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La tesina di maturità descrive il tema della luce attraverso un percorso multidisciplinare che la prende in esame sia come fenomeno fisico sia come fenomeno artistico. La tesina prende in esame i seguenti argomenti: in Fisica la luce, in Geografia astronomica la luminosità delle stelle, in Storia dell'arte la luce in architettura e pittura, in Latino Lucrezio e la luce come saggezza, in Italiano Dante: la luce nel Paradiso e infine in Inglese The Great Gatsby (the green light).
Fisica - La luce.
Geografia astronomica - La luminosità delle stelle.
Storia dell'arte - La luce in architettura e pittura.
Latino - Lucrezio e la luce come saggezza.
Italiano - Dante: La luce nel Paradiso.
Inglese- The Great Gatsby (the green light).
Agnese Pantani 5E a.s. 2012/2013 Tesina “Luce: tra
fenomeno e metafora”
La luce e le stelle
In particolare l’intensità della luce visibile emessa dalle stelle è definita
magnitudine, misurata attraverso appositi fotometri fotoelettrici. Una stella
appare più o meno luminosa in parte perché effettivamente può emettere più
o meno luce, ma soprattutto perché è più o meno lontana da noi. Le misure
m)
effettuate dal fotometro sono dunque riferite alla magnitudine apparente (
delle stelle. Per conoscere, invece, la luminosità intrinseca di una stella, si
ricorre alla magnitudine assoluta (M), che corrisponde alla luminosità che le
singole stelle mostrerebbero se fossero poste a una distanza standard da noi
m 5logd
di 10 parsec (32,6 a.l.). La relazione tra M e m è: M = + 5 – , dove M
m d
è la magnitudine assoluta, la magnitudine apparente, la distanza, in
parsec.
Lo studio di corpi luminosi e lontani avviene per mezzo degli spettroscopi. Con
l’impiego di questi strumenti, un qualunque raggio luminoso dà origine a uno
spettro, cioè a una striscia formata da bande con tutti i colori dell’iride,
oppure da una serie di righe luminose, la cui posizione e il cui numero
dipendono dalla natura chimica della sorgente luminosa. Il tipo spettrale
dipende, inoltre, dalla temperatura superficiale del corpo.
Più la magnitudine ha valore basso, più la stella è luminosa. Per la legge di
Stefan, secondo cui la luminosità è direttamente proporzionale alla quarta
potenza della temperatura, una stella più è luminosa più è calda. Inoltre,
secondo la legge di Wien, al crescere della temperatura assoluta il colore del
corpo incandescente si sposterà verso il violetto. Da ciò quindi più una stella è
calda (quindi luminosa), più il suo colore tenderà verso il violetto, viceversa,
più è fredda (poco luminosa), più il suo colore tenderà verso il rosso.
L = 4 R σT
2 4
π
Legge di Stefan: λ -3
Legge di Wien: T = 2.9*10 m*K
max 2
Agnese Pantani 5E a.s. 2012/2013 Tesina “Luce: tra
fenomeno e metafora”
Dall’unione di queste informazioni su temperatura e luminosità in relazione al
colore delle stelle, gli astronomi Hertzsprung e Russel hanno ideato il
diagramma H-R. In esso le stelle si raccolgono lungo una fascia , che
attraversa diagonalmente il diagramma, chiamata sequenza principale. In tale
sequenza le stelle risultano disposte secondo un ordine regolare, da quelle
blu, più calde e con massa maggiore, fino a quelle rosse, più fredde e di massa
minore. Il Sole, a cui è stato affidato il valore standard di luminosità 1,
compare in posizione intermedia, come una stella gialla. Al di fuori della
sequenza principale, nella parte in alto a destra del diagramma, compaiono le
giganti rosse: hanno la stessa temperatura superficiale, e quindi lo stesso
colore, di stelle della sequenza principale, ma rispetto a queste sono molto più
luminose. Alcune di queste stelle sono così grandi da essere chiamate
supergiganti. Un altro gruppo di stelle esterno alla sequenza principale
occupa la parte in basso e verso sinistra del diagramma: tali stelle hanno lo
stesso colore di quelle della sequenza principale, ma sono molto meno
luminose, per cui devono essere molto più piccole, per questo vengono dette
nane bianche. 3
Agnese Pantani 5E a.s. 2012/2013 Tesina “Luce: tra
fenomeno e metafora”
Luce e Arte
Nell’arte è ben noto che la luce svolge un ruolo fondamentale. Essa rende
possibile la percezioni tridimensionale con le ombre, attribuisce qualità alle
superfici mediante riflessi che le rendono smaglianti o vibranti di minute
tessiture.
