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Indice degli argomenti
Introduzione: Cos’è la Coca-Cola pag. 3
I. La bevanda
A. Storia della Coca-Cola
1. Nascita pag. 3
2. Sviluppo pag. 4
B. Produzione ed ingredienti
1. La misteriosa composizione della Coca-Cola
pag. 6
II. Coca-Cola company
A. Azienda
1. Vendite pag. 7
2. Imbottigliatori pag. 7
3. Prodotti e marchi pag. 8
4. Nascita del direct marketing pag. 9
5. Impegno sociale pag. 9
B. Scorrettezze e boicottaggio
1. Danni alla salute pag. 10
2. Effetti immediati pag. 11
3. Antisindacalismo pag. 11
4. Igiene e problema acqua pag. 12
III. Curiosità e leggende
A. Design
1. Il marchio pag. 12
2. La leggendaria bottiglietta pag. 12
B. Coke-lore
1. Coca-Cola come solvente pag. 13
2. Coca-Cola e aspirina pag. 13
3. Coca-Cola come contraccettivo
pag. 13
C. Pubblicità
1. Babbo Natale e la Coca-Cola pag. 14
2. La Coca-Cola nel mondo e Curiosità
Welcome to Coca-Cola side of life 2
pag. 15
3. La Coca-Cola e i messaggi subliminali
pag. 16
Sitografia pag. 18
Welcome to Coca-Cola side of life 3
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Cos’è la Coca-Cola
La coca-cola è la bibita analcolica più venduta al mondo.
Il nome deriva dalla sua composizione. Sono tutt’ora utilizzati i
due principali ingredienti: estratti provenienti dall’aromatica noce
di cola (fonte di caffeina) e dalle foglie della pianta di cocaina
(privata dalle sostanze psicotrope).
Coca-Cola: nascita
La storia della Coca-Cola ha inizio nel maggio del 1884 nella
casa di John Stilth Pemberton ad Atlanta in Georgia. Egli era
un farmacista che, come tanti allora, si faceva chiamare
"dottore", anche se non si è mai trovata traccia di una sua
laurea in medicina. Fondò la Pemberton Pharmacy. Qui
inventò un vino di cola, ispirato dal successo del còrso Angelo
Mariani. L'anno seguente, fu varata la legge del
proibizionismo, Pemberton fu costretto a sviluppare una
versione analcolica del vino nella bottega di Jacob,
aggiungendo aromi di frutta, zucchero e acido citrico,
mantenendo il contenuto di cocaina che si credeva possedere
miracolosi effetti benefici. Il suo sciroppo era un
medicinale con la capacità di curare le emicranie
e alleviare l'affaticamento.
Questo era il periodo d'oro per le medicine
artigianali, tutto era lecito sul mercato libero se
si riusciva a convincere la gente che il prodotto
curava l'insonnia, faceva crescere i capelli
oppure guariva la stitichezza. Vicino alla sua
bottega vi era un bar. Il locale era gestito da
Venable, un suo caro amico.
Pemberton lo convinse a mescolare un po' dello sciroppo con acqua e a provarlo. Al
gestore piacque e decise immediatamente di venderlo. Così per la prima volta
qualcuno pagò un nichelino per un bicchiere della preparazione. In un paio di giorni
fu scelto il nome di Elisir e sciroppo di Coca Cola. Vari soci della Compagnia
Pemberton presero parte alla scelta del nome. Al segretario contabile della
Compagnia, Frank Robinson venne l'idea di mettere insieme le
parole "Coca" e "Cola", due degli ingredienti del tonico.
Il 29 maggio il giornale pubblicò la prima inserzione per la Coca-
Cola. In meno di un mese dalla sua introduzione sul mercato più
di una ditta già vendeva la Coca-Cola: piatta, liscia e non
frizzante. Il cambiamento era avvenuto accidentalmente. John
Wilkes aveva alzato un po' il gomito la sera prima, si era
svegliato con un terribile mal di testa e aveva cercato sollievo
nella Coca-Cola. Wilkes aveva richiesto a voce bassa un bicchiere
di Coca-Cola al bar di Venable. Il cameriere per sbaglio mescolò
lo sciroppo con acqua frizzante. La bevanda piacque a Wilkes e diede sollievo alle
sue tempie martellanti. Da allora divenne consuetudine mescolare lo sciroppo di
Coca- Cola con acqua frizzante.
Welcome to Coca-Cola side of life 4
Coca-Cola: Sviluppo
La Coca-Cola non ebbe successo commerciale sotto
la direzione di Pemberton. Nel primo anno furono
venduti solo 92 litri di sciroppo, sufficiente per
3200 bicchieri. Le vendite fruttarono $50, ma ne
erano stati spesi $73,96 per la pubblicità.
