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E che cos’è questo,se non il pensiero portante di Pirandello sulla

molteplicità dell’essere umano,che non può essere inquadrato in

nessuno schema preciso e definito?

 Vita di Galileo - Bertold Brecht

Credo sia utile citare anche il grande scontro Scienza \ Chiesa. Quando

infatti Galileo vuole cercare di dimostrare agli uomini di Chiesa la

certezza della sua teoria (confutante la loro), essi si rifiutano anche di

prenderla in considerazione, nonostante egli cerchi di convincerli che

guardando nel cannocchiale tutto sarebbe più chiaro. E questo

perché,se non per l’idea della scienza, come qualcosa che non

potesse dare delle verità accettabili dalla Chiesa? La scienza doveva

occuparsi delle sue questioni, e non immischiarsi in ragionamenti sulla

creazione o su ciò che disse il filosofo per eccellenza Aristotele (ipse

dixit). Essa non può dare delle verità assolute, in quanto scienza, in

quanto qualcosa di inferiore alla religione a quel tempo. In breve,il

ruolo della scienza non gli permetteva affermazioni cosi fondamentali

e da qui il rifiuto anche solo a prenderle in considerazione. Senza

ovviamente contare la paura intrinseca dell'istituzione religiosa di

perdere credibilità agli occhi dei fedeli, e quindi vedere per la prima

volta il suo incontrastato potere intaccato da qualcos'altro.

RIFERIMENTO ALL’ABERRAZIONE STELLARE (dal testo del libro)

Nel vano tentativo di spiegare la sua teoria, Galileo fa riferimento (a

ragione) al fatto che, prendendo come esatto il sistema tolemaico, le

stelle non vengono mai trovate nei punti in cui dovrebbero essere.

Infatti nel 1727 venne scoperto un fenomeno chiamato Aberrazione

Stellare, che dimostra come le stelle appaiano proiettate in avanti

rispetto alla posizione reale. L'angolo tra la direzione apparente e

quella reale varia fino a un massimo di 20,6" d'arco. Per poter

adeguatamente capire basta prendere in considerazione che,

1) la luce viaggia a velocità costante e

2) la terra si muove intorno al sole.

Così mentre la luce attraversa il telescopio, la Terra cambia posizione,

perdendo l'allineamento tra astro e strumento. Si può anche fare un

collegamento,se pur azzardato, al tema centrale della mappa. Infatti

la vera posizione dell'astro non risulta essere quella che ci appare a

prima vista, ma quella che, solo dopo opportuni studi, arriviamo a

calcolare. Quindi anche lo scienziato deve saper distinguere tra

fenomeni che all’apparenza ci appaiono in un certo modo ma che poi,

in realtà, appartengono a dei momenti, seppur infinitesimali, passati.

 Dorian Gray - Oscar Wilde

Tutto il romanzo ricalca l'idea che un uomo bello esteriormente, lo è

anche interiormente. Una volta che ammira il quadro che il pittore

Basil gli ha fatto, Dorian prende coscienza della sua bellezza e capisce

che essa è tutto per lui, e che la sua assenza gli provocherebbe la

perdita di tutto quello che di buono possiede. Lo svolgimento del libro

ci fa capire come questa visione sia errata, in quanto nonostante egli

abbia vissuto tutta la vita bello e giovane, questo non gli ha impedito

di compiere azioni riprovevoli e malvagie, che lo portano a togliersi la

vita data l’impossibilità di rimediare.

 Frankenstein - Mary Shelley

Notiamo come questo fermarsi alle apparenza possa portare a

conseguenza molto gravi e disastrose. Il dottor Frankenstein

inizialmente lavora incessantemente al suo lavoro, alla creazione di un

mostro partendo da parti di esseri umani e da una piccola scossa di

elettricità. Si occupa solo di quello,trascurando tutto il resto e alla fine

sentendosi fiero del suo lavoro. Ma poi quando il mostro prende vita, e

il dottore prende coscienza della sua mostruosità e bruttezza, si pente

e il suo unico obiettivo diventa la sua distruzione, perché un essere

cosi riprovevole non può che essere cattivo. Noi invece capiamo dal

libro (soprattutto nella parte in cui il narratore diventa il mostro) che

esso lo solo perche gli altri lo vedono cosi, e lo vedono cosi perche ha

un aspetto mostruoso. Come se tutto fosse sfociato da una serie di

malintesi che purtroppo nessuno si accorge essere tali.

