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Il Processo di Anno Scolastico 2008/2009
Cromatura Pagina 4 di 19
LA CROMATURA
Più specificatamente, la cromatura è un rivestimento di Cromo su un manufatto di un
qualsivoglia materiale che ha lo scopo di proteggerlo dagli agenti esterni.
Il processo di cromatura utilizza quasi sempre come elettrodo un bagno a base di
acido cromico.
Esistono due tipi principali di cromatura:
Cromatura tradizionale o decorativa: è il semplice rivestimento di un sottilissimo
strato di cromo (di solito non supera i 3 µm); trova la sua applicazione in oggetti
che non sono sottoposti a elevate sollecitazioni
Cromatura a spessore: è un procedimento che serve a ridare un determinato
spessore (solitamente superiore a 3 µm) ad un oggetto consumatosi durante
l'utilizzo e rendendolo idoneo al reimpiego
VANTAGGI E DIFETTI
I principali vantaggi della cromatura sono:
Riduzione della corrosione, ossia quel graduale deterioramento di un materiale
ad opera di agenti chimico-fisici dell'ambiente con cui il materiale si trova a
contatto
Notevole indurimento superficiale del materiale , e quindi una notevole
resistenza ad usura, ossia la perdita progressiva e non desiderata del materiale
della superficie del pezzo a seguito dell’attrito
I difetti sono invece:
Insorgere di tensioni superficiali, e conseguentemente una compromissione
delle proprietà meccaniche del pezzo
Possibilità di rottura o porosità del film protettivo, con conseguente riscontro del
fenomeno detto Pitting o Vaiolatura, ossia quel fenomeno di corrosione
estremamente localizzato ed altamente rischioso che si può manifestare
sottoforma di fori che penetrano attraverso lo spessore del metallo
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CAMPI DI APPLICAZIONE DELLA CROMATURA
In funzione del tipo di cromatura, possiamo suddividere i particolari prodotti in due
categorie:
Particolari che subiscono forti sollecitazioni
(Cromatura a spessore): Fanno parte
di questa categoria particolari cilindri automobilistici, cuscinetti che lavorano in
ambienti umidi, testate dei pistoni marini, particolari che vanno a contatto con
sostanze corrosive o con la salsedine, ecc.
Particolari che vengono cromati a fini estetici
(Cromatura decorativa): Fanno
parte di questa categoria montature di occhiali, particolari di automobili,
particolari di orologi pregiati, rubinetti, ecc.
Montatura di occhiali cromata
Esempio di rubinetto Cromato
IL PROCESSO DI CROMATURA Tesina a
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Il processo di cromatura consiste nell’immersione dei pezzi in lavorazione in una
successione di bagni chimici e galvanici.
La cromatura vera e propria, infatti, avviene solo dopo una serie di passaggi intermedi
che hanno lo scopo di preparare la superficie dei particolari.
Si può affermare che esistono due fasi principali nella lavorazione: la preparazione
delle superfici da trattare e la deposizione del rivestimento metallico.
Di seguito vengono forniti degli schemi riassuntivi del processo.
Ogni schema identifica le lavorazioni in base alla natura del materiale trattato:
Materiali metallici Materiali non metallici
Sgrassatura Rivestimento con materiale
conduttore
Sgrassatura
Decapaggio Decapaggio
Nichelatura
Attivazione Nichelatura
Cromatura Attivazione
elettrolitica
Cromatura
PREPARAZIONE DELLE SUPERFICI
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Fanno parte di questa prima fase la sgrassatura ed il decapaggio.
Queste vengono praticate sui pezzi con lo scopo di rendere ottimale la finitura
superficiale.
Sgrassatura
Serve ad ottenere la rimozione di grassi ed oli dalla superficie dei pezzi in lavorazione
le quali, se non eliminate, comporterebbero una non uniforme deposizione di
materiale.
Esistono due modi distinti per eseguire la sgrassatura:
Sgrassatura chimica: viene attuata immergendo il pezzo in lavorazione in
vasche contenenti apposite sostanze che sciolgono i grassi.
