
La first lady britannica era infatti tra i personaggi più amati della casata reale, la “principessa del popolo” come erano soliti chiamarla i suoi sostenitori in Inghilterra, è stata un'icona di quegli anni. Sempre sorridente e composta, la defunta Regina Elisabetta II ne parlò ai funerali come di un essere umano straordinario. Motivo per cui ancora oggi viene ricordata con affetto: ripercorriamo allora la sua storia nel giorno in cui, 26 anni fa, perse tragicamente la vita.
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Chi era Lady Diana Spencer
Diana Frances Spencer nacque a a Sandringham, nel Norfolk, il 1° luglio del 1961. Apparteneva ad una delle famiglie più antiche e importanti della Gran Bretagna, strettamente connessa alla corona inglese ormai da diverse generazioni. Particolarmente portata per il nuoto e per la musica, Diana sognava di diventare ballerina classica ma divenne troppo alta per realizzare il suo sogno. Si diplomò all'Institut Alpin Videmanette, una scuola di buone maniere a Rougemont, in Svizzera, dove alle studentesse venivano impartite lezioni di etichetta e venivano fatte svolgere attività sociali quali gastronomia e galateo.Nel 1978 si trasferì a Londra iniziando ben presto a lavorare, nonostante le nobili origini. Prima in una scuola di ballo per bambine, poi – in seguito a un incidente sugli sci – come governante per la sorella Sarah e hostess a feste ed eventi. Finché non trovò un impiego part-time come assistente all'asilo Young England, nell’esclusivo quartiere di Pimlico a Londra.
L'incontro e il matrimonio con Carlo
Nel 1977, all'età di 16 anni, durante una battuta di caccia, Diana conobbe il principe del Galles Carlo, che allora frequentava sua sorella maggiore Sarah. L'erede al trono già ai tempi era fortemente pressato da famiglia, media e società affinché si accasasse: il principe aveva infatti 29 anni e si temeva per lui che non riuscisse a trovare una consorte. Nel 1980 i due si incontrarono nuovamente, a una festa organizzata nella tenuta di campagna dall'amico Philip de Pass, e fu da quel momento che iniziò la frequentazione tra Carlo e Diana.La giovane godeva del benestare non solo della Regina Elisabetta – che la invitava di persona a trascorrere del tempo insieme – ma anche del principe consorte Filippo. Con il passare dei mesi la casa reale – ma anche la società – si convincevano sempre di più che sarebbe stata lei la futura sposa del principe del Galles. E il 6 febbraio 1981 Carlo la chiese in sposa: lei accettò subito, ma la notizia trapelò solo poche settimane più tardi. L'unione tra i due avvenne il 29 luglio 1981 e dal loro matrimonio nacquero i principi William e Henry.
Ben presto però la situazione precipitò irrimediabilmente. Quella che sembrava una vera e propria favola, un racconto fiabesco, nascondeva tutta la fragilità dell'animo umano. Sicuramente quello della principessa Diana, dal cui sguardo trasparivano solitudine e angoscia. Molto presto la principessa si rese conto di essere isolata, e di doversi dividere tra impegni familiari, sociali e mondani per conto della famiglia reale. Una vita che non le apparteneva e che le stava stretta. L'indifferenza e la rigidità del marito fecero il resto, contribuendo a gettare la principessa nella depressione più totale. Come testimonia il best seller 'Diana, la vera storia' di Andrew Morton. Fu durante gli anni '90 che il rapporto si ruppe in modo definitivo, quando iniziarono a trapelare gli adulteri di ambo le parti: quello della principessa con il suo istruttore di equitazione e del marito con la sua vecchia fiamma Camilla Parker-Bowles. Così nel 1992 i due si separarono, decisione poi ufficializzata nel 1993.
Il tragico incidente e la morte
Dopo la separazione Diana non si liberò mai di media e paparazzi. E, soprattutto, del giudizio che il popolo britannico (ma anche il mondo) aveva di lei. L'opinione pubblica era divisa tra chi la sosteneva a spada tratta e chi la riteneva colpevole per il fallimento del suo matrimonio. Furono anni di botta e risposta tra la famiglia reale e i suoi avvocati, e anche per questo motivo la giovane Lady D non trovò mai veramente pace. Fino a quella sera del 31 agosto 1997, quando perse la vita a soli 36 anni. La principessa a bordo di una Mercedes-Benz S280 in fuga dai paparazzi morì a causa delle ferite riportate in uno schianto nel tunnel dell'Alma, a Parigi. Insieme a lei c'era il nuovo compagno Dodi al-Fayed. Fino al giorno prima i due si trovavano in Sardegna, a bordo dello yacht del padre di lui. Prima del ritorno a Londra, avevano deciso di fare tappa a Parigi. Dopo aver passato la notte all'Hôtel Ritz, i due decisero di spostarsi in un appartamento in rue Arsène Houssaye per tenersi lontani dalla stampa che presidiava i dintorni del Ritz.Usciti da un ingresso secondario dell'albergo, cercarono di dileguarsi a bordo del mezzo seguendo la riva destra della Senna ma furono raggiunti dai paparazzi a caccia dello scatto perfetto. L’inseguimento proseguì per diverse vie di Parigi fino al Pont de l'Alma: nel tunnel l'autista perse il controllo dell'auto, che andò a schiantarsi all’altezza del tredicesimo pilone. Nell'impatto, al-Fayed e l'autista morirono sul colpo. Diana, ancora viva, fu portata in ospedale. Qui, nonostante i disperati tentativi di salvarle la vita, morì, alle 04:00 del mattino.