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Introduzione Spionaggio tesina[/center]
La mia tesina di maturità descrive il tema dello spionaggio. Sono sempre stata incuriosita dal mistero e già da piccola come scoprivo un libro riguardante le spie ero subito impaziente di leggerlo. A dire la verità era un po’ di tempo che non mi capitava qualcosa al riguardo ed essere chiamata Mata Hari da un amico ha riacceso la mia curiosità. Ho così deciso di approfondire un po’ la mia conoscenza riguardo allo spionaggio nella vita reale, oltre che in libri e film. Ho deciso quindi di trattare il tema dello spionaggio durante la Prima Guerra mondiale nella mia tesina, il suo utilizzo e le tecniche, per poi presentare due delle spie operative in questo periodo, che si sono distinte per motivi diversi: Mata Hari e Fraulein Doktor.
Tesina monografica di Storia sullo spionaggio
Estratto del documento
Lo spionaggio nella Prima Guerra Mondiale
Introduzione
Sono sempre stata incuriosita dal mistero e già da piccola come scoprivo un libro
riguardante le spie ero subito impaziente di leggerlo. A dire la verità era un po’ di
tempo che non mi capitava qualcosa al riguardo ed essere chiamata Mata Hari da
un amico ha riacceso la mia curiosità. Ho così deciso di approfondire un po’ la mia
conoscenza riguardo allo spionaggio nella vita reale, oltre che in libri e film. Ho
deciso quindi di trattare il tema dello spionaggio durante la prima guerra mondiale,
il suo utilizzo e le tecniche, per poi presentare due delle spie operative in questo
periodo, che si sono distinte per motivi diversi: Mata Hari e Fraulein Doktor.
Mappa concettuale Spionaggio nella Prima Guerra Mondiale
Eventi in cui lo spionaggio ha particolarmente influito
Codici cifrati Due famose spie e la loro storia
Fraulein Doktor
Mata Hari
Introduzione allo spionaggio
Innanzitutto cos’è lo spionaggio? Cosa significa essere una spia? In generale si parla di
spionaggio come di quell’attività che mira ad
ottenere informazioni riservate di qualunque genere al fine di ottenere vantaggi militari,
politici o economici. Per sua natura è difficile risalire a tutto il percorso di un’azione
spionistica. A meno che un agente non venga smascherato, le operazioni andate a buon
fine sono protette dal segreto di Stato, ma siamo comunque in grado di conoscere, almeno
a caratteri più generali, alcune delle operazioni del XIX E XX secolo grazie ad alcuni
documenti e testimonianze.
Storici e scrittori di romanzi considerano lo spionaggio in maniera differente, mentre gli
scrittori considerano la storia basata soprattutto sulle azioni spionistiche e credono che
tramite di esse sia possibile ricostruirne un quadro completo quanto affidabile, gli storici
non amano le spie e tendono a considerare la loro attività accessoria. In realtà entrambe le
opinioni sono errate: le operazioni di spionaggio hanno influito sul corso degli eventi,
magari indirizzandoli verso un certo svolgimento o meno, ma non fanno da soli la storia.
Ma quali sono le origini di questi personaggi misteriosi, le spie? In realtà non si può dire con
certezza quando ci sia stata la nascita dello spionaggio, ma si sa per certo che anche in
tempi molto remoti esistevano già le spie. I motivi del loro agire sono vari, si va dal
patriottismo, a ideologie personali, al denaro.
Sostanzialmente l’attività suddivisa in tre fasi: l’acquisizione delle informazioni, la
protezione di queste e la loro trasmissione.
In realtà però l’attività della spia non si ferma qui, alle spie sono affidati anche compiti di
sabotaggio e disinformazione, come alcuni omicidi mirati, ma anche il compito di fomentare
un disordine o di compiere delitti tali da poter accusare soggetti pericolosi (Agente
Provocatore).
