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Gavardi Erika Classe 5^U Tesina d’Esame
Nazismo e romanticismo
Molti storiografi dicono che l'elemento antisemita, che non esisteva nei
movimenti fratelli come il fascismo italiano e spagnolo, venne adottato da
Hitler per far guadagnare popolarità al movimento. Il pregiudizio antisemita era
molto comune tra le masse dell'Impero tedesco. Si è sostenuto che
l'accettazione di massa richiedeva l'antisemitismo, così come l'adulazione
dell'orgoglio ferito delle genti tedesche dopo la sconfitta della prima guerra
mondiale.
Le origini del nazismo e dei suoi valori provengono dalla tradizione
irrazionalista del movimento romantico degli inizi del XIX secolo. Forza,
passione, mancanza di ipocrisia, valori tradizionali della famiglia e devozione
alla comunità erano considerati valori germanici e nazisti.
Il nazismo e gli USA
Nei primi anni, Hitler aveva grande ammirazione per gli Stati Uniti d'America.
Mein Kampf,
Nel lodava gli Stati Uniti per le loro leggi anti-immigrazione.
Secondo Hitler, l'America era una nazione di successo perché si manteneva
"pura" dalle "razze inferiori". Ad ogni modo, con l'avvicinarsi della guerra, la
sua opinione sugli Stati Uniti divenne più negativa e credette che la Germania
avrebbe avuto una facile vittoria sugli USA proprio perché era diventata una
nazione ibrida.
Teoria economica
La teoria economica nazista era immediatamente preoccupata da problemi di
economia interna e aveva separatamente delle concezioni ideologiche
sull'economia internazionale. Hitler si riproponeva di risolvere tre problemi che
affliggevano la Germania:
L'eliminazione della disoccupazione
L'eliminazione dell'iperinflazione
L'espansione della produzione di beni di consumo per migliorare il tenore
di vita delle classi sociali medio-basse.
Tutti questi obiettivi ebbero molto successo. Tra il 1933 e il 1936 il PIL della
Germania Nazista crebbe con un tasso medio annuo del 9.5%, e il tasso della
sola crescita industriale fu del 17.2%, l'iperinflazione venne efficacemente
combattuta.
Questa espansione lanciò l'economia tedesca fuori da una profonda
depressione ottenendo nel 1933 una moratoria cioè la sospensione del
pagamento dei danni di guerra che Hitler aveva promesso durante la
campagna elettorale e portò lo stato al pieno impiego in meno di quattro anni. I
consumi pubblici nello stesso periodo crebbero del 18,7%, mentre quelli privati
di consumo
del 3,6% annuo. Siccome questa produzione era primariamente la
pressione inflazionistica risollevò la testa. La corsa sfrenata al riarmo, la
creazione di una imponente macchina bellica, hanno portato alcuni
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commentatori alla conclusione che la guerra in Europa era inevitabile solo per
Significa che l'economia è stata, ed è,
motivi meramente economici.
soprattutto in riferimento alla teoria marxista-leninista, uno dei fattori primari
che motivano qualsiasi società ad andare in guerra .
Sul piano internazionale, il partito nazista accreditava che una cabala bancaria
internazionale fosse responsabile della depressione degli anni '30. Il controllo di
questa cabala venne identificato nel "gruppo etnico" dei giudei, fornendo così
un altro tassello alla motivazione ideologica per la distruzione degli ebrei
nell'olocausto.
E’ possibile dire che il partito nazista era contro il potere delle corporazioni
transnazionali. Questa semplice posizione anti-corporativa è condivisa da molti
partiti di centro-sinistra cosi come da molti gruppi politici che si rifanno al
socialismo libertario.
La concezione di "economia internazionale" del partito nazista era molto
limitata. La motivazione primaria del partito era quella di incorporare le risorse
internazionali all'interno del Reich con la forza, piuttosto che con il commercio.
Questo rende la teoria economica internazionale un fattore a supporto
dell'ideologia politica, piuttosto che il piano centrale di una piattaforma, come è
in molti partiti politici moderni.
