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Sintesi

Introduzione Trovar terra al di là dell'Oceano, tesina



La seguente tesina di maturità, per istituto tecnico commerciale, prende in riferimento il libro "Oceano Mare" di A. Baricco. Gli argomenti che permette di sviluppare questa tesina dell'ITC sono: in Italiano: Alessandro Baricco con Oceano mare , in Storia dell'arte: La zattera della medusa di Theodore Gericault, in Storia: La rivoluzione napoleonica e il Congresso di Vienna, in Inglese: La locanda Almayer di Joseph Conrad, " The Almayer's folly".

Collegamenti


Trovar terra al di là dell'Oceano, tesina



Italiano: Alessandro Baricco, Oceano mare.
Storia dell'Arte: La zattera della medusa di Theodore Gericault.
Storia: Accenni post rivoluzione napoleonica e congresso di Vienna.
Inglese: La locanda Almayer, Joseph Conrad, " The Almayer's folly".
Estratto del documento

LESSANDRO BARICCO

A Baricco è uno degli scrittori

Alessandro

italiani contemporanei più noti all'estero e

in Italia. Non è solo uno scrittore, ma

partecipa a molti progetti culturali e ad

alcuni programmi televisivi sulla

letteratura. E' uno dei fondatori della

scuola torinese Holden, che si occupa di

scrittura narrativa e creativa. Su

un’intervista per il quotidiano Corriere

della Sera Alessandro Baricco parla di se

stesso e dello storytelling che insegna alla

Scuola Holden: “Io sono un narratore, ho quel talento lì, vedo storie anche in

questo lavoro. Ho lavorato molto per dire che viviamo in mezzo alle storie e

che bisogna raccontarle bene, con rispetto. […] Gli uomini hanno bisogno di

storie. Non soltanto per trasmettere sapere. Ogni storia è la custodia della

speranza che questa vita non sia l’unica, che se uno volesse potrebbe avere

un’esistenza differente.”Ha collaborato con i quotidiani La Repubblica e La

Stampa come editore della sezione di cultura. Alessandro Baricco nasce il 25

gennaio 1958 a Torino dove consegue la maturità al liceo classico Alfieri.

Successivamente si laurea, sempre nel torinese, in filosofia. Appassionato di

musica, ottiene il diploma in pianoforte al conservatorio. La sua carriera

editoriale comincia con una serie di lavori di traduzione e correzione di bozze.

In seguito lavora per diversi anni presso alcune agenzie pubblicitarie. Baricco

si può definire come una persona abbastanza riservata, e difatti leggendo

alcune interviste rilasciate, in una domanda posta da un ragazzo che chiede

allo scrittore per quale motivo prendesse parte alle interviste su chat online,

la risposta dell'autore è stata:

per dirvi che esisto, che stare lontani da uno scrittore che amate è il

Serve

miglior modo di avere una giusta relazione con lui, serve per farvi capire che i

vostri messaggi rileggo, serve per spiegarvi qualcosa di me, poco ma è già

qualcosa. Capisco che dopo due ore e mezza non è facile dire ancora cose che

valgono la pena, ma ci provo. E poi serve per ascoltarvi. È importante

ascoltarvi. Mi sembra che i miei libri muoiono un po’ meno se ogni tanto vi

ascolto. Tutto qua.

sono poche le informazioni rilasciate da Baricco, ma lo stesso scrittore

Dunque

afferma che comunque è interessato all'opinione dei suoi lettori, perchè sono

quest'ultimi anche a comporre l'anima dei suoi scritti, e anche perchè è

importante per lui creare una sorta di legame con loro e non diventare solo un

nome sullo sfondo delle antologie.

1988 pubblica presso la casa editrice Eunaudi il suo primo libro, Il genio

Nel

in fuga (due saggi di critica musicale.) dedicato all'opera di Gioacchino

Rossini, musicista che compose opere sia comiche che tragiche.

Successivamente pubblica L'anima di Hegel e le Mucche del Wisconsin, opere

che raccontato dei rapporti tra musica colta e modernità. Baricco si dedica

anche alla critica, divenendo ben presto critico musicale presso La

Repubblica. L'anno 1993 è segnato dalla pubblicazione di Oceano Mare. Nel

1995 pubblica Barnum, una raccolta d'articoli scelti tra quelli scritti per La

Stampa. Il 2002 è l'anno di Next, piccolo libro sulla globalizzazione per poi

dedicare svariati anni alla stesura di City e terminare con la pubblicazione di

Emmanus. CEANO MARE E IL PRIMO LIBRO

O

1993 pubblica un libro

Nel

intitolato “Oceano Mare”,

ambientato nell'Ottocento,

diviso in tre unità, o meglio

dire, tre libri. Il primo,

“Locanda Almayer”, il

secondo intitolato “Il ventre

del Mare” e in fine il

romanzo si chiude con “I

canti del ritorno”. A loro

volta il primo e il terzo libro sono suddivisi in otto capitoli senza titolo. Baricco

