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Di queste case
non è rimasto
che qualche
brandello di muro
Di tanti
che mi corrispondevano
non è rimasto
neppure tanto
Ma nel cuore
nessuna croce manca
E' il mio cuore
il paese più straziato
Parafrasi
Di queste case non è rimasto che qualche frammento di muro. Di tanti che
scambiavano con me parole non è rimasto neppure un brandello. Ma nel cuore
nessuna croce manca.
È il mio cuore il paese più straziato.
Spiegazione
La distruzione di un paese diventa, in questa lirica, l’emblema del dolore del fante-
poeta, che sembra rivivere lo strazio provato, dopo la battaglia, di fronte alle rovine
penose di San Martino del Carso: case ridotte a cumuli di macerie, con qualche
brandello di muro ancora in piedi, persone (commilitoni e abitanti di quel paese)
letteralmente dissolte dalle cannonate, ma presenti e vive nel cuore del poeta, un
cuore straziato, proprio come quel paese, un cuore straziato dai ricordi brucianti di
giorni di morte e di rovina. L’analogia tra paese e cuore è folgorante in questo senso.
Nel precario confine tra la vita e la morte, quando ogni cosa può rovesciarsi nel suo
opposto o scomparire per sempre, in un attimo, all’improvviso, San Martino del Carso
diventa l’emblema della dialettica tra essere e nulla. Solo chi sopravvive a una tale
tragedia, con il cuore come un cimitero pieno di croci, può “comprendere”, come il
fante-poeta, e gridare al mondo il suo attaccamento alla vita.
L’immagine fragile del cuore straziato richiama quella iniziale del brandello di muro,
racchiudendo il componimento in un cerchio di dolore.
Veglia
Un'intera nottata
buttato vicino
a un compagno
massacrato
con la sua bocca
digrignata