Wuthering Heights – Emily Bronte



La differenza sociale tra Cathy e Heathcliff, le impedisce di

sposarlo,nonostante lo ami più della sua stessa vita. E il problema sta

nel fatto che lui sia un trovatello, il suo ruolo nel mondo è inferiore.

Ella decide di rifiutare i suoi sentimenti per mantenere, anzi

raggiungere, quella facciata di perbenismi e moralismo tipici della

società (vittoriana) di quell'epoca.

 Satira contro le donne - Giovenale

Le donne vengono viste da Giovenale secondo la visione tradizionale

del loro ruolo, quello di donne casalinghe, fedeli, pudiche, e da qui

nasce l’accusa nei confronti delle donne della sua epoca. Non

dimentichiamo infatti che Giovenale era un poeta saldamente legato

alle tradizioni romane. E ho scelto di citare questa satira per rimarcare

la consapevolezza che il ruolo che hanno, non determina il loro essere,

in quanto anche una regina può comportarsi in modo totalmente non

consono alla sua posizione. Chiaro l’esempio della moglie

dell’imperatore Claudio, Messalina, che si prostituiva in un bordello, e

nel farlo si travestiva, perché in altre vesti usciva dal suo ruolo di

imperatrice, per poi tornare nel talamo imperiale come se niente

fosse.

RIFERIMENTO A CLAUDIO

Terzo imperatore della dinastia Giulio - Claudia (41-54 d.C.) e marito

appunto di Messalina

RIFERIMENTO A SENECA

Suo è l’Apokolokyntosis, una presa in giro all’imperatore, scritta

ovviamente dopo la sua morte.

 Monet (Impressionismo)

Uno dei suoi caratteri principali era la possibilità di vedere la stessa

cosa in modi diversi, senza fermarsi a una prima occhiata, a un primo

studio, ma cercare di rappresentarla in tutte le sue sfaccettature, che

capì potessero cambiare di giorno in giorno, ora in ora, persona in

persona. In Monet ad esempio abbiamo un’assenza di disegno, quindi

l'evitare di definire qualcosa che a una prima occhiata può apparire in

un modo, ma a una seconda o una terza sarà diverso se non opposto.

Chiarificatori sono i suoi disegni sulla Cattedrale di Rouen, più di 50

quadri, presi dalla stessa angolazione ma diversissimi tra loro, segno

che l'impressione del momento può cambiare.

 Fenomeno \ Noumeno

L’esigenza di andare oltre l’apparenza si può ricollegare anche a uno

scontro tra 2 filosofi importanti come Kant e Schopenhauer.

 Kant___Fenomeno = realtà come ci appare tramite le forme a

priori proprie della nostra struttura conoscitiva. E' l'oggetto della

conoscenza, e non è una realtà ingannevole e illusoria,ma ha una

sua oggettività universale e necessaria, che vale allo stesso

modo per tutti gli intelletti conformati come il nostro.

Noumeno = realtà considerata indipendentemente da noi e

costituisce una x sconosciuta che non può divenire oggetto di

un’esperienza possibile. E come tale è un concetto limite che

serve ad arginare le nostre pretese conoscitive.

 Schopenauer___Fenomeno = parvenza, illusione che si frappone

tra noi e la cosa in sé.

Noumeno = realtà che si nasconde dietro l'ingannevole trama del

fenomeno e che il filosofo ha il compito di scoprire.

 Conclusione

Ciò che salta subito all'occhio da questo piccolo percorso è il fatto che

questa dialettica apparenza \ realtà è sempre esistita. Partendo da

Giovenale nel 70\80 d.C., passando per Galileo e Oscar Wilde, e

arrivando a tempi più recenti con Monet. Tra l’altro notiamo anche che

le cause che portano a soffermarsi sull’apparenza sono diverse, segno

che non esiste una sola matrice comune. Infatti sono ragioni che

riguardano una paura di perdita del potere (per quanto riguarda

Galileo e la Chiesa), oppure esistenziali (L’eleganza del riccio e Il treno

ha fischiato) o ancora legate all’ipocrisia pubblica di apparire virtuosi

per poi sfogare i propri vizi privatamente (Messalina), e infine

reprimere i propri desideri pur di mantenere un contegno tale da

essere definito in linea con la morale del proprio tempo (Cathy di

Wuthering Heights e The Victorian Age). Insomma, ci sarà sempre chi

si ferma all'apparenza senza preoccuparsi di cosa può esserci dietro e

chi invece riesce a capire che una prima conoscenza non basta. Per

riferirci ai giorni nostri, basta leggere tra le righe di una canzone di De

Andrè, "Volta la carta". Dietro il mondo come appare, cambiando

semplicemente visione e modo di guardare, girando la carta in questo

caso, può esserci di tutto, anche qualcosa di completamente opposto.

