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Sintesi Uomo Diverso tesina
Io ho deciso di fare la tesina sulla condizione esistenziale dell’uomo diverso, consapevole di ciò, ma che tuttavia cerca di integrarsi con la società: questo per quanto riguarda l’omosessualità.
Come titolo della mia tesina di maturità ho scelto i versi di una poesia di Sandro Penna tratti dalla raccolta “appunti” pubblicata nel 1950. Questi versi esprimono lo stato emotivo ed esistenziale del poeta stesso costretto a vivere in una società ancora impregnata di pregiudizi dove, quindi, l’omosessualità del poeta non viene tollerata e tanto meno accettata. Con questa poesia Penna ritiene che la “diversità” può non ostacolare la felicità se anche la propria morale è diversa; ma non si è felici se alla “diversità” corrisponde un riconoscimento della morale comune, e quindi anche della condanna della propria diversità. Chi è diverso trova la felicità nella diversità; ma se, oltre a essere diverso, è anche comune, quindi accetta la morale comune, la sua felicità si converte in dannazione.
La poesia di Sandro Penna, poeta omosessuale, è segnata dal sentimento dell’esclusione e dalla discriminazione sociale, ma anche dal desiderio costante di essere accettato e reintegrato nella società ancora intollerante e caratterizzata dalla morale repressiva piccolo-borghese.
Penna non rinuncia alla propria diversità e cerca di difendersi dall’intolleranza degli uomini attraverso la chiusura in se stesso:all’isolamento egli risponde con un rifiuto della società. In questo modo l’esclusione si trasforma in autoesclusione.Infatti, nella poesia “Mi nasconda la notte e il dolce vento”, all’origine dell’esclusione rappresentata sta il pregiudizio sociale verso l’omosessualità del poeta. Il tentativo di stabilire un rapporto con la natura costituisce un possibile risarcimento psicologico. Egli ricerca nella natura un punto di vista esterno alla società, escludendo in questo modo i pregiudizi e le intolleranze verso la sua condizione. La poesia, comunque, non riesce a incarnare davvero le forze benefiche della natura poiché quest’ultima rappresenta pur sempre una dimensione legata alla società e alla storia. Quindi resta comunque il fortissimo desiderio di essere accettato, di essere riammesso nel consorzio sociale; e resta la frustrazione che deriva dall’impossibilità di vedere realizzato questo desiderio.
Collegamenti
Uomo Diverso tesina
Italiano - Sandro Penna.
Tedesco - "Die Verwirrungen des Zöglings Törleß" di Rober Musil.
Storia dell'arte - La figura di Francis Bacon.
Filosofia - Teoria dell'inversione, Sigmund Freud.
Robert Musil
Die Verwirrungen Des Zöglings Törleß
(1906)
" In meinem Kopfe war vordem alles so klar
und deutlich geordnet; nun aber ist mir, als
seien meine Gedanken wie Wolken, und wenn
ich an die bestimmte Stelle komme, so ist es
eine Lücke dazwischen, durch die man in eine
unendliche, unbestimmte Weite sieht."
Francis Bacon
“L’arte è un modo per estrinsecare il
sentimento piuttosto che una banale
rappresentazione di un oggetto.”
“Non c`è quadro se non c`è tensione e non
c`è tensione se non c`è lotta con
l`oggetto.”
Francis Bacon
Tre Studi Per Figure Alla Base Di
Una Crocifissione, 1944,
Londra, The Tate Gallery
Francis Bacon
Self potrait, 1971 Head VI, 1949, Londra, Arts Council
Parigi, Centro Pompidou collection, Hayward Gallery
Sigmund Freud
“Certo essa [l’omosessualità]non è un vantaggio,
ma non è nulla di vergognoso e non può essere
classificata come una malattia". (1935)
“Il modo popolare di vedere circa l'istinto sessuale è
meravigliosamente rappresentato nella poetica
leggenda che racconta della divisione degli esseri
umani originari in due metà, l'uomo e la donna,
ecome queste tendessero sempre a riunirsi
nell'amore. Ecco perché ci desta grande stupore
venire a sapere che ci sono degli uomini il cui oggetto
sessuale è un uomo, non una donna, e delle donne il
cui oggetto sessuale è ancora un'altra donna, e non
un uomo.”
