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Verismo Verga, il massimo esponente (Catania 1840-

1922)

Giovanni Carmelo Verga studiò privatamente e ricevette una

formazione romantica. Si iscrisse poi alla facoltà di legge ma non

terminò gli studio perché si dedico alla sua passione: la

“La

letteratura e il giornalismo. I suoi primi romanzi furono

peccatrice”, storia di un intellettuale borghese che si suicida per

“Storia di una capineria”,

una donna, e una storia d’amore

impossibile e di una donna forzata a farsi monaca. Altro romanzo

“Eva”,

fu storia di un giovane pittore siciliano che brucia tutti i

suoi ideali per l’amore nei confronti di una

“Eros” “Tigre reale

ballerina. Altri romanzi furono e ” in cui si iniziarono a

notare i primi segni di Verismo. Tuttavia la sua prima opera verista si ebbe nel

Rosso malpelo

1878 con la novella di “ ”. Fu la prima che fece ricorso

all’impersonalità, svolta questa che si ebbe nel corso di 3 anni di un lungo

meditare di Verga. Studiò successivamente i meccanismi delle “basse sfere”,

cioè del popolo umile e povero. Nella sua vita si ebbe anche l’influsso di Zola

che gli fornì uno spunto iniziale. Fece confluire altre opere in “Vita dei

campi”, una raccolta di composizioni veriste.

nei vista

i

a d

s o

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s rrante

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de proverbi

di

pelle popolari

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a d ev e

giudicare Home

English

The Industrial Revolution (between 1750 and 1850)

Wool weaving and This was especially a

The social and change in production

spinning had been economic organisation

done by hand methods and

of Britain was organisation

trasformed

The work was

With the invention of The work was done

carried out in

machines, such as the at home

factories

spinning-jenny, this

work became

mechanised

The factories were built People were forced to

in the coal and iron leave the countryside

regions of the North of and go and work in

England, the Midlands these new industrial

and South Wales towns

The growth of the urban population coincided with the invention of

the steam engine and the rapid development of the railways system

The Industrial Revolution is one of the most important events in English

history because it helped Britain to develop into an economic

superpower in the eighteenth and nineteenty centuries.

Spinning-

jenny The steam

engine

The railway

system Home

Storia

La cosiddetta “crisi del 1929” non fu un evento improvviso e inaspettato: come le guerre, anche le crisi

economiche hanno infatti cause immediate e cause più remote e strutturali. In altre parole la grande

depressione degli anni trenta rappresentò la conseguenza finale delle contraddizioni e degli errori dell’intero

decennio precedente. Agevolato

Politiche economiche Ricostruzione Prestiti dagli Stati Uniti

da

deflattive postbellica

Stabilità dei Riduzione di spese Ripristino dei livelli

Aumento della Sacche di povertà

salari operai e consumi produttivi del 1913

capacità

produttiva

Acquisto di beni di Produzione superiore alle Dipendenza del

Esposizione delle

consumo tramite rate possibilità di sistema economico

banche

e debiti assorbimento dei mercati europeo degli Usa

non Fragilità del

sorretto

Boom e

Profitti crescenti sistema

da

speculazioni di economico

borsa internazionale

si palesa con

Giovedì e martedì

neri (24 e 29-10-’29)

Crollo dei

consumi Estensione

Le banche

Ritiro dei della crisi

richiamano i

Chiusura di depositi all’Europa

crediti

stabilimenti

Crollo della Disoccupazion

produzione Fallimento di

e

industriale istituti bancari

Cosa accadde? 24 ottobre del

Dopo anni di crescita ininterrotta, il

1929 la borsa di New York crollò. La popolazione,

presa dal panico, corse a ritirare i propri depositi,

accelerando la catena dei fallimenti bancari. Nei

mesi successivi crollarono quindi i consumi, e

l’economia americana precipitò in una spirale

negativa, nella quale la disoccupazione e la povertà

aumentavano spaventosamente.

Il più vasto programma di regolazione statale

dell’economia venne varato negli Stati Uniti

Roosvelt New Deal,

dall’amministrazione che, con il

adottò una politica che si concretizzò in un crescente

intervento del governo nella sfera economica, investendo

in opere pubbliche, regolamentando le attività finanziarie

e introducendo una più equa legislazione sociale.

