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Introduzione Traffico Illecito di armi, tesina
La mia tesina di maturità ha come tema centrale e filo conduttore il traffico illecito di armi, dal momento che è uno negli argomenti meno sentiti dalla collettività, ma che ha un’incidenza notevole sulla vita di molte persone e sul Pil di tutti i Paesi del mondo.
La mia riflessione trae spunto dal film “Lord of War” del 2005 diretto da Andrew Niccol. Il personaggio interpretato da Nicolas Cage, Yuri Orlov, è liberamente ispirato alle figure criminali legate al traffico d'armi.
Nella scena iniziale del film Yuri Orlov afferma: «Ci sono più di 550 milioni di armi da fuoco in circolazione nel mondo. Significa che c'è un'arma da fuoco ogni dodici persone nel pianeta. La domanda è: come armiamo le altre undici?»
Non tutti sanno che il contrabbando di armi è una delle principali fonti di entrata della criminalità organizzata, in Italia come all'estero. Infatti il mercato mondiale delle armi non conosce crisi, ogni anno aumenta il fatturato delle aziende produttrici.
Miliardi di dollari vengono spesi nel continente nero e la vittima non è solo l’Africa sfruttata dall’Occidente; l’Europa e gli Stati Uniti sono ormai entrati in questo circolo vizioso,prima da conduttrici e adesso da concorrenti.
La globalizzazione ha inglobato anche l’industria militare. Secondo il Segretario delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon, le vittime causate dalle armi leggere superano il tributo di sangue versato dalle bombe atomiche di Hiroshima e Nagasaki. Il mondo non può non vedere, tutti hanno il dovere di informarsi e prendere atto di quanto sia oscura e brutale la mente umana. Lord of War è un film di denuncia, sotto l’apparenza di una commedia; si enfatizza la fredda logica a cui un mercante d’armi si attiene per andare avanti nel suo mestiere. La tesina permette anche il collegamento con le varie materie scolastiche.
Collegamenti
Traffico Illecito di armi, tesina
Storia : L'attualità.
Scienze umane : La globalizzazione delle armi.
Economia e diritto: Il cambio valuta.
Inglese: Il deep web.
Storia dell'arte: Banksy.
Soleri Bertoni – Saluzzo
Liceo Economico Sociale
Esame di Stato 2015-2016
Annalisa
Boschero
5°E
Indice
Premessa
pag.2
Introduzione
pag.3
La globalizzazione delle
armi pag.6
La nuova valuta
pag.9
Deep Web
pag.12
Banksy
pag.14 2
Bibliografia
pag.18 2
Premessa
Il mio lavoro ha come tema centrale e filo conduttore il
traffico illecito di armi, dal momento che è uno negli
sentiti
argomenti meno dalla collettività, ma che ha
un’incidenza notevole sulla vita di molte persone e sul Pil di
tutti i Paesi del mondo.
La mia riflessione trae spunto dal film “Lord of War” del 2005
diretto da Andrew Niccol. Il personaggio interpretato
da Nicolas Cage, Yuri Orlov, è liberamente ispirato alle figure
criminali legate al traffico d'armi. «Ci sono più
Nella scena iniziale del film Yuri Orlov afferma:
di 550 milioni di armi da fuoco in circolazione nel mondo.
Significa che c'è un'arma da
fuoco ogni dodici persone nel
pianeta. La domanda è: come
armiamo le altre undici?»
1
Non tutti sanno che il
contrabbando di armi è una
delle principali fonti di entrata
della criminalità organizzata, in
Italia come all'estero. Infatti
il mercato mondiale delle armi non conosce crisi, ogni anno
.
aumenta il fatturato delle aziende produttrici
continente nero
Miliardi di dollari vengono spesi nel e la
vittima non è solo l’Africa sfruttata dall’Occidente; l’Europa e
gli Stati Uniti sono ormai entrati in questo circolo
conduttrici concorrenti.
vizioso,prima da e adesso da
La globalizzazione ha inglobato anche l’industria militare.
Ban Ki-moon,
Secondo il Segretario delle Nazioni Unite, le
vittime causate dalle armi leggere superano il tributo di
sangue versato dalle bombe atomiche di Hiroshima e
Nagasaki. Il mondo non può non vedere, tutti hanno il dovere
di informarsi e prendere atto di quanto sia oscura e brutale la
mente umana. Lord of War è un film di denuncia, sotto
1 Lord of War, Andrew Niccol, Usa, 2005. 2
l’apparenza di una commedia; si enfatizza la fredda logica a
cui un mercante d’armi si attiene per andare avanti nel suo
mestiere.
