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Bibliografia :
http://www.hubblesite.org/
http://www.astrofili.org/
Fisica percorsi e metodo 3 Di J. D. Wilson e A. J. Buffa
Il nostro universo. Di Leonida Rosino 5
Hubble
Dall’alba dei tempi l’uomo ha sempre provato un incredibile fascino verso l’ignoto
attribuendone significati divini o metafisici per darne una spiegazione , allo stesso
modo il cielo stellato è stato un elemento di grande curiosità,tanto che la maggior
parte delle civiltà antiche attraverso lo studio e il mito iniziarono a conoscerlo pian
piano. Questo studio che iniziò con la nascita dell’uomo prosegue anche oggi seppur
con strumenti differenti. Nel 1990 il lancio del Telescopio Spaziale Hubble rappresenta
appunto ciò, il proseguimento di questo incredibile viaggio verso l’ignoto dove ogni
piccolo passo rappresenta una grande scoperta.
Cambiare Astronomia
Le scoperte di Hubble hanno trasformato il modo con cui gli scienziati guardano il
cosmo. La sua capacità di mostrare l'universo in dettaglio è senza precedenti. Ha
validato molte teorie sull'universo e ne ha anche suscitato di nuove, chiarendo il
percorso per gli astronomi del futuro.
Tra le sue molte scoperte, Hubble ha rivelato l'età dell'universo a circa 13-14 miliardi
anni, un dato molto più accurato rispetto ai precedenti secondo cui l’origine del tutto
sarebbe avvenuta da 10 a 20 miliardi di anni fa. Inoltre Hubble ha giocato un ruolo
decisivo nella scoperta dell’ energia oscura, una forza misteriosa che provoca
l'espansione dell'universo in accelerazione.
Hubble ha mostrato agli scienziati galassie in tutte le varie fasi di evoluzione, anche le
“galassie bambino” che sono vissute quando l'universo era ancora giovane, aiutandoli
a capire come le galassie si formano. Ha trovato dischi protoplanetari, gas e polveri
attorno a molte stelle, cause della formazioni di nuovi pianeti, come il nostro per
esempio che è nato nel medesimo modo. E questi sono solo una manciata dei suoi
numerosi contributi all’ astronomia.
L'enorme quantità di astronomia sulla base di osservazioni di Hubble ha anche 6
contribuito a renderlo uno dei più importanti osservatori della storia. Più di 6000
articoli scientifici sono stati pubblicati sulla base dei dati di Hubble.
Perché un telescopio spaziale?
Il telescopio spaziale Hubble è la soluzione diretta ad un problema che perseguita i
telescopi a partire dalla loro invenzione: l'atmosfera. Infatti ci sono delle sacche d'aria
nell'atmosfera terrestre che distorcono la vista dei telescopi a terra, non importa
quanto grandi o tecnologicamente avanzati siano questi telescopi , questa "distorsione
atmosferica rimane e, inoltre è la ragione per cui le stelle sembrano scintillare quando
si guarda verso il cielo(fenomeno causato dalla rifrazione atmosferica)
L'atmosfera, assorbe determinate lunghezze d'onda delle radiazioni, come gli
ultravioletti, i raggi gamma e i raggi X, prima che possano raggiungere la Terra. Gli
scienziati però spinti dal loro desiderio di conoscenza, devono studiare il cosmo nella
sua interezza e questo, dalla terra non è possibile. Allora, gli scienziati hanno deciso
di evitare questi problemi inserendo il telescopio 569 km sopra la superficie della
Terra.
COME FUNZIONA
Ogni 97 minuti Hubble compie un giro attorno alla Terra, si muove alla velocità di circa
cinque chilometri al secondo - abbastanza veloce per attraversare gli Stati Uniti in
circa 10 minuti. Mentre viaggia, lo specchio di Hubble cattura la luce e la dirige nei
vari strumenti scientifici con cui è equipaggiato
Hubble è un tipo di telescopio conosciuto come un riflettore Cassegrain. La luce
colpisce lo specchio principale del telescopio, o specchio primario, che rimbalza e
incontra uno specchio secondario. Lo specchio secondario concentra la luce in un foro
nel centro dello specchio primario che conduce agli strumenti scientifici del telescopio.
