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Discorso percorso
(10 minuti)
Introduzione
Il mio percorso avrà come tema principale la NEW ECONOMY, sia perché è un argomento interessante,
sia perché rispecchia perfettamente gli studi che ho svolto in questa scuola.
Per New Economy, intendiamo l’insieme di tutti quei cambiamenti qualitativi e quantitativi che, durante
gli ultimi 10/15 anni, hanno trasformato la struttura, le funzioni e le regole dell’intera economia. La
Nuova Economia, quindi, può essere semplicemente intesa come una nuova tecnica commerciale, dove
tecnologia ed Internet rappresentano gli strumenti essenziali per svilupparla.
Storia
I cambiamenti fondamentali avvenuti nell’economia, risalgono agli anni successivi la grande crisi del
1929. I mutamenti furono molteplici, sia nel campo della finanza che nel settore bancario.
Ma iniziamo ad esaminare gli anni che vanno dal 1929 al 1939 circa.
Negli anni Venti, gli USA erano lo stato capitalista più forte del mondo, la loro economia era quella più
formidabile e la concentrazione industriale e finanziaria era altissima. I loro prodotti erano ben inseriti
sul mercato e protetti da dazi doganali.
Non era rosea, però la situazione riguardante il settore agricolo, anche a causa della guerra che aveva
portato sui campi di battaglia molti contadini.
Questa crisi, fu la base di una grande depressione, proprio a causa di una contrazione dei consumi e
dunque della domanda.
Nell’ Ottobre del 1929, però, il disastrò toccò l’apice, infatti, dopo un periodo che registrò un ribasso dei
valori dei titoli, il 24 Ottobre (giovedì nero) crollò la Borsa di Wall Street (New-York).
La crisi si espanse a poco a poco, in tutti i settori, fino a coinvolgere in breve tempo tutta l’economia
statunitense; così gli USA, divennero da nazione prospera a un paese alle soglie della povertà.
Le cause di questa catastrofica crisi, sono da ricercarvi in un insieme di elementi, innanzitutto è
importante sottolineare come la produzione salì in modi spropositati, forse a causa della forte capacità
produttiva della nazione, che risultò essere di gran lunga maggiore rispetto alle possibilità di consumo.
Successivamente, è da considerare il fatto che essendosi ripresa l’economia europea da una forte crisi
economica e considerate le misure protezionistiche, i prodotti americani, non trovarono più sbocchi
all’estero. E’ importante anche analizzare la situazione delle banche, in un primo momento, infatti, crebbe
l’indebitamento nei loro confronti a causa della diffusione del credito e delle vendite rateali ma
successivamente, a causa del crollo della borsa, esse non concessero più credito e causarono non pochi
fallimenti di imprese e contadini.
Inoltre, salirono vertiginosamente i prezzi dei titoli azionari, a causa delle prospettive di guadagni rapidi e
facili. Infine la crisi ebbe effetti anche in Europa, specialmente in Germania, dove, ci fu una pesante
svalutazione del marco che costrinse la Nazione ad assorbire oltre la metà di tutti i capitali mondiali.
Il presidente degli Stati Uniti, che all’epoca era Herbert Hoover, legato profondamente alla dottrina del
liberalismo e fiducioso nelle capacità del mercato di autoregolarsi, non fu capace di trovare un rimedio
alla crisi. Nelle nuove elezioni che avvennero nel 1932, venne eletto Franklin D. Roosvelt.
Egli sarà l’uomo che si preoccuperà di risollevare il paese dalla crisi. Vara, infatti, subito dopo la sua
elezione un grandioso programma politico ed economico noto come New Deal. L’idea centrale,
consisteva nell’intervento dello Stato nella vita economica del paese e ciò significava violare il
liberalismo economico.
L’obiettivo primo che il programma del New Deal si pone è quello di stimolare il rialzo dei
prezzi, ridare fiducia agli investimenti, assicurare i depositi, co-ntrollare il mercato azionario, mettere in
grado i consumatori di avere un certo potere di acquisto e a disposizione una crescente massa monetaria.
Una delle svolte più importanti fu la creazione del lavoro con una grande campagna di lavori pubblici.