Tali bagni, che negli anni passati erano a base di cloro e che venivano affiancati
da un emettitore di ultrasuoni, sono stati sostituiti da altri alcalini a base
acquosa per rispettare gli standard ambientali in vigore
Sgrassatura elettrolitica: è il metodo più usato per la preparazione dei metalli
prima dell’elettrodeposizione.
Nella sgrassatura elettrolitica i pezzi da trattare sono collegati come catodi o
anodi ed il rispettivo trattamento si chiamerà sgrassatura catodica o anodica.
In entrambi i casi si ha uno sviluppo gassoso il quale costituisce una forte
agitazione meccanica e facilita il distacco dei grassi ed il rinnovo della soluzione
sul pezzo.
Le sostanze utilizzate nei bagni sono simili a quelle della sgrassatura chimica
Decapaggio
Decapaggio, o neutralizzazione, serve ad eliminare tracce di alcalinità ed a rimuovere
l’eventuale ossidazione superficiale dovuta alla sgrassatura anodica.
Anche questo trattamento può essere chimico o elettrolitico.
Approfondimento
LA CROMATURA DI MATERIALI PLASTICI
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DEPOSIZIONE DEL RIVESTIMENTO METALLICO
Fanno parte di questa seconda fase le vere e proprie fasi di nichelatura e cromatura
Nichelatura
La nichelatura riveste una fondamentale importanza per ottenere gli obiettivi di
resistenza alla corrosione e di durata dei pezzi.
E’ possibile definire due differenti processi di trattamento:
Nichelatura lucida: è il processo utilizzato, da solo o con il successivo, per
ottenere la finitura lucida dei pezzi
Nichelatura opaca: viene utilizzata come fondo prima della nichelatura lucida ed
ha la funzione di “coprire” ed eliminare eventuali velature provenienti dalla fase
di pulitura nonché di migliorare la resistenza del ferro alla corrosione
Nota: I particolari economici o poco pregiati che non devono presentare precise
caratteristiche estetiche vengono solo nichelati
Attivazione elettrolitica
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Dopo il trattamento di nichelatura ed il relativo lavaggio, i pezzi nichelati richiedono,
prima della cromatura, un trattamento di attivazione.
E’ un trattamento in un bagno alcalino di composizione simile a quella di sgrossatura,
così come simili ad essa sono gli effetti ottenuti sul pezzo in lavorazione
Cromatura
Il trattamento di cromatura conferisce ai pezzi il colore caratteristico, la durezza
superficiale e la resistenza alla corrosione.
Il bagno utilizza una soluzione di Acido Cromico con la presenza di piccole
concentrazioni di Acido solforico ed altri additivi.
GLI IMPIANTI GALVANICI Tesina a
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Per impianto si intende il complesso di apparecchi ed attrezzature atto a svolgere con
continuità ed in modo automatico una lavorazione.
In particolare l’impianto galvanico consiste in una serie di vasche contenenti sostanze
chimiche che si utilizzano nelle varie lavorazioni ed all’interno delle quali i pezzi
vengono posti in modo automatico.
I pezzi in lavorazione trovano alloggio in due tipi di attrezzature: i telai, molto diffusi
negli impianti galvanici, ed i rotobarili, utilizzati per le lavorazione di piccoli particolari.
Esistono varie tipologie di impianto.
La scelta di questa tipologia viene effettuata tenendo conto della produzione.
Di seguito si elenca una lista descrittiva riguardante i principali impianti galvanici.
Impianti manuali
Sono impianti indicati per lotti di produzione medio - bassi.
È l’unica tipologia di impianto nella quale i particolari in lavorazione vengono spostati
dall’operatore addetto.