Home

Scienza delle finanze

Lo stato diventa

imprenditore…

La grande crisi del 1929 aveva dimostrato C’era l’esigenza di garantire ad una fascia

come non sempre le forze di mercato, sempre più estesa di cittadini alcuni

lasciate libere di agire a proprio servizi ritenuti di fondamentale

piacimento e senza intrusioni da parte importanza sociale e che non

dello Stato, erano in grado di garantire un necessariamente una società privata

costante sviluppo economico. Lo Stato avrebbe assicurato. In altre parole si

quindi dovette intervenire in modo accetta un’eventuale perdita economica

diretto. in considerazione di un guadagno sociale.

Da un punto di vista giuridico, lo Stato si è inventato diverse formule

per la gestione delle aziende che controllava

Le aziende Gli enti Le

autonome pubblici partecipazioni

economici statali

• Società per azioni in cui la

• Enti che operano nel

• Società semplici e di agile maggioranza del pacchetto

campo della produzione e

gestione; azionario era detenuta dallo

dello scambio; Stato che ne diventava

• Autonomia • Dotati di personalità l’azionista di maggioranza;

amministrativa, contabile e giuridica e proprietari di

finanziaria; • Le società erano

beni; controllate da enti di

• Soggette a controllo; • Ottima libertà gestionale; gestione (es. IRI).

La privatizzazione e la fine dello Stato imprenditore

Di tutto il complesso di aziende controllate dallo Stato resta ben poco.

A partire dal 1990, infatti, è stata avviata una politica di

privatizzazione delle imprese pubbliche che ha portato nel giro di

pochi anni ad un deciso ridimensionamento della presenza statale in

economia. I motivi di tale scelta sono:

1) Scarsa efficienza delle imprese pubbliche; molte aziende, infatti, avevano

accumulato debiti enormi;

2) Eccessive ingerenze politiche; nel corso degli anni diverse aziende erano diventate

dei veri centri di potere politico.

3) Distorsioni della concorrenza; le imprese statali, grazie all’intervento dei capitali

pubblici, possono continuare ad operare anche se sono in perdita, mentre le aziende

private sono costrette a dichiarare fallimento.

4) Necessità per lo Stato di acquisire entrate straordinarie; da diverse anni l’Italia è

uno Stato con uno spaventoso debito pubblico e negli ultimi anni si è cercato di

ridurre tale indebitamento attraverso le risorse che potevano provenire dalla vendita

delle aziende di proprietà pubblica. Home

Diritto

Oggi la maggior parte delle società è condotta in società,

mentre l’impresa individuale è relegata alle attività

economiche di minime dimensioni o a quelle di natura

familiare e artigianale.

inducono a costituire una società

Le ragioni che sono fondamentalmente:

capitale più consistente

1) la possibilità di raccogliere un sommando i

conferimenti (cioè contributi in denaro o in natura) dei singoli soci;

2) la possibilità, più o meno intensa a seconda del tipo di società prescelto, di

limitare il rischio economico responsabilità patrimoniale

dell’impresa e quindi la

dei soci;

3) altri vantaggi possono inoltre sussistere sul piano fiscale.

Esercizio di comune attività Impresa collettiva

economica

Pluralità dei soci

Società beni

Conferimento di

Contratto servizi

(art. 2247 Esercizio in comune

c.c.) di attività economica utili

Divisione di perdite

Autonomia patrimoniale perfetta e imperfetta

separazione

La tra patrimonio sociale e patrimonio

personale dei soci viene chiamata autonomia

più o meno intensa

patrimoniale. Essa può essere a

seconda del tipo di società alla quale si riferisce.

Perfetta I soci non rispondono mai dei debiti

sociali

Autonomia Società di Personalità giuridica

patrimoniale capitali I soci (o alcuni di essi) possono

Imperfetta rispondere dei debiti sociali

Società di ma con il beneficio d’escussione

persone

Di persone s.s., s.n.c., s.a.s.