Anche se le conseguenze della grande crisi non sono definitivamente superate, si può certamente
affermare che il programma e l’azione di Roosevelt raggiungono successi non trascurabili, nel senso che,
nel 1939 gli Stati Uniti sono quasi ritornati a buoni livelli produttivi.
Camilla Catenacci VR
Scienze delle Finanze - Diritto
Sul piano dottrinario e scientifico, sempre negli della crisi del ’29, gli studi condotti da John M. Keynes,
sottoposero ad una dura critica i principi teorici su cui si basava il liberalismo economico. Si dimostrò
infatti che il libero gioco delle forze economiche non sempre riesce a realizzare automaticamente una
condizione di equilibrio del mercato, determinando notevoli squilibri fra offerta e domanda. Proprio la
crisi del ’29 mostrò a Keynes, come fosse forte la sfiducia nelle capacità di autoregolazione del mercato.
Dunque si passa da una finanza neutrale ad una finanza funzionale, dove lo Stato deve assicurare,
crescita sociale, sviluppo e stabilità del mercato. La finanza funzionale, fu ben vista da Keynes, e fu
applicata ben presto in tutti i paesi industrializzati per rilanciare la domanda, la produzione e
l’occupazione. Per Keynes, infatti, svolgeva un ruolo fondamentale la spesa pubblica (+ espansione, -
spesa pubblica). A suo avviso, era indispensabile all’equilibrio economico, ed era una componente
fondamentale della domanda globale. Di qui la formula: Y = C + I + S
(Y = reddito nazionale, C = consumi pubblici, I = investimenti pubblici, S = spesa pubblica).
Direttamente collegato alla spesa pubblica è il concetto di moltiplicatore della spesa, infatti un aumento
della spesa pubblica, comporterebbe una serie di effetti a catena, come l’aumento del lavoro e del reddito
nazionale, l’impennata della domanda e dunque delle produzioni, l’aumento del lavoro e dunque del
flusso di beni e servizi.
Inevitabilmente, però, non è possibile erogare la spesa pubblica, senza che vi sia stato prima definito il
suo impegno (fase primaria), ossia la destinazione e la motivazione per cui questa somma di denaro verrà
utilizzata. Entra in gioco così quello che generalmente viene definito indirizzo politico fra Parlamento e
Governo.
Il Parlamento infatti, oltre ad avere funzione legislativa, elettiva, giudiziaria e oltre a fare da mediatore tra
le forze politiche, ha il compito di determinare insieme al Governo gli obiettivi da raggiungere e scegliere
i mezzi per realizzarli, nonché verificare se il Governo stesso, nella sua attività materiale, osservi i criteri
fissati con il esso. In caso di mancata attuazione del programma, può esserci la presentazione e
l’approvazione di una mozione di sfiducia del Parlamento nei confronti del governo.
Inoltre, la spesa pubblica, può essere erogata solo in esecuzione del bilancio di previsione, regolarmente
approvato.
Italiano
Il periodo della grande crisi del 1929, è un periodo che va a collocarsi nel mezzo delle due più grandi
guerra della storia, la Prima guerra Mondiale la Seconda guerra Mondiale. In questo difficile periodo,
viene a collocarsi una particolare categoria di poeti: i peti ermetici. Ermetismo, deriva dalla parola
“Hermes”, ossia il Dio Mercurio, Dio messaggero e dio delle scienze occulte, proprio per questo è una
corrente letteraria, detta oscura e di difficile comprensione. I poeti che ne fanno parte, infatti, sono coloro
che vivono il periodo più brutto della storia italiana, quello tra le due guerre. Vedono le amare
conseguenze della prima guerra e sanno che presto dovranno affrontarne un’altra, forse di dimensioni
ancora maggiori. Tutto ciò contribuisce alla nascita di una poesia particolare, che si avvicina alla poesia
pura, ma rifiuta l’eloquenza dannunziana, e il fanciullesco Pascoli. La poesia ermetica, infatti, è una
poesia caratterizzata dalla purificazione della parola da scopi oratori e da un uso di essa molto scarno.
