vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
STORIA:
LA GLOBALIZZAZIONE
Che cosa è la globalizzazione?
Con il termine globalizzazione s’identifica un processo economico e produttivo per la
realizzazione di beni di consumo, avvalendosi di stabilimenti dislocati in diversi paesi del
mondo. Tutto ciò richiede un’avanzata tecnologia e un’elevatissima integrazione.
Quindi la globalizzazione è l’estensione a livello planetario di un modello unico di cultura,
pensiero ed economia.
In campo economico rappresenta la globalizzazione finanziaria, ovvero, l’esistenza di un
mercato globale dei capitali, sta anche ad indicare le nuove forme assunte nel mondo dal
processo di accumulazione di capitali.
In campo culturale indica la diffusione di una mentalità individualista che rompa la struttura
usuale della società .
Analizzando la globalizzazione e il suo rapporto con gli stati è essenziale considerare che
economia, politica, cultura e società siano assolutamente interdipendenti e l’evoluzione di uno
di questi comporta la trasformazione degli altri.
I processi di globalizzazione si muovono tra locale e globale, in uno spazio definito “villaggio
globale”, per descrivere la situazione contraddittoria in cui viviamo.
Questi due termini si contraddicono a vicenda: il villaggio esprime qualcosa di piccolo, mentre
globale sta a significare l’intero pianeta.
Breve storia della globalizzazione
La globalizzazione affonda le sue radici nel passato, attorno al XVI secolo, epoca di
maturazione del capitalismo e dell’espansione dell’economia europea fra il XVIII e il XIX
secolo.
La rivoluzione industriale, grazie al trionfo capitalistico e ad una larga industrializzazione, si è
estesa ai maggiori stati europei e nordamericani; conquistando il mercato internazionale. Tra
la fine dell’800, inizio ‘900 il bisogno di materie prime e un imminente seconda rivoluzione
industriale, indussero i paesi industrializzati a colonizzare quelli meno sviluppati. Si colloca
proprio in questa fase la nascita delle multinazionali.
Le due guerre mondiali del ‘900 e il contrapporsi dei sistemi socialista e capitalista
rispettivamente di U.R.S.S. e U.S.A. determinarono una lotta serrata per l’egemonia
economica. Dopo la seconda guerra mondiale si assistette ad un veloce processo di
avanzamento del mercato globale dovuto alla forte ripresa europea, alla liberalizzazione degli
1 scambi e all’affacciarsi sulla scena economica del Giappone. Oggi, nel pieno del processo, con
la caduta del blocco sovietico, le aree più forti si concentrano negli U.S.A., nell’U.E. e in
Giappone, mentre il terzo mondo si trova in una situazione di assoluto sfruttamento.
Il ruolo delle multinazionali
Ad essere coinvolte nella globalizzazione come principali centri, produttivi sono le società
multinazionali; ovvero imprese che possiedono impianti e filiali in paesi diversi, ma con sedi
principali nella nazione di origine.
Esaltate come produttrici di ricchezze o al contrario criminalizzate come sfruttatrici del lavoro,
le multinazionali sono al centro di accese polemiche fra chi appoggia la globalizzazione e chi
invece la contesta. Sono inoltre accusate di imporre modelli di vita occidentali in paesi di
culture differenti e di sfruttare tali economie.
Il problema della loro funzione e della loro responsabilità resta tuttavia aperto, poiché non si
può porre in secondo piano la crescita di un popolo rispetto all’egemonia economica.
Aspetti positivi della Globalizzazione
La globalizzazione è un processo che integra non solo l'economia, ma anche la cultura, la
tecnologia e la politica. Essa non è sospinta solo da interessi economici, ma anche da una
forza storica, più forte della volontà di qualsiasi governo e di qualsiasi partito: la forza che si
sprigiona dall'evoluzione del modo di produrre. La globalizzazione offre grandi opportunità per
il progresso umano: l'era della globalizzazione sta aprendo numerose possibilità per milioni
d’individui.
