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La seguente tesina di maturità descrive il caffè, collegandolo con i seguenti argomenti: l'e-commerce in informatica, l'advertising in Inglese, la pausa caffè in Diritto, il business plan in Economia aziendale, il break-even point in Matematica, le tasse e le imposte in Scienze delle finanze. La tesina continua con l'analisi di questi temi: Italo Svevo in Italiano, Trieste irredente in Storia e infine l'effetto della caffeina in Educazione fisica.
Informatica - E-commerce.
Inglese - Advertising.
Diritto - Pausa caffè.
Economia aziendale - Business Plan.
Matematica - Break-even point.
Scienze delle finanze - Tasse ed imposte.
Italiano - Italo Svevo.
Storia - Trieste irredente.
Educazione fisica - Effetti della caffeina.
ADVERTISING
Advertising is a form of promotion that companies
use to persuade people to buy their goods and
services.
The most popular advertising media are:
Television;
Radio;
Press;
Internet (e-Commerce, social networks);
Posters and billboards.
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The power of advertising
Adverting messages are usually classed into 3
types:
Persuasive: the aim is to create in the potentional
customer the desire to buy a product.
Informative: is designed to give information in the
public interest.
Competitive: encourages the public to buy a certain
brand rather than one from the competition.
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There are various ways in which
advertisers make their adverts and
commercials memorable and
persuasive.
They use:
Visual images: very
important to
capture the attention
of the consumer.
They can appeal to
consumers’ emotions
and ambition;
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Slogans: must be intriguing
witty or catchy phrases
associated with a product that
are easily remembered and very
effective.
illy Lavazza
Both and , are leaders in branding
strategies and are recognized as quality coffee
worldwide.
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PAGE Diritto
Cassazione : si alla pausa caffè
durante le ore di lavoro ma
“moderazione”.
Con la sentenza n. 4509/2012 i giudici
hanno precisato che può tollerarsi,
durante le ore di lavoro, un piccolo break
"pochi minuti”,
di perché permette di
recuperare le energie psico-fisiche e
favorisce un successivo migliore
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espletamento del servizio.
PAGE La pausa
Le modalità e la durata della pausa sono stabilite
dai contratti collettivi di lavoro, in difetto della
quale “al lavoratore deve essere concessa una
pausa di 10 minuti, che spetta nel caso di orario
giornaliero superiore alle 6 ore”, così come previsto
dal Decreto Legislativo n. 66 del 2003, all’art. 8.
Anche se l’argomento rimane controverso e di
difficile regolamentazione, come in molte cose
quello che dovrebbe prevalere, sia da parte dei
datori di lavoro che dei dipendenti, è la misura e il
buon senso.
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Per il lavoro al computer?
Il lavoratore
videoterminalista ha
diritto ad una pausa
di 15 minuti ogni 120
minuti di attività al
personal computer
oppure al
cambiamento di
attività da svolgere
in ufficio.
La pausa fa parte
dell’orario di lavoro
(è deve essere
retribuito)!
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PAGE Astensionismo
"tollerate"
Chiaramente a fronte di queste pause
dalla Cassazione, molte altre sono invece
considerate dalla Corte come situazioni ad alto
rischio di licenziamento o, nei casi meno gravi,
una sanzione disciplinare.
Basta pensare che il lavoratore rischia il posto (o un
richiamo) se si assenta senza un giustificato
motivo dalla propria postazione oppure se si
allontana per andare a prendere un caffè per un
periodo più lungo dei 10 minuti consenti per legge
(oppure come stabilito nel contratto aziendale).
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Business Plan
piano d’affari,
Il Business Plan, o è una
presentazione a 360 gradi dell’azienda che
si vuole avviare ed è considerato un
strumento indispensabile di analisi
preventiva dei rischi e benefici dell'attività.
Inoltre il business plan è spesso considerato
uno strumento complesso, ma è
fondamentale per ottenere i finanziamenti
necessari dalle banche per aprire un’attività.
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I giusti requisiti per aprire un
caffè
In primis, bisogna avere una idea originale e
conoscere le esigenze del mercato!
Un esempio: La mia idea sarebbe di proporre sul mercato
italiano la vendita di caffè aromatizzato. Avendo già fatto
una ricerca iniziale per informarmi sull’esistenza di aziende
italiana che vendano questo genere di prodotti, ho
riscontrato che ad oggi c’è ancora un ampio margine per
introdurre questa novità nei bar e sul mercato italiano.
