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Introduzione Sogno, tesina
La seguente tesina esame terza media tratta dell'importanza del sogno per realizzare i propri progetti. I collegamenti che permette di sviluppare questa tesina sono:
SCIENZE: il sistema nervoso
ARTE: il surrealismo
FRANCESE: Louis Aragon
ITALIANO: G. Leopardi e la poesia L'Infinito
STORIA: l'emigrazione di fine '800
GEOGRAFIA: l'Argentina
MUSICA: I canti dei migranti
INGLESE: M.L.King
TECNICA: Le fonti di energia rinnovabili
EDUCAZIONE FISICA: Dream Team
SURREALISMO
IL SURREALISMO è un movimento artistico
letterario che nasce in Francia negli anni venti,
più precisamente nel 1924 quando Andrè
Breton pubblica il “Manifesto del Surrealismo”.
Il nome Surrealismo deriva dalla volontà di
questi artisti di esprimere una surrealtà ossia si
proponevano di esprimere l’inconscio mediante
l’arte figurativa.
Come i dadaisti, anche i surrealisti criticano profondamente la tradizione, in particolare rifiutano
la logica umana a favore di una totale libertà di espressione dell’inconscio. Cercano di liberarsi
dell’autocontrollo della coscienza per esprimere quel lato dell’uomo che fino ad allora era stato
represso. Hanno una visione della vita positiva, poiché per loro l’inconscio non significa angoscia
e negatività.
IL SOGNO, la follia, l’allucinazione, l’irrazionalità riescono a cogliere il midollo della vita poiché nel
sonno viene meno il controllo della coscienza sui pensieri dell’uomo e quindi l’inconscio può
emergere liberamente, attraverso immagini di tipo simbolico che vanno interpretate per capirne il
linguaggio.
I surrealisti predicano un ritorno all’infanzia, quando ancora non si era formata alcuna
inibizione e l’inconscio si poteva esprimere più liberamente. Nel mondo adulto intervengono
freni inibitori come la moralità o la razionalità che impediscono una spontaneità libera e
disinteressata. L’infanzia rappresenta una condizione di piena gioia che può essere
recuperata dall’uomo adulto solo attraverso l’immaginazione e il ricordo.
La TECNICA. Il surrealismo pratica un’arte figurativa e non astratta, anche se non è legato al
naturalismo. Il suo scopo infatti è trasfigurare la realtà, non negarla.
L’arte surrealista può essere sintetizzata in due gruppi:
• ACCOSTAMENTI INCONSUETI: ove si uniscono cose e
spazi tra loro apparentemente estranei per ricavarne una
sensazione inedita. La bellezza surrealista nasce dal
trovare due oggetti reali, veri, esistenti che non hanno
nulla in comune, assieme in un luogo ugualmente
estraneo ad entrambi. Tale situazione sorprende per la
sua assurdità e perché contraddice le nostre certezze.
• DEFORMAZIONI IRREALI: riguardano la metamorfosi, ossia la
trasformazione di un oggetto in un altro.
Entrambi i procedimenti hanno un unico fine comune: lo
spostamento del senso , la trasformazione delle immagini,
che normalmente siamo abituati a vedere in base al senso
comune, in immagini che ci trasmettono l’idea di una diversa
realtà.
Renè Magritte
Pittore Belga (1889 – 1967) è tra i pittori surrealisti più originali e famosi. E’ l’artista surrealista che,
più di ogni altro, gioca con gli spostamenti del senso, utilizzando sia gli accostamenti inconsueti che
le deformazioni irreali.
Nelle sue opere cerca, a differenza degli altri Surrealisti che
seguono gli istinti e le emozioni, di descrivere i meccanismi del
pensiero e della logica. I suoi quadri sono realizzati in uno stile da
illustratore, senza alcuna ricerca di illusionismo fotografico.
E’ il caso del quadro “Ceci n’est pas une pipe” dove la riproduzione
perfetta di una pipa è accompagnata dalla scritta “questa non è una
pipa”.
Magritte ha voluto dimostrare che un dipinto, per quanto imitativo,
non è una realtà ma una finzione.
Di notevole suggestione sono anche i suoi accostamenti. Ricordiamo una
delle opere più celebri e conosciute dell’artista “L’impero della luce -
1954”.
In essa vi è rappresentata la veduta di una villa circondata da un giardino
con grandi alberi, completamente in ombra: Solo un lampione rischiara la
facciata della villa e riflette una debole luce in un laghetto. La metà
superiore del dipinto è occupata invece da un cielo che è
sorprendentemente chiaro e sereno.
Messaggio: la realtà è piena di mistero.
Francese
Dans chaque demain on peut trouver une certaine idée de reve. En
français j’ai considéré le reve en poésie, à travers le poète Louis Aragon
et ses poésie "Je reve " JE REVE
Je rêve et je me réveille
Dans une odeur de lilas
De quel côté du sommeil
T'ai-je ici laissé ou là
Je dormais dans ta mémoire
Et tu m'oubliais tout bas
Ou c'était l'inverse histoire
Etais-je où tu n'étais pas
Je me rendors pour t'atteindre
Au pays que tu songeas
Rien n'y fait que fuir et feindre
Toi tu l'as quitté déjà
Dans la vie ou dans le songe
Tout a cet étrange éclat
Du parfum qui se prolonge
Et d'un chant qui s'envola
O claire nuit jour obscur
Mon absente entre mes bras
Et rien d'autre en moi ne dure
Que ce que tu murmuras
Louis Aragon
(1897-1982)
Louis Aragon
Louis Aragon, que son père, un haut fonctionnaire et
député, n’a jamais voulu reconnaitre, montre très
jeune pour l’écriture. Il est étudiant en médicine
lorsqu’il rencontre André Berton en 1916 avec le quel
il se d’amitié. En 1918, il publie ses premiers poèmes,
puis part, en tant que médecin auxiliare, au front des
Ardennes. Son courage lui vaut décoré de la Croix de
Guerre.