Tre saggi sulla sessualità, 1905
Bibliografia
• http://www.lafrusta.net/riv_Penna_Savelli.html
• 3
R. MUSIL, Die Verwirrungen Des Zöglings Törleß, Milano, BUR, 1974 .
• A.Frassinetti, M.Raimondi, Im Laufe der Zeit, Principato , Milano 2006
• Maria Paola Mari, Treffpunkt Literatur, Cideb, Genova 1997
• 4
P. ADORNO , A. MASTRANGELO, Dell’arte e degli artisti, Firenze, G. D’ Anna, 2002 , pp.
260-263
• NADIA MAZZON, “Identità e autoritratto: il caso Francis Bacon”
(http://www.engramma.it/engramma_v4/rivista/galleria/38/saggio_bacon.htm)
• http://www.francis-bacon.com/
• LAURA LARCAN, “Francis Bacon il "maledetto"pittore dell'uomo moderno” in “La
Repubblica”, 22 sett. 2008
(http://www.repubblica.it/2008/09/sezioni/arte/recensioni/bacon-londra/bacon-
londra/bacon-londra.html)
• http://www.arte.rai.it/articoli-programma/ecce-bacon-lepopea-dellumano-
corpo/1768/default.aspx
•http://www.reteimprese.it/sers_A23113B10406
• SIGMUND FREUD, Tre saggi sulla sessualità, (vol.1)Torino, Boringhieri, 1975
Tesina di maturità
Felice chi è diverso
Essendo egli diverso.
Ma guai a chi è diverso
Essendo egli comune.
Io ho deciso di fare la tesina sulla condizione esistenziale dell’uomo diverso, consapevole di ciò, ma che tuttavia cerca di
integrarsi con la società: questo per quanto riguarda l’omosessualità.
Italiano - Sandro Penna
Come titolo della mia tesina ho scelto i versi di una poesia di Sandro Penna tratti dalla raccolta “appunti” pubblicata nel
1950. Questi versi esprimono lo stato emotivo ed esistenziale del poeta stesso costretto a vivere in una società ancora
impregnata di pregiudizi dove, quindi, l’omosessualità del poeta non viene tollerata e tantomeno accettata. Con questa
poesia Penna ritiene che la “diversità” può non ostacolare la felicità se anche la propria morale è diversa; ma non si è felici
se alla “diversità” corrisponde un riconoscimento della morale comune, e quindi anche della condanna della propria
diversità. Chi è diverso trova la felicità nella diversità; ma se, oltre a essere diverso, è anche comune,quindi accetta la
morale comune, la sua felicità si converte in dannazione.
La poesia di Sandro Penna, poeta omosessuale, è segnata dal sentimento dell’esclusione e dalla discriminazione sociale, ma
anche dal desiderio costante di essere accettato e reintegrato nella società ancora intollerante e caratterizzata dalla morale
repressiva piccolo-borghese.
Penna non rinuncia alla propria diversità e cerca di difendersi dall’intolleranza degli uomini attraverso la chiusura in se
stesso:all’isolamento egli risponde con un rifiuto della società. In questo modo l’esclusione si trasforma in autoesclusione.
Infatti, nella poesia “Mi nasconda la notte e il dolce vento”, all’origine dell’esclusione rappresentata sta il pregiudizio sociale
verso l’omosessualità del poeta. Il tentativo di stabilire un rapporto con la natura costituisce un possibile risarcimento
psicologico. Egli ricerca nella natura un punto di vista esterno alla società, escludendo in questo modo i pregiudizi e le
intolleranze verso la sua condizione. La poesia, comunque, non riesce a incarnare davvero le forze benefiche della natura
poiché quest’ultima rappresenta pur sempre una dimensione legata alla società e alla storia. Quindi resta comunque il
fortissimo desiderio di essere accettato, di essere riammesso nel consorzio sociale; e resta la frustrazione che deriva
dall’impossibilità di vedere realizzato questo desiderio.
Questo stato d’animo, quindi questa frustrazione, caratterizza anche il protagonista del primo romanzo di
Robert Musil, Die Verwirrungen Des Zöglings Törleß (i turbamenti del giovane/allievo Törleß).
Tedesco - Robert Musil
"Die Verwirrungen des Zöglings Törleß" ist eine autobiographische Erzählung , die einem Bildungsroman
ähnelt. Sie fängt mit dem Leiden des Kindes an, führt über die "Verwirrungen" des Pubertären und schließt
mit dem Versuch des erwachsenen Protagonisten, über sich selbst zu bestimmen. Wie Törleß sagt ,Früher
hatte er Sicherheiten die er jetzt bezweifelt und das eröffnet ihm einen unendlichen, unbestimmten Raum.
Die wichtigsten Erzählmotive stammen aus der Biographie Musils, insbesondere das Leiden im Internat und
das Erlebnis jugendlicher Homosexualität.
Der übersensible Protagonist drückt seine Gefühle, d.h. seine Leiden, seine Schmerzen, seine innere Leere
und auch seine Gleichgültigkeit aus. Törleß versucht öffentlich seine Gefühle und Gedenken zu erklären. Er
fühlt sich anders als die Schüler des Internats, trotzdem schließt er sich zwei Mitschülern an, Beineberg und
Reiting. Er möchte sich integrieren.
Törleß empfindet Faszination und Ekel zugleich, und daraus ergibt sich eine Spaltung.
Er lebt im Spannungsfeld von Rationalität und Emotionalität. Er wird sich der inneren Spaltung zwischen
rationalisierendem Vermögen (das Gehirn) und Intuition (die Seele) bewusst.