Se il solito gusto del caffè non vi basta, potrete scegliere
tra le selezioni più interessanti di caffè aromatizzato che sono :
Caffè al cioccolato - Caffè al ginseng - Caffè alla cannella - Caffè all' anice e
Caffè alla nocciola (campione omaggio di un’azienda Canadese)
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Oltre all’ idea iniziale, è importante:
conoscere le leggi e le norme che
regolano i bar/caffè.
avere le licenze, le autorizzazioni e i
requisiti necessari per aprire un caffè
progettare la gestione del caffè (
nel
)
business plan
pianificare i costi e guadagni
dell’attività( nel business plan)
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La valutazione dei costi nel business
plan
Gli obiettivi principali finanziari sono:
elencare e articolare tutti i costi che la struttura
dovrà sostenere.
valutare se la struttura sarà in grado di sviluppare
un capitale tale da coprire questi costi.
Per la valutazione dei costi nel business plan è
importante considerare:
gli investimenti necessari;
punto di pareggio
il calcolo del break- even point , il
(che spiegherò in seguito).
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Anche per l’apertura di un bar, come per qualsiasi
impresa commerciale, è importante realizzare il business
plan come strumento indispensabile di analisi preventiva
dei rischi e benefici dell’attività.
I passi da seguire sono:
1- Valutare i possibili incassi determinando l’importo dell’unità di
vendita
2- Calcolare gli investimenti
3- Calcolare i costi fissi
4- Calcolare i costi variabili di gestione, sostanzialmente
corrispondenti al costo di cibi e bevande.
5- Calcolare la quota di ammortamento dell’investimento iniziale,
che di solito è ripartito in dieci anni
6- Calcolare l’utile prima delle tasse = ricavi – costi variabili – costi
fissi – ammortamenti
7- Detrarre le tasse sull’utile del bar
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Investimenti necessari
Gli investimenti necessari per aprire un
bar prevede di solito le seguenti voci:
Acquisizione del fondo commerciale
Costi di ristrutturazione
Arredamento
Attrezzature
Costi dei professionisti a cui ci si dovrà
appoggiare per un computo affidabile.
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Costi fissi
Durante il suo esercizio un bar sostiene i
seguenti costi fissi:
L’affitto del locale
Le utenze
I costi dei servizi
I costi di gestione e manutenzione
L’assicurazione
La pubblicità
Gli oneri finanziari
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Quanto costa?
Facciamo un esempio sul cappuccino
aromatizzato:
caffè 7gr = 0,09€
zucchero 5gr =0,02€
latte 120ml = 0,14 €
Il costo di un cappuccino è quindi di 0,25
€, se lo vendiamo a 1,00€ il costo
variabile unitario sarà del 25%.
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PAGE EQUILIBRIO COSTI - RICAVI
Una impresa per produrre deve sostenere una serie di costi
fissi, che non variano al variare della quantità prodotta
entro i limiti della capacità produttiva e di costi variabili che,
invece, variano al variare della quantità prodotta.
La loro somma costituisce il costo totale.
Se rappresentiamo in uno stesso grafico, denominato
Costo totale
Diagramma di Redditività, la funzione e la
Ricavo totale
funzione possiamo immediatamente
break-even point
identificare il (punto di pareggio), cioè il
x
punto che contrassegna la quantità che deve essere
venduta affinché il ricavo totale copra esattamente il costo
totale ( UTILE=0 ).
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Determinazione del punto di
pareggio
Esempio:
Caffè Giannetti S.r.l.
L’azienda presenta i
seguenti dati:
Costi Fissi (CF) = 24.000,00€
Prezzo Unitario (P) = 1,00€
Costo Variabile unitario (CV) = 0,25€
Come si determina il Punto di
Pareggio ?
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PAGE Dimostrazione analitica
Q = CF/(P-
CV)
RT = CT
P * Q = CF + CV * Q
1,00 * Q = 24.000,00 + 0,25 * Q
(1,00 * Q) - (0,25 * Q) = 24.000,00
Q (1,00 - 0,25) = 24.000,00
Q = 24.000,00 / (1,00 - 0,25)
Q = 24.000,00 / 0,75 =
32.000
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PAGE Dimostrazione Grafica
CT = CV(Q) +
CF
RT = P(Q) RT
CV = Costi
Variabili
CT, CF = Costi Fissi
P = Prezzo CT
RT Unitario
Q = Quantità CV
24.000, CF
00 0 Q = 32.000 Q
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La differenza tra imposta e
tassa
L'imposta è un prelevamento coattivo di ricchezza
effettuato dallo Stato o da un altro ente pubblico
per far fronte a fini di interesse generale (difesa
esterna, sicurezza pubblica, ecc.), di cui non è
possibile precisare la quantità consumata da
ciascun contribuente, e quindi il prezzo che egli ne
deve corrispondere è stato ripartito in base alla
capacità contributiva;
La tassa invece è la contro-prestazione che i
cittadini pagano allo stato per una prestazione, da
loro stessi individualmente richiesta, di servigi degli
enti pubblici.
