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Sintesi
Greco: Le origini del mito; Le Argonautiche di Apollonio Rodio.
Italiano: D'annunzio, il mito di Glauco e il Panismo in Alcyone.
Latino: Il mito di Amore e Psiche ne Le metamorfosi di Apuleio.
Filosofia: Nietzsche e il mito del superuomo.
Storia: Il mito del volk alla base delle dottrine razziali.
Geografia astronomica: La luna e il mito di Selene.
Estratto del documento

L’opera è costruita su un’antica saga mitica, ma rispetto al modello

di Omero ci sono differenze:

Innanzitutto le Argonautiche sono destinate alla lettura

 privata e al pubblico colto, non alla recitazione come

avveniva con i poemi omerici.

Apollonio si distacca dall’epos omerico, infatti si avverte

 l’influsso di altri generi, soprattutto della tragedia.

È un “poema del frammento”, poiché il valore non consiste

 tanto nel complesso dell’opera ma nei bozzetti incastonati nel

racconto.

Per quanto riguarda il linguaggio, Apollonio evita tutto ciò che

 è ripetitivo e si sforza di variare le formule ricorrenti in Omero.

Poi manifesta la tendenza al bozzetto, alla scena realistica,

 che si adatta bene al gusto ellenistico.

Un’altra differenza fondamentale rispetto ad Omero è

 l’attenzione all’interiorità dei personaggi: gli eroi dei

grandi poemi erano spinti da forti interessi personali o

dall'onore, invece nelle Argonautiche predomina l'Αμηχανία,

ovvero una mancanza di spinte che muovano i personaggi.

GIASONE è fragile, scialbo, esitante, anche perché manca

un antagonista con cui misurarsi. Egli non soffre e non ha

nemmeno una particolare qualità morale, perciò è stato

definito un “antieroe”. D’altra parte tutti gli eroi delle

Argonautiche sono stati definiti “ eroi negativi” per il vuoto

che li caratterizza.

MEDEA è l'unico personaggio che è mosso da

autentico interesse. Infatti la passione amorosa che Eros le

ha instillato nel cuore la porta ad aiutare Giasone in maniera

del tutto disinteressata, spinta dal suo incondizionato amore.

Medea è l'unico personaggio che ha un cammino di crescita

personale, che la porta a passare da una fanciulla ancora

ignara della vita a donna, per poi diventare la vendicativa

Medea di cui narrano Euripide e molti altri. La sua prima

metamorfosi si attua durante la notte che lei passa insonne,

combattuta tra il suo pudore di vergine e l'amore che prova.

La seconda metamorfosi si ha quando ella attira in una

trappola il fratello Apsirto, facendolo uccidere da Giasone e

venendo sporcata dal sangue, macchiando il velo bianco della

sua precedente innocenza .

ITALIANO. ALCYONE.

1. IL MITO DI GLAUCO E IL PANISMO IN Laudi,

Anche Gabriele D’annunzio riprende un mito nel terzo libro delle

Alcyone, in particolare il mito di Glauco.

Il mito tradizionale narra che Glauco era un giovane di splendido

aspetto, figlio di Poseidone, dio del mare. Proveniente dalla Beozia,

arrivò un giorno in Sicilia e vi rimase fino alla vecchiaia

procurandosi da vivere per mezzo della pesca.

Glauco s’innamorò della bellissima ninfa Scilla, ma l’amore fu

contrastato dalla maga Circe. Questa era stata catturata dal fascino

di Glauco e se n’era innamorata. Ma Glauco la respinse e Circe per

punirlo trasformò Scilla in un mostro marino, orrendo e crudele.

Infatti Scilla, tuffatasi nello stretto di Messina, faceva naufragare le

navi che passavano sopra di lei.

Glauco soffrì molto, ma fu costretto a rassegnarsi e continuò a fare

il pescatore fino ad età avanzata. Un giorno, si fermò su un’isola e

mise a terra i suoi pesci, ormai privi di vita e si accorse che quelli,

appoggiati sull’erba, ritornavano in vita e si tuffavano in acqua.

Incuriosito, Glauco volle assaggiare quell’erba e, dopo averlo fatto,

diventò un tritone, una divinità marina. Si tuffò allora nel mare e si

sistemò in una grotta dove rimase per sempre essendo diventato

un essere immortale.

Nell’Alcyone Glauco diventa poeta-vate, trasfigurazione dello stesso

D’annunzio. Il tema principale dell’Alcyone è l’estate nei suoi diversi

momenti; viene diviso in 5 sezioni, ciascuna corrispondente ai diversi

momenti stagionali (da giugno a settembre).

