Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
Storia -GIOLITTI : politica degli alti salari e politica sociale
RSPP - RESPONSABILE SICUREZZA PROTEZIONE E PREVENZIONE
Inglese - INSURANCE
S. delle finanze - INAIL, INPS
Ec. aziendale - INAIL E LIBRI OBBLIGATORI
SICUREZZA SUL LAVORO
INTRODUZIONE:
Il lavoro è lo strumento mediante il quale chi non dispone di capitale
proprio ottiene il denaro di cui ha bisogno lavorando allo scopo di
procurarsi i mezzi di sussistenza.
Ho voluto parlare della sicurezza sul lavoro perché è uno dei temi più
attuali della cronaca quotidiana. Ogni anno il 6% dei lavoratori subisce
un incidente sul lavoro di diversa natura, che in alcuni casi, può portare
all’invalidità permanente o addirittura alla morte.
Nel nostro paese la situazione degli infortuni sul lavoro è piuttosto grave
rispetto alla media europea: le normative propongono sanzioni più
pesanti che però non sempre favoriscono il rispetto delle leggi.
Dal punto di vista del diritto ho voluto parlare dei principi costituzionali
sul lavoro e il diritto allo sciopero. Inoltre ho voluto approfondire il ruolo
dell’ RSPP
ovvero il responsabile del servizio di prevenzione e protezione, e infine
delle associazioni che garantiscono la tutela del lavoratore ovvero i
Sindacati.
Dal punto di vista storico ho deciso di approfondire l’età giolittiana in
particolare delle riforme sociali attuate da Giovanni Giolitti. in inglese
ho voluto trattare delle assicurazioni obbligatorie (compulsory
insurance). In scienze delle finanze ho voluto parlare dell’INAIL (Istituto
Indice
Introduzione p.2
Mappa concettuale p.4
Definizione sicurezza sul lavoro p.5
Diritto p.6-7-8-9
RSPP (responsabile del servizio
prevenzione e protezione) p.10-11
Storia p.12-13-14-15
Inglese p.16-17
Scienze delle finanze p. 18-19-20-21
Economia aziendale p.22-23-24-25-
26
Bibliografia p.27
SICUREZZA SUL LAVORO
DEFINIZIONE:
La sicurezza sul lavoro consiste in tutta quella
serie di misure di prevenzione e protezione
(tecniche organizzative e procedurali) che
devono essere adottate dal datore di. lavoro, dai
suoi collaboratori e dai lavoratori stessi.
Le misure di tutela della salute e della sicurezza
dei lavoratori hanno il fine di migliorare le
condizioni di lavoro, ridurre le possibilità di
infortuni ai dipendenti dell’azienda e agli altri
lavoratori, ai collaboratori esterni e a quanti si trovano, anche
occasionalmente, all’interno dell’azienda. Misure di igiene e tutela della
salute devono essere adottate al fine di proteggere il lavoratore da
possibili danni alla salute, come infortuni sul lavoro e le malattie
professionali, nonché la popolazione in generale e l’ambiente.
Diritto principi costituzionali
sicurezza sul lavoro
In diritto la sicurezza sul lavoro viene menzionata nei seguenti articoli:
L’articolo 1 nel c.1 stabilisce che l’Italia è una Repubblica democratica
fondata sul lavoro e ciò significa che la "forma" di repubblica si riconduce
al consenso del popolo e inoltre viene approvato il principio del lavoro.
L’articolo 3 nel c.1 stabilisce che tutti i cittadini sono uguali di fronte alla
legge senza alcuna distinzione sesso, razza, religione, lingua e condizioni
personali. Nel c.2 inoltre è sancito che la Repubblica deve essere in grado
di offrire pari opportunità a tutti affinché essi abbiano gli stessi diritti,
rimuovendo qualsiasi tipo di ostacolo che impedisca ai cittadini di
partecipare alla vita politica, economica e sociale del Paese (abbattere
barriere architettoniche, aiuti economici per le famiglie bisognose,
pensione sociale per tutti gli inabili al lavoro).
L’articolo 4 nel c.1sancisce che la Repubblica riconosce a tutti il diritto al
lavoro e che lo Stato deve favorire l’economia e l’ingresso del lavoratore.
Nel c.2 è sancito che il lavoro oltre ad essere un diritto è un dovere morale
e inoltre che deve essere onesto.
L’articolo 35 c.1 sancisce che la repubblica tutela il lavoratore in
tutte le sue forme.