Come due realtà che non si incontreranno mai, come i due lati di un

foglio che possono contenere 2 realtà differenti, anche inconciliabili,

pur restando parte dello stesso foglio. Fortunatamente qualcuno che si

è accorto che ci facciamo condizionare dall’apparenza c’è, e forse

questo è già un passo avanti. E per questo cito le parole di Guccini (La

Locomotiva), "gli eroi son tutti giovani e belli”, che nella sua

semplicità spiega in 7 parole quello che ho cercato di spiegare con

questo percorso. TESTI

VITA DI GALILEO

Galileo - "Come certamente è noto a Vostra Altezza, da un pò di

tempo noi astronomi incontriamo gravi difficoltà nei nostri calcoli. Essi

sono fondati su un sistema molto antico, che è bensì suffragato dalla

filosofia, ma, a quel che pare, non lo è altrettanto dai fatti. Secondo

questo antico sistema - il tolemaico - i moti che si suppone vengano

compiuti dagli astri, risultano assai complicati. Per esempio, il pianeta

Venere dovrebbe compiere un moto di questo genere (disegna su una

Ma,

lavagna l'orbita eplicitica di Venere secondo la teoria tolemaica).

anche ammettendo cotesti movimenti complicati, noi non siamo in

grado di calcolare in anticipo l'esatta posizione degli astri: cioè, non li

troviamo mai nei punti dove dovrebbero essere .* A questo si aggiunga

che, di altri spostamenti, il sistema tolemaico non riesce

assolutamente a fornire una spiegazione; tali sono, a mio avviso, i

movimenti che compiono alcune piccole stelle ruotanti intorno al

pianeta Giove. Se lor signori sono d'accordo, potremmo incominciare

con l'osservazione dei satelliti di Giove, le nuove stelle medicee? (...)

Permettetemi un consiglio: cominciate col dare un'occhiata. Vi

convincerete subito."

Matematico - "Naturalmente voi sapete che, secondo le teorie degli

antichi, è impossibile che esistano stelle ruotanti intorno a un punto

centrale diverso dalla terra?"

Galileo - "Si."

(...)

Filosofo - " L'universo del divino Aristotele, con le sue sfere

misticamente canore e il moto circolare dei suoi corpi celesti e

l'obliquo angolo del corso del sole e i misteri delle tavole dei satelliti e

le innumerevoli stelle del catalogo dell'emisfero australe e l'illuminata

architettura del corpo celeste, forma una costruzione di sì grande

ordine e bellezza, che dovremmo sentirci esitanti al pensiero di

turbare tanta armonia."

Galileo - " E che avverrebbe se Vostra Altezza potesse ora osservare

quelle stelle impossibili e non necessarie per mezzo di questo

cannocchiale?"

Matematico - " Si potrebbe essere tentati di rispondere che un

occhiale che ci mostra cose poco probabili, non può essere che un

occhiale poco attendibile, nevvero?"

(...)

Galileo - " La verità è figlia del tempo e non dell'autorità."

DORIAN GRAY

Lord Henry - "La gioventù è l'unica cosa al mondo che valga la pena

d'essere posseduta. (...) Ora dovunque andate, riempite di gioia chi vi

vede. (...) Per me la bellezza è la meraviglia delle meraviglie. Solo la

gente meschina non giudica secondo l’apparenza. Il vero mistero del

mondo è quello che si vede, non l'invisibile. (...) Quando la nostra

gioventù se ne andrà andata e avrete perduto anche la vostra

bellezza, vi renderete conto d'un tratto che non ci sono più vittorie per

voi."

(...)

Dorian - "Quanto tempo vi piacerò ancora io? Probabilmente fino al

giorno in cui vedrete sul mio viso la prima ruga. Ora so che perdendo

la bellezza si perde tutto."

(...)

La bellezza lo aveva rovinato, la bellezza e la gioventù che aveva

invocato. Senza queste due cose, la sua vita sarebbe stata

immacolata. La bellezza era stata appena una maschera; la gioventù,

una beffa.

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