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Di seguito vengono spiegate sommariamente tutte le opzioni presenti nel menù di setup che

dovremmo eseguire come appare nell’ ordine di presentazione per poter ultimare l’ installazione.

HELP :

Mostra l'HELP file dello Slackware Setup. Questa opzione è raccomandata per i nuovi utenti, ma è

adatta anche a quelli esperti. Offre le informazioni più recenti riguardo la distribuzione Slackware

Linux.

KEYMAP :

Questa opzione ti consente di specificare quale sia il layout della tua tastiera default è quella

americana, noi italiani dovremo usarne un'altra, o è probabile che i tasti che premiamo non diano i

risultati voluti.

ADDSWAP :

Rende funzionante ed aggiunge al sistema la tua partizione swap (o le tue partizioni swap).

TARGET :

Seleziona la directory nelle quali installare Slackware. La maggior parte delle volte si installa tutto

in /, ma spesso e volentieri il target può essere un altro. Questa opzione fa anche una scansione per

trovare le partizioni sul tuo disco, e ti consente di formattarle usando il filesystem desiderato.

SOURCE :

Seleziona la sorgente dove setup cercherà i pacchetti da installare. E' possibile installare dal CD-

ROM/DVD-ROM.

SELECT :

Qui è dove scegli quale software set installare. Viene mostrata una lista con voci spuntabili con una

descrizione per ogni set di software.

INSTALL :

Installa i software set selezionati nella directory target. Esistono vari tipi di installazione, ogni

metodo ha diverse caratteristiche.. in sostanza, si può andare dall'installazione completa senza

domande, fino alla conferma per ogni singolo pacchetto; in questo modo è possibile accontentare

ogni utente.

CONFIGURE :

Questa opzione ti porta attraverso le varie fasi del processo di configurazione. Queste fasi sono: la

scelta della password di root, la configurazione del boot loader LILO, la configurazione della rete,

installazione del kernel, la scelta dell time zone (fusoorario), ed alcuni altri settaggi.

-KERNEL:

-->> “Use a kernel from the Slackware CD”

--selezionate bare.i/bzImage e digitate “ok”

--selezionate bareacpi.i/bzImage e digitate “ok”

-MAKE BOOTDISK

-->> skip making a bootdisk

-MODEM CONFIGURATION

-->> Sezionate no modem (do not set a /dev/modem link)

-ENABLE HOTPLUG SUBSYSTEM AT BOOT

-->> yes

Per far partire il sistema operativo subito dopo l'accensione del pc abbiamo bisogno di installare un

Boot Loader. Qui vedremo solo quali sono i passi necessari per installare il Boot Loader di

Slackware,

-INSTALL LILO

-->> scegliete “SIMPLE”

Selezionate sempre l'MBR se vi viene richiesto dove installare il boot loader.

-MAUSE CONFIGURATION

-->> Selezionate ps2; nella maggior parte dei casi i mouse sono di questo tipo.

-->> Selezionate Imps2 se il vostro mouse ha la rotellina di scorrimento.

-GPM CONFIGURATION

-->> Selezionate YES; serve per far funzionare il mouse in ambiente testuale.

-CONFIGURE NETWORK

-->> Selezionate NO; lo vedremo in fase di configurazione.

-CONSOLE FONT CONFIGURATION

-->> Selezionate NO; va bene quello di default.

-HARDWARE clock set to UTC

-->> NO hardware clock is set to local time.

-TIME ZONE CONFIGURATION

-->Selezionate la zona del vostro fuso orario ; Europe/Rome nel nostro caso

-PASSWORD DI ROOT

Root è il nome dell'utente amministratore del computer. Entrando sul sistema come root è possibile

vedere, cancellare e modificare ogni file sul disco (quindi è anche l'unico in grado di fare danni sul

sistema operativo).

Anche se una sola persona utilizzerà il pc che state installando bisogna creare un utente normale

(non-amministratore) dopo l'installazione, e usare quello per entrare nel sistema; non e'

obbligatorio, ma “salutare” per il sistema.