Questo libro rappresenta il culmine del Panismo, ovvero il considerare

la natura come un'entità viva e in perenne movimento, un'entità con cui

l'uomo deve profondamente fondersi e stabilire un contatto così intenso

da immergersi in questo ritmo vitale, in modo che l’io e il mondo possano

unirsi in un rapporto diretto.

Nel libro viene espresso il concetto secondo cui gli uomini hanno perso

l’originario contatto con la natura a causa della cultura moderna che

predilige la ragione. Perciò occorre spogliarsi di questa ragione per

fondersi con il “Fanciullo” che rappresenta l’identità dell’uomo con la

natura. Tuttavia in condizioni di normalità questa fusione è impossibile,

ma nell’Alcyone questo accade come se per miracolo fosse possibile solo

durante l’estate. Solo Glauco, il poeta-vate, può costruire il recinto sacro

e fondare il tempio in cui possano svolgersi i riti del panismo, perché solo

lui sa tacere e cogliere i misteri della natura.

LATINO. LE METAMORFOSI

1. IL MITO DI AMORE E PSICHE NE DI

APULEIO.

Apuleio inserisce nella sua opera Le Metamorfosi la favola di Amore e

Psiche, in maniera non del tutto casuale.

 L’opera inizia con la presentazione del protagonista, Lucio, che

intraprende un viaggio in Tessaglia, regione famosa per la presenza

curiositas

delle maghe; Lucio infatti è mosso dalla (che gli

procurerà disavventure e danni di ogni genere) perché vuole

imparare l’arte della magia. Giunto in Tessaglia viene accolto in

casa da un amico, la cui moglie è una maga e servendosi della

serva con la quale ha una relazione, prova le arti della padrona, ma

per un errore viene trasformato in asino. Poi apprende che potrà

ritornare uomo cibandosi di rose.

Lucio dopo tante peripezie viene catturato da una banda di briganti

e viene costretto a portare carichi pesantissimi e ad arrampicarsi su

erte pendici per giungere alla dimora dei briganti.

Un giorno Lucio sente raccontare da una vecchia la favola di Amore

e Psiche.

In una città vivevano un re e una regina che avevano tre figlie;

l’ultima di nome Psiche era così bella che suscitava la gelosia di

Venere. La fanciulla, in seguito al responso di un oracolo viene

esposta su una roccia per diventare preda di un terribile drago. Ma

Amore, figlio di Venere, si innamora di lei, la trasporta in un

castello incantato dopo averla sposata, ma le fa visita solo di notte

senza farsi mai vedere. Un giorno Psiche ottiene di far venire nel

castello le due sorelle, le quali invidiose spingono Psiche a

desiderare di vedere Amore, nonostante lui glielo avesse proibito.

Così la fanciulla una notte si reca da lui per spiarlo e vedendolo

addormentato nel suo letto se ne innamora perdutamente; però

Amore viene svegliato dalla goccia d’olio bollente della lampada e

fugge via. Psiche disperata va alla ricerca dell’amato, ma deve

affrontare l’ira di Venere che le impone di superare quattro prove

difficilissime, l’ultima delle quali comporta la discesa negli inferi.

Alla fine Amore interviene a salvarla e dalla loro unione nascerà una

fanciulla che si chiamerò Voluptas.

Poi riprendono le disavventure di Lucio che dopo essere stato

 catturato da altri briganti riesce a fuggire e, disperato, si getta in

mare e invoca la luna. Iside, di cui la luna è simbolo, ha pietà di lui

e gli dice come fare per ritornare uomo. Finalmente Lucio mangia le

rose e ritorna uomo e dopo il suo ritorno a Roma diventa devoto

anche di Osiride.

Apuleio conferisce all’opera un intento edificante, e ciò si rivela nella

conclusione del romanzo: infatti la vicenda deve essere interpretata

come un percorso di purificazione che Lucio compie dopo aver ceduto

curiositas.

colpevolmente alla propria

Questa componente affiora anche nella storia di Amore e Psiche che in

un certo senso corrisponde alla trama principale:

Prima l’avventura erotica di Lucio, che corrisponde alla relazione

 con Amore;

curiositas

Poi la di Lucio che viene punita con la perdita delle

 curiositas

sembianze umane, che corrisponde alla di Psiche che

viene abbandonata da Amore;

In seguito le peripezie di Lucio, che corrispondono alle prove

 imposte a Psiche da Venere;

Alla fine Lucio viene salvato da Iside come Psiche da Amore.