L'anno seguente le vendite aumentarono
enormemente e raggiunsero più di quattromila
litri.
Pemberton era convinto e soddisfatto del
prodotto ma non aveva il capitale necessario per
promuoverlo.
Nel luglio 1887 Pemberton offrì al suo amico, George Lowndes,
due terzi dei diritti di proprietà sulla formula per la Coca-Cola.
Questi trovò l'offerta interessante, ma non era interessato alla
vendita dello sciroppo. Si rivolse, allora, ad un esperto di vendite,
Willis Venable, per vedere se volesse entrare nell'affare. Ne era
attratto ma non aveva i soldi per la sua parte dell'acquisto. Il
prestito arrivò da Lowndes stesso.
Venable cominciò a produrre la Coca-Cola nel tempo libero ma
Lowndes non era contento del risultato. Gli ordini si accumulavano
perché Willis era troppo occupato per evaderli. Lowndes comprò la
sua parte e presto cedette due terzi della compagnia a W. Walker e
alla sorella. Walker chiese, in seguito, l'aiuto di due uomini.
Uno era Jacob, proprietario della farmacia dove venne prodotto lo sciroppo di Coca-
Cola per la prima volta e l'altro era un farmacista di grande successo, Asa Candler.
I tre divennero soci di una nuova compagnia chiamata Walker, Candler e Company.
Nel 1888 comprarono la terza parte rimasta a Pemberton per la somma di $550. A
questo punto Walker e sua sorella avevano due terzi della proprietà della Coca-
Cola e Candler un terzo. Il 17 aprile Asa comprò dai fratelli Walker un alto terzo
divenendo il maggiore proprietario. Pemberton morì quattro mesi
dopo a causa della sua dipendenza alla cocaina.
Il 30 agosto 1888 Asa comprò la proprietà
della ricetta per mille dollari e la incorporò
nella Coca-Cola Corporation. Quella che aveva
in testa era una tattica promozionale semplice
ma geniale. Il suo vero genio era nel marketing
tant’è che la Coca-Cola non esisterebbe oggi
se Candler non vi fosse stato coinvolto.
Egli era attratto da questo prodotto non per la
sua qualità ma per il semplice fatto che soffriva di emicranie
Welcome to Coca-Cola side of life 5
fortissime e credeva nel potere della bevanda di combattere il mal di testa. Asa
aveva dovuto convivere con questo male da quando era stato coinvolto, da
bambino, in un terribile incidente.
Il fatto che Asa abbia convinto suo fratello, un pastore metodista, a vendere il suo
nuovo prodotto mostra un aspetto divertente della sua personalità. Più tardi
avrebbe fatto bere la Coca-Cola all'altro fratello, un giudice, facendogli dare in
questo modo la sua approvazione al prodotto, almeno implicitamente.
Candler iniziò ad occuparsi della Coca-Cola soprattutto
perchè vedeva guadagno. Non si sarebbe mai aspettato che
l'affare sarebbe diventato così vantaggioso da poter
lasciare tutto il resto dei suoi affari farmaceutici.
Ernest Woodruff era un ricco finanziere interessato alla
Coca-Cola co. Candler lo conosceva di fama e non era
intenzionato a vendere la sua azienda. Mise sul mercato la
Coca-Cola per una cifra spropositata,
25 milioni di dollari, cercando di
mettere fuori gara Woodruff. Ma
Ernest riuscì comunque a racimolare
l’investimento e comprò la società.
Chiuse l’affare pensando solo di aver
effettuato un ottimo investimento ma non ebbe
intenzione di prendere in mano l’impresa in prima
persona.
Nel 1924 Ernest passò la guida della Coca Cola Company a
suo figlio, Robert Woodroof.
Robert accettò l’incarico solo dopo aver chiarito che
voleva essere un vero manager dal potere decisionale. Il giovane molto
interessato alla gestione dell’azienda e supervisionò ogni aspetto, la compagnia
ebbe una crescita fuori da ogni aspettativa.
Welcome to Coca-Cola side of life 6
La misteriosa composizione della Coca-Cola
Il nome Coca-Cola fu ideato da Frank Robinson in quanto il famoso sciroppo di
Pemberton era costituito da foglie di cocaina e noci di cola in uguali quantità. Le
noci di cola, che sono resistenti semi di un albero che cresce in Africa, contengono
la ben nota caffeina (sostanza stimolante presente nel caffè). La caffeina è stata
mantenuta dalla formula originale della Coca-Cola, eccezion fatta per la versione
senza caffeina, ed è uno dei motivi per il quale la bevanda produce assuefazione.
