Anteprima
Vedrai una selezione di 10 pagine su 45
Touch Therapy: Reiki Pag. 1 Touch Therapy: Reiki Pag. 2
Anteprima di 10 pagg. su 45.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Touch Therapy: Reiki Pag. 6
Anteprima di 10 pagg. su 45.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Touch Therapy: Reiki Pag. 11
Anteprima di 10 pagg. su 45.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Touch Therapy: Reiki Pag. 16
Anteprima di 10 pagg. su 45.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Touch Therapy: Reiki Pag. 21
Anteprima di 10 pagg. su 45.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Touch Therapy: Reiki Pag. 26
Anteprima di 10 pagg. su 45.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Touch Therapy: Reiki Pag. 31
Anteprima di 10 pagg. su 45.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Touch Therapy: Reiki Pag. 36
Anteprima di 10 pagg. su 45.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Touch Therapy: Reiki Pag. 41
1 su 45
Disdici quando vuoi 162x117
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

Al giorno d’oggi anche il nipote di Takata, Furumoto, ha fondato

un’associazione in onore del Reiki.

Un master, studente anch’esso di Takata, decise infine di abolire il costo

troppo elevato per perseguire il master consentendo al Reiki di diffondersi più

ampiamente.

A Tokyo in Giappone esiste un monumento commemorativo di Usui, costituito

da un masso collocato vicino alla tomba contenente le sue ceneri e quelle della

sua famiglia.

Contiene un memoriale mantenuto dalla morte di Usui fino ad oggi, il testo è il

seguente:

“Colui che si dedica con impegno allo studio e alla meditazione e lavora

instancabilmente per migliorare il corpo e la mente allo scopo di diventare una

persona migliore è chiamato un uomo dalla grande anima. Coloro che utilizzano

questo dono per scopi sociali, ovvero indicare la retta via a molte persone e

operare per il bene comune, sono chiamati Maestri. Usui era uno di questi

maestri. Egli insegnò il Reiki Universale. Innumerevoli persone andarono da lui

e gli chiesero di insegnare loro la grande via del Reiki.”

Mikao Usui Hayashi

Monumento commemorativo di Usui

Takata CAPITOLO 1.2

Now, Reiki in English

Reiki is a system of healing originating in Japan, by Dr. Mikao Usui, a Japanese

doctor.

Reiki is a form of touch therapy in which the therapist uses hands.

They emit weak energy, lay his or her hands on the site of the problem, this

enables energy start to flow through the therapist’s hands to the patient.

The principles of Reiki are:

Just for today, do not worry

Just for today, do not anger

Honour your parents, teachers and elders

Earn your living honestly

Show gratitude to every living thing

During a Reiki treatment patients lie on a massage table and can listen light

music to facilitate their relaxation.

Reiki can be used to treat acute problems, such as accidental injuries as well

as chronic problems such as asthma, eczema, headaches, etc

There are three levels of Reiki. At first degree the therapist learn to

practice the treatment on themselves and others.

At second degree the therapist learn distant healing and a technique which

addresses the cause of the problems.

The third degree is the Master level, just for who want to make a lifestyle, a

work and also teach it. CAPITOLO 2.1

Il Reiki utilizzato in ospedale

È stato dimostrato che oggi il connubio allopatia e Reiki è possibile.

Ciò constatato dalle ultime indagini dei più prestigiosi ospedali italiani e non.

Ad esempio l’Ospedale S. Carlo Borromeo di Milano, l’Azienda Sanitaria della

Regione Toscana e il Policlinico di Roma.

Una significativa esperienza è da attribuire all’Azienda Ospedaliera San

Giovanni Battista di Torino Ospedale Molinette. Infatti dal 2003 con l’aiuto

del personale medico si stanno svolgendo importanti indagini sull’efficacia del

Reiki sui malati del reparto oncologico, nel corso delle diverse fasi delle

malattie. Ogni paziente è seguito da un’equipe medica composta da: un medico,

uno psicologo, gli infermieri e l’operatore Reiki.

Ospedale S.Carlo Borromeo (MI) Policlinico Umberto I (ROMA)

www.impianticeresoli.com http://locali.data.kataweb.it

Azienda Ospedaliera San Giovanni Battista

Ospedale Molinette (TO)

www.natrusso.it

Il quotidiano “La Repubblica” riporta il seguente articolo riguardante i risultati

dell’ospedale di Torino: [il

“(…) Dall’esperienza di altri paesi nel mondo, Reiki] è arrivato negli ospedali

anche in Italia ed è stato sperimentato tra i pazienti oncologici in un primo

studio pilota effettuato al Coes, il centro oncologico delle Molinette. Il

risultato è a dir poco sorprendente. Il 98 per cento delle persone trattate con

il Reiki ha dichiarato di averne tratto un beneficio psicofisico. La sensazione

descritta è di un sensibile calo dell’ansia soppiantata da un effetto di

rilassamento generale, accompagnato da una piacevole sensazione di calore e

da un notevole miglioramento dell’umore. In una piccola percentuale (il 10 per

cento) i pazienti hanno dichiarato di aver avvertito anche una riduzione del

dolore. (…)”

Sempre in questo periodo anche “Torino Cronaca” e “La Stampa” ne hanno

parlato.

