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Questa tesina descrive il tema del volo e permette dei collegamenti con le seguenti materie: in Storia la storia del volo, l'aviazione nella Seconda Guerra mondiale, la battaglia di Pearl Harbour, in Italiano la passione del volo di D'Annunzio e il volo su Vienna, in Disegno progetto e struttura dell'aeroporto internazionale del Kansai in Giappone, in Inglese Services and infrastructure of Kansai International Airport.
Storia: Storia del volo, l'aviazione nella Seconda Guerra mondiale, la battaglia di Pearl Harbour.
Italiano: La passione del volo di d'Annunzio e il volo su Vienna.
Disegno: Progetto e struttura dell'aeroporto internazionale del Kansai in Giappone.
Inglese: Services and infrastructure of Kansai International Airport.
Mappa concettuale e di orientamento
Storia:
- Storia del volo
- Aviazione 2° guerra mondiale
e battaglia di Pearl Harbour Italiano:
- La cultura del volo di
d’annunzio
- Il volo su Vienna
Disegno:
- Aeroporto Internazionale del
Kansai ( storia, architettura e
struttura) Inglese:
- Kansai International Airport (
infrastructures and services) 2
Storia del volo
Il desiderio dell'umanità di volare ha radici molto antiche, e alla vera e propria storia si affianca una
"preistoria’’ dell'aviazione legata a un gran numero di miti e leggende appartenenti alle tradizioni
culturali più varie.
Nel mondo occidentale l'attenzione sì concentrò sul volo, per la prima volta in modo sistematico, nel corso
del Rinascimento e in particolare con gli studi di Leonardo da Vinci. Fu poi nel XVII secolo che, con una
nuova consapevolezza metodologica, altri studiosi si rivolsero verso il campo dell'aviazione. L'età moderna
dell'aviazione ebbe inizio il 21 novembre 1783 con il primo volo umano, effettuato in Francia, a Parigi, da
Jean-François Pilâtre de Rozier e François Laurent che volarono su una mongolfiera per la prima volta per
circa 10 chilometri.
Questo tipo di voli era però poco pratico, in quanto i palloni si spostavano solamente seguendo la direzione
del vento. Fu subito chiara la necessità di avere palloni governabili, o dirigibili. Nel 1784 Jean-Pierre
Blanchard attraversò con una mongolfiera la Manica nel 1785.
Nel corso del XIX secolo, poi, accanto a un sempre maggiore affinamento della formula dell'aerostato
vennero intrapresi studi sempre più accurati a proposito del volo di macchine "più pesanti dell'aria",
spesso senza motore e in alcuni casi con motori a vapore. Il primo volo di un mezzo più pesante dell'aria e
spinto da un motore è stato compiuto dai fratelli Wright negli Stati Uniti nel 1903.
Nel Novecento, poi, l'aviazione conobbe uno sviluppo rapidissimo: tra il 1909 e il 1911 vennero superate le
prime barriere naturali. Bisognò attendere l'adozione degli alettoni per avere degli aeroplani più facili da
pilotare e solo un decennio dopo, con l'inizio della prima guerra mondiale, i velivoli più pesanti dell'aria
divennero di uso pratico per la ricognizione, la direzione del tiro di artiglieria e l'attacco contro postazioni a
terra. La prima guerra mondiale quindi vide il primo importante impiego bellico dei velivoli; negli anni
venti e trenta il trasporto aereo conobbe una grande diffusione, e nacquero le prime compagnie
aeree transatlantiche; inoltre in questo periodo videro la luce i primi elicotteri. Durante la seconda guerra
mondiale l'impiego bellico dell'aereo si generalizzò, sia per scopi di bombardamento che di caccia, e
l'aviazione divenne anzi un elemento di fondamentale importanza militare e strategica. La seconda metà del
Novecento ha visto la diffusione del trasporto aereo presso tutte le fasce della popolazione dei paesi
avanzati, mentre aeroplani ed elicotteri, sempre più raffinati anche dal punto di vista dell'elettronica, sono
stati impiegati praticamente in tutti i conflitti armati.
La ‘’ preistoria del volo ’’
Mitologia e leggende
Molti miti e leggende testimoniano che il sogno di volare come gli uccelli ha caratterizzato fin dall'antichità
diverse culture di molte parti del mondo; già nell'antico Egitto era frequente che alcune divinità, ad
esempio Iside, venissero raffigurate con le ali; anche l'iconografia cristiana conserverà e riprenderà le figure
di esseri alati intermediari tra l'uomo e Dio reinterpretandole come angeli.