Alla luce di queste informazioni ci si chiede se le foglie di coca utilizzate siano o
meno ricche del principio attivo. In realtà da molti decenni le sostanze psicotrope
sono state omesse.
La ricetta odierna della Coca-Cola è un mistero ben rinchiuso nella cassetta di
sicurezza della sede di Georgia ad Atlanta. Poche persone hanno avuto il permesso
di partecipare alla preparazione della formula della Coca-Cola e, di queste, nessuno
conosce gli ingredienti se non numericamente: in altre parole non sanno cosa siano
veramente queste sostanze poiché nelle aziende gli ingredienti sono numerati e
non viene specificato il reale contenuto, specialmente l'ingrediente più segreto, il
7X. ricostruzione (digitale) dello scritto ritrovato da Mark Pendergast
Welcome to Coca-Cola side of life 7
La formula, così ben custodita, ha aggiunto un'aura di mistero e di
fascino alla Coca-Cola per molti anni. C'è stata molta speculazione
circa i vari componenti, e i concorrenti hanno speso molto tempo e
denaro per cercare di riprodurla. Come oggetto da collezione vale forse
duemila dollari. Mark Pendergast durante la lavorazione del suo libro
"Per Dio, per il paese e per la Coca-Cola. La storia non autorizzata del
più grande soft drink americano e la compagnia che lo ha creato" si
imbatté in quella che sembrava essere una ricetta della Coca-Cola. La
cosa curiosa è che tale scritto non aveva alcun nome ad eccezione per
una X in cima alla pagina. La sezione riguardante l’ "aroma" corrisponde al "7X",
anche se gli ingredienti sono soltanto sei.
Forse più avanti fu aggiunta la vaniglia come settimo componente. "E.f. di coco"
significa estratto fluido di cocaina, ma le noci di cola non vengono nominate;
appare soltanto il citrato di caffeina. Quest’ultimo particolare crea sospetto
sull’autenticità del documento ma la coca-cola co. non si è mai espressa.
Pendergast chiese a un portavoce della compagnia cosa sarebbe accaduto se se
avesse pubblicato nel suo libro la formula originale con precise indicazioni. Egli
fece un largo sorriso e diede la risposta che non si sarebbe mai aspettato: "Mark,
diciamo che questo è il tuo giorno fortunato. Ho una copia di quella formula proprio
qui nella mia scrivania". Dopo aver aperto il cassetto gli porse il documento. "Ecco
qua. Cosa hai intenzione di farne?". "Beh, la metterei nel mio libro". "E poi?".
"Qualcuno potrebbe decidere di mettersi in affari in concorrenza con la The Coca-
Cola Company". "E come chiamerebbero il loro prodotto? Non potrebbero chiamarlo
Coca-Cola, perchè li citeremmo in giudizio, diciamo che lo potrebbero chiamare
Yum-Yum e potrebbero insinuare, senza correre il pericolo di un processo, che la
Yum-Yum è la vera formula originale della Coca-Cola…Bene. E allora? Quanto la
farebbero pagare? Come la distribuirebbero? Come la pubblicizzerebbero? Capisci
cosa intendo dire? Abbiamo impiegato più di cento anni e speso quantità di denaro
per costruire il capitale di questo marchio. Senza le nostre economie di scala e il
nostro fantastico sistema di marketing chiunque cercasse di riprodurre il nostro
prodotto non avrebbe possibilità e dovrebbe stabilire prezzi troppo alti. Perchè
qualcuno dovrebbe cambiare e comperare la Yum-Yum che è proprio uguale alla
Coca-Cola, ma costa di più, quando è possibile procurarsela in ogni parte del
mondo?". Pendergast non riuscì a pensare ad alcuna risposta.
Coca-Coca company: Azienda
La Coca-Cola Company è una delle più grandi aziende
produttrici di bevande analcoliche e sciroppi del
mondo con un fatturato di 22 miliardi di dollari l’anno
e 49000 lavoratori alle sue dipendenze. La sede della
Coca-Cola si trova ad Atlanta (Georgia) nella stessa
città dove Pemberton la inventò. La Coca-Cola co. è
un’ azienda quotata alla Borsa di New York.
Il Rapporto annuale del 2005 rivela che la società
vende più di 400 diversi tipi di bevande in più di 200
paesi e territori del mondo.
Generalmente la Coca-Cola produce concentrati che
vengono poi venduti a varie società imbottigliatrici