Con la sua posizione rispetto all’oggetto o all’ambiente osservato crea giochi
chiaroscurali che esaltano o annullano la modellazione dei volumi.
Con le sue dominanti cromatiche (calde nelle luci naturali, fredde in quelle
artificiali) cambia radicalmente la percezione dei colori.
Il linguaggio dell’artista o di intere fasi stilistiche, e l’espressività delle opere
sono decisamente caratterizzate dal ruolo della luce. 4
Agnese Pantani 5E a.s. 2012/2013 Tesina “Luce: tra
fenomeno e metafora”
In alcuni ambiti essa svolge un ruolo esterno, come nell’architettura o nella
scultura, dove l’artista modella volumi e superfici in modo da calibrarne
l’impatto con una sorgente luminosa esterna.
Nella pittura invece la luce diviene un elemento interno alla composizione, in
cui possono apparire sorgenti luminose concentrate o diffuse. Anche nella
pittura la luce esterna svolge un ruolo importante per la percezione dei colori,
oppure per i riflessi sulle superfici, come nelle vetrate o nei mosaici.
romana
Nell’architettura l’articolazione di volumi interni o esterni è spesso
caratterizzata da giochi di luce, creati da contrasti di pieni e vuoti o da
aperture nelle murature (finestre, occhi nelle cupole).
Interno del Pantheon a Roma
(128 d.C).
La potente suggestione del fascio
luminoso che irrompe dall’occhio
centrale della cupola crea una
simbolica presenza divina
all’interno dell’architettura.
gotica
Nell’architettura la verticalità e la leggerezza delle strutture
dialogano intensamente con sorgenti luminose di vaste dimensioni (finestre,
rosoni) e di ricche gamme cromatiche (vetrate colorate). 5
Agnese Pantani 5E a.s. 2012/2013 Tesina “Luce: tra
fenomeno e metafora”
Interno della Cattedrale di Notre Dame a Strasburgo (1235)
Le tecniche costruttive del gotico rendono le pareti leggeri diaframmi in cui
possono aprirsi vaste finestre e rosoni, che accentuano le suggestioni mistiche
dell’ambiente.
Dalla tarda pittura rinascimentale la luce diviene un soggetto dominante nella
composizione pittorica aprendo la strada all’impiego massiccio della luce
barocca,
nell’arte che la utilizza per enfatizzare il movimento e la
suggestione mistica (Caravaggio, Bernini).
Caravaggio 6
Agnese Pantani 5E a.s. 2012/2013 Tesina “Luce: tra
fenomeno e metafora” Vocazione di San Matteo
(1599-1600)
La luce intensa e naturale mette in risalto visi e membra su uno sfondo buio e
neutro, per caricare l’ambiente di una
intensa emozione religiosa.
Bernini
Estasi di Santa Teresa (1651) 7
Agnese Pantani 5E a.s. 2012/2013 Tesina “Luce: tra
fenomeno e metafora”
In una cappella concepita come uno spazio teatrale, la luce proveniente dalla
finestra nascosta esalta il senso di stupefacente misticismo della scena.
Nell’arte moderna lo studio della luce unitamente a quello dei colori ha
teoria della “massima luminosità”,
portato alla formulazione della a cui
Seurat.
contribuisce con i suoi studi Georges La teoria della massima
luminosità consiste nel fatto che accostando colori puri primari tra di loro, il
colore di unione che si ottiene guardandoli da lontano è più luminoso del
colore miscelato sulla tavolozza. Infatti, si ipotizzi di riempire un normale
foglio da disegno con piccoli tocchi di tempera color giallo e azzurro puri. Una
volta terminato si posi il foglio a una distanza di circa 3 metri affianco di un
altro foglio che avremo invece uniformemente dipinto di verde (colore
secondario derivante dalla miscelazione dei primari giallo + blu). Si nota
allora che il primo foglio, nonostante sia costituito da pennellate gialle e
azzurre, ci apparirà di un bel verde vivace e brillante. Il secondo foglio,
invece, pur presentandosi di un verde più uniforme, assumerà una tonalità
sorda, quasi come se il colore fosse stato sporcato o impastato con un altro più
scuro. “Una domenica pomeriggio
Eccone un esempio nel suo dipinto divisionista
all’isola della Grande Jatte”(1883):
Ma la luce non è solo un artificio o una tecnica pittorica per rendere il quadro
più “bello”, ma può rappresentare l’impressione che l’artista ha di un
determinato oggetto sotto una determinata luce. Questo è ciò che accade nei
pittori impressionisti, in particolare in Monet e Renoir, dove la luce diventa
vera e propria metafora del sentimento dell’artista nei confronti di ciò che
osserva.