Per quanto riguarda la Grecia antica, la cui mitologia conservò alcune divinità alate, è particolarmente
– –
degno di nota il mito di Icaro e Dedalo, nel quale forse per la prima volta in occidente la capacità di
volare veniva attribuita a un semplice essere umano dotato di straordinario ingegno.
Una leggenda inglese narra di un re che, nell'852 a.C., avrebbe preso il volo grazie a delle ali di penne
d'uccello e si sarebbe librato per diverso tempo sopra Londra, prima di perdere l'equilibrio e precipitare al
suolo morendo tragicamente. 3
In Europa, l'interesse per il volo si riaccese (e si caratterizzò per la prima volta per un approccio scientifico, o
almeno sistematico) nel Rinascimento; sono particolarmente degni di nota gli studi, intrapresi tra la fine
del XV e l'inizio del XVI secolo, dall'inventore, artista e naturalista italiano Leonardo da Vinci. Leonardo ideò
un libratore da pendio in cui le parti interne delle ali erano fisse e le estremità ospitavano delle superfici
mobili di controllo (come nel volo planato degli uccelli); nel corso della sua vita studiò anche diversi modelli
ad ala battente, chiamati ornitotteri, disegnò un paracadute e studiò una "vite aerea" a propulsione umana,
considerata un primo antesignano dell'elicottero. Quello che risulta più notevole delle idee, dei progetti e
delle eventuali realizzazioni di Leonardo comunque è il minuzioso procedimento di osservazione di cui esse
erano il risultato.
Ancora in Italia, nel frattempo, il naturalista, matematico e gesuita Francesco Lana de Terzi si dedicava al
problema del volo affrontandolo da un punto di vista strettamente scientifico, con tale rigore fisico e
matematico da venire considerato da alcuni il vero e proprio "padre dell'aeronautica" moderna. 4
Nascita del volo moderno: il "più leggero dell'aria"
- La Mongolfiera
Il primo vero e proprio volo umano della storia moderna è di solito identificato con quello compiuto nel 1783
dai francesi Jean-François Pilâtre de Rozier e François Laurent a bordo di un pallone ad aria calda costruito
dai fratelli Montgolfier (che da loro avrebbe preso il nome di mongolfiera).
Avevano effettuato il primo volo libero di un equipaggio umano: il 21 novembre, decollati dal centro di Parigi,
Pilâtre de Rozier e Laurent volarono per circa 25 minuti, percorrendo una distanza di 9 chilometri.
Il 7 gennaio 1795 l'inventore francese Jean-Pierre Blanchard e il medico statunitense John
Jeffries compirono il primo attraversamento in volo del canale della Manica, a bordo di un pallone a
idrogeno.
Nel 1797 l'inventore francese André-Jacques Garnerin, lanciatosi da un pallone, effettuò con successo la
prima discesa in paracadute.
Nel corso dell'Ottocento, poi, i palloni iniziarono a essere impiegati sperimentalmente per scopi militari in
seno a diverse forze armate. Ad esempio nel 1849, durante la prima guerra d'indipendenza italiana, in
occasione dell'assedio austriaco di Venezia in rivolta, gli austriaci tentarono di piegare la resistenza degli
insorti bombardando la città. Accanto all'artiglieria, essi impiegarono per la prima volta dei palloni aerostatici
nel tentativo di portare a termine un bombardamento aereo. Già allora l'uso dei palloni per scopi bellici non
era del tutto nuovo, poiché fin dal 1794 l'esercito francese aveva costituito una "Compagnia aerostieri" con
palloni frenati (ancorati a terra da dei cavi) per la ricognizione; ma il 2 luglio 1849 duecento mongolfiere
austriache furono caricate con bombe incendiarie, collegate a micce a tempo che avrebbero dovuto lasciar
cadere l'esplosivo esattamente quando i palloni fossero giunti sopra la città. Tuttavia il vento respinse i
palloni, facendoli tornare verso le linee austriache, cosicché il primo tentativo di bombardamento aereo della
storia risultò fallimentare. 5
- Il Dirigibile
I palloni sferici, sia ad aria calda che a idrogeno, avevano un grosso difetto: i loro movimenti
verticali
potevano essere regolati solo con l'ausilio di zavorre e regolazioni della temperatura e della
pressione del
gas, mentre quelli orizzontali non potevano essere controllati affatto, e i palloni erano in balìa del
vento. Il lavoro per lo sviluppo di un pallone motorizzato manovrabile (oggi chiamato aeronave o
dirigibile) continuò saltuariamente attraverso tutto il XIX secolo. In realtà, il pallone con cui
Blanchard aveva attraversato la manica era già, in qualche modo, "dirigibile", poiché era dotato di
ali battenti (azionate direttamente dall'equipaggio) per la propulsione e di una coda per girare. Fu,
però, l'introduzione del motore a combustione interna a causare l'esplosione della popolarità del
dirigibile: il primo volo di una macchina con questo tipo di propulsore avvenne nel 1872, quando
l'ingegnere tedesco Paul Haenlein fece volare con successo il suo dirigibile sopra Vienna. 6
Nascita del volo moderno: il ‘’più pesante dell’aria’’
L’aereo
-
Il 17 dicembre del 1903, guidato da Orville Wright, sulla spiaggia di Kitty Hawk nel North Carolina,
il primo aereo prese il volo. Il primo mezzo più pesante dell'aria spinto da un motore, che fosse in
grado di autosostentarsi e di traslare sfruttando una spinta propria, era riuscito a spiccare il volo. Il
primo dei 4 voli era durato 12 secondi, percorrendo una distanza di circa 37 metri, il più lungo fu
invece il 4 volo, l’aereo guidato dal fratello Wilbur Wright durò ben 1 minuto, percorrendo circa 260
metri.