Nel c.2 Il nostro ordinamento riconosce come fondamentale il diritto al
lavoro di tutti i cittadini. Tutti i cittadini, secondo le proprie possibilità
hanno il dovere di svolgere una attività utile al progresso della società.
La Repubblica deve svolgere un’azione di promozione per migliorare la
formazione professionale dei lavoratori e per favorire quegli accordi
internazionali che mirano a tutelare i diritti sociali. Riconosce la libertà
di emigrazione, salvo gli obblighi stabiliti dalla legge nell'interesse
generale, e tutela il lavoro italiano all'estero.
L’articolo 36 della Costituzione indica i diritti dei lavoratori ed in
particolare:
Giusta retribuzione: al lavoratore spetta una retribuzione
-
proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro, e in ogni
caso sufficiente ad assicurare una vita libera e dignitosa a se e alla sua
famiglia.
Orario di lavoro;
- Riposo e Ferie: il 2° e 3° comma per tutelare la salute
-
psicofisica del lavoratore, dispongono che sia stabilita per legge
la durata della giornata lavorativa e che siano garantiti il riposo
settimanale e le ferie annuali. Il lavoratore ha diritto al riposo
settimanale e a ferie annuali retribuite, e non può rinunciarvi. Il riposo
consiste nella giornata non lavorativa. Qualora il lavoratore debba
L’articolo 37 prevede una tutela particolare per le donne e i minori
stabilisce la parità di retribuzione che spettano al lavoratore. La legge
stabilisce il limite minimo di età per il lavoro salariato. Infine la
Repubblica tutela il lavoro minorile vietando l’ impiego degli adolescenti
per lavori pericolosi o in ambienti pericolosi e fissando l’ età minima di
ammissione al lavoro a 15 anni.
dovere dello Stato di provvedere a
L’articolo 38 c.1 afferma il
sostenere i cittadini più indifesi dal punto di vista economico
(disoccupati) o psicofisico (anziani, inabili al lavoro ) e sancisce quindi il
diritto all’assistenza e al mantenimento per chi ne ha bisogno.
assistenza sociale.
Questa forma di aiuto, garantita dallo Stato è l’
sistema di sicurezza sociale garantisce a coloro che si trovano in
Il stato
pensione sociale o di invalidità civile e l’assistenza
di indigenza la
sanitaria gratuita, a totale carica dello Stato.
infortunio, uno stato di invalidità, o la vecchiaia
D’altra parte un
possono impedire a chi lavorava di continuare a farlo: i lavoratori non
più attivi devono essere aiutati per far fronte comunque alle loro
previdenza è a favore dei solo lavoratori, ai quali viene
esigenze. La
garantita la protezione da eventi futuri che potrebbero incidere sulla
l’istituto
loro capacità lavorativa, per mezzo di due enti pubblici:
nazionale di previdenza sociale (Inps) e l’istituto nazionale per le
assicurazioni contro gli infortuni sul lavoro (Inail).
Quando un soggetto, in seguito a un certo evento (malattia, infortunio,
assicurazioni obbligatorie a carico in parte del lavoratore (assicurato) e in
Si tratta di
parte del datore di (assicurante), che versa all’istituto assicuratore (Inps e Inail) i
lavoro
contributi assicurativi. L’Inps è il più importante ente di previdenza, non solo per il
vasto numero di assistiti, ma soprattutto per le numerose prestazioni che offre. L’Inail,
invece, garantisce le cure mediche e di riabilitazione a chi è rimasto vittima di un
infortunio sul lavoro o ha contratto una malattia professionale (silicosi, asbestosi ecc.)
e, se necessario, eroga un’indennità temporanea o permanente, secondo il grado di
incapacità lavorativa dell’assistito.
L’articolo 39 sancisce la libertà sindacale sono associazioni non statuti, che hanno il
compito
di tutelare gli interessi collettivi, sia economici, sia professionali degli aderenti di una
categoria. contratti collettivi per stabilire il
Il compito principale dei sindacati è quello di stipulare
salario, l'orario di lavoro, le ferie ecc. Di fatto, però, le loro rivendicazioni non
riguardano
soltanto la retribuzione, ma l'aspetto normativo (sicurezza sul posto
coinvolgono anche
di
lavoro, possibilità di effettuare assemblee ecc.). Nell'uso corrente con il termine
sindacato
si fa riferimento alle organizzazioni dei lavoratori dipendenti, ma esistono anche
associazioni dei lavoratori autonomi e dei datori di lavoro. la forma di
L’articolo 40 stabilisce la libertà di sciopero che è
protesta dei
lavoratori che la Costituzione riconosce come un diritto, è
un’astensione
volontaria e collettiva dal lavoro al fine di ottenere condizioni salariali
migliori e
normative più vantaggiose in occasione del rinnovo del contratto
collettivo di lavoro,
oppure al fine di protestare contro inadempienze contrattuali del
datore di lavoro.
