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Sintesi
Tesina Sull emigrazione italiana dall'unione del 1861 ad oggi. Parte in inglese su Ellis Island e sulla situazione degli italiani in america e parallelo con la Poesia di Pascoli Italy.
Estratto del documento

3

A George.. 4

INDICE:

Contesto Storico in Italia dal 1861 al dopoguerra

 analizzando in particolare gli aspetti riguardanti le

migrazioni.

“Mamma mia dammi cento lire che in America voglio

 andar …” : la canzone emblema delle emigrazioni

italiane verso l’America.

I viaggi degli emigranti e la compagnie di

 navigazione.

L’incubo di ogni emigrante: Ellis Island.

 I ‘Degos’: Gli italiani in America e le discriminazioni

 razziali.

‘Italy’, Giovanni Pascoli.

 Paragone degli argomenti trattati con la situazione

 d’immigrazione che sta subendo l’Italia oggi. 5

………….pagina 17

………….pagina 9 ………….pagina 19

………….pagina 21

………….pagina 13 ………….pagina 25

………….pagina 15 6

INTRODUZIONE:

E’ risaputo, nella vita bisogna viaggiare, muoversi e scoprire. La curiosità, tanto maledetta in più e più miti e

storie, è colei che fa

muovere il mondo. Per svago, per studio, per necessità. Muoversi è inevitabile.

Tuttavia, le radici di ogni persona non possono essere rimosse. Si può estirpare una pianta con l’intenzione di

ripiantarla altrove,

ma senza le sue radici questa non farà molta strada.

Le nostre radici ci seguiranno fino alla tomba, e belle o brutte che siano non lasceranno mai né noi, né la nostra

progenie.

E’ per motivi di studio che anche io nel 2011 ho deciso di partire. In Agosto presi un aereo alla volta dell’America.

Mi ero lasciata

indietro la Mia Italia e i Miei Italiani, e mai avrei pensato di ritrovarne altrettanti ad aspettarmi nella mia meta.

Benché quasi nessuno delle persone che ho conosciuto durante il mio viaggio fosse effettivamente italiano, e

benché nessuno 7

sapesse parlare la mia lingua (a parte qualche caso raro di storpiate parole in dialetto siciliano) tutti, in un modo o

nell’altro

avevano parte di quelle radici inestinguibili di sangue italiano in corpo.

In principio considerai la cosa semplicemente una divertente casualità. Fu durante la mia classe di American

History che studiai le

grandi immigrazioni che gli americani ebbero a cavallo tra il 1800 e il 1900: Irlandesi, Russi, Cinesi e, soprattutto,

milioni di Italiani,

che arrivavano in massa in cerca di cibo e lavoro.

Una volta tornata mi documentai meglio, e quello che scoprii fu un’immensa fetta di storia che a scuola veniva

semplicemente citata.

La storia del nostro popolo che disperato se ne andava per cercare un posto migliore. Non un popolo normale. Un

popolo di lavoratori, insopprimibili, indomabili, con un sangue dalle radici inestinguibili. 8

Emigrazione dal 1861 al 1981

3500000

3000000

2500000

2000000

1500000

1000000

500000

0

61 71 76 81 86 91 96 01 06 11 16 21 26 31 36 41 46 51 56 61 65 71 76 81

18 18 18 18 18 18 18 19 19 19 19 19 19 19 19 19 19 19 19 19 19 19 19 19 9

T utto ebbe inizio il 17 Marzo 1861, una tra le o lo stato delle infrastrutture, e questo li porta tra

date più importanti per l’Italia e gli italiani, l'altro a imporre tasse superiori a quanto il territorio

che segna la nascita del Regno d’Italia sotto possa pagare.

Vittorio Emanuele II, già Re di Sardegna. Data L’estraneità delle masse popolari dalla politica del

che inoltre, segna l’inizio di una fila di problemi che nuovo regno portano tra l’altro alla nascita del

causeranno una serie di crisi e migrazioni nel nuovo brigantaggio, soprattutto nelle zone meridionali, più

Regno. arretrate e isolate. In molte province dell'interno

Dal punto di vista giuridico tutto il nuovo stato bande di briganti, formate in gran parte da

assume la legislazione e la burocrazia del Regno di contadini, ex soldati borbonici, disperati, danno vita a

Sardegna. Lo Statuto Albertino viene applicato a tutte forme

le regioni del Regno a prescindere dai bisogni sociali di guerriglia violentissima, impegnando le forze

ed economici di ciascuno di essi. piemontesi e battendole ripetutamente.