Introduzione
Comprare armi è sempre più semplice. Esse vengono
contrabbandate seguendo le stesse rotte degli immigrati
clandestini dall’Est Europa.
Lo stesso commando formato dai fratelli Said e Cherif
Kouachi che ha assaltato la redazione di Charlie Hebdo ha
abbracciato i kalashnikov provenienti dall’ex Jugoslavia, dalla
Siria e dal Nord Africa.
I kalashnikov sono armi automatiche con un potere
perforante ben maggiore rispetto a quelle in dotazione alle
forze di polizia.
Uccidono a sangue freddo.
Comprarli all’estero è più facile di quel che sembra, basta
contattare gli stessi mediatori che fanno entrare i clandestini
in Europa.
Il traffico di armi è gestito in modo rigoroso, vengono
contrabbandate in piccoli numeri, tre, quattro per volta,
solitamente a bordo di camion che dai Balcani attraversano
l’Europa.
Senza andare all’estero, a Palermo, una delle città italiane
con il maggior afflusso di turisti, il business delle armi illegali
non conosce crisi. Un affare immancabile per la criminalità
organizzata, che viene gestito nei mercati storici più
importanti: Borgo Vecchio, Capo e Vucciria, in periferia come
allo Zen. Si tratta per lo più di armi leggere, coltelli utilizzati
nelle rapine di strada e negli scippi, pistole per colpi di poco
conto, per cui solitamente si spende qualche centinaia di
euro. Il prezzo non cambia in base al calibro, è il reato a fare
la differenza. Chi sa di dover commettere un omicidio non
bada a spese e cerca armi affidabili e che non possano
precludere la missione di morte.
2
C’è anche da considerare quel fronte di delinquenti che si
armano di aggeggi alle bancarelle cinesi, come pistole
giocattolo a salve utili solo a intimorire la quiete urbana.
In teoria la legge in Italia prevede che non ci si possa
impossessare di un arsenale solo entrando nel negozio dietro
l’angolo, senza nemmeno sottoporsi a un test psichiatrico.
Detenere armi da fuoco non è un diritto.
Il Codice Penale in Italia, ai sensi e per gli effetti dell’art. 697,
“…Punisce con l’arresto da tre a dodici mesi o con
l’ammenda fino a euro 371 la condotta di Chiunque detiene
armi o munizioni senza averne fatto denuncia all’Autorità,
quando la denuncia è richiesta”. Inoltre, il secondo comma
“Chiunque, avendo notizia che in un luogo da lui
recita:
abitato si trovino armi o munizioni, omette di farne denuncia
alle autorità, è punito con l’arresto fino a due mesi o con
l’ammenda fino a euro 258”. 2
Ciò non toglie che procurarsi un’arma, dalla semplice
rivoltella all’artiglieria d’assalto, sia estremamente facile per
chiunque abbia voglia di informarsi.
Googglando, quindi senza alzare le dita dalla tastiera del
nostro computer o smartphone si può accedere a molte
informazioni.
Esistono in rete dei portali dove si può ordinare tutto quello
che si desidera e riceverlo direttamente a casa con un pacco
Posta.
Principalmente esistono due portali, “The Armony” e “Silk
Road”, entrambi sequestrati dall’Fbi, che tuttavia
sopravvivono.
Il primo, indagato nel 2012, è un mercato a cui non si può
accedere con i comuni browser, ma solo utilizzando “TOR”,
un software di anonimato che protegge dall'analisi del
traffico online.
2 Codice Penale, Libro III° - Delle contravvenzioni in particolare, Titolo I°- Delle
contravvenzioni di polizia, Capo I – Delle contravvenzioni concernenti la polizia di
sicurezza, Sez. III – Delle contravvenzioni concernenti la prevenzione di talune specie
di reati (art.650-730). 2
Una volta effettuato l’accesso compaiono sullo schermo una
marea di offerte pubblicate da vari utenti, anch’ essi
anonimi. Se non si riesce a soddisfare i propri bisogni si può
fare una domanda sul forum e nel giro di poco tempo si sarà
soddisfatti.
