
Basta conoscere 10 parole per diventare ricco. O almeno per capire come non finire sul lastrico e, perchè no, un giorno fare qualche investimento giusto. Se non altro, bastano queste 10 parole ad aiutarci a capire che cosa sta succedendo intorno a noi.
Perchè tra lo 'spread', la crisi in Grecia e gli ultimi fatti che stanno vedendo protagonista la borsa in Cina, non è esattamente facile capirci qualcosa. Ecco perchè Beppe Ghisolfi, vicepresidente dell'ABI, ha pensato bene di correre in vostro (e anche mio, sigh!) aiuto. Come? Scrivendo un libro, un "Manuale di Educazione Finanziaria" pensato proprio per voi e che potete richiedere gratuitamente alla Cassa di risparmio di Fossano (o scrivendo una mail a chiara.longo@crfossano.it). In alternativa il manuale è disponibile anche in una versione più elegante e un po' più per grandicelli: edito da Nino Aragno, è in vendita nelle librerie e online al prezzo di 10 euro. Un piccolo libro che vi darà una mano a usare meglio qualche termine, anche solo per fare i fighi, partendo da 10 paroline che sentiamo ogni giorno:#10. ABI
È l'Associazione Bancaria Italiana.Ne fanno parte le banche e gli intermediari finanziari che operano sul territorio. Si tratta di circa mille soggetti che costituiscono l'industria bancaria. L'ABI ne tutela gli interessi, li rappresenta e ne promuove l'immagine.
#9. AMMINISTRATORE
Il termine è anche sinonimo di consigliere di amministrazione. È colui che amministra una società, partecipa alle decisioni strategiche e siede al vertice della medesima. Può essere amministratore unico e quindi da solo al vertice dell'impresa. Nel caso in cui siano presenti più amministratori, tutti insieme compongono il Consiglio di amministrazione.
#8. ASSEGNO
È uno strumento di pagamento molto utilizzato. In pratica quando apro un conto corrente presso una banca ricevo, su mia richiesta, un libretto di assegni. Compilando l'assegno e consegnandolo al mio creditore io dispongo il pagamento della somma indicata nell'assegno. Naturalmente devo avere del denaro sufficiente sul mio conto corrente personale dove la somma mi sarà addebitata. Diversamente l'assegno non verrà pagato ed andrò incontro a gravi sanzioni.
#7. CREDIT CRUNCH
In questi anni si criticano le banche perché non erogano denaro alle famiglie e alle imprese. Questo fenomeno, legato a periodi di stagnazione o recessione viene chiamato "credit crunch", cioè stretta creditizia.
Vuoi saperne ancora di più di finanza? Guarda questo video
#6. DEFICIT
Ogni anno lo Stato spende una montagna di soldi. Stipendi ai dipendenti pubblici, pensioni, ministeri, trasferimenti di denaro a Province, Comuni, Regioni.Un totale che si avvicina agli 850 miliardi di euro all'anno. Essendo indebitato per oltre 2mila miliardi, lo Stato paga anche gli interessi sul debito, qualcosa come 80 miliardi all'anno. Gli introiti per lo Stato provengono dalle numerose tasse e imposte ma sono, ogni anno, inferiori alla spesa. La differenza genera il deficit.
#5. DEFLAZIONE
È la tendenza dei prezzi a scendere sempre più. Si verifica nei periodi di recessione quando le famiglie, causa la crisi persistente,spendono sempre meno non avendo redditi sufficienti. Si potrebbe pensare, a prima vista che si tratti di un fenomeno positivo. È il contrario. Quando l'economia va bene la gente spende di più ed i prezzi salgono.
#4. EURIBOR
È l'acronimo di Euro Inter Bank Offered Rate, cioè il tasso interbancario di offerta in euro. È il tasso di interesse che applicano come base le banche quando si prestano il denaro a vicenda. È utilizzato a volte per calcolare gli interessi sui prestiti alla clientela da parte delle banche.
#3. FISCAL COMPACT
È' un accordo approvato il 2 marzo 2012 da venticinque Paesi dell'Unione Europea.Non l'hanno firmato Gran Bretagna e Repubblica Ceca. Il patto contiene una serie di regole ,chiamate "regole d'oro" per conseguire gli equilibri di bilancio statale. Per l'Italia, più che di regole d'oro si dovrebbe parlare di lacrime e sangue.
#2. MERCATI
Vengono evocati per spiegare molti fenomeni economici. Ma cosa sono questi benedetti mercati? Spesso si sente dire: "la colpa è dei mercati!". Tutti coloro che operano nei vari settori dell'economia formano i mercati. Anche noi quando, ad esempio,acquistiamo o vendiamo titoli. Se le azioni oggi aumentano di prezzo e quindi la borsa sale significa che i mercati stanno acquistando.E' un buon segnale. "Come reagiranno i mercati"? È una domanda che si sente spesso e a cui non sempre è facile fornire una risposta.
#1. SPREAD
È uno dei termini più utilizzati in questi anni. Significa differenziale o più semplicemente differenza.
Gli Stati per finanziarsi emettono titoli che vendono ai risparmiatori. La differenza tra l'interesse che paga l'Italia per i Btp a dieci anni rispetto a quello pagato dalla Germania per titoli analoghi (Bond) è lo spread. Se sei più credibile paghi meno, diversamente sei costretto ad alzare i tassi altrimenti rischi di non trovare acquirenti.
Serena Rosticci