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Sintesi

Introduzione Spionaggio tesina[/center

]

La mia tesina di maturità descrive il tema dello spionaggio. Sono sempre stata incuriosita dal mistero e già da piccola come scoprivo un libro riguardante le spie ero subito impaziente di leggerlo. A dire la verità era un po’ di tempo che non mi capitava qualcosa al riguardo ed essere chiamata Mata Hari da un amico ha riacceso la mia curiosità. Ho così deciso di approfondire un po’ la mia conoscenza riguardo allo spionaggio nella vita reale, oltre che in libri e film. Ho deciso quindi di trattare il tema dello spionaggio durante la Prima Guerra mondiale nella mia tesina, il suo utilizzo e le tecniche, per poi presentare due delle spie operative in questo periodo, che si sono distinte per motivi diversi: Mata Hari e Fraulein Doktor.

Tesina monografica di Storia sullo spionaggio
Estratto del documento

Lo spionaggio nella Prima Guerra Mondiale

Introduzione

Sono sempre stata incuriosita dal mistero e già da piccola come scoprivo un libro

riguardante le spie ero subito impaziente di leggerlo. A dire la verità era un po’ di

tempo che non mi capitava qualcosa al riguardo ed essere chiamata Mata Hari da

un amico ha riacceso la mia curiosità. Ho così deciso di approfondire un po’ la mia

conoscenza riguardo allo spionaggio nella vita reale, oltre che in libri e film. Ho

deciso quindi di trattare il tema dello spionaggio durante la prima guerra mondiale,

il suo utilizzo e le tecniche, per poi presentare due delle spie operative in questo

periodo, che si sono distinte per motivi diversi: Mata Hari e Fraulein Doktor.

Mappa concettuale Spionaggio nella Prima Guerra Mondiale

Eventi in cui lo spionaggio ha particolarmente influito

Codici cifrati Due famose spie e la loro storia

Fraulein Doktor

Mata Hari

Introduzione allo spionaggio

Innanzitutto cos’è lo spionaggio? Cosa significa essere una spia? In generale si parla di

spionaggio come di quell’attività che mira ad

ottenere informazioni riservate di qualunque genere al fine di ottenere vantaggi militari,

politici o economici. Per sua natura è difficile risalire a tutto il percorso di un’azione

spionistica. A meno che un agente non venga smascherato, le operazioni andate a buon

fine sono protette dal segreto di Stato, ma siamo comunque in grado di conoscere, almeno

a caratteri più generali, alcune delle operazioni del XIX E XX secolo grazie ad alcuni

documenti e testimonianze.

Storici e scrittori di romanzi considerano lo spionaggio in maniera differente, mentre gli

scrittori considerano la storia basata soprattutto sulle azioni spionistiche e credono che

tramite di esse sia possibile ricostruirne un quadro completo quanto affidabile, gli storici

non amano le spie e tendono a considerare la loro attività accessoria. In realtà entrambe le

opinioni sono errate: le operazioni di spionaggio hanno influito sul corso degli eventi,

magari indirizzandoli verso un certo svolgimento o meno, ma non fanno da soli la storia.

Ma quali sono le origini di questi personaggi misteriosi, le spie? In realtà non si può dire con

certezza quando ci sia stata la nascita dello spionaggio, ma si sa per certo che anche in

tempi molto remoti esistevano già le spie. I motivi del loro agire sono vari, si va dal

patriottismo, a ideologie personali, al denaro.

Sostanzialmente l’attività suddivisa in tre fasi: l’acquisizione delle informazioni, la

protezione di queste e la loro trasmissione.

In realtà però l’attività della spia non si ferma qui, alle spie sono affidati anche compiti di

sabotaggio e disinformazione, come alcuni omicidi mirati, ma anche il compito di fomentare

un disordine o di compiere delitti tali da poter accusare soggetti pericolosi (Agente

Provocatore).

Così è da quando ha avuto origine questa attività, anche se le tecniche utilizzare per

svolgerla si sono evolute con il tempo. Spie e finzione

Il mistero che anela intorno

ai servizi segreti e le spie

stesse ha fomentato la

fantasia di molti scrittori e

registi. è tramite i loro libri

e film che si è andata

formando un’idea popolare

di spia in cui l’agente

agisce spesso da solo e al

di fuori delle regole della

società. Il primo

personaggio che salta alla

mente parlando di spie è il

famosissimo Agente 007,

James Bond, grande

capolavoro di

Ian Fleming, che ha dato origine alla famosa serie di film. Ma spie si trovano anche nei

videogiochi, che ne evidenziano il lato più oscuro, come anche nei fumetti della Marvel

Comics, dove è presente lo S.H.I.E.L.D. (strategic Homeland Intervetion Enforcement

Logistic Division).

