Concetti Chiave
- Fabrizio de Andrè, parte della scuola genovese, trae ispirazione dalle ballate rinascimentali, trattando temi come la voce degli emarginati.
- La scuola genovese include artisti come Gino Paoli e Luigi Tenco, mentre la scuola milanese annovera Enzo Jannacci e Giorgio Gaber.
- Negli anni '70, cantautori come Antonello Venditti e Francesco de Gregori esplorano temi politici influenzati dalle proteste giovanili degli anni '60.
- La musica dei cantautori degli anni '70 si arricchisce di influenze folk-rock americane, distaccandosi dalla sola canzone francese.
- Lucio Battisti si distingue per concentrarsi sulla composizione musicale, evitando il coinvolgimento politico dei suoi contemporanei.
Cantautori italiani
Nella seconda metà degli anni '90 si affacciano alla scena musicale grandi cantautori come Fabrizio de Andrè. Molte sue canzoni si ispirano dal punto di vista musicale alla tradizione delle ballate rinascimentali, e sono dei capolavori dal punto di vista poetico. I testi parlano di tematiche varie, di cui un tema fondamentale è la voce degli emarginati. De Andrè fa parte della scuola genovese dei cantautori, della quale fanno parte artisti come Gino Paoli e Luigi Tenco. Alla scuola genovese si affianca la scuola milanese, di cui fanno parte Enzo Jannacci e Giorgio Gaber.Questo filone dei cantautori si sviluppa ulteriormente durante gli anni '70, con il successo di Antonello Venditti, Francesco de Gregori, Roberto Vecchioni e Lucio Dalla. Mentre le canzoni composte durante il decennio precedente erano incentrate su temi personali, i testi dei cantautori degli anni '70 sono di argomento politico, e cavalcano l'onda delle proteste giovanili degli anni '60. Dal punto di vista musicale il riferimento non è più costituito solamente dalla canzone francese, ma anche della tradizione folk-rock americana. Lucio Battisti è una figura un po' particolare, in quanto è compositore delle musiche, ma si tiene volontariamente in disparte da qualunque coinvolgimento politico.
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