Avec André Berton, Louis Aragon participe au mouvement dadaiste et surréaliste. En utilisant
l’écriture automatique, il écrit les ’’Aventures de Télématiques’’ (1921), puis le ’’Mouvement
perpétuel’’ (1926).
En 1928, il rencontre Elsa Triolet, femme écrivain d’origine russe, qui sera l’amour de sa vie et qui
lui inspirera de nombreux poèmes. Membre du PCF, Louis Aragon s’engage aux cotes des
communistes rompt avec André Berton en 1932. Parallèlement à son activité militante, il se
consacre à l’écriture de romans en revenant à un style plus classique. En 1939, il épouse Elsa
Triolet.
Pendant la Seconde guerre mondiale, Louis Aragon, après avoir retrouvé la médecine militaire en
1939-1940, participe à la Resistance.
Après la guerre, Louis Aragon partage son temps entre ses activités littéraires et son
militantisme au sein u Parti communiste français.
Après la mort d’Elsa Triolet en 1970, il vit une
sorte d’exil intérieur et affiche à la fin de sa
vie ses penchants homosexuels.
Louis Aragon a renouvelé la poésie avec une
importante œuvre novatrice où il utilise la
prose aussi bien que les formes fixes
classiques. Il a contribué par ses romans aux
grands courants littéraires du XXe siècle,
roman surréaliste, roman réaliste, nouveau
roman.
Giacomo Leopardi
Sogno ed illusione sono sempre stati presenti nelle varie espressioni artistiche-letterarie
dell’uomo.
Il tema dell’illusione lo ritroviamo anche nella poesia l’Infinito di G.Leopardi.
Leopardi nacque a Recanati nel 1798 da una nobile
famiglia. Ragazzo dall’intelligenza pronta e di grande
sensibilità, ricevette la sua prima formazione letteraria
da educatori ecclesiastici. In seguito continuò gli studi
da solo, nella biblioteca di famiglia dedicandosi ad uno
studio sfrenato e disperatissimo che gli procurò una
vastissima cultura ma anche seri danni alla salute
(divenne gobbo e si ammalò agli occhi).
Nel 1822 si recò a Roma a casa di uno zio materno ma,
deluso dalle sue aspettative, rientrò a Recanati dopo soli
6 mesi. Seguirono brevi viaggi a Milano e Firenze ove
l’autore ebbe modo di conoscere e avvicinarsi ad
importanti scrittori del tempo (Manzoni, Capponi). In
ultimo si trasferì a Napoli presso l’amico Antonio
Raanieri dove morì all’età di soli 39 anni.
“L’Infinito”
La poesia fu scritta da Leopardi nella Primavera del 1819. Essa fa parte della raccolta dei
Piccoli Idilli, 6 componimenti scritti tra il 1819 e il 1821, il cui genere poetico è attento alla
descrizione di scene di vita campestre attraverso le quali l’autore esprime i suoi sentimenti più
intimi.
L’Infinito
Sempre caro mi fu quest’ermo colle,
e questa siepe, che da tanta parte
dell’ultimo orizzonte il guardo esclude.
Ma sedendo e mirando, interminati
spazi di là da quella, e sovrumani
silenzi, e profondissima quiete
io nel pensier mi fingo, ove per poco
il cor non si spaura. E come il vento
odo stormir tra queste piante, io quello
infinito silenzio a questa voce
vo comparando: e mi sovvien l’eterno,
e le morte stagioni, e la presente
e viva, e il suon di lei. Così tra questa
immensità s’annega il pensier mio:
e il naufragar m’è dolce in questo mare.
Commento
Il poeta si trova sul colle di Recanati, dove una siepe non gli permette di vedere tutto il
panorama, ma solo una parte, e gli lascia così l’opportunità di immaginare cosa si trova al
di là di essa. La siepe rappresenta i confini dell’uomo, che pur essendo molto ampi, non
sono infiniti. Egli immagina un paesaggio sconfinato, e, immerso nei suoi pensieri, si
dimentica di tutte le preoccupazioni che lo affliggono e si smarrisce nell’indeterminatezza
dello spazio circostante.
Le emozioni che prova sono descritte in pochi versi, eppure è possibile percepirle e
ove per poco il cor non si
immedesimarsi perfettamente nell’autore, come quando dice “
spaura”, cioè che per poco il suo cuore non si perde nell’infinito, e si sente piccolissimo
davanti alla potenza e alla grandezza della natura, che egli adora perché è ciò che
conforta nei momenti di debolezza.
In seguito il frusciare del vento tra le fronde degli alberi lo riporta alla vita reale.
L’improvviso stormire del vento, ora gli suggerisce due dimensioni dell’eterno: lo spazio e
il tempo. La bellezza del paesaggio circostante é tale da strappare nuovamente il poeta
dalla realtà, che prova una sensazione di dolcissimo abbandono nel pensare che il tempo
passa inesorabilmente e ricorda il passato sino ad arrivare al presente che vive e si
manifesta ogni istante.
Leopardi, in questo Piccolo Idillio, esterna il suo “io” più interiore, mostrando il suo
enorme des