Dal punto di vista economico, nazismo e fascismo sono collegati dato che il
nazismo può essere considerato un caso particolare del fascismo. I due poteri
imponevano il controllo completo del governo su finanza e investimenti
(allocazione del credito), industria e agricoltura. Nonostante ciò, in entrambi i
sistemi, il potere corporativo e i sistemi basati sul mercato per la formazione
dei prezzi esistono ancora.
Piuttosto che uno Stato che richiede beni alle imprese ed alloca le materie
prime necessarie alla produzione, lo Stato paga per tali beni. Questo permette
ai prezzi di giocare un ruolo essenziale nel fornire informazioni sulla scarsità dei
materiali, o nel specificare le richieste in termini di tecnologia e lavoro
necessarie alla produzione dei beni. Inoltre, entrambi i partiti fascisti, in Italia e
Germania, cominciarono come movimenti sindacali e crebbero fino a diventare
dittature totalitarie. Questa idea venne mantenuta per tutto il tempo in cui
tennero il potere, con il controllo statale usato come mezzo per eliminare il
presupposto conflitto nelle relazioni tra dirigenza e forza lavoro.
Effetti
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Rogo dei libri nel 1933
Queste teorie vennero usate per giustificare un programma politico totalitario
di odio e soppressione razziale, usando tutti i mezzi dello Stato e soffocando il
dissenso. Come altri regimi fascisti, il regime nazista enfatizzò l'anticomunismo
e la «supremazia del capo», un elemento chiave dell'ideologia fascista nel
quale il governante viene ritenuto come incarnazione del movimento politico e
della nazione. Contrariamente ad altre ideologie fasciste, il nazismo era
fortemente razzista. Alcune delle manifestazioni del razzismo nazista furono:
Antisemitismo, che culminò nell'olocausto
Nazionalismo etnico, incluse le nozioni di tedeschi come "razza
dominante" e “superuomo"
Un credo nel bisogno di purificare la razza tedesca attraverso
l'eugenetica, che culminò nell'«eutanasia» involontaria dei disabili
Omofobia, che portò all'internamento di più di 10000 persone
omosessuali
Anche l'anticlericalismo faceva parte dell'ideologia nazista.
Personaggi e storia
Bandiera della kriegsmarine
La figura principale del nazismo fu Adolf Hitler, che governò la Germania
Nazista dall’inizio 1933 fino al suo suicidio avvenuto il 30 aprile 1945; guidò il
Terzo Reich nella seconda Guerra Mondiale e fu responsabile dell'uccisione di
oltre 40 milioni di persone. Sotto Hitler, il nazionalismo etnico e il razzismo
vennero uniti assieme attraverso un'ideologia militarista per servire i suoi fini.
Dopo la guerra, molti esponenti di spicco del nazismo vennero condannati per
crimini di guerra e contro l'umanità al Processo di Norimberga.
Il simbolo nazista era la svastica (orientata in senso orario).
Nazismo e fascismo
nazismo fascismo.
Il termine viene spesso identificato con il termine In
particolare, il termine nazifascismo tende a inglobare le due differenti
esperienze storiche. Anche se il nazismo utilizzò elementi stilistici del fascismo
italiano, ispirandosi ad esso, possiamo trovare delle differenze. Aspetti simili tra
i due regimi furono la dittatura totalitaria, l'avversione per i movimenti operai,
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l'irredentismo territoriale e la teoria economica di base. Entrambi nacquero da
formazioni politiche vicine al socialismo rivoluzionario, ed entrambi marcarono
la saldatura tra il sottoproletariato urbano e la grande borghesia industriale.
Hitler e Mussolini
Ma nelle origini ci sono differenze molto significative. Il principio di totalità nel
nazismo proviene dalla razza, mentre lo Stato è il mezzo per realizzarne la
purezza. Nel fascismo lo Stato è il principio totale, non mezzo, ma fine esso
stesso. Il nazismo fu difatti esplicitamente e radicalmente razzista fin dai suoi
inizi; con Benito Mussolini il fascismo farà proprie la teorie e la pratica
dell'antisemitismo solo nel 1938, nel momento in cui diventerà subordinato
all'alleanza con Hitler, sebbene i tratti del razzismo nei confronti di alcune
popolazioni (per esempio africani e slavi) fossero ben presenti fin dal suo
affermarsi. Nel nazismo il principio unificatore è biologico, nel fascismo
prettamente ideologico. Questo tuttavia non impedirà di sperimentare anche in
Italia la deportazione di ebrei e dissidenti. A Trieste, che a partire dal settembre
1943 fu inglobata nell'amministrazione del terzo Reich tedesco, venne costruito
un campo di concentramento e di sterminio: la risiera di San Sabba.
