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Al giorno d’oggi anche il nipote di Takata, Furumoto, ha fondato
un’associazione in onore del Reiki.
Un master, studente anch’esso di Takata, decise infine di abolire il costo
troppo elevato per perseguire il master consentendo al Reiki di diffondersi più
ampiamente.
A Tokyo in Giappone esiste un monumento commemorativo di Usui, costituito
da un masso collocato vicino alla tomba contenente le sue ceneri e quelle della
sua famiglia.
Contiene un memoriale mantenuto dalla morte di Usui fino ad oggi, il testo è il
seguente:
“Colui che si dedica con impegno allo studio e alla meditazione e lavora
instancabilmente per migliorare il corpo e la mente allo scopo di diventare una
persona migliore è chiamato un uomo dalla grande anima. Coloro che utilizzano
questo dono per scopi sociali, ovvero indicare la retta via a molte persone e
operare per il bene comune, sono chiamati Maestri. Usui era uno di questi
maestri. Egli insegnò il Reiki Universale. Innumerevoli persone andarono da lui
e gli chiesero di insegnare loro la grande via del Reiki.”
Mikao Usui Hayashi
Monumento commemorativo di Usui
Takata CAPITOLO 1.2
Now, Reiki in English
Reiki is a system of healing originating in Japan, by Dr. Mikao Usui, a Japanese
doctor.
Reiki is a form of touch therapy in which the therapist uses hands.
They emit weak energy, lay his or her hands on the site of the problem, this
enables energy start to flow through the therapist’s hands to the patient.
The principles of Reiki are:
Just for today, do not worry
Just for today, do not anger
Honour your parents, teachers and elders
Earn your living honestly
Show gratitude to every living thing
During a Reiki treatment patients lie on a massage table and can listen light
music to facilitate their relaxation.
Reiki can be used to treat acute problems, such as accidental injuries as well
as chronic problems such as asthma, eczema, headaches, etc
There are three levels of Reiki. At first degree the therapist learn to
practice the treatment on themselves and others.
At second degree the therapist learn distant healing and a technique which
addresses the cause of the problems.
The third degree is the Master level, just for who want to make a lifestyle, a
work and also teach it. CAPITOLO 2.1
Il Reiki utilizzato in ospedale
È stato dimostrato che oggi il connubio allopatia e Reiki è possibile.
Ciò constatato dalle ultime indagini dei più prestigiosi ospedali italiani e non.
Ad esempio l’Ospedale S. Carlo Borromeo di Milano, l’Azienda Sanitaria della
Regione Toscana e il Policlinico di Roma.
Una significativa esperienza è da attribuire all’Azienda Ospedaliera San
Giovanni Battista di Torino Ospedale Molinette. Infatti dal 2003 con l’aiuto
del personale medico si stanno svolgendo importanti indagini sull’efficacia del
Reiki sui malati del reparto oncologico, nel corso delle diverse fasi delle
malattie. Ogni paziente è seguito da un’equipe medica composta da: un medico,
uno psicologo, gli infermieri e l’operatore Reiki.
Ospedale S.Carlo Borromeo (MI) Policlinico Umberto I (ROMA)
www.impianticeresoli.com http://locali.data.kataweb.it
Azienda Ospedaliera San Giovanni Battista
Ospedale Molinette (TO)
www.natrusso.it
Il quotidiano “La Repubblica” riporta il seguente articolo riguardante i risultati
dell’ospedale di Torino: [il
“(…) Dall’esperienza di altri paesi nel mondo, Reiki] è arrivato negli ospedali
anche in Italia ed è stato sperimentato tra i pazienti oncologici in un primo
studio pilota effettuato al Coes, il centro oncologico delle Molinette. Il
risultato è a dir poco sorprendente. Il 98 per cento delle persone trattate con
il Reiki ha dichiarato di averne tratto un beneficio psicofisico. La sensazione
descritta è di un sensibile calo dell’ansia soppiantata da un effetto di
rilassamento generale, accompagnato da una piacevole sensazione di calore e
da un notevole miglioramento dell’umore. In una piccola percentuale (il 10 per
cento) i pazienti hanno dichiarato di aver avvertito anche una riduzione del
dolore. (…)”
Sempre in questo periodo anche “Torino Cronaca” e “La Stampa” ne hanno
parlato.