narra la vicenda munendosi di accorgimenti accattivanti (Discorsi diretti

fulminei, pause studiate, improvvisi cambi di tensione, flashback) Cambia

spesso registro, ritmo, intonazione e tonalità di scrittura da una pagina

all'altra. Baricco trasmette, tramite una poetica-poemica ricca di simboli e

metafore il messaggio allegorico del destino che cospira a favore dei sogni. Il

libro è simbolo anche della fragilità umana, attraverso il racconto narrato nel

secondo libro, l'uomo viene visto come creatura atta a lottare per la propria

sopravvivenza, ma soprattutto come bestia vendicativa. Baricco in questo libro

ci svela che “la verità si concede solo all'orrore”, che “le cose diventano vere

solo nella morsa della disperazione”, che “la verità deve stare nel lato oscuro”.

primo libro, Locanda

Il

Almayer, permette al

lettore di scoprire i

personaggi e le loro

caratteristiche. I capitoli

non seguono una storia

lineare e non sono la

continuazione uno

dell'altro. Attraverso

l'inizio del primo capitolo

Baricco determina il posto

principale del libro: Il mare. “Sabbia a perdita d’occhio, tra le ultime colline e

il mare – il mare – nell’aria fredda di un pomeriggio quasi passato, e benedetto

dal vento che sempre soffia da nord.” Sin da subito lo scrittore sviluppa

un'idea filosofica del luogo: la spiaggia e il mare sono come un'immagine per

occhi divini dove basta una piccola cosa da nulla per distruggere l'equilibrio

perfetto, ovvero l'uomo, che come un minuscolo granello è in contrasto con

l'immensità della natura, ma allo stesso tempo è la cosa piccola, quasi

impercettibile che riesce a cambiare tutto. Proprio su questa spiaggia si

incontra il primo personaggio, il pittore Plasson, in piedi di fronte al mare, con

il cavalletto e un pennello che dipinge con l'acqua del mare lo stesso oceano.

Lentamente viene avvicinato da una donna, Ann Deverià.

secondo capitolo ci ritroviamo in un posto diverso, nelle terre del barone

Nel

di Carewall che sono piene di colline. Nel palazzo del barone di Carewall

troviamo una ragazza di nome Elisewin, sua figlia, per la quale tutti sono

preoccupati dato che da bambina ha subito uno chic fortissimo, causato dallo

sbattere d'ali di una colomba bianca.

alla locanda nel terzo capitolo incontriamo un altro personaggio,

Tornando

Ismael Adelante Isamael prof. Bartleboom, ha 38 anni e anche lui ha una sua

particolarità, vive di una passione molto strana: quasi ogni giorno scrive una

lettera nuova per metterla in una busta bianca senza indirizzo. Le lettere sono

destinate alla sua futura amata donna.

quarto capitolo torniamo nelle terre di Carewall dove incontriamo Padre

Nel

Pluche, che segue e assiste le cure di Elisewin. Padre Pluche è un prete che

non sa trattenersi, parla sempre prima di aver pensato bene cosa dire. Nel

quinto capitolo si scopre per quale motivo il professore Bartleboom arriva alla

locanda: deve continuare le sue ricerche scientifiche, più precisamente

studiare le onde del mare per trovare il punto dove il mare finisce. Il

professore lavora su un progetto intitolato Enciclopedia dei Limiti riscontrabili

in natura con un supplemento dedicato ai limiti delle umane facoltà.

altri capitoli si scopre che Madame Deverià viene al mare per guarire

Negli

dalla malattia che si chiama adulterio. E' stato suo marito a mandarla alla

locanda per guarire nel clima del mare, usanza prettamente ottocentesca.

L'ultimo personaggio che conosciamo, nel settimo capitolo, è Adams. Baricco

lo descrive come uno con lo sguardo di un animale in agonia, lo sguardo di un

animale che è a caccia con una ferita ulcerosa sul collo che i marinai

trovarono un giorno in un villaggio nel mezzo dell'Africa e lo portarono

dall'ammiraglio Langlais, che decide poi di portarlo nel suo palazzo e

prendersi cura di lui per salvarlo, o meglio salvare le storie che Adams

nasconde dentro la sua mente. Decide di curarlo con un metodo molto

particolare: Le rose. Lo fa dunque semplicemente diventare il suo giardiniere,

e dopo mesi interi, lentamente cominciano a uscirgli di bocca le sue storie.