Il nazismo interpreta la storia alla luce dell'appartenenza etnica a un non
meglio identificato ceppo ariano, mescolando riti pagani con tradizioni
esoteriche, il fascismo si ispira alla grandezza della Roma antica, rimanendo
legato maggiormente alla Chiesa cattolica. Inoltre, in quanto a totalitarismo,
Hitler riuscì nell'intento di assorbire ogni aspetto della vita del cittadino tedesco
nei dettami della sua visione del mondo, cosa che a nessuno nel passato
recente è mai riuscito in modo altrettanto totalizzante, nemmeno al suo
maestro e precursore Mussolini.
Entrambi i regimi totalitari condannarono l'omosessualità ma lo fecero con
Il periodo
strumenti decisamente differenti. Franco Goretti, autore del saggio
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fascista e gli omosessuali scrive:"La differenza sostanziale fra Germania e Italia
è la presenza nella prima di un articolo penale, che consentiva arresto,
processo e poi la creazione di campi di internamento. In Italia ci si muove nella
persecuzione degli omosessuali con misure amministrative come confino,
ammonizione e diffida. Un'altra differenza è il numero degli arresti: in Germania
abbiamo 100.000 arresti, a cui seguono 50.000 condanne e circa 10.000
internamenti. In Italia sappiamo di circa 300 casi di confino di polizia ."
Il dittatore spagnolo Francisco Franco fu denominato fascista per la sua
dittatura feroce e per la persecuzione nei confronti dei militanti comunisti e
anarchici, ma nonostante la sua chiara ispirazione e il concreto appoggio
ricevuto dai movimenti fascisti europei, tecnicamente potrebbe essere definito
"monarchico cattolico reazionario", così come i molti dittatori di matrice
fascista del dopoguerra, che non riuscirono però ad attuare (salvo in parte nel
caso dell'Argentina) il carattere principale che caratterizza le dittature fascista
e nazista: il vero e proprio stato totalitario.
Verso la fine del Novecento, movimenti neonazisti sono sorti in diverse nazioni.
neonazismo
Il può includere ogni gruppo o organizzazione che esibisce un
collegamento ideologico con il nazismo. Viene frequentemente, ed
erroneamente, associato alla sottocultura giovanile degli skinhead. Alcuni
partiti politici marginali hanno adottato idee naziste.
Nazismo e religione
La relazione tra nazismo e religione cristiana può essere descritta solo come
complessa e controversa. Hitler sosteneva una forma di "cristianesimo
positivo", nel quale Gesù Cristo era un ariano, i dogmi tradizionali erano
respinti, si accusava la chiesa di avere manipolato il cristianesimo antico
gnostico per fini di potere e, in modo simile agli antichi marcioniti si ripudiava
l'Antico Testamento.
Alcuni scrittori cristiani hanno cercato di tipicizzare Hitler come un ateo o un
occultista (o persino un satanista), laddove altri hanno enfatizzato l'utilizzo
esplicito del linguaggio cristiano da parte del partito nazista,
indipendentemente da quale fosse la sua mitologia interna. Le relazioni del
partito nazista con la Chiesa cattolica sono dibattute. Molti sacerdoti e leader
cattolici si opposero apertamente al nazismo sulla base di incompatibilità con
la morale cristiana. La gerarchia cattolica condannò i fondamenti teorici del
nazismo con l'enciclica Mit brennender Sorge. Come per molti oppositori
politici, molti sacerdoti vennero condannati al campo di concentramento per le
loro posizioni. Il comportamento della chiesa cattolica tedesca e di Pio XII sono