
Ma la Manovra 2022 potrebbe riservare ai 18enni del futuro anche una brutta sorpresa: c’è il rischio che il bonus non sia per tutti ma che venga dato solo ai ragazzi con reddito più basso, legandolo alla dichiarazione ISEE (lo strumento che fotografa la condizione economica delle famiglie). Ma, su quest’ultimo punto, è in corso un dibattito interno all’Esecutivo. Ecco, dunque, come potrebbe funzionare 18App dal prossimo anno.
Guarda anche:
18App, nel 2022 si cambia: le novità
Come detto, nelle prime bozze della Legge di Bilancio per il 2022 (che dovrà comunque passare il vaglio delle Camere e quindi potrà ancora essere soggetta a modifiche), il Consiglio dei Ministri ha previsto di rendere permanente il Bonus Cultura, con un finanziamento iniziale di 230 milioni di euro per il primo anno, replicato poi negli anni seguenti.Possibili modifiche, invece, per il meccanismo di assegnazione. Inizialmente è avanzata l’ipotesi dello stop al beneficio "a pioggia" (per tutti quelli che compiono 18 anni): l'incentivo all'acquisto di prodotti culturali, secondo quanto si leggeva nel primo testo, potrebbe essere ottenuto soltanto in presenza di un ISEE inferiore a 25 mila euro. Anche se pare che il ministro della Cultura, Franceschini, si stia battendo per non introdurre limiti di reddito. Solo la bozza che verrà depositata in Parlamento per l’avvio della discussione chiarirà i dubbi.
In ogni caso, dovrebbe restare invariato l'ammontare del Bonus (500 euro). Ma, anche qui, per averne la certezza bisognerà aspettare un decreto ministeriale dopo l’entrata in vigore della Legge di Bilancio. Quel che è sicuro è che la somma potrà essere orientata in varie direzioni: musica (su supporto fisico o digitale), libri, corsi di musica, di lingue, biglietti per teatri, cinema, concerti, musei e altro ancora. Novità di quest'anno, con 18App si potranno anche sottoscrivere abbonamenti a quotidiani e riviste, sia in versione cartacea che digitale.
Al contrario, continua a essere vietato l'utilizzo del Bonus Cultura per l'acquisto di strumenti tecnologici (anche se funzionali all'uso di ebook o musica digitale, come reader o kindle, tablet, smartphone, computer o cuffie). Così come non si potranno usare i 500 euro per la cancelleria (quaderni, penne, ecc.) e neanche per gli abbonamenti alle piattaforme di streaming di serie Tv, film e documentari.
Infine, sempre dal 2022, è previsto che i ragazzi che beneficeranno del Bonus saranno dotati di una Carta elettronica, per rendere ancora più semplici da gestire le loro spese "culturali".
18App, nato con il governo Renzi
Il Bonus Cultura, ricordiamo, nasce nel 2015 (ed entrato in funzione nel 2016) per mano del Governo Renzi e si poneva più obiettivi: finanziare investimenti culturali con uno stimolo indiretto per un settore perennemente in difficoltà ma anche cercare di portare i più giovani alla creazione di uno SPID (l'identità digitale unica), base della loro cittadinanza futura.Per chiarire ogni dubbio, puoi consultare la pagina del sito 18App con tutte le principali Faq.