecipata e impegnativa come la lettura, lo studio o il pensiero critico. 

Secondo gli autori dello studio, sul lungo termine si osservano poi effetti anche a livello sociale, come ad esempio: 

  • tendenza all’isolamento; 
  • minore soddisfazione di vita; 
  • problemi di autostima e immagine corporea. 

L'effetto dell'algoritmo

Ad esasperare l'effetto negativo dei social è anche la struttura stessa delle piattaforme: è stato evidenziato come i meccanismi di ricompensa immediata per il cervello ne alimentino un uso compulsivo.

Feed ricchi di stimoli, raccomandazioni cucite su misura, e passaggi rapidissimi tra un contenuto all’altro aumentano l'ingaggio e, purtroppo, l'effetto "brain rot".

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