Törleß nimmt die Ichspaltung wahr, er begreift die Subjektivität der eigenen Psyche im ewigen Konflikt mit
einer konventionellen Umwelt, die nicht imstande ist, die Komplexität seiner Seele anzunehmen und zu
verstehen. Er ist sich bewusst, dass seine Sensibilität zu fein ist, um zu einer Welt zu gehören.
Anche Francis Bacon, pittore irlandese, ha vissuto un esistenza tormentata, a causa di una biografia travagliata, segnata dalla violenza degli
eventi del suo periodo (2^ guerra mondiale) e dal suo percorso umano (era omosessuale e per questo motiva ha sempre avuto un brutto
rapporto con il padre).
Arte – Bacon
Bacon (artista “maledetto”), pittore esistenziale ai limiti della patologia estetica, maestro della defigurazione o della deformità, dalla personalità
complessa al limite del "disturbo psichico", con una "passione" artistica per la malattia e la mutilazione, ha l'ambizione di indagare
artisticamente la vera essenza dell'uomo contemporaneo, dilaniato dalla seconda guerra mondiale ma soprattutto assediato dal dopoguerra. I
suoi lavori sono un approfondimento della sua spietata analisi della condizione umana, da cui emerge la visione di un uomo distorto e sfigurato.
L`opera di Bacon è caratterizzata da una violenta carica espressionistica. Egli mantiene i contatti con la realtà, ma estrae dalla struttura umana e
da qualsiasi altra forma organica immagini terrificanti che trasudano angoscia esistenziale. Poiché il sentimento, per Bacon, nasce dal rapporto
con l’oggetto, egli parte da questo per trasformarlo poi secondo la propria concezione. La realtà rappresentata nelle tele dell’artista è
riconoscibile nei suoi tratti principali, ma l’immagine viene deformata dal pittore così da toglierle oggettività conferendole nello stesso tempo un
aspetto ancora più drammatico. Il dramma della condizione umana è, quindi, al centro dell’opera di Bacon e il luogo privilegiato dove si rende
evidente questo dramma è il corpo.
Nelle sue opere prendono prima forma i drammi interiori, i blocchi psicologici dell'artista, un groviglio interno di sentimenti, emozioni e una
violenta tensione interiore, che egli, grazie all'espressione pittorica, riesce a rielaborare e sciogliere nella forma compiuta dell'auto
rappresentazione. Eventi esterni e interiori segnarono profondamente la personalità dell'artista e fu grazie all'affermazione nel campo della
pittura che egli trovò modo di dare piena e compiuta espressione alla propria identità.
I suoi dipinti si possono ascrivere, quindi, a un processo interiore in cui è evidente un urgente bisogno di riconoscimento e di identità.
Le figure di Bacon rappresentano la condizione dell’uomo moderno, caratterizzato dalla violenza e dalla solitudine. Un uomo che non è altro che
un animale in balia di un mondo senza dio e senza tregua, soggetto alla naturale incombenza del dolore e della paura. Un uomo la cui anima si
riflette in un corpo deformato e scomposto.
Bacon ha avuto il coraggio, come in una magnifica ossessione, di spingere fino all'estremo i soggetti della sua pittura, a volerne raccontare un
progressivo processo di caduta spirituale, e questo lo troviamo nei piccoli intensissimi ritratti, nei monumentali trittici, dal tema della
Crocifissione e nelle manipolazioni dei Ritratti di Innocenzo X.
L’opera “Tre studi per una crocefissione”, un diario delirante e visionario, quello dei racconti per immagini tradisce uno sguardo al cubismo
sintetico di matrice picassiana (d'altronde erano gli anni in cui Picasso concepì Guernica). Lavoro che rivela un interesse per l'ambiguità della
trama figurativa. I tre studi sono pamphlet scenici ad alta tensione, dove le tonalità grigiastre sembrano dare un senso scultoreo alle figure. Non
c'è pietà nelle sue Crocifissioni, non c'è sentimento, né umanità, ma animalesche presenze i cui volti sono lacerati da bocche fameliche risaltate
da uno sfondo arancione, quasi a sublimarsi in un manifesto dell'orrore e dell'angoscia.
Bacon punta a una pittura d'immagine di grande forza e originalità esaltando il volto umano. Lo dimostrano i suoi Studi, le serie delle Teste, gli
Uomini in blu, e le rivisitazioni del Ritratto di papa Innocenzo X da un'opera di Velázquez, tema con cui Bacon si confronterà per quasi una vita,
"sfigurando" l'immagine perfetta dell'artista spagnolo, nel tentativo di reinterpretare l'immagine del papa in un modo compatibile con il
tormentato ventesimo secolo. Infatti, vediamo la bocca spalancata, quasi a evocare l'Urlo di Munch.
La testa appare contorta, la figura isolata, ingabbiata nella tensione.
Bacon dipingeva sempre in conformità a esperienze personali e intime esprimendo la sua sensibilità oscura. Quindi, egli non vuole nascondere la
sua condizione esistenziale, anzi la evidenzia particolarmente nei suoi quadri.