Metodi e codici utilizzati

Con il passare degli anni il ruolo della spia si è sviluppato e così gli strumenti a sua

disposizione.

I metodi classici per acquisire informazioni sono quelli dalla cosiddetta “trappola al miele”,

basata sulla seduzione, l’intercettazione di messaggi e lettere, l’utilizzo del ricatto o di

interrogatori, a volte con il ricorso alla tortura, anche se non se ne parla ufficialmente, come

anche della sorveglianza diretta di un soggetto. Anche per la comunica di messaggi con

informazioni segrete si ha l’utilizzo di più metodi, come la steganografia e la crittografia.

Con l'avanzare del progresso tecnologico

poi, i mezzi ed i metodi di spionaggio si sono

di gran lunga sviluppati.

Siamo passati dall’utilizzo di frequenze radio

dedicate, e la loro intercettazione, all’uso di

apparecchi nascosti come microfoni o

telecamere, all’uso di alcuni programmi

specifici (Echelon e Carnivore), alla

sorveglianza di tutte le trasmissioni

elettroniche (cellulari, e-mail, trasmissioni

wireless).

Con la nascita di questi nuovi sistemi di

spionaggio si sono sviluppati anche

apparecchi in grado di evitare

l’intercettazione nemica, come i disturbatori

di segnale.

Enigma

Nella storia della crittografia ha fatto il suo successo

una particolare macchina da scrivere: Enigma.

Enigma è una macchina per cifrare (e decifrare). Fu

ampiamente utilizzata dal servizio delleforze armate

tedesche durante il periodo nazista e la seconda

guerra mondiale. La sua facilità d'uso e la sua presunta

indecifrabilità furono le maggiori ragioni per il suo

ampio utilizzo. Venne così modificata e migliorata, ma

nel 1932 tre ingegneri polacchi riuscirono comunque a

decifrarla.

La macchina Enigma aveva l'aspetto di una macchina

per scrivere con due tastiere: una vera inferiore, e la

seconda nella quale i tasti erano sostituiti da lettere

luminose che si accendevano ogniqualvolta veniva

premuto un tasto sulla tastiera effettiva: la sequenza

delle lettere che si illuminavano dava il messaggio

cifrato.

Storia dell’attività spionistica

Si può parlare di due tipi di spionaggio, lo spionaggio militare e quello civile. Il secondo ha

lo scopo di scoprire segreti industriali e strategie finanziarie e commerciali del nemico. Le

prime testimonianze a riguardo risalgono all’epoca dei Fenici, i quali, grazie alle

informazioni che avevano raccolto, poterono stilare patti vantaggiosi con Roma.

Lo spionaggio militare invece è la forma più antica e quella a cui ci riferiamo normalmente

parlando.

Partendo dai Sumeri si arriva fino agli antichi Egizi, che sappiamo aver utilizzato un sistema

di spionaggio a danno degli Ittiti, fino ai giorni nostri.

Ad Alessandro Magno viene riconosciuto il merito di aver inventato alcuni dei più importanti

metodi di spionaggio e controspionaggio. Egli organizzò il primo ufficio strutturato intorno

alle informazioni raccolte dagli agenti nei paesi nemici e sulla divulgazione di false notizie

per confondere gli avversari militari.

A Giulio Cesare invece di aver inventato il primo cifrario basato sulla traslitterazione(ad una

lettera se ne sostituiva un’altra), utilizzandolo nella Guerra Gallica.

L’Impero bizantino è rimasto famoso invece per aver diffuso le sue spie in tutti i paesi del

mondo conosciuto a quell’epoca, nascondendole sotto le vesti di mercanti.

Durante il Medioevo finisce al centro della scena il doppiogioco. Un esempio fu Sir Thomas

Tuberville, amico e consigliere di Re Edoardo I d’Inghilterra, ma in realtà al servizio di Filippo

IV di Francia.

Nel rinascimento con la migliore rete di spie furono invece lo Stato Pontificio e la Repubblica

di Venezia. La città dell’acqua aveva ambasciatori e consoli che svolgevano più il ruolo di

spie che di diplomatici. Proprio da questa rete organizzata dipese più volte la sopravvivenza

stessa della città.

Successivamente Richelieu organizzò una propria rete di informatori di cui si servì per le

sue attività diplomatiche.

Napoleone fu invece colui che dette allo spionaggio un ruolo importante tanto quanto una

qualsiasi organizzazione dell’esercito, facendolo diventare un Servizio di Stato Maggiore.