Tipi di società Di capitali s.p.a., s.r.l., s.a.p.a.

sono riscontrabili

Le differenze che sussistono tra i due tipi di società

nell’autonomia patrimoniale, nel potere di amministrazione, nel controllo sulla

gestione, nella cessione delle quote, nella modifica del contratto sociale e nelle

vicende personali del socio. Home

Economia aziendale

La contabilità gestionale è quella parte del sistema

informativo aziendale contabile che consente di attuare il

controllo della gestione nell’aspetto economico,

attraverso la misurazione, la rilevazione, la destinazione,

l’analisi dei costi e dei ricavi

Nell’ambito della classificazione dei costi, quando si osserva la relazione

livello dei costi e volumi di produzione,

esistente tra i costi si distinguono in

variabili fissi.

e I costi fissi totali sono i costi complessivi che l'impresa

sostiene per i fattori produttivi fissi, come l'affitto per lo

stabilimento o il leasing degli impianti e dei macchinari.

Questi costi non cambiano, qualunque sia il livello di

produzione dell'impresa: anche quando gli impianti non sono

in funzione, devono comunque essere sostenuti dall'impresa.

Costi totali I costi variabili sono quei costi che l'impresa sostiene per i

fattori produttivi variabili come le materie prime impiegate

nella produzione o l'energia necessaria a far funzionare gli

impianti. Questi costi variano in relazione alla quantità

prodotta: tanto maggiore è la produzione tanto superiore

sarà anche il tempo di attività degli impianti e quindi

l'energia necessaria al loro funzionamento e quindi tanto più

elevati saranno i costi totali necessari a remunerare questi

fattori variabili.

CT = CF + CV

Una configurazione di costo è un graduale addensamento di oneri diretti e

indiretti riferibili a un determinato oggetto di calcolo; tale addensamento può

comprendere tutti i costi riguardanti l’oggetto (full costing) o può fermarsi a

livelli intermedi, ognuno dei quali è caratterizzato dall’inclusione di certi oneri e

dall’esclusione di altri; la maggior parte delle aziende attuali adotta

quest’ultima soluzione. Quote di oneri

figurativi (stipendio

direzionale e

interesse di

computo) imputati

indirettamente

Quote di costi

generali di

amministrazione e di

vendita, di oneri

finanziari e tributari,

imputati

indirettamente Costo

Quote di costi complessivo

generali di

produzione imputati

indirettamente Costo industriale

Materie prime,

manodopera diretta Costo primo

e altri costi diretti

Costo primo Costo industriale Costo Costo

complessivo economico- Home

Break Even Point

In economia aziendale, il punto di pareggio o break even point è un

Da un punto di vista matematico, il suo calcolo è analogo a quello

valore che indica la quantità, espressa in volumi di produzione o

per trovare il punto di indifferenza. Il procedimento consiste nel

fatturato, di prodotto venduto necessaria per coprire i costi

rappresentare in uno stesso sistema di assi cartesiani ortogonali

precedentemente sostenuti, al fine dunque di chiudere il periodo di

le 2 funzioni economiche e determinare il punto di interserzione.

riferimento senza profitti né perdite.

Eur

y CF = costi fissi

R=C Vincolo

) CT = costi totali

(q tecnico: x <

RT RT = ricavi totali 500

BEP

6000 ile Costi y = 2,5x + 2800

(q)

t T

U C break even analysis

La è il metodo che

permette di conoscere come modificare i

Ricavi y = 12,5x

RICAVI

4000 livelli di output per raggiungere il punto di

3500

UGUALI AI pareggio tra costi e ricavi. Questo però non

2,5x + 2800 =

u

COSTI y = 2,5x + 2800

ta CF

2800 di è un metodo molto usato in quanto tiene

12,5x

r

2200 Pe y = 12,5x

conto dei prezzi costanti, ha validità solo nel

-10x = -2800

breve periodo, non tiene conto della

q

x stagionalità, non è facilmente utilizzabile

10x = 2800

QUANTITA’ DI

0 100 200 300 400 500 dalle imprese multiprodotto e infine non

EQUILIBRIO

280 x = 280 y = 3500

Come si può vedere, per quantità inferiori

tiene conto delle scorte.

-2800 Utile: a 280 unità, l’azienda sarà in perdita, per

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