Monet
Monet è il pittore impressionista che meglio rappresenta le caratteristiche di
questa corrente. Il nome stesso di Impressionismo viene desunto dal suo
“Impressione, sole nascente” (1872).
quadro 8
Agnese Pantani 5E a.s. 2012/2013 Tesina “Luce: tra
fenomeno e metafora”
Per quanto riguarda il discorso sulle sensazioni prodotte da un medesimo
oggetto, in diverse condizioni di luminosità, è particolarmente significativa la
Cattedrale di Rouen.
serie dedicata alla facciata della
Monet si dimostra del tutto indifferente alla pur grandiosa struttura
architettonica della costruzione. Egli, infatti, si concentra esclusivamente sul
gioco di luci e di ombre che la forte illuminazione solare produce sulla bianca
superficie della facciata e sul fitto ricamo delle cuspidi e degli archi
fiammeggianti, creando un’irripetibile armonia di toni che spazia dal giallo-oro
del portale principale alle ombre azzurrognole che si creano fra le nicchie e le
guglie. “Ogni giorno”, nota infatti Monet con sempre rinnovato stupore,
9
Agnese Pantani 5E a.s. 2012/2013 Tesina “Luce: tra
fenomeno e metafora”
“aggiungo e scopro qualcosa che non avevo ancora visto”. Ogni dipinto è
dunque la rappresentazione di una nuova impressione dell’artista, che si
rinnova ad ogni cambio di luce.
Renoir
Anche per Renoir la luce ha un ruolo fondamentale, infatti, in molte delle sue
opere i giochi di luci e ombre sono i protagonisti nascosti. Ad esempio, nella
“Moulin de la Galette”,
tela non sono tanto le persone i veri personaggi,
quanto la luce che penetra attraverso le fronde degli alberi e le ombre
irregolari che esse creano. Le Corbusier.
Infine, un uso molto particolare della luce è praticato da Cappella di
Appartenente alla corrente del Razionalismo, egli progetta la
Notre-Dame-du-Haut, in cui la luce penetra da finestre decorate di dimensioni
e forme differenti, che determinano suggestivi effetti di luce. Si potrebbe
dunque paragonare alle vetrate gotiche, ma qui le finestrelle non hanno un
ordine e una forma stabilite, lo stile è molto più particolare e originale.
In conclusione, la luce è determinante in tutta la storia dell’arte per
l’importanza che ha avuto nei diversi secoli nel simboleggiare le tendenze del
tempo e per valorizzarne le opere. 10
Agnese Pantani 5E a.s. 2012/2013 Tesina “Luce: tra
fenomeno e metafora”
La luce della saggezza
Libro III – versi 1-30 – ELOGIO DI EPICURO
E tenebris tantis tam clarum extollere lumen O tu, che in mezzo a tenebre così profonde potesti levare una
qui primus potuisti inlustrans commoda vitae, luce tanto fulgida, illuminando le gioie della vita,
te sequor, o Graiae gentis decus, inque tuis nunc per primo seguo te, o gloria del popolo greco, e nelle orme
ficta pedum pono pressis vestigia signis, da te tracciate ora pongo ben salde le impronte dei miei piedi,
non ita certandi cupidus quam propter amorem non tanto perché io voglia gareggiare con te, quanto perché
quod te imitari aveo; quid enim contendat hirundo desidero imitarti per amore.
cycnis, aut quid nam tremulis facere artubus haedi Come potrebbe infatti contendere la rondine
consimile in cursu possint et fortis equi vis? coi cigni? O come potrebbero mai i capretti dalle zampe
Tu, pater, es rerum inventor, tu patria nobis malferme emulare nella corsa l'impeto di un forte cavallo?
suppeditas praecepta, tuisque ex, inclute, chartis, Tu, padre, sei scopritore del vero; tu ci prodighi
floriferis ut apes in saltibus omnia libant, paterni precetti, e, come le api nei pascoli fioriti
omnia nos itidem depascimur aurea dicta, suggono per ogni dove, così noi nei tuoi scritti,
aurea, perpetua semper dignissima vita. o glorioso, ci pasciamo di tutti gli aurei detti,
Nam simul ac ratio tua coepit vociferari aurei, sempre degnissimi di vita perpetua.
naturam rerum divina mente coorta Infatti, appena la tua dottrina comincia a svelare a gran voce
diffugiunt animi terrores, moenia mundi la natura quale è sorta dalla tua mente divina,
discedunt. totum video per inane geri res. fuggon via i terrori dell'animo, le mura del mondo
Apparet divum numen sedesque quietae, si disserrano, vedo le cose svolgersi attraverso tutto il vuoto.