Viene considerato il fondatore dei moderni servizi di spionaggio Wilhelm Stieber, che a

metà del XIX secolo fondò l’organizzazione spionistica tedesca, una vastissima rete di

agenti con una struttura verticalizzata. Egli fu anche il primo a pensare ad una nuova

strategia, quella dell’informazione globale. A questo proposito, prima della guerra franco-

prussiana aveva inviato migliaia di spie in Francia per conoscere tutto, dall’esercito

all’agricoltura alle situazioni politiche di tutte le regioni della Francia.

Proprio sull’esempio tedesco nacquero le organizzazioni spionistiche di molti altri stati quali

l’Inghilterra(Intelligence Service) e gli Stati Uniti(CIA-Central Intelligence Agency).

Il caso Dreyfus, nel quale l’omonimo capitano venne condannato(1894) per aver passato

documenti militari segreti ai tedeschi, è molto importante perché per la prima volta si parlò

apertamente dei servizi segreti militari in pubblico.

Successivamente, nel corso del XX secolo, il ruolo dei servizi segreti cresce, questi iniziano

a dipendere da uno Stato Maggiore tale da poter influenzare anche l’operato della polizia.

Inizia anche ad essere sfruttato l’uso di collaboratori occasionali, solitamente persone senza

scrupoli interessate ad alti guadagni.

Così si arriva alla nascita di una legislazione apposita per la punizione delle spie, diversa a

seconda delle circostanze. Se infatti durante la pace le pene erano blande, durante i periodi

di guerra si arrivava anche alla pena di morte.

La Guerra Fredda è famosa anche per la grande importanza che ha avuto lo spionaggio tra

Stati uniti, insieme ai suoi alleati, e l’Unione Sovietica con la Repubblica Popolare Cinese e i

loro alleati, soprattutto per i segreti relativi alle armi nucleari.

Negli ultimi anni le associazioni spionistiche si sono concentrate invece sul commercio

illegale di droga e i terroristi.

Lo spionaggio nella Prima Guerra Mondiale

Per l'intelligence la Prima Guerra mondiale fu uno choc. Da conflitto lampo divenne guerra

di logoramento: un'esperienza che coinvolgeva non solo l'esercito, ma tutto il Paese, perché

il potere militare dipendeva dalla capacità industriale, fino a quel momento non ancora

presa in considerazione dai servizi informativi.

La radiotelegrafia di inizio 900 permise di dotare le navi da guerra degli strumenti per la

comunicazione in tempo reale. Ci fu anche una nuova scoperta. In breve tempo ci si

accorse che offriva più vantaggi intercettare e decrittare i messaggi anziché impedirne la

comunicazione.

Altra rivoluzione fu l'uso degli aerei per fotografare la posizione delle truppe e individuare i

punti strategici tra le linee nemiche.

Italia

I nostri servizi segreti militari nacquero alla vigilia della Seconda guerra d’Indipendenza e

raggiunsero la maturità alla vigilia della Prima guerra mondiale. In questo periodo il nostro

spionaggio e controspionaggio era indirizzato verso gli “amici” della Triplice alleanza.

Questa rimaneva cosa conosciuta da pochi perché se anche venivi solo visto in

atteggiamenti sospetti con un francese venivi rinchiuso in galera. Ciò era valido per tutti gli

organi di Stato, Forze Armate comprese.

Si diceva che Roma fosse covo dei tedeschi, come poi effettivamente si scopre con la

vicenda Gerlach, mentre invece Milano e Venezia fossero centri per il controspionaggio

italiano. Proprio in queste città facevano capo alcune cellule come l’Associazione Trento e

Trieste di Giurati.

Nel 1915 il Colonnello Poggi dota ogni armata di un proprio ufficio territoriale (ITO), in cui,

dopo il passaggio del testimone da Poggi a Giovanni Garruccio Melis, prenderanno parte

anche molti alpini, ritenuti più affidabili.

Nel frattempo il vecchio servizio si articola in più branche per sovrintendere gli ITO, fare

controspionaggio, i cifrari, occuparsi della stampa e della propaganda, come anche delle

traduzioni.

Successivamente, tra il 1920 e il 1930, molti uffici dello Stato si dotarono di un servizio

segreto. Si vennero così a creare ben quattro organizzazioni, almeno queste sono quelle di

cui abbiamo certezza, che non facevano però capo ad un solo centro. Per questo motivo

spesso si ritrovarono spesso in competizione e svolgevano un incarico in due senza saperlo

arrivando addirittura a spiarsi a vicenda.

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