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Elementi dell'imposta
L'imposta si basa sui seguenti elementi:
il presupposto d'imposta, che consiste nel fatto economico, il
cui verificarsi fa sorgere obblighi tributari formali e sostanziali.
il soggetto attivo è lo Stato o altro Ente pubblico che, in base
alla legge, ha la possibilità di istituire tributi e riscuoterli;
il soggetto passivo è la persona fisica o giuridica che si trova
in condizione di dover pagare l'imposta;
l'oggetto è la ricchezza colpita dall'imposta;
la base imponibile è la quantità di ricchezza, espressa in
denaro (imposta ad valorem) o in termini fisici (imposta
specifica), su cui viene calcolata l'imposta;
l’aliquota è la percentuale della base imponibile che determina
l'imposta dovuta;
la fonte è la risorsa alla quale il contribuente attinge per
pagare l'imposta.
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Classificazione delle imposte
Le imposte si possono classificare
in:
Imposte dirette e indirette;
Imposte proporzionali, progressive e
regressive;
Imposte reali e personali;
Imposte generali e speciali;
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Caffè storici
Il rapporto di Trieste con il caffè è indissolubile.
Trieste è la città dei caffè con locali dal fascino
retrò legati alla letteratura.
Trieste, senza i suoi storici e famosi caffè, non
sarebbe la stessa: il tempo rallenta fino a
fermarsi e non è difficile immaginare Joyce,
Svevo o Saba mentre sorseggiano il caffè.
Per promuovere la cultura del e dei caffè, è stata
ideata, nel 1998, la manifestazione“Le vie del
caffè” che anima ogni anno nel periodo
natalizio, concerti e spettacoli teatrali nei caffè.
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PAGE Conoscere Trieste e i suoi
letterati (italo svevo)
Nasce a Trieste il 19 dicembre 1861;
Studia nel collegio di Segnitz in Germania
dal 1874 al 1878;
Nel 1880 prende servizio nella filiale di
Trieste della viennese Unionbank;
Una vita;
Nel 1892 pubblica il romanzo
Sposa Livia Veneziani nel 1896;
Senilità;
Nel 1898 pubblica il romanzo
Nel 1899 si dimette dalla banca ed entra
nella ditta del suocero;
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PAGE Conosce James Joyce alla Berlitz
School di Trieste nel 1906;
Dal 1910 al 1911 entra in contatto
con la psicoanalisi di Freud;
La coscienza di
Nel 1923 pubblica
Zeno;
Raggiunge un po’ di quel successo
meritato solo tra il 1926 e il 1927;
Muore a Motta di Livenza dopo un
incidente d’auto il 13 settembre
1928.
Irredentismo italiano
L'irredentismo italiano fu un movimento
d'opinione, espressione dell'aspirazione
italiana a perfezionare territorialmente la
propria unità nazionale, liberando le terre
soggette al dominio straniero.
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Quando ?
Il movimento fu attivo
principalmente in Italia tra la
seconda metà del
diciannovesimo secolo e la prima
del secolo successivo, a favore
dell'integrazione nel Regno d'Italia
di tutti i territori, compresi nella
regione geografica italiana o
popolati da italofoni e collegati
all'Italia da secolari legami storici,
linguistici e culturali.
Il movimento non aveva carattere
unitario, essendo costituito da
diversi gruppi ed associazioni,
generalmente non coordinati tra
loro.
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I due irredentismi italiani
Risorgimentale Fascista
Scopo:
Scopo: ne fece uno strumento di
voleva l'unione al propaganda nazionalista,
Regno d'Italia di tutti i posto al centro di una politica
territori con popolazione imperiale che si concretizzava
a maggioranza italiana nelle italianizzazioni forzate,
nell'aspirazione per la nascita
rimasti fuori Grande Italia
di una e un vasto
dall'unificazione nel 1870 impero coloniale. Il fascismo
(ad esempio Trieste, l' considerò "irredenti" anche
Istria ed il Trentino). territori quali la Savoia e Corfù,
quasi privi di abitanti italofoni.
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Conclusione irredentismo
italiano
A partire dal secondo dopoguerra in poi il
governo italiano ha cessato del tutto la
politica irredentistica, considerando come
definitivi i confini nazionali stabiliti dopo:
il trattato di Parigi del 1947;
il memorandum di Londra del 1954;
il trattato di Osimo del 1975.
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