
È successo nella giornata del 5 novembre 2023, tra le 18:00 e le 19:00. Il fenomeno è stato segnalato anche in Austria, Romania e Slovenia.
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Aurora Boreale in Italia
È arrivata del tutto inattesa. Tra le 18:00 e le 19:00 del 5 novembre 2023, le segnalazioni sono state numerose: i cieli del Nord Italia si sono colorati di rosso. Il fenomeno dell’aurora boreale è stato visibile per diversi minuti in alcune regioni, tra cui Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna e Marche. A latitudini più basse, invece, non è stato possibile vederla a occhio nudo, ma in questo caso è stata la tecnologia ad aiutare i più curiosi: grazie alle lunghe esposizioni delle macchine fotografiche, l’aurora è stata osservata anche in alcune regioni meridionali, fino alla Puglia.Un fenomeno decisamente raro alle latitudini italiane, eppure l’aurora boreale aveva già fatto la sua comparsa poco tempo fa, il 25 settembre, quando aveva tinto di rosso i cieli di Lombardia e Alto Adige. A cosa è dovuto il fenomeno?
Aurora boreale: cos’è
L’aurora boreale è una manifestazione luminosa che si verifica nel cielo notturno quando particelle cariche, in particolare elettroni e protoni provenienti dal vento solare, interagiscono con l'atmosfera terrestre. Questo fenomeno si verifica più comunemente nelle regioni vicino ai poli geografici, ma durante le tempeste solari più intense può estendersi anche a latitudini più basse.Più nello specifico, le particelle cariche provenienti dal Sole interagiscono con gli atomi e le molecole presenti nell'atmosfera terrestre, spesso ossigeno e azoto. Queste interazioni generano quindi emissioni di luce di varie colorazioni, creando un effetto spettacolare nel cielo notturno. Le aurore boreali sono comunemente di colore verde, ma possono anche presentare sfumature di rosso, viola, blu o rosa, a seconda dell'altitudine e del tipo di gas atmosferico coinvolto nell'interazione.
Aurora boreale rossa: come e perché si forma?
Alla base del fenomeno, come spiega ‘Geopop’, ci sarebbe l'emissione di una grande massa coronale, ovvero un flusso di particelle cariche provenienti dalla parte esterna dell'atmosfera solare. Le espulsioni di massa coronale sono in realtà degli eventi comuni, ma quando colpiscono la Terra possono portare a dei disturbi nel campo magnetico terrestre, noti come tempeste geomagnetiche o tempeste solari. Sarebbe stata proprio questa emissione, quindi, a generare le aurore visibili in tutta Europa, compresa l'Italia settentrionale.Ma perché proprio rosse? Le aurore boreali sono tipicamente verdi, ma è estremamente raro osservarle alle latitudini italiane. Di solito si formano quando le particelle cariche emesse dal Sole interagiscono con le molecole di ossigeno presenti nell'atmosfera terrestre a un'altitudine compresa tra 100 e 300 km. Tuttavia, se la tempesta geomagnetica è sufficientemente intensa, può causare interazioni anche con singoli atomi di ossigeno situati a quote più elevate (oltre i 400 km). Questa interazione produce aurore di colore rosso. Inoltre, dato che il fenomeno in questo caso si verifica più in alto risulta visibile anche a notevole distanza, persino a migliaia di chilometri. Ecco spiegato quello che abbiamo visto qui in Italia.
Ma perché si sono verificate due aurore boreali in meno di due mesi, se sono così rare? È difficile fornire una risposta precisa. Sicuramente, il fatto che il Sole si stia avvicinando alla sua fase di massima attività magnetica ha contribuito a renderlo particolarmente attivo in termini di espulsioni di massa coronale.