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INDICE
Prologo………………………………………………………………………………..5
Motivazioni personali…………………………………………………………………7
L’investigazione più antica: L’Edipo re di Sofocle……………………………….9
Il detective del Medioevo: Il nome della rosa di Umberto Eco…………………….12
Tra Dupin e Sherlock Holmes……………………………………………………..17
The murders in the rue Morgue di Edgar Allan Poe……………...…………………17
A study in scarlet di Arthur Conan Doyle…………………………………………...19
Dall’investigatore dilettante
alla squadra professionista: C.S.I. – Scena del Crimine………..…………………23
La criminologia……………………………………………………………………..26
La medicina legale…………………………………………………………………...26
La balistica…………………………………………………………………………...27
L’investigazione come
conoscenza: I metodi per arrivare alla comprensione……………………………….29
Bibliografia………………………………………………………………………….31
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PROLOGO
La Bibbia ci racconta che il male nel mondo nacque con il fratricidio di Caino. Da
quel momento l’odio diventò carattere peculiare dell’uomo, tanto resistente da avere
il potere di muovere la storia a suo piacimento, tanto forte da sopraffare anche
l’amore, tanto crudele da non risparmiare neanche i più deboli. L’omicidio è,
sicuramente, la massima espressione dell’odio. Ma una società razionale e civile,
deve, per difendere i suoi membri, perseguire e punire ogni colpevole di un atto così
terribile.
Ed ecco allora il bisogno di scoprire il perché, il come, e soprattutto il chi di quel
misfatto.
Al giorno d’oggi è la polizia che si occupa dell’investigazione, poiché l’uccisione è
considerata reato contro la comunità, in grado di destabilizzare l’ordine civile
formatosi. Ma nel mondo romano antico, questo misfatto era considerato
diversamente: la parte lesa era unicamente rappresentata dall’accusatore, e solo questi
aveva l’interesse di scoprire il colpevole. Nessun magistrato sarebbe intervenuto di
sua iniziativa: tramite la denuncia dell’accusatore, però, l’imperatore poteva decidere
di condurre direttamente le indagini. “Mancano non nella letteratura ma nel mondo
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antico, le premesse perché possa nascere la figura di detective”
Tacito, uno dei più noti storiografi romani, racconta nell’opera Annales (IV, 22) un
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fatto di cronaca nera . Il pretore Plauzio Silvano, per motivi ignoti, getta la moglie
dalla finestra. Su denuncia del suocero, l’imperatore Tiberio compie le indagini e
incrimina l’uomo per omicidio. Per la prima volta nella storia della letteratura
vengono usati metodi d’indagine minuziosi, attenti e (quasi) scientifici.
Ancora lo storico, sempre negli Annales (XIII, 44), ci riporta un’altra vicenda, che
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culmina con un omicidio . Il tribuno della plebe Ottavio Sagitta si innamora di una
donna già maritata, Ponzia e con la promessa di ricchi doni le fa lasciare il marito.
Ma la donna a questo punto non vuole più sposare il tribuno, avvallando diversi
motivi come scusante. Alla fine Ottavio riesce ad ottenere di passare un’ultima notte
con l’amata: si incontrano ognuno con una persona al fianco. Durante la notte, Ponzia
viene pugnalata dall’uomo, e la sua ancella ferita. All’indomani, viene scoperto il
cadavere, e tutti sono a conoscenza dell’incontro avvenuto la sera prima. Il liberto di
Ottavio si prende tutte le colpe, tuttavia una volta ristabilitasi l’ancella di Ponzia
racconta la verità e il tribuno viene processato.
Entrambi i racconti sono intermezzi che permettono al lettore di lasciare la lettura
impegnativa dei grandi eventi per una piccola pausa di rilassamento, anche se non si
distaccano completamente dagli argomenti affrontati prima e dopo.