Così è da quando ha avuto origine questa attività, anche se le tecniche utilizzare per
svolgerla si sono evolute con il tempo. Spie e finzione
Il mistero che anela intorno
ai servizi segreti e le spie
stesse ha fomentato la
fantasia di molti scrittori e
registi. è tramite i loro libri
e film che si è andata
formando un’idea popolare
di spia in cui l’agente
agisce spesso da solo e al
di fuori delle regole della
società. Il primo
personaggio che salta alla
mente parlando di spie è il
famosissimo Agente 007,
James Bond, grande
capolavoro di
Ian Fleming, che ha dato origine alla famosa serie di film. Ma spie si trovano anche nei
videogiochi, che ne evidenziano il lato più oscuro, come anche nei fumetti della Marvel
Comics, dove è presente lo S.H.I.E.L.D. (strategic Homeland Intervetion Enforcement
Logistic Division).
Metodi e codici utilizzati
Con il passare degli anni il ruolo della spia si è sviluppato e così gli strumenti a sua
disposizione.
I metodi classici per acquisire informazioni sono quelli dalla cosiddetta “trappola al miele”,
basata sulla seduzione, l’intercettazione di messaggi e lettere, l’utilizzo del ricatto o di
interrogatori, a volte con il ricorso alla tortura, anche se non se ne parla ufficialmente, come
anche della sorveglianza diretta di un soggetto. Anche per la comunica di messaggi con
informazioni segrete si ha l’utilizzo di più metodi, come la steganografia e la crittografia.
Con l'avanzare del progresso tecnologico
poi, i mezzi ed i metodi di spionaggio si sono
di gran lunga sviluppati.
Siamo passati dall’utilizzo di frequenze radio
dedicate, e la loro intercettazione, all’uso di
apparecchi nascosti come microfoni o
telecamere, all’uso di alcuni programmi
specifici (Echelon e Carnivore), alla
sorveglianza di tutte le trasmissioni
elettroniche (cellulari, e-mail, trasmissioni
wireless).
Con la nascita di questi nuovi sistemi di
spionaggio si sono sviluppati anche
apparecchi in grado di evitare
l’intercettazione nemica, come i disturbatori
di segnale.
Enigma
Nella storia della crittografia ha fatto il suo successo
una particolare macchina da scrivere: Enigma.
Enigma è una macchina per cifrare (e decifrare). Fu
ampiamente utilizzata dal servizio delleforze armate
tedesche durante il periodo nazista e la seconda
guerra mondiale. La sua facilità d'uso e la sua presunta
indecifrabilità furono le maggiori ragioni per il suo
ampio utilizzo. Venne così modificata e migliorata, ma
nel 1932 tre ingegneri polacchi riuscirono comunque a
decifrarla.
La macchina Enigma aveva l'aspetto di una macchina
per scrivere con due tastiere: una vera inferiore, e la
seconda nella quale i tasti erano sostituiti da lettere
luminose che si accendevano ogniqualvolta veniva
premuto un tasto sulla tastiera effettiva: la sequenza
delle lettere che si illuminavano dava il messaggio
cifrato.
Storia dell’attività spionistica
Si può parlare di due tipi di spionaggio, lo spionaggio militare e quello civile. Il secondo ha
lo scopo di scoprire segreti industriali e strategie finanziarie e commerciali del nemico. Le
prime testimonianze a riguardo risalgono all’epoca dei Fenici, i quali, grazie alle
informazioni che avevano raccolto, poterono stilare patti vantaggiosi con Roma.
Lo spionaggio militare invece è la forma più antica e quella a cui ci riferiamo normalmente
parlando.
Partendo dai Sumeri si arriva fino agli antichi Egizi, che sappiamo aver utilizzato un sistema
di spionaggio a danno degli Ittiti, fino ai giorni nostri.
Ad Alessandro Magno viene riconosciuto il merito di aver inventato alcuni dei più importanti
metodi di spionaggio e controspionaggio. Egli organizzò il primo ufficio strutturato intorno
alle informazioni raccolte dagli agenti nei paesi nemici e sulla divulgazione di false notizie
per confondere gli avversari militari.
