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Nasce il 26 luglio 1928 nel quartiere newyorkese del Bronx da genitori ebrei. Il

padre è un medico austriaco emigrato negli Stati Uniti in seguito alla Prima

guerra mondiale. Per un certo periodo, prima di cominciare ad occuparsi di

cinema, si guadagna da vivere grazie a gare di scacchi e impara a suonare la

batteria. Look

1928-1950: Kubrick e

All'età di tredici anni riceve in regalo da parte del padre una macchina

fotografica. Fin da bambino rimane affascinato dalla tecnica fotografica e nel

1942 la sua carriera parte con una straordinaria foto di un edicolante rattristato

Look.

della notizia della morte del presidente Roosevelt, che vende alla rivista Look

Dopo aver conseguito faticosamente il diploma, comincia a lavorare per

come fotografo.

Autoritratto di Stanley Kubrick nel 1949

Edicolante rattristato dalla morte di Roosevelt .

(S.Kubrick)

Quattro anni dopo essere stato assunto al giornale, decide di dedicarsi anche al

Day of the Fight,

cinema. Nel 1949 dirige il cortometraggio un documentario sul

pugile Walter Cartier autoprodotto con soli 3900 dollari raggranellati tra parenti

ed amici. Flying Padre.

Il successivo cortometraggio è

1951-1960: Kubrick e Harris

Ottenuto un discreto successo con i primi cortometraggi, decide di

Look

abbandonare definitivamente il lavoro alla rivista e di iniziare la carriera di

Paura e

regista a tempo pieno, producendo il primo lungometraggio nel 1953:

desiderio, attualmente quasi introvabile, si dice per volontà dello stesso

Kubrick, che lo definirà in età matura, «un tentativo serio realizzato in modo

maldestro». Orizzonti di Gloria

L'anno seguente, dopo aver letto il libro decide di realizzarne

la trasposizione su pellicola. Il film viene finanziato da Kirk Douglas, che ne è

anche l'interprete principale. Il costo del film è di 935.000 dollari e impone 3

definitivamente Kubrick all'attenzione da parte della critica. Molte le sequenze

memorabili di quello che viene considerato il primo indiscusso capolavoro del

regista; di particolare impatto la scena finale, in cui appare la terza e ultima

moglie del regista, Suzanne Christian (al momento delle riprese del film sua

amante), di origine tedesca, cantare una canzone strappalacrime al plotone in

procinto di combattere di nuovo. Spartacus,

Nel 1959 Douglas gli offre la regia di dopo aver licenziato Anthony

Spartacus

Mann, con cui aveva avuto parecchi contrasti sul set. L'esperienza di

non si rivela positiva, soprattutto perché Kubrick non si trova a suo agio senza

avere il completo controllo di tutte le fasi di produzione e non vive

serenamente il rapporto con Douglas, che oltre ad essere l'interprete principale

del film ne è anche il produttore. Nonostante questo, il film rimane notevole nel

suo genere (è in quel momento il film più costoso della storia del cinema) e

ottiene grande successo, almeno per quanto riguarda il botteghino, e viene

premiato con quattro Oscar.

Dopo questo film, Kubrick si trasferisce definitivamente in Inghilterra e si rende

conto di poter creare a pieno titolo soltanto in progetti di cui ha il completo

Lolita,

controllo. Nel 1962 dirige servendosi della collaborazione di Vladimir

Nabokov, autore dell'omonimo romanzo, alla sceneggiatura. Il film è soggetto a

dure critiche da parte della censura. Nel film spicca, per quanto riguarda la

prova attoriale, Peter Sellers, che lavorerà con Kubrick anche nel suo film

successivo.

1961-1975: i capolavori

Il dottor Stranamore, ovvero: come imparai a non preoccuparmi e

Nel 1963 gira

ad amare la bomba, una commedia satirica e allucinante allo stesso tempo. La

pellicola provoca grande attenzione ed ammirazione da parte dei critici di tutto

nomination

il mondo e gli vale tre all'Oscar. Il film, prima black comedy della

storia del cinema, è notevole anche da un punto di vista storico e riesce

mirabilmente a dare forma al terrore dell'atomica all'epoca della guerra fredda.

2001: Odissea nello spazio vede la luce dopo quattro anni di lavorazione e una

spesa di 10 milioni di dollari, 6 milioni e mezzo solo per gli effetti speciali. Il

film, oltre ad essere uno dei picchi più alti raggiunti dalla cinematografia

mondiale, è una profonda riflessione filosofica sulla natura dell'uomo, sulla sua

nomination

evoluzione e sul suo rapporto con l'universo. Il film riceve svariate

agli Oscar, ma vince solo quello per gli effetti speciali.