Il Flyer era leggero come una piuma se si considera che un odierno Boeing 747 Jumbo ha una
massa al decollo di 394235 Kg (circa 400 t). I fratelli Wright continuarono a lavorare per costruire
aerei sempre migliori, la loro ultima creazione fu il Flyer III che volò per oltre 30 minuti.
Dopo l’evento dei fratelli Wright il volo crebbe a dismisura, 25 luglio 1909, Louis Blériot pilotò il
monoplano Blériot XI attraverso il Canale della Manica, vincendo il premio di 1 000 sterline messo
in palio dal quotidiano inglese Daily Mail per il primo che fosse riuscito nell'impresa. Il suo volo
da Calais a Dover durò 36 minuti, e l'aereo tenne una velocità media di 64 chilometri orari.
Tra il 1909 e il 1911 la popolarità del volo esplose: si moltiplicarono i meeting, i premi e le corse .
In meno di dieci anni il volo dei "più pesanti dell'aria" aveva fatto passi da gigante, ma sarebbe
sembrato niente in confronto ai progressi compiuti durante e dopo la prima guerra mondiale. 7
L’ Elicottero
-
Già nel 1877 l'ingegnere italiano Enrico Forlanini era riuscito a far volare un elicottero non pilotato spinto da
un motore a vapore: esso, decollato in verticale da una piazza nel centro di Milano, si era sollevato fino ad
un'altezza di 13 metri e vi era rimasto per circa 20 secondi. Il primo aerogiro ad aver avuto successo non fu
(diverso dall’elicottero perché il motore non aziona l’elica ma
tuttavia un vero elicottero, bensì un autogiro
spinge il veicolo come un normale aereo) inventato nel 1919. Gli autogiri furono il tipo di velivoli ad ala
rotante più usati fino allo sviluppo dei moderni elicotteri, dopodiché vennero abbandonati, ad esclusione
dell’uso sportivo, dove tutt’oggi sono molto in voga. Il primo vero elicottero ad avere un uso pratico fu
da Henrich Focke e Gerd Achgelis
costruito in Germania nel 1936 . (L’invenzione di Enrico
Forlanini)
L’età dell’oro
I grandi progressi che la tecnologia aeronautica aveva compiuto nel corso della guerra vennero
immediatamente applicati, subito dopo la sua fine, per una categoria di scopi completamente nuova; una
rinnovata passione per il volo delle élite di tutto il mondo occidentale, unita al rapido miglioramento delle
prestazioni e dell'affidabilità dei velivoli, fecero degli anni venti e trenta una vera e propria "età dell'oro". I
primi servizi di posta aerea nacquero prima ancora dell'inizio degli anni venti. Sempre tra gli anni venti e gli
anni trenta, inoltre, nacquero i primi collegamenti regolari per via aerea destinati ai passeggeri. 8
Dopo gli anni novanta
Negli anni novanta e negli anni duemila il trasporto aereo civile è stato caratterizzato (come, d'altronde,
anche l'aviazione militare) dalla sempre maggiore quantità di alta tecnologia presente a bordo degli
aeroplani, in particolare per quanto riguarda l'elettronica.
Tra la fine degli anni novanta e il 2011 sono stati compiuti progressi importanti anche nell'applicazione
delle energie alternative alla propulsione dell'aeroplano (si ricordano aerei a energia solare come l'Helios e
il Solar Impulse).