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La seguente tesina di maturità descrive nell'ambito della materia di Sistemi e Automazioni i trasduttori e i sensori, prendendo in esame le loro caratteristiche e riportando delle rappresentazioni grafiche.
Tesina monografica di Sistemi e automazioni sui sensori e i trasduttori.
Sensori e Trasduttori (schema a blocchi):
I dispositivi che permettono di ricavare sottoforma elettrica l’informazione
elettrica contenuta in una grandezza fisica, di diverso genero si chiamo
sensori o trasduttori.
Tra i due termini c’è una piccola differenza anche se spesso si usano come
sinonimi.
Il sensore non ha bisogno di alimentazione esterna, mentre il trasduttore si.
Spesso però vengono usati i due termini in modo indifferente. Ai sensori
vanno quasi sempre associati circuiti di condizionamento e di elaborazioni
di segnali che hanno lo scopo di adattare il segnale fornito dal sensore alle
caratteristiche del circuito successivo.
I circuiti di funzionamento possono servire ad attenuare o amplificare il
segnale elettrico proveniente dal sensore, o a filtrarlo se sono presenti dei
disturbi, o anche a realizzare un adattamento d’impedenza, per impedire ad
esempio un carico eccessivo di corrente.
AFFIDABILITA: indica per quanto tempo il sensore garantisce un buon
funzionamento.
RANGE D’IMPIEGO: è l’insieme dei valori che può assumere la
grandezza in ingresso al sensore.
LINEARITA: tale specifica è rispettata se esiste una relazione determinata
tra il valore della grandezza in ingresso, e il valore della grandezza in
uscita.
Un trasduttore ideale dovrebbe essere lineare ovvero il legame tra il segnale
d’ingresso e il segnale d’uscita è proporzionale.
Il legame tra ingresso ed uscita dovrebbe essere espresso dalla relazione matematica:
y=Ku dove: y=segnale di uscita del trasduttore
u=segnale d’ingesso del trasduttore
Y Rappresentazione grafica della
caratteristica di un trasduttore
lineare ideale
u
Spesso i sensori sono lineari se utilizzati nel corretto range d’impiego,
mentre non sono lineari al di fuori di questo intervallo.
STABILITA: è la capacita di mantenere nel tempo la linearità.
SOGLIA DI SENSIBILITA: è la minima variazione del segnale d’ingresso
apprezzabile da parte del sensore.
RUMORE: segnale indesiderato prodotto dal sensore che si sovrappone
segnale utile.
INSENSIBILITA E DISTURBI: è la capacità del sensore di fornire in
uscita un segnale dipendente solo dalla grandezza da convertire, ignorando
altre grandezze che possono avere effetto sulla sua uscita.
CARATTERISTICHE DINAMICHE: Definiscono il comportamento del
sensore in presenza variazioni della grandezza d’ingresso. In questa
categoria rientrano i tempi di risposta, il tempo di salita, il tempo di
assestamento e la risposta in frequenza.
VITA DEL TRASDUTTORE: è il tempo espresso in ore, o più spesso in
numero di cicli, numero di giri ecc., oltre il quale non è più garantito il
corretto funzionamento del trasduttore.
CLASSIFICAZIONE DEI SENSORI
I sensori possono essere classificati in diversi modi.
a) In base alla grandezza fisica convertita: possiamo avere quindi
sensori di (posizione, velocità, accelerazione, pressione, temperatura,
livello, luminosità, prossimità ed altri ancora.)
b) In base al segnale elettrico generato:
-analogico -digitale
c) In base alla modalità di conversione:
- il sensore si dice diretto se la grandezza fisica viene trasformata in
un segnale elettrico senza passaggi intermedi.
-Il sensore è indiretto quando la grandezza fisica rilevata, viene
convertita in un’altra grandezza che poi dà luogo al segnale elettrico.
(prendiamo ad esempio un galleggiante: il segnale elettrico prodotto
non deriva dal livello del liquido, ma dalla posizione assunta dal
galleggiante a causa del livello misurato.)
d) In base alle caratteristiche circuitali:
I sensori possono essere o attivi o passivi.
-Un sensore si dice attivo quando genera in proprio un segnale
elettrico (fotovoltaiche, termocoppie, dinamo.)
-Un sensore si dice passivo quando utilizzano un alimentazione.
TIPI DI SENSORI
SENSORE DI TEMPERATURA: Esistono due tipi i termistori e le
termocoppie. I TERMISTORI
- sono dispositivi che sfruttano il fenomeno della variazione della
resistenza dei materiali, a seguito della variazione di temperatura.
- I termistori sono dispositivi che convertono una temperatura in una
grandezza elettrica. R 2−R 1
∝= R 1(t 2−t 1)
si chiama coefficiente termico e può essere positivo o negativo.
∝
-Se è positivo la resistenza aumenta all’aumentare della temperatura.
-Se è negativo la resistenza diminuisce al diminuire della
temperatura.
I primi termistori vengono chiamati PTC e i secondi NTC.
SCHEMA ELETTRICO E IMMAGINE DEL TERMISTORE
TERMISTORE
SCHEMA
LE TERMOCOPPIE
Le termocoppie trasformano una differenza di temperatura di temperatura
in una differenza di potenziale. Una termocoppia è costituita da due
conduttori metallici saldati ad una estremità. Il punto di saldatura è
chiamato GIUNTO-CALDO. La differenza di potenziale si preleva sugli
altri due estremità dette GIUNTE-FREDDE.
Le termocoppie sono preferite ai termistori perché hanno una risposta
lineare. Un integrato molto diffuso che prevede sia sensore di temperatura
sia circuito di condizionamento LM35.
Esistono LM135 e LM235. Questi integrati hanno una risposta lineare,
funzionano da 0-150° e danno un coefficiente 10mv|°C. la tensione in
uscita è V=K*T Kappa 10mV°C. quindi la tensione andrà da 0 – 1500 mv
1,5, quando ci saranno 150°C.
CONTROLLO DI POSIZIONE
Per controllo di posizione si intende una serie di interventi avente lo scopo
di mantenere o spostare un oggetto in una posizione prestabilita.
Il controllo di posizione è possibile nel caso di spostamenti lineari o
rotatori.
L’attuatore controllato generalmente è un motore che però non ha una
grande potenza.
Al sensore di posizione fanno corrispondere un segnale elettrico ad ogni
determinata posizione dell’oggetto controllato.
Ogni variazione della posizione viene segnalata dalla corrispondente
variazione della grandezza elettrica in uscita. I sensori di posizione
servono quindi a stabilire lo spostamento di un oggetto, cioè la variazione
di posizione. Possono anche individuare la posizione di un oggetto (sensori
di prossimità).