-->Inserite una password per l'amministratore del sistema

Apache è un potente webserver per il protocollo HTTP sviluppato dall'Apache Group, nato come

rimpiazzo del webserver httpd sviluppato dalla NCSA (National Center for Supercomputing

Applications) del quale la stessa aveva cessato lo sviluppo nel 1994. Attualmente Apache risulta il

webserver più utilizzato al mondo e secondo le statistiche offerte da netcraft risulta che ad oggi

(settembre 2005) più del 69% dei webserver del pianeta si affidano ad esso.

PHP è l'acronimo ricorsivo di “PHP: Hypertext Preprocessor” ovvero "PHP: preprocessore

ipertestuale". I nostri script infatti non sono elaborati dal client (browser), ma vengono eseguiti

direttamente sul server, il quale invia ai client pagine HTML. Questa tipologia di linguaggio viene

comunemente definita server-side (lato server). Il punto di forza di questo linguaggio è

rappresentato dal fatto che è estremamente semplice da imparare, ma che offre possibilità avanzate

per il programmatore esperto. Una delle caratteristiche più importanti ed apprezzate di PHP è la

possibilità di interazione tra vari tipi di database, tra questi il DBMS MySQL.

MySQL è il DBMS (Data base management system) Open Source più diffuso ed utilizzato al

mondo. La sigla SQL presente all'interno del nome sta a indicare che si tratta di un DBMS in grado

di interpretare le istruzioni del linguaggio SQL. MySQL può essere considerato come un “database

relazionale”, che consente la conservazione dei dati in tabelle separate anziché in un unica grande

entità. Questa sua caratteristica consente di raggiungere una buona flessibilità e velocità di accesso

ai dati ed una maggiore modellazione delle basi dati. Il sistema si presenta come una struttura con

architettura di tipo client/server. Il server SQL ne utilizza una multi-thread ed offre una completa

raccolta di API utilizzabile sia tramite i client, offerti all'interno della disribuzione MySQL stessa,

sia da applicazioni esterne appositamente scritte.

Dopo aver visto cosa andremo ad installare e aver capito che cosa significa LAMP, cominciamo ad

analizzare l'installazione del nostro ambiente LAMP. Trattandosi di software Open Source possiamo

procedere con l’installazione da pacchetti precompilati.

Avendo portato avanti un'installazione di tipo “FULL” di Slackware abbiamo già installato sul

nostro sistema tutto il software necessario per cominciare a lavorare con il nostro ambiente LAMP,

che dovrà solo essere configurato in alcuni suoi aspetti; in caso contrario dobbiamo procurarci i

pacchetti ed installare quelli necessari, che sono comunque presenti all'interno dei CD di Slackware.

I pacchetti fondamentali per installare il nostro ambiente LAMP sono i seguenti:

mysql-5.0.51b-i486-1.tgz (DBMS MySQL, SQL-based relational database server)

apache-2.2.8-i486-1.tgz (The Apache HTTP Server)

php-5.2.6-i486-4.tgz (HTML-embedded scripting language)

I pacchetti ufficiali di Slackware Linux vengono di norma suddivisi in categorie, che corrispondono

ciascuna ad una sottodirectory dei cdrom di installazione o a dei mirror da cui scaricare i

programmi. Per Apache e PHP la categoria è indicata dalla lettera “n”, che sta per “net” (applicativi

di rete), mentre MySQL si trova all'interno della categoria “ap” (application). Ricerchiamo quindi

questi pacchetti all'interno dei CD di Slackware oppure sui mirror della distribuzione e procediamo

con la loro installazione come segue:

# installpkg nome-pacchetto.tgz

Funzionamento e Configurazione di Apache

Dopo aver installato l'HTTP Server Apache è bene cominciare a capire come funziona, come

utilizzarlo e come configurarlo in base alle nostre esigenze. Sotto Slackware, Apache di default gira

come demone (httpd) in esecuzione continua in background ("Standalone"). Se nel file di

configurazione la listening port è la 80 (o comunque una porta sotto la 1024), per avviare il demone

è necessario avere i privilegi di root.

Testare il funzionamento di Apache

Dopo l'installazione e la gestione del demone di Apache (httpd) vediamo come testare il suo

corretto funzionamento. Innanzitutto è necessario avviare il demone httpd in uno dei modi sopra

descritti. Se l'avvio del demone avviene in maniera corretta apriamo il nostro browser preferito e

digitiamo il seguente URL nella barra degli indirizzi:

http://localhost

A questo punto se tutto funziona dovrebbe essere visualizzata la schermata di benvenuto del server

Apache che ci comunica il suo corretto funzionamento.