capitolo, ritroviamo tutti i personaggi riuniti nella Locanda

Nell'ottavo

Almayer. In questo capitolo Baricco racconta la storia di Plasson, che prima di

arrivare alla locanda era conosciuto nella capitale come il migliore ritrattista

del Paese, che partiva dai ritratti sempre dagli occhi. Dopo un certo periodo

Plasson si è annoiato del suo lavoro, o meglio, delle persone che ritraeva che

ha deciso di cambiare la propria vita volendo realizzare un capolavoro, il

ritratto del mare. Pur troppo questo, non avendo gli occhi, gli impedisce di

cominciare a realizzarlo, finchè un giorno, uno dei bambini-spiritelli della

locanda, gli svela che gli occhi del mare sono le navi. Lo scrittore ci parla

anche del passato di Padre Pluche. E' un prete poeta che ha già scritto oltre a

9502 preghiere. Non sono però le solite preghiere: Preghiera per un bambino

che non riesce a dire le erre, oppure Preghiera di un medico che salva un

malato e nell'istante in cui quello si alza, guarito, lui si sente infinitamente

stanco.

ai sei ospiti della locanda Almayer che conosciamo ve n’è ancora uno

Oltre

possibile, il segreto ospite della settima stanza che nessuno ha visto o sentito,

ma Dira gli porta i piatti da mangiare. La sera v’è la luce accesa nella sua

stanza e tutti quelli che vi passano vicino cercano di rallentare il passo per

vederlo. Nessuno c’è riuscito. Secondo una particolare chiave di lettura, si può

finire col pensare che sia la personificazione dello stesso Baricco.

L SECONDO LIBRO

I

HEODORE GERICAULT E LA ZATTERA DELLA

T MEDUSA

Il secondo libro, intitolato “Il ventre del mare”, racconta una vicenda che

prese spunto da un reale fatto di cronaca: quattordici giorni dopo essere

salpata da Rochefort, la fregata l'Alliance della marina francese si arenò, per

imperizia del comandante e imprecisione delle carte, su un banco di sabbia al

largo della costa del Sengal.

Sin dalle prime parole il lettore riesce a immedesimarsi a bordo della fregata

in uno dei personaggi narranti. Per mancanza di posti liberi sulle quattro

lance, è necessario costruire una zattera, lunga una quarantina di piedi e

larga la metà, che le lance dovrebbero trainare fino a riva. Sulla zattera

salgono 147 uomini, tra quali marinai, passeggeri e quattro ufficiali. Il primo

si chiama Lheureux, ritroviamo anche un medico e un ingegnere cartografo di

nome Corréard. Le lance continuano verso terra, ma il collegamento con la

zattera viene interrotto per mancanza di viveri a bordo, e dunque per

sopravvivenza, seppure si tratti comunque di un atto disumano. La zattera

dunque rimane abbandonata nel mare a se stessa, ed è proprio questa zattera

che nel 1818 divenne protagonista di un dipinto di Théodore Géricault.

Nacque a Rouen il 26 settembre 1791. Di famiglia colta e benestante, nel 1798

si trasferì a Parigi dove frequentò il Lycée Impérial e poi divenne il primo

allievo di Guèrin, un pittore neoclassico presso il quale conobbe Delacroix.

Grande influenza su di lui ebbe anche Gros e lo studio, al Louvre, della pittura

fiamminga ed olandese del Seicento e della pittura veneziana. Nel 1812 aprì

un proprio studio e dipinse numerosi quadri che sono esaltazioni della vita

militare interpretata in chiave eroica. Partecipò al Prix de Rome, ma non

risultò vincitore. Nel 1816 compì un viaggio in Italia, dove la conoscenza delle

opere di Raffaello, di Michelangelo e di Caravaggio influì notevolmente sulla

maturazione del suo stile. Nel 1819 presentò al Salon “La zattera della

Medusa”, quadro gigantesco di ben 491 cm per 716, fonte di accese polemiche

per la fusione, realizzata con romantica intensità drammatica, tra gusto

compositivo classico e dinamica rappresentazione della realtà. Recatosi in

Inghilterra nel 1821, ebbe modo di conoscere la libera e non accademica

pittura di Constable e Lawrence. Di ritorno in Francia, dall'amicizia con lo

psichiatra parigino Georget nacque una impressionante galleria di ritratti di

nevrotici detti “Alienati”. Oltre a penetranti studi, disegni e litografie, egli

eseguì alcune interessanti figure modellate in cera.

Nella “Zattera della Medusa”, rappresenta la drammaticità dell'avvenimento,

basandosi sulle condizioni vissute sulla zattera di cui si parlava molto all'epoca

poichè i sopravvissuti ne riportarono molte testimonianze. Il dipinto parla

della forte disperazione degli uomini, della tragedia e di atti di cannibalismo.

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