Gli impianti semi-automatici si differenziano per l’applicazione di una paranco aereo in
grado di facilitare l’operatore nel trasferimento dei pezzi da una posizione di lavoro
all’altra. Impianto a 4 linee manuali
(La Galvano, Milano)
Impianti a programma o impianti in linea
Garantiscono un’elevata produttività ed una notevole flessibilità e risultano essere gli
impianti più idonei anche per il trattamento a rotobarile.
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Impianto automatico a telai
(Istikbal Boytas , Turchia)
Impianti a bracci
Generalmente a telai, garantiscono il massimo risultato in termini di produttività con
spazi occupati ridotti. Tesina a
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L’applicazione tipica di questi impianti è nel settore della rubinetteria, dove la
sequenza chimica generalmente non varia e le quantità sono elevate.
L’impiego del PC permette di gestire contemporaneamente cicli di produzione
differenti. Impianto automatico a
bracci (Tecno-Crom,
Brescia)
Impianti transfer
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Permettono soluzioni e combinazioni costruttive spesso non possibili con altre tipologie
d’impianti.
Gli impianti “Transfer” presentano le seguenti caratteristiche: semplicità,
compattezza, economia, sicurezza, durata e versatilità.
Impianto a “Transfer” a telai (Protime,
Brescia)
LE VASCHE Tesina a
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Le vasche all’interno delle quali avvengono le reazioni chimiche vengono costruite
assicurandosi che, i materiali che le rivestono, siano in grado di resistere sia agli
agenti chimici componenti le soluzioni sia alle elevate temperature che scaturiscono
dalle reazioni.
Per questo motivo, le vasche, che vengono generalmente costruite in acciaio Fe39 o
acciaio inossidabile vengono rivestite internamente con fogli in PVC semirigido
incollato e saldato.
Al fine di riscaldare le soluzioni chimiche, con lo scopo di ottenere una reazione
migliore, vengono poste delle serpentine opportunamente dimensionate.
Vasca in fase di realizzazione Interno della
vasca
rivestito in
PVC
Vasca durante in
fase di lavorazione
I ROTOBARILI Tesina a
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I rotobarili sono dei veri e propri cesti forati, all’interno dei quali vengono posti i pezzi
in lavorazione.
Quando il cesto viene immerso nelle vasche, viene movimentato con lo scopo di
sottoporre tutte le superfici dei particolari alla reazione chimica in corso.
Nel processo di cromatura trovano applicazione solo per la produzione di piccoli
particolari.
I TELAI
I telai sono un tipo di attrezzatura molto utilizzata in questi processi galvanici.
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Per attrezzatura si intende un dispositivo appositamente progettato e costruito per il
corretto posizionamento, il centraggio ed il successivo bloccaggio di uno o più pezzi
che devono essere sottoposti a lavorazioni.
Un telaio presenta la seguente struttura:
Sostegni
Struttura portante
Ganci
Sostegni
Servono come supporto per il posizionamento sui bracci o sui carrelli.
Il ruolo che questi rivestono è quello di collegare il telaio alle barre di rame, a cui è
collegata la corrente elettrica. Tesina a
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Di conseguenza funzionano anche come collegamento tra i particolari in lavorazione
ed il polo negativo della corrente.
Struttura portante
La struttura portante viene solitamente realizzata in ottone, il quale garantisce
distribuzione ottimale ed uniforme della corrente.
Nel caso di impianti manuali si tende ad utilizzare l’alluminio in modo da alleggerirne il
peso.
La struttura viene inoltre rivestita di speciali materiali plastici la cui componente
chimica varia in funzione delle sostanze cui verrà sottoposto il telaio.
Ganci
Il ruolo dei ganci è di notevole importanza in quanto sono i sostegni sui quali il pezzo
andrà posto.
In particolare i ganci devono:
Adattarsi alla conformazione dei pezzi
Sostenerne il peso per evitare che cadano durante il trattamento
Essere il più possibile flessibili in
modo da facilitarne il trattamento
La realizzazione dei ganci avviene
mediante un impianto automatico e, una
volta montati e plastificati insieme alla
struttura, si deve rimuovere il
rivestimento plastico in modo da