A Giulio Cesare invece di aver inventato il primo cifrario basato sulla traslitterazione(ad una
lettera se ne sostituiva un’altra), utilizzandolo nella Guerra Gallica.
L’Impero bizantino è rimasto famoso invece per aver diffuso le sue spie in tutti i paesi del
mondo conosciuto a quell’epoca, nascondendole sotto le vesti di mercanti.
Durante il Medioevo finisce al centro della scena il doppiogioco. Un esempio fu Sir Thomas
Tuberville, amico e consigliere di Re Edoardo I d’Inghilterra, ma in realtà al servizio di Filippo
IV di Francia.
Nel rinascimento con la migliore rete di spie furono invece lo Stato Pontificio e la Repubblica
di Venezia. La città dell’acqua aveva ambasciatori e consoli che svolgevano più il ruolo di
spie che di diplomatici. Proprio da questa rete organizzata dipese più volte la sopravvivenza
stessa della città.
Successivamente Richelieu organizzò una propria rete di informatori di cui si servì per le
sue attività diplomatiche.
Napoleone fu invece colui che dette allo spionaggio un ruolo importante tanto quanto una
qualsiasi organizzazione dell’esercito, facendolo diventare un Servizio di Stato Maggiore.
Viene considerato il fondatore dei moderni servizi di spionaggio Wilhelm Stieber, che a
metà del XIX secolo fondò l’organizzazione spionistica tedesca, una vastissima rete di
agenti con una struttura verticalizzata. Egli fu anche il primo a pensare ad una nuova
strategia, quella dell’informazione globale. A questo proposito, prima della guerra franco-
prussiana aveva inviato migliaia di spie in Francia per conoscere tutto, dall’esercito
all’agricoltura alle situazioni politiche di tutte le regioni della Francia.
Proprio sull’esempio tedesco nacquero le organizzazioni spionistiche di molti altri stati quali
l’Inghilterra(Intelligence Service) e gli Stati Uniti(CIA-Central Intelligence Agency).
Il caso Dreyfus, nel quale l’omonimo capitano venne condannato(1894) per aver passato
documenti militari segreti ai tedeschi, è molto importante perché per la prima volta si parlò
apertamente dei servizi segreti militari in pubblico.
Successivamente, nel corso del XX secolo, il ruolo dei servizi segreti cresce, questi iniziano
a dipendere da uno Stato Maggiore tale da poter influenzare anche l’operato della polizia.
Inizia anche ad essere sfruttato l’uso di collaboratori occasionali, solitamente persone senza
scrupoli interessate ad alti guadagni.
Così si arriva alla nascita di una legislazione apposita per la punizione delle spie, diversa a
seconda delle circostanze. Se infatti durante la pace le pene erano blande, durante i periodi
di guerra si arrivava anche alla pena di morte.
La Guerra Fredda è famosa anche per la grande importanza che ha avuto lo spionaggio tra
Stati uniti, insieme ai suoi alleati, e l’Unione Sovietica con la Repubblica Popolare Cinese e i
loro alleati, soprattutto per i segreti relativi alle armi nucleari.
Negli ultimi anni le associazioni spionistiche si sono concentrate invece sul commercio
illegale di droga e i terroristi.
Lo spionaggio nella Prima Guerra Mondiale
Per l'intelligence la Prima Guerra mondiale fu uno choc. Da conflitto lampo divenne guerra
di logoramento: un'esperienza che coinvolgeva non solo l'esercito, ma tutto il Paese, perché
il potere militare dipendeva dalla capacità industriale, fino a quel momento non ancora
presa in considerazione dai servizi informativi.
La radiotelegrafia di inizio 900 permise di dotare le navi da guerra degli strumenti per la
comunicazione in tempo reale. Ci fu anche una nuova scoperta. In breve tempo ci si
accorse che offriva più vantaggi intercettare e decrittare i messaggi anziché impedirne la
comunicazione.