I processi di globalizzazione favoriscono:
1. La costruzione del grande mercato interno;
2. La ricchezza mondiale e possibilità di sviluppo;
3. La libertà culturale;
4. Una politica globale responsabile;
5. I progressi tecnologici;
6. L'istruzione la formazione;
7. Il mondo del lavoro;
8. Una migliore organizzazione aziendale;
9. La competitività e la libera concorrenza.
La globalizzazione offre prospettive di progresso e prosperità per questi motivi:
1. Il commercio è accresciuto e consente profitti sempre maggiori;
2. Gli investimenti sono in espansione e determinano più alti livelli di prosperità;
3. I mercati divengono sempre più competitivi e offrono maggiore efficienza e un migliore rapporto qualità/prezzo.
4. Le nuove tecnologie migliorano la qualità della vita e riducono i costi;
5. I media, le grandi reti ed Internet migliorano la diffusione e la qualità dei flussi comunicativi;
6. Le dinamiche della globalizzazione facilitano la conoscenza di culture diverse.
In primo luogo si osserva una maggiore crescita del commercio fra i settori. Questo dato sta
ad indicare che siamo in presenza di un ampliamento degli spazi a disposizione.
La competitività definita come "la facoltà delle imprese dei settori economici di produrre un
reddito relativamente elevato e di raggiungere un alto livello occupazionale pur essendo
esposti alla concorrenza internazionale", aumenta perché stimolata dai processi di tipo
globale. Inoltre le nuove tecnologie della comunicazione hanno migliorato l'accesso
1 all'informazione. Il costo della comunicazione diminuisce, la telefonia mobile è accessibile alla
popolazione urbana e a quella che vive in zone lontane dalla città.
Possediamo più ricchezza di quanto sia mai successo prima e, i mercati globali, la tecnologia
globale, le opinioni globali e la solidarietà globale possono arricchire le vite degli individui,
espandendo ampiamente le loro scelte.
Aspetti negativi della globalizzazione
Nel mondo che si sta globalizzando, gli individui si stanno confrontando con gravi minacce per
la sicurezza umana e con dannose rotture nei modelli di vita quotidiana.
1. Instabilità finanziaria e insicurezza economica
2. Insicurezza relativa al posto di lavoro e al reddito
3. Insicurezza culturale
La globalizzazione apre l'esistenza degli individui alla cultura e a tutta la sua creatività, e al
flusso delle idee. Tuttavia, la nuova cultura, causata dall'espansione dei mercati globali, è
inquietante. L'odierno flusso di cultura è sbilanciato, pesantemente orientato in una sola
direzione, dai Paesi ricchi a quelli poveri. Un simile assalto delle culture più presenti sui nuovi
mezzi di comunicazione può mettere in pericolo la diversità culturale e rendere gli individui di
timorosi di perdere la propria identità culturale. Ciò che è necessario è il sostegno verso le
culture indigene e nazionali, per permettere loro di fiorire al fianco delle culture straniere.
4) Insicurezza personale
I criminali stanno cogliendo i vantaggi della globalizzazione perché i mercati dei capitali, privi
di regole, i progressi nella tecnologia informatica e nelle comunicazioni e costi di trasporto più
convenienti rendono i flussi più facili, veloci e meno limitati non solo per la conoscenza
medica ma anche per l'eroina, non solo per i libri ma anche per il denaro sporco e le armi. Il
commercio illecito di droga, donne, armi e denaro riciclato sta contribuendo alla violenza e al
crimine che minaccia i rapporti di vicinato di tutto il mondo. All'origine di tutto ciò, c'è la
crescente influenza del crimine organizzato, che guadagna 1.500 miliardi di dollari l'anno,
competendo con le imprese multinazionali come una potenza economica. I gruppi criminali
globali hanno il potere di criminalizzare la politica, gli affari e la polizia, sviluppando reti di
comunicazione efficienti, estendendo il proprio raggio di azione.
5) Insicurezza ambientale
Il cronico degrado ambientale minaccia gli individui a livello mondiale e riduce drasticamente i
mezzi di sostentamento di almeno mezzo miliardo di persone. Gli stessi poveri, non avendo
altra scelta fanno pressione dell'ambiente aggiungendo danni a quelli, già massicci, provocati
dai consumi dei Paesi ricchi. Il mondo sta cambiando a velocità sostenuta ma anche i
microrganismi subiscono modifiche e così anche le condizioni ambientali, la qualità dei cibi e
l'organizzazione del lavoro. L'aumento dei costi ambientali legati all'incremento degli
spostamenti di merci e persone è uno degli effetti più evidenti della globalizzazione delle
economie. Il riscaldamento globale sta inoltre causando mutamenti su vasta scala e forse
irreversibili sul nostro pianeta.