Quest’ultima riporta tale articolo:
“Lo studio effettuato sull’efficacia del Reiki (…) in integrazione alle terapie
dei pazienti con neoplasia avanzate rileva che i 94 trattamenti eseguiti hanno
portato beneficio nel 98% dei casi. Il benessere è prodotto da un effetto di
rilassamento, accompagnato da una piacevole sensazione di calore e da un
notevole miglioramento dell’umore: lo stato emotivo di tranquillità in alcuni casi
si protrae anche per alcuni giorni dopo il trattamento. (…). Alcuni pazienti
hanno riferito di aver notato un miglioramento nella qualità del sonno. (…)”
Anche nell’Ospedale Cardinal Massaja di Asti dal 2008 è iniziata una ricerca
scientifica sull’efficacia di tali trattamenti su pazienti sottoposti a
chemioterapia e radioterapia.
Non solo negli ospedali italiani è stato introdotta la terapia Reiki.
Altri esempi sono:
L’ospedale di Altinopolis (Brasile)
Numerose assicurazioni e casse mutualistiche in Svizzera finanziano
questo tipo di trattamento
Il Memorial Sloan-kettering Cancer Center di New York (troviamo sei
dottori e venticinque infermiere che lo utilizzano)
Il Marin General Hospital (California)
Il Dana-Farber Cancer Institute (Boston)
Il Warren Grant Magnuson Clinical Center of the National Institutes of
Healt
(nel quale è stato introdotto il Reiki da Pamela Miles, maestra Reiki da
ormai vent’anni)
Il Portsmouth Regional Hospital (New Hampshire, fornisce dal 1995
oltre duemila sedute all’anno in ogni reparto dell’ospedale)
E moltissimi altri ancora.
Tornando ancora una volta in Italia due note dottoresse hanno condotto
importanti studi.
La prima, la Dott.ssa Silvia Cecchini ha condotto uno studio su portatrici di
infezione cervicale da HPV trattate con il Reiki, i risultati sono stati piuttosto
promettenti: la regressione spontanea nelle pazienti non trattate è stata del
27%, mentre la percentuale della regressione con Reiki è stata dell’ 83%.
Inoltre la dottoressa sul suo sito internet ha anche chiesto la collaborazione
per l’inserimento del Reiki nel S.S.N.
La seconda, la Dott.ssa Luisa Merati ha coordinato una ricerca riguardante
l’efficacia del Reiki come terapia per l’emicrania (presso l’Ospedale S. Carlo
Borromeo di Milano).
I dati risultanti da tale ricerca hanno evidenziato che nella quasi totalità delle
sedute il/la paziente affetta/o da emicrania è riuscita/o a rilassarsi
mediamente o addirittura profondamente.
Vi sono importanti vantaggi, anche economici, del Reiki nella gestione sanitaria:
a. Non ha effetti collaterali né controindicazioni
b. È estremamente riproducibile, indipendentemente dalla persona fisica
curante
c. È praticabile da medici, infermieri, fisioterapisti, psicologi o volontari,
su pazienti ricoverati o in day hospital senza costi aggiuntivi per il
sistema sanitario
d. Non utilizza aghi, strumenti, apparecchiature o strutture particolari
e. È di facile apprendimento e alla portata di tutti
(Riza Scienze, 2002, a cura di due medici di Milano)
Secondo la nota maestra Reiki,
Pamela Miles “un modo
straordinario per introdurre il
Reiki negli ospedali e in altri
ambienti medici convenzionali è di
istruire gli studenti di medicina.
Ho presentato il Reiki in molte facoltà di medicina e ho preparato molti
studenti nel Programma di Medicina Integrativa dell’Università
cit.
dell’Arizona. (…)”
Infatti l’operatore sanitario oltre ad usarlo sui pazienti, il Reiki lo può
utilizzare su se stesso dato che è stata accertata l’efficacia nella
prevenzione e cura del burnout, cioè aiuta a riprendersi dalla fatica fisica,
dallo stress, dai cambiamenti di orario e a migliorare il sistema immunitario
del soggetto per evitare di ammalarsi troppo spesso.
Un esempio concreto è il CESPI di Torino, ente di formazione degli
infermieri, che dal 2002 ha introdotto i corsi Reiki nel suo programma.