Il riconoscimento del diritto di sciopero sta a significare che il
lavoratore che rinuncia
dalla prestazione lavorativa per aderire a uno sciopero organizzato
non può essere Di
considerato “inadempiente” ai fini del contratto di lavoro.
conseguenza, il
lavoratore non è perseguibile penalmente e non può essere
licenziato o chiamato a
pagare i danni per la mancata prestazione.
RSPP
La sigla RSPP significa responsabile del servizio prevenzione e
protezione. L’RSPP è
quella persona incaricata dal datore di lavoro per coordinare il
servizio di prevenzione
e protezione dai numerosi rischi. I compiti dell’RSPP sono molteplici e
vengono
elencati dal decreto legislativo 81/08 secondo il Testo Unico sulla
sicurezza sul lavoro.
L’articolo 33 elenca gli obblighi dell’RSPP:individuazione dei fattori di
rischio,
valutazione dei rischi, individuazione delle misure di sicurezza e
salubrità
dell’ambiente di lavoro; elaborazione delle procedure di sicurezza per
le varie attività
aziendali; proposta di programmi di formazione e informazione per i
lavoratori.
L’articolo 34 sancisce che lo stesso datore di lavoro può ricoprire il
Fra gli obblighi dell’RSPP i c’è quello di indire la riunione periodica
almeno una volta
l’anno, obbligatoria per tutte le aziende che hanno più di 15
dipendenti. Alla riunione
devono partecipare: datore di lavoro, RSPP, medico competente, RLS.
Gli argomenti che devono essere trattati sono: il Documento di
Valutazione Rischi
(DVR); l’andamento degli infortuni e delle malattie professionali;
criteri di scelta e
caratteristiche dei Dispositivi di Protezione Individuale (DPI) e i
programmi di
formazione e informazione sulla sicurezza sul lavoro per lavoratori,
dirigenti e preposti.
Storia: età giolittiana
politica sociale
Nel 1903 fu chiamato a capo del governo il
ministro
degli interni Giovanni Giolitti (1842-1928) . Dopo
l’esperienza fatta tra il 1892 e il 1893 Giolitti
divenne nuovamente presidente del consiglio e
mantenne la carica per quasi un decennio,
passato alla storia come età Giolittiana (1901-
1914). Di orientamento liberale il nuovo capo del
governo fu abilissimo nel trovare un equilibrio fra
le forze sociali, promuovendo da un lato la
legislazione sociale e dall’altro una politica volta a
favorire la nascente industria italiana.
Concesse ampia libertà di sciopero, che a tal proposito va ricordato
che lo sciopero prima era ostacolato con forme di intimidazione. Il
compito di Giolitti era quello di soddisfare tutti dando vita a una serie
di riforme.
Inoltre cercò di eliminare le azioni repressive fatte dai prefetti nei
confronti degli operai quando manifestavano. Famoso sciopero fu
quello dei minatori avvenuto a Bugerru in Sardegna nel 1903.
Giolitti era convinto che il miglioramento delle condizioni di vita dei lavoratori
coincidesse con un deciso progresso di tutto il paese.
Nel corso del decennio di governo venne perfezionato e ampliata la legislazione in
favore dei lavoratori anziani, infortunati e invalidi, vennero creati le prime
assicurazioni sulla vita che fino ad allora erano gestite dai privati, vennero emanate
nuove norme sul lavoro in favore delle donne e dei bambini(diminuzione delle ore
lavorative), venne stabilito il diritto al riposo settimanale. Giolitti si preoccupò anche
delle pressanti rivendicazioni salariali degli operai e degli impiegati.
Egli favorì la conquista di migliori retribuzioni, attraverso la politica degli alti salari che
era una norma di legge fatta per aumentare i salari, i quali, accrescendo la possibilità
di acquisto delle classi lavoratrici, contribuirono a determinare una più ampia richiesta
di beni di consumo sui mercati e conseguentemente aumentò la produzione. Giolitti si