1 INGLESE:
TYPE OF CONNECTION
T :
HERE ARE SIX MAIN TYPES OF INTERNET CONNECTIONS TO THE GENERAL PUBLIC
M : DEMODULATOR
ODEM A SHORTENED FORM OF MODULATOR ALLOWS THE COMPUTER TO CONVERT DATA IN
, .
USEFUL INFORMATION AND KEEPS EVERYONE CONNECTED THROUGH THE INTERNET TECHNOLOGY
W : INTERNET
IRELESS INTERNET CONNECTIONS WIRELESS OR WIRELESS BROADBAND IS ONE OF THE
. I
NEWEST INTERNET CONNECTION TYPES NSTEAD OF USING TELEPHONE OR CABLE NETWORKS FOR THE INTERNET
, .
CONNECTION RADIO FREQUENCY BANDS ARE USED
T-1 : T-1
LINES LINES ARE POPULAR LEASED LINE OPTION FOR BUSINESS CONNECTING TO THE INTERNET AND
.
FOR INTERNET SERVICE PROVIDERS CONNECTING TO THE INTERNET BACKBONE
T-3 : T-3
LINES LINES ARE USED BY INTERNET SERVICE PROVIDERS CONNECTING TO THE INTERNET BACKBONE
.
AND FOR THE BACKBONE ITSELF
ADSL: CONNECTION; “ ”
IT IS A TYPE OF BROADBAND THE TERM BROADBAND ONLY REFERS TO THE
, .
PERFORMANCE OF AN INTERNET CONNECTION NOT TO ANY PARTICULAR TYPE OF CONNECTION
S : ( )
ATELLITE INTERNET OVER SATELLITE IOS ALLOWS A USER TO ACCESS THE INTERNET VIA A SATELLITE THAT
. B
ORBITS THE EARTH ECAUSE OF THE ENORMOUS DISTANCES SIGNALS MUST TRAVEL FROM THE EARTH UP TO
, -
THE SATELLITE AND BACK AGAIN IOS IS SLIGHTLY SLOWER THAN HIGH SPEED TERRESTRIAL CONNECTIONS OVER
.
COPPER OF FIBER OPTIC CABLES
1 ITALIANO:
Ungaretti
GIUSEPPE UNGARETTI
VITA: nasce ad Alessandria d’Egitto da famiglia di origine lucchese emigrata in Africa.
1888: studia presso un collegio francese, l’Ecole Suisse Jacot, dove ha i primi contatti con
1897:
poeti francesi contemporanei quali Mallarmè o Baudelaire.
partecipa alla propaganda anarchica ed atea della “Baracca Rossa”.
1908: si iscrive all’Università di Parigi, dove frequenta il poeta Apollinaire.
1912-13
torna in Italia, dove è abilitato all’insegnamento della lingua francese; partecipa alla
1914:
campagna interventista ed è per questo arrestato.
entrata l’Italia in guerra, è al fronte come soldato semplice.
1915: è trasferito con tutto il suo reggimento sul fronte francese.
1918: terminata la guerra, a Parigi si dedica al giornalismo.
1919:
1920: si trasferisce a Roma, dove lavora come impiegato dell’Ufficio Stampa degli Esteri ed
entra in contatto con gli scrittori della “Ronda”.
si converte al cattolicesimo dopo una lunga meditazione al monastero di Subiaco.
1928:
muore la madre
1930 accetta l’incarico di insegnate di lingua e letteratura italiana presso l’Università di San
1936
Paolo in Brasile dove rimarrà fino al 1942.
1 muore il figlio di nove anni
1939: rientra in Italia dove ottiene la cattedra di letteratura moderna e comparata
1942:
all’Università di Roma e viene nominato “Accademico d’Italia” per “chiara fama”.
ritorna in Brasile per poco tempo
1944: dopo uno scontro tra Consiglio superiore e Ministro Gonnella per l’abolizione della
1947:
cattedra per “chiara fama”, la sua permanenza in cattedra è confermata.
muore la moglie
1958: tiene delle lezioni alla Columbia University.
1964: viaggia tra Stati Uniti, Svezia e Germania.
1969: muore a Milano
1970:
LE OPERE:
Portiamo a termine una breve panoramica delle opere principali di Ungaretti, per poi
soffermarci sull’”Allegria” e sui rapporti che in questa raccolta si stringono tra il poeta e il
momento della guerra.
“L’Allegria”, come vedremo, è una raccolta che tra il 1915 e il 1931 andrà
1915-1931:
ampliandosi sempre di più: essa risentirà della partecipazione del poeta alla prima guerra