Spesso le persone credono erroneamente che la potenza di un telescopio risiede nella
sua capacità di ingrandire gli oggetti. Il lavoro dei telescopi in realtà è raccogliere più
luce di quella che l'occhio umano è in grado di percepire. Più è grande lo specchio di
un telescopio, maggiore è la quantità di luce che può raccogliere migliore è la sua
visione. Lo Specchio primario di Hubble è di 2,4 metri di diametro. Questo specchio è
piccolo rispetto a quelli dei telescopi sulla terra che possono essere anche di 10 metri
e oltre, ma la posizione di Hubble oltre l’atmosfera permette di ottenere una qualità
dell’immagine senza precedenti. Una volta che lo specchio cattura la luce, gli
strumenti scientifici di Hubble lavorano insieme o individualmente per permettere una
osservazione dettagliata. Ogni strumento è stato progettato per esaminare l'universo
in un modo diverso.
La Wide Field Camera 3 (WFC3) vede tre diversi tipi di luce: l’ ultravioletto,il visibile e
l’infrarosso, anche se non contemporaneamente. WFC3 è uno degli strumenti di 7
Hubble più recenti, e sarà utilizzato per studiare l'energia oscura, la materia oscura, la
formazione di stelle e la scoperta di galassie estremamente remote in precedenza
nascoste alla visione di Hubble.
Il Cosmic Origins Spectrograph (COS), quest’ altro nuovo strumento è uno spettrografo
che vede esclusivamente la luce ultravioletta. Gli Spettrografi agiscono in modo simile
ai prismi, separando infatti la luce proveniente dal cosmo nei suoi diversi colori. Ciò
fornisce una lunghezza d'onda dell’ oggetto osservato che ci racconta la sua
temperatura, la composizione chimica, densità e movimento.
La Advanced Camera for Surveys (ACS) vede la luce visibile, è stato progettato per
osservare alcune delle prime attività dell’universo. ACS aiuta a mappare la
distribuzione della materia oscura, rileva gli oggetti più distanti , aiuta nella ricerca di
pianeti e studia l'evoluzione degli ammassi di galassie.
Lo Space Telescope Imaging Spectrograph (STIS) è uno spettrografo che vede
ultravioletto,la luce visibile e l’ infrarosso, ed è conosciuto per la sua capacità di
scovare i buchi neri. Mentre COS funziona meglio con le piccole fonti di luce, come le
stelle o quasar, STIS può tracciare oggetti più grandi come le galassie.
La Near Infrared Camera and Multi-Object Spectrometer (NICMOS) è il sensore del
telescopio che rileva il calore. La sua sensibilità alla luce infrarossa( percepita dagli
esseri umani sotto forma di calore) permette di osservare oggetti nascosti dalla
polvere interstellare permettendo lo sguardo nello spazio più profondo.
Infine, il Fine Guidance Sensors (FGS), è un insieme di dispositivi che prendendo come
riferimento alcune "stelle guida" e mantenendo ad Hubble la giusta direzione
misurano la distanza tra le stelle, e i loro movimenti relativi.
Tutte le funzioni di Hubble sono alimentate dalla luce solare. I pannelli solari
convertono la luce solare direttamente in energia elettrica ma una parte di essa vieni
immagazzinata in delle batterie per mantenere il telescopio in esecuzione anche
quando si trova nella zona d’ombra della terra dove i raggi solare non arrivano.
Hubble Control Center:
Un quartetto di antenne sul telescopio invia e riceve informazioni dal Goddard Space
Flight Center di Greenbelt, il centro operativo da cui si gestisce questo incredibile
insieme di ottiche e strumenti. Il telescopio per gestire tutte le informazioni possiede
due computer principali e un insieme di altri più piccoli.
Siccome Hubble è un progetto a cui può accedere qualunque scienziato, il team che
dirige il telescopio deve selezionare solo alcuni scienziati, quelli che propongo e che
seguono le ricerche migliori.
Ogni anno circa 1.000 proposte vengono esaminate e circa 200 sono selezionati, per 8
un totale di 20.000 osservazioni individuali.
Storia
Il telescopio spaziale Hubble venne lanciato nello spazio a bordo dello Space Shuttle
Discovery il 24 aprile 1990. Questo non senza difficoltà:
Negli anni ’80 la Nasa, grazie al Congresso che approvò un finanziamento per il
progetto, potè dare vita al telescopio più potente mai creato. Si iniziarono gli studi per
creare nuovi strumenti e nel giro di poco tempo numerosi imprenditori vollero entrare
nel progetto.
