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LE STELLE
Le stelle sono corpi
celesti luminosi, che
appaiono puntiformi per
l’enorme distanza che le
separa da noi. Però non
è detto che una stella è
più vicina a noi soltanto
perchè è più luminosa di
un’altra. In base a
questo la luminosità
delle stelle può essere
REALE e APPARENTE.
LE STELLE
REALE la sua distanza
-
effettiva dal nostro
pianeta;
-APPARENTE quella
che invece ci appare in
base alla distanza e alla
luminosità.
LE STELLE
Gli astronomi misurano la
luminosità delle stelle con
la SCALA DELLE
MAGNITUDINI per la
quale le stelle di classe 1
sono 100 volte più
luminose di quelle di
classe 6.
Per confrontare stelle poste a diverse distanze dalla Terra, si
è introdotto il concetto di MAGNITUDINE ASSOLUTA, cioè la
magnitudine apparente che le stelle avrebbero se fossero
collocate tutte alla stessa distanza, di 10 parsec, dalla Terra.
LE STELLE
In base alle caratteristiche delle righe
dei loro spettri, le stelle sono state
suddivise in classi spettrali, ognuna
contrassegnata da una lettera
dell’alfabeto: O, B, A, F, G, K, M. Le
stelle di classe O sono le più calde,
mentre quelle di classe M sono le più
fredde. LE STELLE
Le stelle possono ancora essere
suddivise in STELLE VARIABILI e
STELLE BINARIE.
-Le prime modificano la loro
luminosità nel tempo e si
suddividono a loro volta in
VARIABILI PULSAR, che
presentano una variazione regolare
STELLE VARIABILI della luminosità, e VARIABILI
ERUTTIVE (o ESPLOSIVE) che
modificano la loro luminosità in
modo irregolare.
-Le seconde sono sistemi di due
STELLE BINARIE stelle che ruotano una intorno
all’altra.
L’EVOLUZIONE DELLE STELLE
1- NEBULOSA: Le stelle si
originano da enormi nubi di gas e
polveri che si contraggono sotto
l’effetto della forza gravitazionale
EVOLUZIONE esercitata dai materiali che le
costituiscono.
La composizione di queste nubi proto-stellari
è la seguente:
- idrogeno (il più abbondante)
- elio
- ossigeno
- azoto
- carbonio
NEBULOSA - polvere interstellare.
L’EVOLUZIONE DELLE STELLE
2- PROTOSTELLA: Il gas
della nebulosa inizia a
concentrarsi verso il centro
per effetto della forza
gravitazionale che spinge gli
atomi di idrogeno l'uno contro
l'altro. La temperatura cresce
gradualmente.
PROTOSTELLA
L’EVOLUZIONE DELLE STELLE
3- STELLA MATURA:
Quando gli atomi di H sono
concentrati enormemente
nel centro, inizia un
processo di fusione
nucleare. Il processo che è
in grado di fornire il
massimo dell'energia dalla
materia.
STELLA MATURA
L’EVOLUZIONE DELLE STELLE
4- FASE DI STABILITA’: L’innesco
delle reazioni di fusione nucleare
produce un’enorme quantità di energia
che si trasferisce dal nucleo, più caldo,
verso l’involucro gassoso esterno, che
tende a espandersi. Dopo un periodo di
EQUILIBRO DI
UNA STELLA variabilità, si crea una situazione di
equilibrio, in cui le due tendenze
contrazione ed espansione, si
espansione
bilanciano. La stella entra in un periodo
di stabilità.
L’EVOLUZIONE DELLE STELLE
5- LE FASI FINALI DI VITA DI UNA STELLA: Il
nucleo della stella ricco di elio (più pesante
dell’idrogeno) in assenza di produzione di energia
nucleare, comincia a contrarsi per l’effetto della
gravità, aumentando di temperatura. Le successive
fasi dell’evoluzione di una stella dipendono dalla sua
massa.
L’EVOLUZIONE DELLE STELLE
STELLA DI MASSA INFERIORE A
0,5 MASSE SOLARI: In questo
caso la temperatura non raggiunge
valori sufficienti per innescare la
fusione nucleare dell’elio e la
contrazione procede incontrastata,
provocando un aumento
notevolissimo della densità della
stella che si trasforma in una
NANA BIANCA. Queste sono stelle
NANA BIANCA di piccole dimensioni, inizialmente
molto calde, che si raffreddano
lentamente, sino a spegnersi del
tutto (NANE NERE).
L’EVOLUZIONE DELLE STELLE
STELLA DI MASSA SUPERIORE
A 0,5 MASSE SOLARI: In questo
caso la contrazione gravitazionale
fa sì che nel nucleo si raggiunga
una temperatura sufficiente a
innescare la reazione di fusione
dell’elio; nelle regioni intorno al
nucleo si innesca invece la
fusione dell’idrogeno. L’energia
prodotta in questo modo è molto
GIGANTE ROSSA elevata e determina l’espansione
degli strati esterni della stella, che
diventa perciò una GIGANTE
ROSSA.