Sui pazienti invece i trattamenti hanno un effetto notevolmente diverso:
tranquillizzano e rasserenano prima di un operazione, viene utilizzata come
terapia antidolore, aiuta a recuperare la forza fisica ed emotiva nonostante
i sintomi.
È ormai universalmente riconosciuto che il primo reparto in cui vengono
attuati tali trattamenti è quello oncologico.
Il Reiki in alcuni casi non deve essere considerato solo terapia integrativa,
infatti ha delle qualità antiemorragiche e di riequilibrazione della pressione
che sono state da poco attuate all’interno di sale operatorie o pronti
soccorsi. Pamela Miles
http://reikidigest.com CAPITOLO 2.2
Regolamentazione delle discipline bio-naturali
Regione Piemonte
Qui di seguito vengono illustrati alcuni articoli della Legge Regionale 31 Maggio
2004, n.13.
La disciplina Reiki non è ancora stata inserita all’interno del S.S.N, ma sono in
atto molte proposte per la sua introduzione. Intanto possiamo rimandarla alla
definizione di discipline bio-naturali.
Art. 1.
(Finalità ed oggetto)
1. La Regione Piemonte, nell’ottica del pluralismo scientifico e della libertà di
scelta, istituisce il registro per gli operatori delle discipline bio-naturali
finalizzate alla conservazione ed al recupero dello stato di benessere del
cittadino. Art. 2.
(Definizione delle discipline bio-naturali)
1. Sono riconosciute quali discipline bio-naturali le pratiche che si prefiggono il
compito di promuovere lo stato di benessere ed un miglioramento della qualità
della vita della persona. Il principio guida di tali discipline è l’armonizzazione
della persona con se stessa e con gli ambienti sociale, culturale e naturale che
la circondano.
2. Ciascuna disciplina possiede una tipica peculiarità ed utilizza tecniche,
strumenti e dinamiche diverse. Art. 5.
(Registro regionale degli operatori delle pratiche e delle discipline bio-
naturali)
1. E’ istituito presso l’Assessorato competente in materia il registro regionale
degli operatori delle discipline bio-naturali
2. il registro regionale è articolato in sezioni dedicate ad ogni specialità
CAPITOLO 3.1
Le diverse tecniche e i loro impieghi
Il Reiki si avvale di diversi tipi di trattamento:
L’autotrattamento
Il trattamento completo
Il trattamento veloce
Il terapista in ogni trattamento prima di iniziare a posizionare le mani sul
paziente ha bisogno della cosiddetta “centratura del cuore”.
Questa consiste nell’appoggiare le mani al centro del petto concentrandosi
esclusivamente sull’energia del cuore.
La centratura del cuore serve per rilassarsi, per porsi in modo positivo nei
confronti del trattamento che si sta per eseguire.
Dal punto di vista fisico ,appoggiando le mani sul cuore mandiamo energia alla
ghiandola che gli corrisponde, il timo, regolatore delle difese del sistema
immunitario.
L’autotrattamento
È molto importante siccome è un momento particolare dove tutto è dedicato a
noi, tutto l’Amore è per noi.
Alcuni consigli per lo svolgimento dell’autotrattamento: trovare un luogo
tranquillo all’interno della propria casa, dove non si può essere disturbati,
preferibilmente staccare il telefono e chiedere alla propria famiglia di non
disturbare. Lavarsi le mani, sciacquarsi il viso con acqua fredda, indossare
indumenti comodi, accendere un incenso o una candela, mettere in sottofondo
una musica rilassante.
I momenti migliori per l’autotrattamento sono l’alba e il tramonto.
La durata complessiva del trattamento è all’incirca di trenta minuti.
Si attua da seduti o da sdraiati con gli occhi chiusi, seguendo una sequenza e
rimanendo tre minuti per ogni posizione.
mani sul volto, coprendo occhi e guance
1.
2. mani a contatto sulla sommità del capo
3. mani dietro la parte posteriore del cranio e la nuca
4. una mano sulla gola e l’altra immediatamente sotto
5. mani allineate sul petto
le mani scendono verso il bacino, posizione dopo posizione
6.
7. l’ultima posizione è a forma di “V” con le punte delle dita che appoggiano
sull’osso pubico
eventualmente dedicare quanti minuti necessitano (massimo 10-20
8. minuti) ad un’area del corpo più problematica di altre
www.circoloisola.it
Il trattamento completo