1 L. Stupazzini, I meccanismi della suspense nei padri fondatori, in “L’educazione letteraria nel biennio” (a cura di F.
Piazzi), vol. I, p. 61; in F. Piazzi, A. G. Rampioni, Multa per aequora, letteratura antologia e autori della lingua latina,
vol. 3, Cappelli Editore, Bologna, 2007, p. 74
2 F. Piazzi, A. G. Rampioni, Multa per aequora, letteratura antologia e autori della lingua latina, vol. 3, Cappelli
Editore, Bologna, 2007, p. 73
3 Ivi, pp. 74-75 5
Prima ancora del periodo imperiale romano, possiamo trovare un “abbozzo” di storia
di detection, rappresentato da una delle più note tragedie che ci sono state
tramandate: l’Edipo re di Sofocle. Edipo agisce in prima persona per trovare chi ha
ucciso il re precedente, e approderà ad una tristissima scoperta.
Se lo scopo di una ricerca scientifica è anche quello di trovare cause e conseguenze di
tutti gli episodi, non si può prescindere dall’opera storiografica di Tucidide, La
guerra del Peloponneso: egli analizza tutto ciò che succede, tutte le azioni, le
situazioni e gli eventi, per afferrarne il significato e le circostanze da cui sono state
generate. Adopera inoltre termini scientifici al fine di cogliere tutti i particolari in
modo efficace e accurato.
Nel 1214, nacque Roger Bacon, latinizzato Ruggero Bacone. Oltre che frate
francescano, egli fu filosofo, teologo, e scienziato: pose le basi per il metodo
scientifico e per l’empirismo, ossia quel metodo che si propone di analizzare tutti i
casi particolari per arrivare ad una legge universale.
A questi si ispira senza dubbio la figura di Guglielmo da Baskerville, protagonista del
romanzo Il nome della rosa (1980) di Umberto Eco, la cui narrazione è ambientata
proprio nel Medioevo in un monastero benedettino. È qui presente anche il tema
dell’inquisizione, ossia di quei metodi spesso molto violenti che usava la Chiesa per
far confessare un ipotetico colpevole ed avere così un capro espiatorio.
Bisogna aspettare l’epoca degli illuministi perchè si presentino le premesse
favorevoli allo sviluppo di una sorta di romanzo poliziesco. In quel periodo infatti si
ha un incremento del numero di lettori, aumentano la divulgazione scientifica e
l’esaltazione della ragione e il pubblico presta sempre più attenzione alla criminalità e
alla giustizia; inoltre si sviluppa una nuova sensibilità al mistero, che produce una
sorta di ansia, di angoscia. Questo stato d’animo è una delle principali caratteristiche
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del gothic novel .
Circa cinque secoli dopo viene edito un racconto dello scrittore statunitense Edgar
Allan Poe (1809-1849), The murders of the rue Morgue, nel quale un uomo con
notevoli capacità analitiche risolve un caso di omicidio. Nel 1887 esce A study in
scarlet, primo romanzo dove vediamo protagonisti Sherlock Holmes e Watson, i
celebri personaggi nati dalla penna di Arthur Conan Doyle. Grazie a questi due
romanzi nasce il genere poliziesco, che avrà tanta fortuna negli anni a venire. In
questo genere di narrazione, non ci si sofferma tanto sull’efferatezza del crimine né
questa suscita particolare impressione nei personaggi principali. Proprio perchè il
romanzo poliziesco ruota attorno alla risoluzione di un crimine attraverso un
procedimento investigativo, all’enigma e ai personaggi non viene dato molto rilievo,
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eccezione fatta per il personaggio principale, il detective , colui che risolve il mistero
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ristabilendo l’ordine.
4 Il gothic novel, o romanzo del terrore, nasce in Inghilterra con Horace Walpole.
5 Le parole inglesi “detective” e “detection” derivano dal verbo latino “detegere”: scoprire
6 E. G. Laura, Storia del giallo da Poe a Borges, Nuova Universale Stadium, Roma, 1981, p.14 6
Arrivando ai giorni nostri, si può dire che il romanzo giallo sia uno dei generi più
seguiti e amati dal pubblico di tutto il mondo. Fa parte della paraletteratura, ossia di
quel tipo di letteratura atta allo svago, adeguata all’identificazione del lettore nel
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personaggio, e che non deve imporre principi etici o morali .