Questo tipo di poesia risulta essere molto essenziale, ricca di analogie, metafore e musicalità, priva di
ogni tipo di punteggiatura e di nessi logici. La poesia ermetica, sta a rappresentare, inoltre, lo scavo
interiore del poeta e la ricerca dell’esistenza; per questo, spesso fa uno di flashback, fabule e di flussi di
coscienza.
Tra i poeti ermetici più importanti abbiamo: Giuseppe Ungaretti, Eugenio Montale e Salvatore
Quasimodo.
Giuseppe Ungaretti (1988), fu un poeta peculiare, possiamo dividere la sua poetica, infatti, in due grandi
periodi, il primo, che va dal 1910 al 1940 circa, e il secondo che ebbe inizio proprio dal 1942, con un
evento tragico: la morte del figlio.
Il primo periodo, è caratterizzato da liriche brevi, prive di punteggiatura, senza connessioni concettuali, e
con l’uso di un linguaggio molto semplice. Il tema fondamentale di questo periodo è essenzialmente il
Camilla Catenacci VR
tema della guerra che lo vede anche protagonista come volontario sul fronte dell’Arso. La raccolta
simbolo di questo periodo è l’ ironica “L’Allegria”. Il secondo periodo, invece, è un periodo che nasce
proprio da una trasformazione del poeta da uomo di pena a uomo di fede. E’ proprio la fede, infatti,
l’unica consolazione per Ungaretti, che vive un periodo difficile sia per la morte del figlio sia per la
guerra. Un periodo scuro rappresentato perfettamente nell’opera “Il Dolore”. Le liriche, cambiano
notevolmente aspetto, trasformandosi in versi lunghi, sintassi e lessico complessi, recupera della forma
metrica e rifiuto dell’essenzialità. I suo temi mutano radicalmente, e si passa dal tema della guerra alle
riflessioni sui problemi umani. Tra le opere di maggiore rilievo ricordiamo appunto: “Il porto sepolto,
“L’Allegria”, “Sentimento del tempo”, “La terra promessa” e “Il Dolore”; tutte riunite infine nell’opera
“Vita di un uomo”, opera che diventerà autobiografica.
Informatica
Come ho precedentemente detto nell’introduzione al mio percorso, la New Economy, si serve di strumenti
tecnologici principalmente della rete informatica internazionale per eccellenza: Internet.
Per Internet, non intendiamo una semplice rete, ma una rete di reti, ossia, molte reti diverse fra loro e
collegate fino a formare un grande gruppo di computer. Internet è un’ infrastruttura che crea
collaborazione ed interazione tra individui e i loro computer, senza limiti dovuti alle distanze geografiche.
Per capire bene cosa sia Internet, però, è importante chiarire il concetto di rete.
La rete è insieme di sistemi per l’elaborazione, messi in comunicazione tra loro. Abbiamo diversi tipi di
reti: la rete LAN, la rete MAN e la rete WAN.
La rete locale LAN, è un tipo di rete ad uso privato ed ha un’estensione che non occupa suolo pubblico.
Ha la caratteristica di avere un elevata velocità di trasmissione e ricezione dei dati.
La rete metropolitana MAN, è anch’essa una rete ad uso privato ma può servirsi di mezzi trasmessivi
propri e pubblici, dunque può avere un’estensione che attraversa suolo pubblico.
Infine c’è la rete geografica WAN, essa si serve invece di una connessione di tipo pubblico ed ha
un’estensione che occupa l’intero globo terrestre.
Diversa dalla tipologia è la topologia delle reti, ossia come sono disposti i nodi. Abbiamo diverse
topologie: A STELLA, con server centrale che filtra le informazioni ed una serie elaboratori ad esso
collegati. In caso di problemi di collegamento di un elaboratore, questo tipo di rete continua a funzionare
in quanto ogni singolo elaboratore è autonomamente collegato al server; AD ANELLO, gli elaboratori
sono tra loro collegati in serie, come a formare un anello, e tra loro possono comunicare con facilità, ma
in caso di problemi di collegamento, l’intera rete può bloccarsi; A BUS, utilizzate generalmente nelle reti
LAN, in quanto possono inviare e ricevere informazioni, più computer contemporaneamente e può esserci
più di un server; AD ALBERO, ha costi molto bassi, ma ha un numero di connessioni troppo ridotto.