Altra rivoluzione fu l'uso degli aerei per fotografare la posizione delle truppe e individuare i
punti strategici tra le linee nemiche.
Italia
I nostri servizi segreti militari nacquero alla vigilia della Seconda guerra d’Indipendenza e
raggiunsero la maturità alla vigilia della Prima guerra mondiale. In questo periodo il nostro
spionaggio e controspionaggio era indirizzato verso gli “amici” della Triplice alleanza.
Questa rimaneva cosa conosciuta da pochi perché se anche venivi solo visto in
atteggiamenti sospetti con un francese venivi rinchiuso in galera. Ciò era valido per tutti gli
organi di Stato, Forze Armate comprese.
Si diceva che Roma fosse covo dei tedeschi, come poi effettivamente si scopre con la
vicenda Gerlach, mentre invece Milano e Venezia fossero centri per il controspionaggio
italiano. Proprio in queste città facevano capo alcune cellule come l’Associazione Trento e
Trieste di Giurati.
Nel 1915 il Colonnello Poggi dota ogni armata di un proprio ufficio territoriale (ITO), in cui,
dopo il passaggio del testimone da Poggi a Giovanni Garruccio Melis, prenderanno parte
anche molti alpini, ritenuti più affidabili.
Nel frattempo il vecchio servizio si articola in più branche per sovrintendere gli ITO, fare
controspionaggio, i cifrari, occuparsi della stampa e della propaganda, come anche delle
traduzioni.
Successivamente, tra il 1920 e il 1930, molti uffici dello Stato si dotarono di un servizio
segreto. Si vennero così a creare ben quattro organizzazioni, almeno queste sono quelle di
cui abbiamo certezza, che non facevano però capo ad un solo centro. Per questo motivo
spesso si ritrovarono spesso in competizione e svolgevano un incarico in due senza saperlo
arrivando addirittura a spiarsi a vicenda.
Dettagli
La mia tesina di maturità descrive il tema dello spionaggio. Sono sempre stata incuriosita dal mistero e già da piccola come scoprivo un libro riguardante le spie ero subito impaziente di leggerlo. A dire la verità era un po’ di tempo che non mi capitava qualcosa al riguardo ed essere chiamata Mata Hari da un amico ha riacceso la mia curiosità. Ho così deciso di approfondire un po’ la mia conoscenza riguardo allo spionaggio nella vita reale, oltre che in libri e film. Ho deciso quindi di trattare il tema dello spionaggio durante la Prima Guerra mondiale nella mia tesina, il suo utilizzo e le tecniche, per poi presentare due delle spie operative in questo periodo, che si sono distinte per motivi diversi: Mata Hari e Fraulein Doktor.
Tesina monografica di Storia sullo spionaggio
Lo spionaggio nella Prima Guerra Mondiale
Introduzione
Sono sempre stata incuriosita dal mistero e già da piccola come scoprivo un libro
riguardante le spie ero subito impaziente di leggerlo. A dire la verità era un po’ di
tempo che non mi capitava qualcosa al riguardo ed essere chiamata Mata Hari da
un amico ha riacceso la mia curiosità. Ho così deciso di approfondire un po’ la mia
conoscenza riguardo allo spionaggio nella vita reale, oltre che in libri e film. Ho
deciso quindi di trattare il tema dello spionaggio durante la prima guerra mondiale,
il suo utilizzo e le tecniche, per poi presentare due delle spie operative in questo
periodo, che si sono distinte per motivi diversi: Mata Hari e Fraulein Doktor.