L’EVOLUZIONE DELLE STELLE
SE IL NUCLEO DELLA
GIGANTE ROSSA HA MASSA
INFERIORE A 1,44 MASSE
SOLARI (LIMITE DI
CHANDRASEKAR), la stella
non raggiunge temperature
interne che permettano
l’innesco del processo di
fusione nucleare del carbonio e
si trasforma in una NEBULOSA
PLANETARIA. Quest’ultima
conclude la sua evoluzione
NEBULOSA PLANETARIA trasformandosi in una NANA
BIANCA e poi in una NANA
NERA.
L’EVOLUZIONE DELLE STELLE
SE IL NUCLEO DELLA
GIGANTE ROSSA HA
MASSA SUPERIORE A 1,44
MASSE SOLARI, la stella
inizia una serie di processi di
fusione nucleare, che portano
alla formazione di elementi
SUPERNOVA sempre più pesanti (ossigeno,
neon, magnesio,silicio, zolfo,
ferro) tanto più la sua massa
è elevata .
L’EVOLUZIONE DELLE STELLE
Le reazioni si interrompono
bruscamente quando si arriva
alla produzione di ferro: questo
accade perché il processo di
fusione nucleare del ferro non
produce energia, ma la assorbe.
La stella esplode violentemente,
SUPERNOVA forse a causa della liberazione
di un’enorme quantità di energia
gravitazionale conseguente al
collasso del nucleo ferroso.
Diviene così una SUPERNOVA.
L’EVOLUZIONE DELLE STELLE
SE IL NUCLEO DELLA
STELLA HA MASSA
INFERIORE A 3-4
MASSE SOLARI
(SUPERGIGANTE
ROSSA), si trasforma in
una stella a neutroni. Si
tratta di corpi celesti di
piccole dimensioni, nei
STELLA A NEUTRONI quali tutti i protoni e gli
elettroni si fondono tra di
loro formando neutroni
stabili.
L’EVOLUZIONE DELLE STELLE
SE IL NUCLEO DELLA
SUPERNOVA POSSIEDE
UNA MASSA SUPERIORE A
4 MASSE SOLARI, la
contrazione gravitazionale
prosegue sino a densità per
noi inimmaginabili e la stella
si trasforma in un BUCO
NERO, uno degli oggetti più
misteriosi dell’universo,
BUCO NERO caratterizzato dalla capacità
di attrarre e “inglobare”
qualsiasi oggetto o radiazione
transiti vicino a esso.
italiano
“I sogni...
l'unico vero rifugio.”
I sogni che,
rappresentano
una funzione
vitale nella
economia della
vita di un
individuo, hanno
certamente una
grande funzione
di difesa e di
rifugio quando la
persona si trova
in una situazione
umanamente
difficile per non
dire terribile.
Primo Levi Primo Levi (Torino, 31 Luglio
1919 – Torino, 11
aprile 1987) è stato uno
scrittore italiano autore di
racconti, memorie, poesie e
romanzi.
Nel 1944 venne deportato nel
campo di sterminio di
Auschwitz. Se questo è
Il suo romanzo
un uomo, che racconta le sue
esperienze nel lager nazista,
è considerato un classico
della letteratura mondiale.
Nell'aprile 2007, in occasione
del ventennale della morte,
gli è stata intitolata l'Aula
Testimonianza dell’importanza dei sogni è la poesia con
la quale inizia il libro che costituisce il seguito di “Se
questo è un uomo” e cioè “La Tregua”.
Sognavamo nelle notti feroci
Sogni densi e violenti
Sognati con anima e corpo:
tornare; mangiare; raccontare.
Finché suonava breve
sommesso
Il comando dell’alba;
«Wastawac»;
E si spezzava in petto il cuore.
Ora abbiamo ritrovato la casa,
il nostro ventre è sazio.
Abbiamo finito di raccontare.
È tempo. Presto udremo
SE QUESTO E’ UN UOMO LA TREGUA ancora
Il comando straniero:
« Wstawac». (11 gennaio 1946)
Ma chi e in che
modo riuscì ad
attuare questo
piano di
sterminio del
storia
“ un essere
beve il
sangue
dell’altro,
uno trova
nutrimento
dalla morte
dell’altro.
Inutile
blaterare di
- 1920 -
Hitler fonda
il Partito
nazionalsoci
alista dei
lavoratori
(Partito
nazista).
- 1933 -
Hitler è nominato
cancelliere del
presidente
Hindenburg.
Reprime i
sindacati,
abolisce i partiti
politici, la
liberta’ di
stampa e di
opinione. Attua
una politica
- 1934 -
Hitler diventa
capo dello
stato. Sciolse il
partito
comunista e in
campo sociale
attuò una
politica
autarchica.