Quest’ultima riporta tale articolo:

“Lo studio effettuato sull’efficacia del Reiki (…) in integrazione alle terapie

dei pazienti con neoplasia avanzate rileva che i 94 trattamenti eseguiti hanno

portato beneficio nel 98% dei casi. Il benessere è prodotto da un effetto di

rilassamento, accompagnato da una piacevole sensazione di calore e da un

notevole miglioramento dell’umore: lo stato emotivo di tranquillità in alcuni casi

si protrae anche per alcuni giorni dopo il trattamento. (…). Alcuni pazienti

hanno riferito di aver notato un miglioramento nella qualità del sonno. (…)”

Anche nell’Ospedale Cardinal Massaja di Asti dal 2008 è iniziata una ricerca

scientifica sull’efficacia di tali trattamenti su pazienti sottoposti a

chemioterapia e radioterapia.

Non solo negli ospedali italiani è stato introdotta la terapia Reiki.

Altri esempi sono:

L’ospedale di Altinopolis (Brasile)

Numerose assicurazioni e casse mutualistiche in Svizzera finanziano

questo tipo di trattamento

Il Memorial Sloan-kettering Cancer Center di New York (troviamo sei

dottori e venticinque infermiere che lo utilizzano)

Il Marin General Hospital (California)

Il Dana-Farber Cancer Institute (Boston)

Il Warren Grant Magnuson Clinical Center of the National Institutes of

Healt

(nel quale è stato introdotto il Reiki da Pamela Miles, maestra Reiki da

ormai vent’anni)

Il Portsmouth Regional Hospital (New Hampshire, fornisce dal 1995

oltre duemila sedute all’anno in ogni reparto dell’ospedale)

E moltissimi altri ancora.

Tornando ancora una volta in Italia due note dottoresse hanno condotto

importanti studi.

La prima, la Dott.ssa Silvia Cecchini ha condotto uno studio su portatrici di

infezione cervicale da HPV trattate con il Reiki, i risultati sono stati piuttosto

promettenti: la regressione spontanea nelle pazienti non trattate è stata del

27%, mentre la percentuale della regressione con Reiki è stata dell’ 83%.

Inoltre la dottoressa sul suo sito internet ha anche chiesto la collaborazione

per l’inserimento del Reiki nel S.S.N.

La seconda, la Dott.ssa Luisa Merati ha coordinato una ricerca riguardante

l’efficacia del Reiki come terapia per l’emicrania (presso l’Ospedale S. Carlo

Borromeo di Milano).

I dati risultanti da tale ricerca hanno evidenziato che nella quasi totalità delle

sedute il/la paziente affetta/o da emicrania è riuscita/o a rilassarsi

mediamente o addirittura profondamente.

Vi sono importanti vantaggi, anche economici, del Reiki nella gestione sanitaria:

a. Non ha effetti collaterali né controindicazioni

b. È estremamente riproducibile, indipendentemente dalla persona fisica

curante

c. È praticabile da medici, infermieri, fisioterapisti, psicologi o volontari,

su pazienti ricoverati o in day hospital senza costi aggiuntivi per il

sistema sanitario

d. Non utilizza aghi, strumenti, apparecchiature o strutture particolari

e. È di facile apprendimento e alla portata di tutti

(Riza Scienze, 2002, a cura di due medici di Milano)

Secondo la nota maestra Reiki,

Pamela Miles “un modo

straordinario per introdurre il

Reiki negli ospedali e in altri

ambienti medici convenzionali è di

istruire gli studenti di medicina.

Ho presentato il Reiki in molte facoltà di medicina e ho preparato molti

studenti nel Programma di Medicina Integrativa dell’Università

cit.

dell’Arizona. (…)”

Infatti l’operatore sanitario oltre ad usarlo sui pazienti, il Reiki lo può

utilizzare su se stesso dato che è stata accertata l’efficacia nella

prevenzione e cura del burnout, cioè aiuta a riprendersi dalla fatica fisica,

dallo stress, dai cambiamenti di orario e a migliorare il sistema immunitario

del soggetto per evitare di ammalarsi troppo spesso.