Mappa concettuale Spionaggio nella Prima Guerra Mondiale
Eventi in cui lo spionaggio ha particolarmente influito
Codici cifrati Due famose spie e la loro storia
Fraulein Doktor
Mata Hari
Introduzione allo spionaggio
Innanzitutto cos’è lo spionaggio? Cosa significa essere una spia? In generale si parla di
spionaggio come di quell’attività che mira ad
ottenere informazioni riservate di qualunque genere al fine di ottenere vantaggi militari,
politici o economici. Per sua natura è difficile risalire a tutto il percorso di un’azione
spionistica. A meno che un agente non venga smascherato, le operazioni andate a buon
fine sono protette dal segreto di Stato, ma siamo comunque in grado di conoscere, almeno
a caratteri più generali, alcune delle operazioni del XIX E XX secolo grazie ad alcuni
documenti e testimonianze.
Storici e scrittori di romanzi considerano lo spionaggio in maniera differente, mentre gli
scrittori considerano la storia basata soprattutto sulle azioni spionistiche e credono che
tramite di esse sia possibile ricostruirne un quadro completo quanto affidabile, gli storici
non amano le spie e tendono a considerare la loro attività accessoria. In realtà entrambe le
opinioni sono errate: le operazioni di spionaggio hanno influito sul corso degli eventi,
magari indirizzandoli verso un certo svolgimento o meno, ma non fanno da soli la storia.
Ma quali sono le origini di questi personaggi misteriosi, le spie? In realtà non si può dire con
certezza quando ci sia stata la nascita dello spionaggio, ma si sa per certo che anche in
tempi molto remoti esistevano già le spie. I motivi del loro agire sono vari, si va dal
patriottismo, a ideologie personali, al denaro.
Sostanzialmente l’attività suddivisa in tre fasi: l’acquisizione delle informazioni, la
protezione di queste e la loro trasmissione.
In realtà però l’attività della spia non si ferma qui, alle spie sono affidati anche compiti di
sabotaggio e disinformazione, come alcuni omicidi mirati, ma anche il compito di fomentare
un disordine o di compiere delitti tali da poter accusare soggetti pericolosi (Agente
Provocatore).
Così è da quando ha avuto origine questa attività, anche se le tecniche utilizzare per
svolgerla si sono evolute con il tempo. Spie e finzione
Il mistero che anela intorno
ai servizi segreti e le spie
stesse ha fomentato la
fantasia di molti scrittori e
registi. è tramite i loro libri
e film che si è andata
formando un’idea popolare
di spia in cui l’agente
agisce spesso da solo e al
di fuori delle regole della
società. Il primo
personaggio che salta alla
mente parlando di spie è il
famosissimo Agente 007,
James Bond, grande
capolavoro di
Ian Fleming, che ha dato origine alla famosa serie di film. Ma spie si trovano anche nei
videogiochi, che ne evidenziano il lato più oscuro, come anche nei fumetti della Marvel
Comics, dove è presente lo S.H.I.E.L.D. (strategic Homeland Intervetion Enforcement
Logistic Division).
Metodi e codici utilizzati
Con il passare degli anni il ruolo della spia si è sviluppato e così gli strumenti a sua
disposizione.
I metodi classici per acquisire informazioni sono quelli dalla cosiddetta “trappola al miele”,
basata sulla seduzione, l’intercettazione di messaggi e lettere, l’utilizzo del ricatto o di
interrogatori, a volte con il ricorso alla tortura, anche se non se ne parla ufficialmente, come
anche della sorveglianza diretta di un soggetto. Anche per la comunica di messaggi con
informazioni segrete si ha l’utilizzo di più metodi, come la steganografia e la crittografia.
Con l'avanzare del progresso tecnologico
poi, i mezzi ed i metodi di spionaggio si sono
di gran lunga sviluppati.
Siamo passati dall’utilizzo di frequenze radio
dedicate, e la loro intercettazione, all’uso di
apparecchi nascosti come microfoni o
telecamere, all’uso di alcuni programmi
specifici (Echelon e Carnivore), alla
sorveglianza di tutte le trasmissioni
elettroniche (cellulari, e-mail, trasmissioni
wireless).
Con la nascita di questi nuovi sistemi di
spionaggio si sono sviluppati anche
apparecchi in grado di evitare
l’intercettazione nemica, come i disturbatori
di segnale.