Inoltre, poiché le leggi piemontesi attribuiscono il Queste sommosse mettono in evidenza il precario

diritto di voto in base al censo, solo il 2% della stato del Mezzogiorno che viene poi studiato e

popolazione può recarsi ai seggi (e la maggior parte analizzato con la

di questa è piemontese). Questione Meridionale.

Le basi di questo nuovo regime sono quindi molto Nel 1877 i professori universitari ed esponenti della

ristrette, conferendo al nuovo stato molta fragilità. Destra

storica Leopoldo Franchetti e Sidney Sonnino,

La maggior parte della classe dirigente non conosce pubblicano

affatto il meridione. E’ convinta che la ricchezza del Inchiesta di Sicilia

la loro con cui per la prima volta

Sud sia finora rimasta inespressa a causa dei richiamano l'attenzione pubblica sulla durezza delle

malgoverni precedenti e che l'unificazione dell'Italia condizioni

ne avrebbe da sola liberato le ricchezze nascoste. I di vita in alcune regioni del Sud e lo sfruttamento del

governanti non conoscono la povertà delle campagne 10

lavoro attraverso vari organismi quali l'Istituto per la

dei bambini siciliani nelle zolfare. Ricostruzione Industriale (IRI) e l'Istituto Mobiliare

Italiano (IMI), per dotare di infrastrutture i territori più

Alcuni anni dopo, nel primo decennio del Novecento, depressi del Meridione. Vennero migliorati i porti di

l’Italia Napoli e Taranto, costruite

si trova davanti a una difficile decisione: se alcune strade, ferrovie e canali, intrapresa la

partecipare o costruzione di un grande acquedotto e, soprattutto,

meno a quella guerra che è divampata in Europa, da ideato un ambizioso piano di bonifica integrale.

cui fino Tuttavia si trattò di investimenti che soddisfacevano

ad allora era riuscita a starne fuori. solo in minima parte le esigenze locali cosa che portò

Quando, nel 1915, gli interventisti riescono il meridione ad avere un ulteriore astio nei confronti

finalmente ad del nuovo regime.

avere la meglio, l’Italia entra in guerra contro la

Germania e l’Impero Austro-Ungarico. E nel corso della successiva Seconda Guerra

Sebbene tutta l’Italia, come tutta l’Europa, risenta di Mondiale nel Meridione la Mafia acquisisce sempre

questa guerra, nel meridione le ripercussioni sono più più potere, infiltrandosi negli organismi del potere

pesanti. politico ed economico

Mentre le industrie al Nord riescono a far andare

avanti l’economia, il Sud, ad esclusiva vocazione

agricola, si vede privato di manodopera tolta dai

campi e mandata al fronte come carne da macello.

Dopo il 1930 lo stato fascista si dimostrò interessato

ad allargare il proprio consenso mediante una

crescita economica che sostenesse la sua politica. A

tal fine promosse una serie di opere pubbliche 11

12

lasséla andà

suoi fratelli a la finestra

mamma mia lasséla andà

Quan’ fu stata in mezzo al mare

bastimento si l’è fundà

si l’è fundà

quan’ fu stata in mezzo al mare

bastimento si l’è fundà

I miei capelli son ricci e belli

l’acqua del mare li marcirà

li marcirà

MAMMA MIA DAMMI CENTO LIRE i miei capelli son ricci e belli

CHE IN AMERICA VOGLIO ANDAR l’acqua del mare li marcirà

Mamma mia dammi cento lire Le parole dei miei fratelli

che in America voglio andar sono quelle che m’àn trad ì

e voglio andar che m’àn trad ì

mamma mia dammi cento lire le parole dei miei fratelli

che in America voglio andar sono quelle che m’àn trad ì

Cento lire io te le do Le parole della mia mamma

ma in America no no no son venute la verità

no no no no la verità

cento lire io te le do le parole della mia mamma

ma in America no no no son venute la verità

Suoi fratelli a la finestra

mamma mia lasséla andà 13

F amosissima, la canzone “Mamma mia dammi

cento lire” è la rivisitazione di una ballata di

solito pubblicata come “La maledizione della

madre” che parla di una madre che non vuole

che la figlia sposi il Re di Francia, le disobbedisce e

attraversando un corso d’acqua a cavallo muore.