FILOSOFIA.

1. NIETZSCHE, ISPIRATORE DEL MITO DEL SUPERUOMO.

Nietzsche fu l’ispiratore del mito del superuomo, un concetto che fu

interpretato male da personaggi come Gabriele D’annunzio.

La filosofia di Nietzsche si pone come una "demistificazione" della cultura

occidentale. Nietzsche, attraverso la passione verso l'antico mondo

greco, scoprì il carattere caotico e disordinato della realtà e intese la

stessa vita come una forza che consuma e distrugge tutto. Nietzsche

individuò nella realtà due impulsi, che sono espressi nell'anima greca.

Essi sono l'impulso dionisiaco e quello apollineo:

Il dionisiaco rappresenta il disordine, un impulso che tende al

 piacere e all'ebbrezza.

Al contrario, l'apollineo tende all'equilibrio, all'ordine, all'armonia e

 si contrappone allo spirito dionisiaco.

La cultura occidentale segue lo spirito apollineo, cercando di

razionalizzare e di ordinare la realtà, privandola della sua stessa essenza

disordinata (lo spirito dionisiaco).

Dopo Nietzsche analizza la cultura occidentale, rivelando tutti i falsi miti

che hanno contribuito soltanto ad allontanare l'uomo dalla sua vera

natura, ovvero quella all'insegna del piacere e dell'ebbrezza. Quando

l’uomo riconosce le illusioni della cultura occidentale, cade nel

nichilismo: infatti egli si accorge improvvisamente che i valori imposti

da questa cultura sono lontani dalla sua vera natura.

Nietzsche, anch'egli nichilista, assunse un atteggiamento superiore,

affermando che il nichilismo si poteva superare. Egli distinse due tipi di

nichilismo:

quello passivo, che prevede un atteggiamento di declino e

 regresso,

e quello attivo, che consiste in un comportamento di esaltazione

 della vita come espressione di energia.

Nietzsche è un nichilista attivo che desidera creare una nuova vita

attraverso la sua forza spirituale che viene definita "volontà di

potenza".

Questo porta Nietzsche a introdurre il concetto di un nuovo uomo detto

superuomo.

Il superuomo nasce quindi come riconoscimento dei valori falsi della

o cultura occidentale, ormai decaduti, e li supera attraverso la fase

del nichilismo attivo e la volontà di potenza, incarnando nello

stesso tempo lo spirito dionisiaco.

Si delinea di conseguenza una nuova umanità (che Nietzsche

o descrive nell'opera "Così parlò Zarathustra"), che dovrà essere

libera dalle superstizioni e da ogni forma tradizionale di cultura e

dovrà realizzarsi pienamente in base alla propria morale, in

contrasto al resto della società.

Inoltre il superuomo dovrà credere nell'eterno ritorno, cioè alla

o dottrina secondo la quale tutte le realtà e gli eventi del mondo sono

destinati a ritornare infinite volte. Dunque dovrà vivere come se

tutto dovesse ritornare (a differenza dell'uomo occidentale che vive

un tempo lineare e non ciclico).

Il concetto di superuomo sarà ripreso da Gabriele D'Annunzio (che fu

un grande ammiratore di Nietzsche), ma inteso come affermazione

dell'uomo nella storia in una dimensione estetica e politica, come

risposta alla crisi dei valori del decadentismo.

STORIA.

1. IL MITO DEL “VOLK” ALLA BASE DELLE DOTTRINE

RAZZIALI.

Alla base dell’ideologia nazionalista sta il “mito del sangue”, cioè la

convinzione che solo la razza ariana, di cui il popolo tedesco sarebbe la

più pura espressione, è in grado di tramandare la civiltà e quindi ha il

diritto di guidare i destini dei popoli.

Questa tematica non è nata con Hitler, ma era già diffusa fin

dall’Ottocento. Infatti:

il pensiero romantico aveva esaltato i valori della nazione e del

 il Volk

popolo-razza, .

La filologia, evidenziando che le lingue dei popoli indiani e europei

 derivano dal indoeuropeo, suggerì il mito di una stirpe primordiale

da cui sarebbero derivate le civiltà ariane della storia.

Le dottrine del francese De Gobineau, che nel suo “Saggio

 sull’ineguaglianza delle razze umane” aveva teorizzato la

superiorità dei bianchi, avevano trovato sostegno nel Positivismo.

Prima della grande guerra si era registrata una significativa diffusione

delle dottrine razziste in paesi come la Germania, la Francia, l’Inghilterra

e Stati Uniti.

“mito del sangue”

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