Enigma
Nella storia della crittografia ha fatto il suo successo
una particolare macchina da scrivere: Enigma.
Enigma è una macchina per cifrare (e decifrare). Fu
ampiamente utilizzata dal servizio delleforze armate
tedesche durante il periodo nazista e la seconda
guerra mondiale. La sua facilità d'uso e la sua presunta
indecifrabilità furono le maggiori ragioni per il suo
ampio utilizzo. Venne così modificata e migliorata, ma
nel 1932 tre ingegneri polacchi riuscirono comunque a
decifrarla.
La macchina Enigma aveva l'aspetto di una macchina
per scrivere con due tastiere: una vera inferiore, e la
seconda nella quale i tasti erano sostituiti da lettere
luminose che si accendevano ogniqualvolta veniva
premuto un tasto sulla tastiera effettiva: la sequenza
delle lettere che si illuminavano dava il messaggio
cifrato.
Storia dell’attività spionistica
Si può parlare di due tipi di spionaggio, lo spionaggio militare e quello civile. Il secondo ha
lo scopo di scoprire segreti industriali e strategie finanziarie e commerciali del nemico. Le
prime testimonianze a riguardo risalgono all’epoca dei Fenici, i quali, grazie alle
informazioni che avevano raccolto, poterono stilare patti vantaggiosi con Roma.
Lo spionaggio militare invece è la forma più antica e quella a cui ci riferiamo normalmente
parlando.
Partendo dai Sumeri si arriva fino agli antichi Egizi, che sappiamo aver utilizzato un sistema
di spionaggio a danno degli Ittiti, fino ai giorni nostri.
Ad Alessandro Magno viene riconosciuto il merito di aver inventato alcuni dei più importanti
metodi di spionaggio e controspionaggio. Egli organizzò il primo ufficio strutturato intorno
alle informazioni raccolte dagli agenti nei paesi nemici e sulla divulgazione di false notizie
per confondere gli avversari militari.
A Giulio Cesare invece di aver inventato il primo cifrario basato sulla traslitterazione(ad una
lettera se ne sostituiva un’altra), utilizzandolo nella Guerra Gallica.
L’Impero bizantino è rimasto famoso invece per aver diffuso le sue spie in tutti i paesi del
mondo conosciuto a quell’epoca, nascondendole sotto le vesti di mercanti.
Durante il Medioevo finisce al centro della scena il doppiogioco. Un esempio fu Sir Thomas
Tuberville, amico e consigliere di Re Edoardo I d’Inghilterra, ma in realtà al servizio di Filippo
IV di Francia.
Nel rinascimento con la migliore rete di spie furono invece lo Stato Pontificio e la Repubblica
di Venezia. La città dell’acqua aveva ambasciatori e consoli che svolgevano più il ruolo di
spie che di diplomatici. Proprio da questa rete organizzata dipese più volte la sopravvivenza
stessa della città.
Successivamente Richelieu organizzò una propria rete di informatori di cui si servì per le
sue attività diplomatiche.
Napoleone fu invece colui che dette allo spionaggio un ruolo importante tanto quanto una
qualsiasi organizzazione dell’esercito, facendolo diventare un Servizio di Stato Maggiore.
Viene considerato il fondatore dei moderni servizi di spionaggio Wilhelm Stieber, che a
metà del XIX secolo fondò l’organizzazione spionistica tedesca, una vastissima rete di
agenti con una struttura verticalizzata. Egli fu anche il primo a pensare ad una nuova
strategia, quella dell’informazione globale. A questo proposito, prima della guerra franco-
prussiana aveva inviato migliaia di spie in Francia per conoscere tutto, dall’esercito
all’agricoltura alle situazioni politiche di tutte le regioni della Francia.
Proprio sull’esempio tedesco nacquero le organizzazioni spionistiche di molti altri stati quali
l’Inghilterra(Intelligence Service) e gli Stati Uniti(CIA-Central Intelligence Agency).