Arancia meccanica,

Nel 1971 Kubrick scrive, dirige e produce tratto

dall'omonimo romanzo di Anthony Burgess. Nonostante le iniziali censure negli

Stati Uniti e in altri paesi europei, il film ha un enorme successo, tanto che non

nomination

tardano le tre all'Oscar. Il film diventa un caso e molti familiari delle

vittime minacciano Kubrick e la sua famiglia, costringendolo a ritirare il film

dalle sale inglesi.

Dopo due film che potrebbero essere definiti futuristici, Kubrick cambia

Barry Lyndon

direzione con (1975), basato su una storia del XVIII secolo tratto 4

Le memorie di Barry Lyndon

dal romanzo di William Makepeace Thackeray

scritto nel XIX secolo. Il film non ha un grande successo di cassetta ma frutta

nomination.

sette Ciò che maggiormente colpisce ancora oggi è l'enorme

capacità tecnico-fotografica, che permette a Kubrick di girare in interni con la

sola luce delle candele (grazie all'utilizzo di particolari lenti Zeiss derivanti da

sistemi di ripresa utilizzati anche sui satelliti), ottenendo in questo modo la

particolare atmosfera che caratterizza il film. Inoltre la quasi totale assenza di

profondità di campo ottenuta con teleobiettivi molto potenti permette a Kubrick

di ottenere inquadrature del tutto paragonabili ai quadri dell'epoca in cui è

ambientato.

1980-1999: il controllo Shining,

Nel 1980 Kubrick dirige il film horror tratto dall'omonimo romanzo di

Stephen King con un magistrale Jack Nicholson. Sebbene subito dopo l'uscita

non venga acclamato dalla critica come i precedenti, riscuote un notevole

successo di pubblico.

Nel 1987 dirige il suo quarto e ultimo film sulla guerra, questa volta su quella

Full Metal Jacket

del Vietnam: assoluto capolavoro di sceneggiatura e regia

dove emerge ancora una volta il grande sarcasmo di fondo antimilitarista e

antibellico del regista. A.I.,

Kubrick diresse quindi la sua attenzione su un altro vecchio progetto:

basato su un racconto di Brian Aldiss e decise di chiedere a Steven Spielberg di

dirigerlo, mentre lui si sarebbe occupato della produzione. I due registi

discussero per molto tempo sul film, ma il progetto, per ammissione dello

stesso Spielberg, fu rinviato per motivi tecnici. Eyes Wide Shut

L'ultimo film di Kubrick risale al 1999: si intitola ed è tratto dal

Doppio sogno

romanzo di Arthur Schnitzler; Kubrick muore prima dell'uscita

nelle sale stroncato da un infarto, dopo anni di lavorazione e due anni di

riprese. Nonostante voci affermino che Kubrick non sia riuscito a terminare il

film per quanto riguarda il montaggio, sembra ormai chiaro che anche

quest'ultima fase fosse giunta praticamente a conclusione quando

sopraggiunse la morte.

Kubrick e Nietzsche

2001: A Space Odissey Also Sprach Zarathustra

e 5

C’è un evidente parallelismo tra

le immagini dei film del regista e

il filosofo tedesco. Si nota

soprattutto la concezione del

(übermensch)

superuomo in

Arancia

diverse opere come

meccanica, Il Dottor Stranamore

2001:

e in particolar modo in

Odissea nello spazio.

Quest’ultimo film, tratto dal La

racconto di Arthur C. Clarke

Sentinella (1953), rimanda più

volte alla filosofia nietzschiana, a

partire dall’uomo primitivo che si

vede nelle scene iniziali che rappresenta lo spirito dionisiaco guidato dall’istinto

ma carente di attività intellettuale.

L’arrivo del monolito rappresenta l’alba del periodo apollineo in cui l’uomo si fa

pacifico e calmo conquistato da una fredda razionalità.

Dioniso e Apollo

Nietzsche vuole esprimere la dualità, già presente in Natura, dei due impulsi di

(Triebe) (Kunnsttriebe).

base dello spirito e dell’arte greca L’apollineo che si

esterna nelle forme limpide e armoniche della scultura e dell’architettura,

scaturisce da un impulso alla forma e un atteggiamento di fuga di fronte al

divenire;si esprime nelle forme della scultura e della poesia epica. Il dionisiaco,

invece proviene dalla forza vitale e dalla partecipazione al divenire, si esprime

nell’esaltazione creatrice della musica.