- 1935 -
Entrano in
vigore le
leggi
razziali.
SISTEMI Comunic
are
velocem
ente col
mondo…
RETI DI COMPUTER
CARATTERISTICHE FONDAMENTALI
Molteplici sono gli aspetti
che caratterizzano una
rete:
• scala di
interconnessione;
• reti peer-to-peer e
client-server;
• tipologie e metodi di
accesso;
• commutazione di
circuito e di pacchetto.
SCALA DI INTERCONNESSIONE
Con riferimento alla loro dimensione le reti
possono essere classificate in locali (LAN),
metropolitane (MAN) e geografiche (WAN).
Le reti locali (LAN, Local Area Network)
sono reti limitate a un singolo edificio o al
più a un gruppo di edifici.
Una MAN (Metropolitan Area Network)
può coprire una intera città.
Una WAN (Wide Area Network) copre
un’area geografica estesa.
RETI PEER-TO-PEER
Nel modello peer-to-peer tutti i computer sono considerati
equivalenti: ciascun computer comunica con un computer
di pari livello, l’operatore locale che gestisce in un certo
momento una data macchina è responsabile dei dati e
decide quali cartelle e file della propria stazione
condividere con gli utenti remoti.
VANTAGGI
• Capacità di tollerare entità di guasto notevole;
• Semplicità nella gestione della piattaforma software.
SVANTAGGI
• Quantità di password richieste per accedere a una rete, una
per ciascuna macchina.
RETI CLIENT-SERVER
Nelle reti client-server esiste una struttura gerarchica: un
computer funge da supervisore, controlla il flusso dei
dati e protegge i file e le dirctory. Gli amministratori
stabiliscono a quali utenti assegnare i diritti di accesso
alle risorse condivise e le autorizzazioni per l’accesso ai
dati.
SVANTAGGI
• Se il server ha un guasto, tutta la rete è coinvolta nel
problema.
TIPOLOGIE DI RETE
Dal punto di vista fisico si possono distinguere
le seguenti modalità di interconnessione:
• bus;
• anello;
• stella.
RETE A BUS
Il bus è un singolo cavo al quale fanno capo tutti i
computer.
RETE ad anello
Nella tipologia ad anello ogni host è collegato a
quello adiacente formando una configurazione
circolare. Il segnale viene rigenerato da ciascuna
stazione.
RETE a stella
Nella tipologia a stella i collegamenti fisici si
irradiano da un’unità centrale che funge da
controllore e regolatore di traffico tra le stazioni.
METODI DI ACCESSO
Dal punto di vista delle modalità di
trasferimento dei dati e di come vengono
inoltrati e recuperati, si possono distinguere
due metodi:
• metodi a contesa;
• metodi token-passing.
METODO A CONTESA
Nei metodi a contesa, utilizzati tipicamente nelle reti
con connessione a bus, il cavo è condiviso da tutte le
stazioni e su di esso il segnale può essere diffuso nei
due sensi, tuttavia solo una stazione alla volta può
immettere i dati sul cavo. Le stazioni sono dunque in
competizione e, per risolvere il problema delle
contese, il computer che deve trasmettere deve
prima verificare che sul cavo non sia già in corso
un’altra trasmissione; se quest’ultima viene rilevata il
computer si asterrà dall’intraprenderne una nuova.
Se per qualche motivo le trasmissioni di due
computer si intersecano, si verifica una collisione
che porta alla perdita di entrambi i blocchi di dati.
PROTOCOLLO CSMA-CD
Per evitare queste collisioni viene utilizzato il protocollo
CSMA-CD ( Carrier-Sense Multiple Access with Collision
Detection) che utilizza il criterio del ritardo casuale della
trasmissione: se si verifica una collisione o una stazione
trova il canale occupato, essa attende un periodo di
tempo casuale prima di ritentare di appropiarsi del bus.
PROTOCOLLO TOKEN-PASSING
Nei metodi token-passing un gettone (token) circola
nella rete da una stazione all’altra. Il token è un
pacchetto speciale che assegna il diritto di trasmissione
e ogni stazione lo riceve a turno dalla stazione
precedente. Ogni stazione, avuto il token, può così
accedere a turno al mezzo trasmissivo.
PROTOCOLLO TOKEN-PASSING
Nei metodi a token-passing, utilizzati di solito nelle reti
con connessione ad anello (token-ring), quando una
stazione vuole trasmettere, attenda che le giunga il
token-libero, se ne appropria e una volta inserito
l’indirizzo del mittente e del destinatario passa alla
trasmissione dei dati. Le stazioni, riconoscendo dal
token che il canale di trasmissione è occupato, si
astengono dalla trasmissione. Ogni stazione esamina il
token: quando uno di esse riconosce dall’indirizzo di
destinazione di essere la destinataria, estrae i dati e