Configurazione di Apache

La configurazione dell'HTTP Server Apache è un compito abbastanza delicato e richiede

conoscenze approfondite in ambito networking, in programmazione web e in ambito sistemistico. I

file di configurazione di Apache si trovano all'interno della directory /etc/apache/. All'interno di

essa è presente il file httpd.conf, che al suo interno presenta una miriade di opzioni possibili da

settare. Visto il numero davvero consistente di opzioni disponibili è consigliato fare riferimento al

manuale ufficiale di Apache, che offre una documentazione completa e puntuale su ogni parametro.

Di tutte le opzioni disponibili andremo a modificare ed a analizzarne solo le principali. Editiamo il

file httpd.conf come utente root, lanciando ad esempio il comando:

# mcedit /etc/httpd/httpd.conf

DirectoryIndex

Questa direttiva specifica i nomi dei file che Apache considera come home page all'interno di una

directory. Sostanzialmente quando viene fatto un GET che non indica il nome di un file specifico,

ma solo della directory Apache, significa che cerca al suo interno i file specificati con questa

direttiva, nell'ordine da essa indicato e visualizza l’ eventuale pagina trovata. Ad esempio quando

digitiamo http://linuxpedia.netsons.org, Apache ricerca all'interno di questa directory se sono

presenti file index.html o index.php e li carica come home page del sito. Nel nostro caso, dato che

stiamo creando il nostro ambiente LAMP, è di fondamentale importanza indicare tra i

“DirectoryIndex” index.php, ovvero la home page del sito creato in PHP . E' possibile elencare più

nomi di un file come nell'esempio qui sotto. Questi nomi hanno priorità progressiva: nel caso

seguente, Apache mostra index.html se esiste, altrimenti index.php.

# DirectoryIndex: Name of the file or files to use as a pre-written HTML

# directory index. Separate multiple entries with spaces.

# <

IfModule mod_dir.c>

DirectoryIndex index.html

</IfModule>

Detto questo modifichiamo il nostro file /etc/apache/httpd.conf come segue:

# DirectoryIndex: Name of the file or files to use as a pre-written HTML

# directory index. Separate multiple entries with spaces.

#

<IfModule mod_dir.c>

DirectoryIndex index.php index.php3 index.html index.htm

</IfModule>

In questo modo Apache visualizzerà come home page la pagina chiamata “index.php” se esiste,

altrimenti cercherà la pagina di nome “index.php3”, poi eventualmente la pagina “index.html” e a

seguire “index.htm”.

Abilitare il supporto di Apache per PHP

Visto che il nostro scopo è quello di creare un ambiente LAMP, si rende necessario abilitare il

PHP Apache

supporto del linguaggio per il Server HTTP , in modo che questo possa interpretare

script

gli “server-side” che andremo a creare. Per abilitare il suddetto modulo bisogna recarsi alla

sezione “mod_php configuration settings” presente all'interno del file httpd.conf e decommentare la

riga relativa all'include. (Dal punto di vista pratico si tratta di togliere semplicemente il carattere “#”

presente all'inizio della riga relativa all'include).

# ==> mod_php configuration settings <==

#

# PACKAGES REQUIRED: openssl-solibs (A series) and/or openssl (N series),

# mysql (AP series), gmp (L series), and apache (N series)

#

Include /etc/httpd/mod_php.conf

Configurazione di MySQL

Dopo aver installato il DBMS MySQL è necessario procedere con la sua configurazione prima di

poterlo utilizzare. Innanzitutto in base all'hardware a nostra disposizione e alle dimensioni presunte

che avrà il database scegliamo il file di configurazione adatto tra quelli proposti, che sono:

my-huge.cnf: Questo è per un grande sistema con memoria di 1GB-2GB in cui il sistema gestisce

principalmente Mysql.

my-large.cnf : Questo è per un sistema con memoria = 512 MB dove anche lui gestiscse

principalmente Mysql.

my-medium.cnf : Si tratta di un sistema con poca memoria (32MB - 64MB), dove MySQL svolge

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