L’appolineo sta al dionisiaco come la forma sta al caos, la ragione all’istinto,la

luce all’oscurità ecc.

Mentre in un primo tempo, nella Grecia presocratica, apollineo e dionisiaco

convivono separati, in un secondo tempo, nella tragedia attica, si armonizzano

fra di loro. In un terzo momento, tale equilibrio viene dissolto dal prevalere

dell’apollineo, ciò si ha con la tragedia di Euripide e con il razionalismo di

Socrate. Nietzsche è convinto che ci sia bisogno di un recupero di Dioniso, il dio

dell’ebbrezza e della gioia, per il filosofo, che respinge la noluntas

schopenhaueriana, il dionisiaco è il simbolo del suo “Sì” totale al mondo.

Nietzsche e il feto astrale (übermensch)

Zarathustra & l’odissea: il parallelo con superuomo e l’eterno

ritorno 6

“2001: Odissea nello spazio” è un film molto controverso e dai tanti significati,

a cui ogni singolo spettatore può dare una sua interpretazione.

Secondo una delle interpretazioni più attendibili, il film rappresenterebbe

l’evoluzione dell’umanità dallo stadio bestiale a quello umano, e poi, nel finale

psichedelico, il mutamento dallo stadio attuale di “uomo tecnologico” a quello

di Uomo Nuovo. Come il monolito ha consentito nella preistoria il passaggio

dalla scimmia all’uomo, così, nel 2001, su Giove, consente l’evoluzione

dall’uomo al Superuomo.

Il Monolite all’inizio del film e alla fine come momento di passaggio da un’ ”era

umana” ad un’altra.

Nelle scene finali, l'astronauta, David Bowman, giace nel letto di morte.

Desidera che il superuomo venga ad esistere prima che lui sia morto.

Infatti, il feto astrale con cui si conclude il film è probabilmente il Superuomo, o

meglio l’Oltreuomo (Übermensch), di cui parla il filosofo tedesco Friedrich

Nietzsche. Tale ipotesi è suggerita dal componimento musicale che

accompagna l’inizio e la fine del capolavoro kubrickiano, tratto dal poema

sinfonico “Così parlò Zarathustra” di Richard Strauss, ispirato, appunto,

all’omonimo capolavoro di Nietzsche, in cui l’antico profeta persiano

Zarathustra, ritornato sulla Terra, annuncia l’avvento dell’Oltreuomo.

Che lo Star Child di 2001 possa raffigurare l’Übermensch, è avvalorato anche

dal fatto che Nietzsche, nel discorso di Zarathustra intitolato Le tre

metamorfosi, paragona l’oltreuomo proprio a un bambino. Le tre metamorfosi

spiegano come debba svolgersi l’evoluzione dello spirito umano

dall’obbedienza, simboleggiata dal cammello, alla negazione violenta dei

vecchi valori, impersonata dal leone, infine alla pura affermazione, di cui è

appunto immagine il fanciullo.

Al bambino è associata la rinascita, la mancanza di un passato, l’oblio. Il

fanciullo non ha valori esterni a se stesso, e rappresenta l’Übermensch che

dev’essere creatore di valori sempre nuovi.

Il termine “oltreuomo” rimanda a un superamento, a un oltrepassamento della

nozione di uomo. Nietzsche, con questa parola, sottolinea la differenza tra il

nuovo tipo di umanità di là da venire, annunciato da Zarathustra, e l’uomo

mediocre del presente. 7

L’oltreuomo sarà tanto distante dall’uomo comune, quanto l’uomo è distante

dalla scimmia. L’uomo, dice Nietzsche, è una corda tesa sopra l’abisso che c’è

tra la bestia e l’oltreuomo. L’uomo superiore è la tappa successiva che

l’umanità deve compiere dopo essersi lasciata alle spalle la condizione

animale.

Il film di Stanley Kubrick sembra presentare il superuomo come il frutto

dell’evoluzione, cioè come l’esponente ulteriore, sul piano biologico, della

specie umana.

Lo Star-Child,l’essere superiore nato nell’universo è pronto per dominarlo. Qui le 2

sfere stanno per toccarsi e la tangenza che ci viene svelata nei fotogrammi

successivi è il simbolo del dominio che l’oltreuomo sta portando

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