Sul portale è riportata una frase molto significativa: “La tua
identità viene protetta in ogni step del processo, dalla
connessione al sito, all’acquisto, fino alla consegna vera e
propria”.
Infatti se le autorità volessero risalire agli ID degli utenti del
sito, non troverebbero niente. Il software di anonimato
maschera le loro tracce online. Lo stesso vale per le
transazioni, che non devono essere individuabili. Niente
PayPal, niente carte di credito, si utilizzano i “bitcoin”.
Si tratta di una moneta elettronica creata nel 2009, che
permette il trasferimento anonimo di fondi. Non fa uso di
intermediari come banche o un’attività centrale, la moneta
passa di mano in mano. Un “bitcoin” equivale a circa 4 euro.
I prezzi della merce sono vincolati al dollaro statunitense in
modo da prevenire inflazioni e deflazioni troppo drastiche.
Si può acquistare solo un pezzo alla volta, dal momento che
consegnare un fucile non è facile come spedire un libro.
All’acquirente vengono consegnati i singoli pezzi dell’arma in
pacchetti separati, come se fossero comunissimi prodotti
acquistati online.
Per effettuare ulteriori acquisti è richiesto un intervallo di
circa 10 giorni, utili a non destare attenzioni.
Si tratta quindi di un’incarnazione del lato più oscuro del
web, si parla di un “Amazon” delle vendite illegali.
Ovviamente non si tratta solo di armi, ma anche di droghe,
farmaci, narcotici e documenti falsi.
Silk Road è ancora più avanzato, si tratta infatti di una
comunità segreta.
Tradotto significherebbe «Via della seta», dal nome
dell'antico itinerario dei mercanti tra Occidente e Cina.
Come ogni mercato nero che si rispetti, non è facile da
trovare.
Gli amministratori guadagnano una percentuale su ogni
transazione effettuata tramite il portale, ogni vendita di
2
prodotti illegali all'interno del portale consente quindi ai
gestori di monetizzare.
Ross William Ulbricht, il fondatore, è stato condannato
all’ergastolo negli Stati Uniti per traffico di droga, violazione
di computer, riciclaggio di denaro sporco, oltre ad essere
accusato di essere il mandante dell’omicidio di sei persone
che avrebbero ostacolato il suo business online.
Il mercato nero del web vantava nel 2013 un fatturato
mondiale di 200 milioni di dollari.
Si potrebbe pensare che l'attenzione dei media nei confronti
di “Silk Road” ne danneggi il commercio. Invece, a partire
dagli otto mesi seguenti, gli utenti e, di conseguenza le
vendite, sono aumentati notevolmente, tanto che ora il sito
ha aggiunto una nuova sezione, "Lavora con noi":
Silk Road assume! Vuoi lavorare all'avanguardia nel campo
dell'anonimato e della sicurezza online? Vuoi collaborare con
una comunità in costante crescita? Vuoi fare parte di questa
Rivoluzione? Se pensi di avere i requisiti adatti, candidati per
una delle posizioni aperte.
Insomma, un vero annuncio in piena regola.
La globalizzazione
delle armi
La società di oggi vive in uno stato di connettività complessa,
che comporta una serie di benefici, ma altrettanti danni.
Uno di questi ultimi è la facilità di lucro da parte dei
trafficanti di armi, che senza troppi controlli riescono ad
espandere i loro commerci in tutto il Mondo.
E’ importante informare l’opinione pubblica sui danni
provocati dal commercio, senza regole, di armi leggere.
Occorre prendere coscienza del problema e migliorare i
controlli a livello nazionale ed internazionale.
2
L’organizzazione “Control Arms” (nata nel 2003), accusa
numerose aziende statunitensi ed europee di aggirare i
controlli, attraverso la vendita di singole parti di armi. Infatti,
la maggior parte delle armi viene assemblata grazie a
componenti provenienti dall’estero e prodotte sotto licenza in
Paesi dove i diritti umani sono quasi inesistenti (Cina, Egitto
e Turchia).
In seguito, molte armi prodotte vanno a finire in altri Paesi,
come la Colombia ed il Sudan, dove i Governi costringono la
popolazione civile alla fuga.
Si rende quindi indispensabile l’introduzione di norme per
regolamentare l’industria bellica, sempre più globalizzata.
L’art. 695 C.P. italiano tratta la fabbricazione o il co