Un esempio concreto è il CESPI di Torino, ente di formazione degli

infermieri, che dal 2002 ha introdotto i corsi Reiki nel suo programma.

Sui pazienti invece i trattamenti hanno un effetto notevolmente diverso:

tranquillizzano e rasserenano prima di un operazione, viene utilizzata come

terapia antidolore, aiuta a recuperare la forza fisica ed emotiva nonostante

i sintomi.

È ormai universalmente riconosciuto che il primo reparto in cui vengono

attuati tali trattamenti è quello oncologico.

Il Reiki in alcuni casi non deve essere considerato solo terapia integrativa,

infatti ha delle qualità antiemorragiche e di riequilibrazione della pressione

che sono state da poco attuate all’interno di sale operatorie o pronti

soccorsi. Pamela Miles

http://reikidigest.com CAPITOLO 2.2

Regolamentazione delle discipline bio-naturali

Regione Piemonte

Qui di seguito vengono illustrati alcuni articoli della Legge Regionale 31 Maggio

2004, n.13.

La disciplina Reiki non è ancora stata inserita all’interno del S.S.N, ma sono in

atto molte proposte per la sua introduzione. Intanto possiamo rimandarla alla

definizione di discipline bio-naturali.

Art. 1.

(Finalità ed oggetto)

1. La Regione Piemonte, nell’ottica del pluralismo scientifico e della libertà di

scelta, istituisce il registro per gli operatori delle discipline bio-naturali

finalizzate alla conservazione ed al recupero dello stato di benessere del

cittadino. Art. 2.

(Definizione delle discipline bio-naturali)

1. Sono riconosciute quali discipline bio-naturali le pratiche che si prefiggono il

compito di promuovere lo stato di benessere ed un miglioramento della qualità

della vita della persona. Il principio guida di tali discipline è l’armonizzazione

della persona con se stessa e con gli ambienti sociale, culturale e naturale che

la circondano.

2. Ciascuna disciplina possiede una tipica peculiarità ed utilizza tecniche,

strumenti e dinamiche diverse. Art. 5.

(Registro regionale degli operatori delle pratiche e delle discipline bio-

naturali)

1. E’ istituito presso l’Assessorato competente in materia il registro regionale

degli operatori delle discipline bio-naturali

2. il registro regionale è articolato in sezioni dedicate ad ogni specialità

CAPITOLO 3.1

Le diverse tecniche e i loro impieghi

Il Reiki si avvale di diversi tipi di trattamento:

L’autotrattamento

Il trattamento completo

Il trattamento veloce

Il terapista in ogni trattamento prima di iniziare a posizionare le mani sul

paziente ha bisogno della cosiddetta “centratura del cuore”.

Questa consiste nell’appoggiare le mani al centro del petto concentrandosi

esclusivamente sull’energia del cuore.

La centratura del cuore serve per rilassarsi, per porsi in modo positivo nei

confronti del trattamento che si sta per eseguire.

Dal punto di vista fisico ,appoggiando le mani sul cuore mandiamo energia alla

ghiandola che gli corrisponde, il timo, regolatore delle difese del sistema

immunitario.

L’autotrattamento

È molto importante siccome è un momento particolare dove tutto è dedicato a

noi, tutto l’Amore è per noi.

Alcuni consigli per lo svolgimento dell’autotrattamento: trovare un luogo

tranquillo all’interno della propria casa, dove non si può essere disturbati,

preferibilmente staccare il telefono e chiedere alla propria famiglia di non

disturbare. Lavarsi le mani, sciacquarsi il viso con acqua fredda, indossare

indumenti comodi, accendere un incenso o una candela, mettere in sottofondo

una musica rilassante.

I momenti migliori per l’autotrattamento sono l’alba e il tramonto.

La durata complessiva del trattamento è all’incirca di trenta minuti.

Si attua da seduti o da sdraiati con gli occhi chiusi, seguendo una sequenza e

rimanendo tre minuti per ogni posizione.

mani sul volto, coprendo occhi e guance

1.

2. mani a contatto sulla sommità del capo

3. mani dietro la parte posteriore del cranio e la nuca

4. una mano sulla gola e l’altra immediatamente sotto

5. mani allineate sul petto

le mani scendono verso il bacino, posizione dopo posizione

6.

7. l’ultima posizione è a forma di “V” con le punte delle dita che appoggiano

sull’osso pubico

eventualmente dedicare quanti minuti necessitano (massimo 10-20

8. minuti) ad un’area del corpo più problematica di altre

www.circoloisola.it

Il trattamento completo

Dettagli
Publisher
45 pagine
45 download