“Mamma mia dammi cento lire” si riferisce alle

migrazioni dei contadini settentrionali verso

l’America. Quando si penso agli emigranti italiani

subito ritorna l’immagine dei disperati contadini

meridionali in viaggio verso il Nord America con il

famoso “passaporto rosso”. In realtà quello fu il

secondo momento dell’ emigrazione italiana,

soprattutto consistente nei primi anni del ‘900. La

prima fase, invece, ha come protagonista i contadini

veneti, piemontesi o lombardi che ebbero però come

meta preferenziale il Sud America. 14

degli agenti e subagenti raggiunge 13.000 unità nei

I VIAGGI DEGLI EMIGRANTI primi anni del 1900.

Con la legge del 1901 la figura dell’agente viene

S abolita. Il compito di arruolare i migranti è dato a una

peranze, illusioni, inganni: ventina di compagnie di navigazione, previa

Spinti dalla miseria e dalla speranza di un autorizzazione ministeriale

futuro migliore, ma vittime dell’ignoranza e Anche se la grande emigrazione viene spesso

dell’analfabetismo, molti emigrati italiani sono rappresentata

facili prede di sfruttatori. come una emigrazione familiare, in realtà coloro che

Capillare e continuo è il lavoro degli agenti si recano negli Stati Uniti sono soprattutto individui

d’emigrazione. Da per tutto sono sparsi commessi singoli. I familiari arrivano in seguito.

che fiutano intorno la miseria e il malcontento e Naturalmente, i migranti finiscono sfruttati dalle

offrono il biglietto d’imbarco a quei disgraziati che compagnie,

vogliono abbandonare la patria, o li eccitano a dagli agenti, dai locandieri che cercano di realizzare

vendere la casa, le masserizie e la terra, per un doppio guadagno.

procurarsi il denaro per il viaggio. I trasporti dei migranti verso l’America del Sud sono

Nella prima fase dell’emigrazione di massa l’agenzia appannaggio delle compagnie genovesi, che

di emigrazione è un’impresa privata che nasce e ha utilizzano i

la sua sede principale solitamente nelle città costiere, classici velieri. Con il passaggio ai piroscafi a vapore,

sedi dei porti d’imbarco per le Americhe. Gli agenti molte compagnie chiudono i battenti, perché prive di

sono avventurieri che si recano personalmente nelle capitali

zone in cui si manifestano tassi di espatrio consistenti necessari per investire nella nuova tecnologia. Il

per reclutare emigranti e indirizzarli verso le trasporto dei migranti è, comunque, l’attività che

compagnie di navigazione disposte ad offrire permette di sopravvivere

provvigioni più alte per ogni emigrante arruolato. ed espandersi, nonché di contribuire allo sviluppo

Con l’espandersi del mercato, gli agenti rimangono dell’industria cantieristica e siderurgica. Il grande

nelle città costiere a negoziare il prezzo con le traffico verso il Nord

compagnie di navigazione, mentre i subagenti girano America è gestito soprattutto dalle compagnie

per il territorio alla ricerca di emigranti. Il numero straniere, 15

più organizzate e tecnologicamente avanzate. influenza, 3 per incidenti in coperta».

Al trasporto dei migranti sono assegnate le carrette

del mare, Ma non sempre le traversate finivano bene. Molto

con in media 23 anni di navigazione. Si tratta di spesso le navi non arrivavano a destinazione.

piroscafi in disarmo, chiamati “vascelli della morte”, E’ il caso questo della Nave di Sirio costruita a

che non potevano contenere più di 700 persone, ma Glasgow, che da Genova partì alla volta delle

ne caricavano più di 1.000, americhe, ma che affondò di fronte alle coste del

che partivano senza la certezza di arrivare a Capo Palos a Cartagena il 15 luglio 19006. 293 morti.

destinazione. E della Nave Utopia che partita da Trieste, fatta tappa

a Napoli il 17 Marzo 1891 affondò. 576 morti.

Per dormire, «l’emigrante si sdraia vestito e calzato E infine del Titanic, il transatlantico britannico. 1518

sul letto, morti.

ne fa deposito di fagotti e valigie, i bambini vi

lasciano orine

e feci; i più vi vomitano; tutti, in una maniera o

nell’altra,

l’hanno ridotto, dopo qualche giorno, in una cuccia

da cane.

A viaggio compiuto, quando non lo si cambia, ciò che

accade spesso, è lì come fu lasciato, con sudiciume e

insetti, pronto a ricevere il nuovo partente»

(Teodorico Rosati, ispettore sanitario sulle navi degli

emigranti, 1908).

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