Dopo alcuni ritardi, il lancio di Hubble era previsto per l’ottobre del 1986. Accadde
però che il 28 gennaio 1986 lo Space Shuttle Challenger esplose dopo un minuto dalla
sua partenza. Di conseguenza i voli Shuttle smisero per due anni. In questo arco di
tempo il team Hubble continuò a migliorare il telescopio aggiungendo batterie più
potenti e potenziando i vari strumenti.
Il 24 aprile 1990, Hubble fu lanciato in orbita a bordo dello Space Shuttle Discovery.
Dopo poco tempo che il telescopio era entrato in orbita, apparve chiaro che qualcosa
non andava. Nonostante le immagini fossero piu chiare e luminose di quelle dei
telescopi sulla terra il vero problema era un altro. Le immagini era sfuocate.
Lo specchio primario di Hubble, lucidato con tanta cura e attenzione nel corso di un
intero anno, aveva un difetto chiamato "aberrazione sferica”. La forma della lente era
leggermente sbagliata, la luce di conseguenza veniva concentrata in un punto diverso
da quello prestabilito. Per capire l’errore commesso dobbiamo pensare che nella
costruzione dell’ottica, la lente era più grande di 1/50 esimo di un foglio di carta ma
questo bastò per falsare la vista
Gli scienziati conoscevano l’esistenza di questo fenomeno ma ora dovettero affrontare
il problema in una situazione singolare.
Si trovò subito la soluzione. Inserire una serie di piccoli specchi che intercettando la
luce avrebbe corretto il difetto .Dopo 11 mesi di lavori per costruire questi specchi il 2
dicembre del 1993, un equipaggio di sette astronauti in 5 giorni di lavoro effettuò la
riparazione.
Il 13 gennaio 1994 comparvero le prime immagini, Hubble fu cosi trasformato nel
telescopio promesso e tanto aspettato.
Poi la vita del telescopio prosegui senza particolari complicanze, vennero solo fatte
diverse sostituzioni di alcuni strumenti potenziati e pochi aggiornamenti. 9
L’uomo si sa, è un essere curioso, vuole superare ogni limite, per questo sono già
iniziati i lavori per un nuovo telescopio molto più potente di Hubble, il James Webb
Space Telescope (JWST) che dalla sua orbita 1,5 milioni di km di distanza dalla Terra,
JWST svelerà i segreti della nascita delle stelle, galassie, sistemi solari e dal peering
tra la polvere che blocca la luce visibile. Il lancio è previsto per il 2014.
Le Stelle
Ora che siamo a conoscenza di cosa sia Hubble e di come funzioni, dobbiamo
analizzare quello che studia: i corpi celesti.
Il termine corpo celeste si riferisce a un qualsiasi corpo o oggetto astronomico non
appartenente al nostro pianeta come i pianeti, gli asteroidi, le stelle, i buchi neri ecc.
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(Nella fotografia alcuni esempi di corpi celesti)
La nascita di una stella avviene attraverso numerose fasi che coinvolgono non solo
la temperatura e la densità superficiale, ma soprattutto la massa, da cui dipende
prevalentemente lo sviluppo della stella. La condensazione delle polveri e dei gas
interstellari comporta la formazione di una nebulosa interstellare contenente
prevalentemente idrogeno (al 90%) l’elemento più leggero, elio e altri elementi più
pesanti in quantità minima.
ll graduale collasso della nube porta alla formazione dei globuli di Bok, densi
agglomerati di gas e polveri. Questi corpi celesti attraggono attraverso la forza di
gravità le polveri circostanti che muovendosi aumentano la loro energia cinetica che
viene poi convertita in energia termica a causa degli scontri con altre polveri e 11
agglomerati. I globuli di Bok subiscono cosi un aumento di temperatura e diventano
delle protostelle, degli astri molto caldi ma non ancora chiamabili stelle; raggiunta
questa situazione possono seguire due percorsi diversi: se la massa della protostella è
minore di 0.08 masse solari il corpo non ha sufficiente energia per dare vita alle
reazioni nucleari e di conseguenza si trasforma in una nana bruna, altrimenti se la sua