Il caso Dreyfus, nel quale l’omonimo capitano venne condannato(1894) per aver passato
documenti militari segreti ai tedeschi, è molto importante perché per la prima volta si parlò
apertamente dei servizi segreti militari in pubblico.
Successivamente, nel corso del XX secolo, il ruolo dei servizi segreti cresce, questi iniziano
a dipendere da uno Stato Maggiore tale da poter influenzare anche l’operato della polizia.
Inizia anche ad essere sfruttato l’uso di collaboratori occasionali, solitamente persone senza
scrupoli interessate ad alti guadagni.
Così si arriva alla nascita di una legislazione apposita per la punizione delle spie, diversa a
seconda delle circostanze. Se infatti durante la pace le pene erano blande, durante i periodi
di guerra si arrivava anche alla pena di morte.
La Guerra Fredda è famosa anche per la grande importanza che ha avuto lo spionaggio tra
Stati uniti, insieme ai suoi alleati, e l’Unione Sovietica con la Repubblica Popolare Cinese e i
loro alleati, soprattutto per i segreti relativi alle armi nucleari.
Negli ultimi anni le associazioni spionistiche si sono concentrate invece sul commercio
illegale di droga e i terroristi.
Lo spionaggio nella Prima Guerra Mondiale
Per l'intelligence la Prima Guerra mondiale fu uno choc. Da conflitto lampo divenne guerra
di logoramento: un'esperienza che coinvolgeva non solo l'esercito, ma tutto il Paese, perché
il potere militare dipendeva dalla capacità industriale, fino a quel momento non ancora
presa in considerazione dai servizi informativi.
La radiotelegrafia di inizio 900 permise di dotare le navi da guerra degli strumenti per la
comunicazione in tempo reale. Ci fu anche una nuova scoperta. In breve tempo ci si
accorse che offriva più vantaggi intercettare e decrittare i messaggi anziché impedirne la
comunicazione.
Altra rivoluzione fu l'uso degli aerei per fotografare la posizione delle truppe e individuare i
punti strategici tra le linee nemiche.
Italia
I nostri servizi segreti militari nacquero alla vigilia della Seconda guerra d’Indipendenza e
raggiunsero la maturità alla vigilia della Prima guerra mondiale. In questo periodo il nostro
spionaggio e controspionaggio era indirizzato verso gli “amici” della Triplice alleanza.
Questa rimaneva cosa conosciuta da pochi perché se anche venivi solo visto in
atteggiamenti sospetti con un francese venivi rinchiuso in galera. Ciò era valido per tutti gli
organi di Stato, Forze Armate comprese.
Si diceva che Roma fosse covo dei tedeschi, come poi effettivamente si scopre con la
vicenda Gerlach, mentre invece Milano e Venezia fossero centri per il controspionaggio
italiano. Proprio in queste città facevano capo alcune cellule come l’Associazione Trento e
Trieste di Giurati.
Nel 1915 il Colonnello Poggi dota ogni armata di un proprio ufficio territoriale (ITO), in cui,
dopo il passaggio del testimone da Poggi a Giovanni Garruccio Melis, prenderanno parte
anche molti alpini, ritenuti più affidabili.
Nel frattempo il vecchio servizio si articola in più branche per sovrintendere gli ITO, fare
controspionaggio, i cifrari, occuparsi della stampa e della propaganda, come anche delle
traduzioni.
Successivamente, tra il 1920 e il 1930, molti uffici dello Stato si dotarono di un servizio
segreto. Si vennero così a creare ben quattro organizzazioni, almeno queste sono quelle di
cui abbiamo certezza, che non facevano però capo ad un solo centro. Per questo motivo
spesso si ritrovarono spesso in competizione e svolgevano un incarico in due senza saperlo
arrivando addirittura a spiarsi a vicenda.
- Risolvere un problema di matematica
- Riassumere un testo
- Tradurre una frase
- E molto altro ancora...
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