L’investigazione intanto diventa sempre meno un’ arte e sempre più un metodo in cui
la mera osservazione dei fatti non basta, essa si deve avvalere di esperimenti
scientifici per poter ottenere validità. Se nel Medioevo ognuno poteva essere indagato
e condannato a morte senza un regolare processo, solamente in nome della Santa
Fede; se nel XIX secolo era appena stato introdotto il corpo di polizia statale, e molti
lo designavano come spione, mouche, per cui toccava ad una persona esterna più
intelligente risolvere il caso; oggi sarebbe impensabile un’investigazione senza
concedere diritti all’accusato o senza strumenti altamente professionali. Piuttosto
recentemente sono stati introdotti corpi speciali per l’investigazione dei crimini più
efferati. Espressione di questo in Italia è la forza dei RIS, Reparto Investigazione
Scientifica dell’Arma dei Carabinieri, che ha la sua sede più prestigiosa a Parma. In
America è presente invece il CSI, Crime Scene Investigation, che ha ispirato la nota
serie Tv CSI. Questa ha il merito di aver portato nelle case di tutti i profani i segreti
della criminologia moderna, basata sull’analisi scientifica di ogni prova trovata su di
una scena del crimine. Tutto ciò è stato permesso dalle recenti scoperte nei rami della
chimica e della fisica.
MOTIVAZIONI PERSONALI
Ho scelto questo tema perché sono sempre stato affascinato da romanzi e serials
gialli. Già da piccolo ero un puntuale spettatore delle investigazioni di Jessica
Fletcher, detective donna nel telefilm “La signora in giallo”.
Mi sono appassionato pochi anni fa ai romanzi di Michael Connelly, ex giornalista di
cronaca nera del New York Times, che ambienta i suoi gialli a Los Angeles ed hanno
quasi tutti come protagonista il commissario di polizia Hieronimus Bosch, omonimo
del pittore rinascimentale. È sempre presente il tema dei più deboli, degli oppressi,
contro l’Hollywood degli attori ricchi belli e famosi. Troviamo la bambina resa
schiava delle pulsioni sessuali di un padre orco, troviamo il povero ingiustamente
accusato meramente perché di origine africana, troviamo spesso poliziotti corrotti.
In tutte e tre le serie di C.S.I. (Scena del Crimine, Miami e New York) sono presenti
diverse scene di violenza e di corpi straziati e mutilati, per esempio cadaveri divorati
dalle tigri dello zoo di Central Park, oppure persone che si strappano il braccio a
morsi per fuggire dal proprio aguzzino che li aveva incatenati. Queste hanno
sviluppato in me una specie di gusto dell’orrido e del terrore.
Mi ha sempre affascinato, inoltre, la terribile lucidità e lo studio che molti criminali
usano per arrivare a compiere un delitto. Preparano il piano con minuziosità e senza
lasciare traccia alcuna, lasciando tuttavia una firma, che può essere il tipo di arma del
delitto, il metodo con cui compiono il crimine, oppure come nella settima season di
7 F. Piazzi, A. G. Rampioni, op. cit., p. 279 7
C.S.I. – Scena del crimine facendo trovare dopo ogni omicidio un plastico
raffigurante la scena del delitto e il cadavere, compresi tutti i dettagli come le pentole
appese sopra il lavello e le foto sullo scaffale. L’indagine che porta poi alla scoperta
del serial killer dev’essere attenta e minuziosa, tale da non lasciarsi sfuggire
alcunché, poiché ogni particolare potrebbe mostrarsi come la chiave di volta per
comprendere il suo modus operandi, così da riuscire a prevenire il delitto.
L’anno scorso, studiando la tragedia, mi aveva colpito la figura di Edipo, che non si
accontenta di un responso divino, non vuole credere a ciò che non vede, ma ha
bisogno di scoprire la verità ricercando, interrogando, facendo chiamare testimoni
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senza farsi dissuadere da alcuno : è lui che si è preso il compito di scoprire la verità,
ed è proprio lui che scoprirà la verità, per quanto orribile si rivelerà.
In questo contesto mi è venuto il desiderio di elaborare la mia tesina di maturità sui