Anteprima
Vedrai una selezione di 5 pagine su 18
Seconda Rivoluzione Industriale - Tesina Pag. 1 Seconda Rivoluzione Industriale - Tesina Pag. 2
Anteprima di 5 pagg. su 18.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Seconda Rivoluzione Industriale - Tesina Pag. 6
Anteprima di 5 pagg. su 18.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Seconda Rivoluzione Industriale - Tesina Pag. 11
Anteprima di 5 pagg. su 18.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Seconda Rivoluzione Industriale - Tesina Pag. 16
1 su 18
Disdici quando vuoi 162x117
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Sintesi
Sintesi Seconda Rivoluzione Industriale - Tesina


In questa tesina di terza media ho voluto trattare le vicende connesse alla Seconda Rivoluzione industriale. La storia e l'evoluzione dell'uomo sono strettamente legate al rapporto con l'ambiente naturale del quale egli fa parte: ma in questo rapporto l'uomo ha sempre creduto di poter avere un ruolo predominante sugli altri elementi del sistema e la sua presunta superiorità lo ha portato ad agire in modo non sempre rispettoso di tutto ciò che lo circondava, creando disequilibri forse irreversibili.
Potremmo affermare che la Seconda rivoluzione industriale abbia influito in maniera determinante nel creare nell'ambiente, dunque per la vita dell'uomo, condizioni tali da mettere a repentaglio la vita stessa del pianeta e la sua salute. Il problema che la tesina mette in luce come, con tutte le sue implicazioni è stato nel tempo, studiato ed analizzato divenendo spunto nei diversi campi della vita sociale e della cultura, come nel cinema e nell'arte.
La rivoluzione industriale ha lasciato segni visibili anche in architettura e possiamo dire che la Tour Heiffel di Parigi ne sia un tangibile esempio.
Purtroppo non sempre la storia insegna e attualmente si stanno riproponendo in chiave moderna le stesse modalità e condizioni di vita che hanno segnato le giornate dei lavoratori della prima fase della seconda rivoluzione industriale: La rivoluzione industriale cinese e gli operai invisibili .
Ma, ancora una volta nell'arte e nell'universalità della musica senza tempo (Ludwig Van Beethoven - Für Elise), l'uomo può trovare rifugio. Del resto, senza la seconda rivoluzione industriale Luigi Pirandello non avrebbe potuto scrivere La patente.

Collegamenti

Seconda Rivoluzione Industriale - Tesina


Storia, Tecnologia - La Seconda Rivoluzione Industriale.
Scienze - Uomo e Ambiente.
Scienze motorie - Ambiente e Salute.
Inglese - Charlie Chaplin, "Tempi Moderni".
Arte - Pellizza da Volpedo, "Il Quarto Stato".
Francese - La Tour Hiffel.
Musica - Beethoven, "Für Elise".
Letteratura italiana - Luigi Pirandello, "La Patente".
Estratto del documento

Del resto, senza la seconda rivoluzione industriale Luigi Pirandello non

avrebbe potuto scrivere La patente (pagg. 16 - 17 ).

LA SECONDA RIVOLUZIONE

INDUSTRIALE

La seconda rivoluzione industriale

incominciò a manifestarsi, nei Paesi più

avanzati, a partire dal 1870 e si verificò con

una maggiore simultaneità rispetto alla precedente rivoluzione.

La caratteristica principale di questa seconda fase fu la sostituzione del

carbone, come fonte energetica, con l'elettricità e il petrolio e un uso

sempre più ampio dell’acciaio.

I diversi settori lavorativi vennero influenzati notevolmente dalle nuove

tecnologie introdotte dalle scoperte scientifiche.

Sempre più necessario si

rese la creazioni di imprese di

grandi dimensioni e la

concentrazione della

popolazione in vasti

agglomerati urbani (Berlino,

Vienna, Mosca, San

Pietroburgo all’inizio del secolo passarono il milione di abitanti,

raggiungendo Londra e Parigi), con il conseguente aggravarsi del

problema del sovraffollamento dei quartieri operai.

A partire dai primi anni del XX secolo, la produzione di beni di consumo

in quantità sempre più ampie rese necessaria un’impostazione del lavoro

sempre più rigida e organizzata ai fini di una sempre più imponente

18

produzione in cui la creatività personale cessò di avere ogni significato e

rilevante divenne solo la meccanica esecuzione delle istruzioni ricevute.

L’innovazione più importante in questo senso fu la catena di montaggio,

il simbolo della spersonalizzazione del lavoro e la protagonista della nuova

organizzazione all’interno delle industrie, che portò a termine il processo di

divisione del lavoro che l’applicazione della macchina al processo

produttivo aveva introdotto nella prima rivoluzione industriale.

Nella catena di montaggio il processo produttivo venne scomposto in un

numero elevatissimo di operazioni elementari per cui il lavoratore era

chiamato a compiere sempre e solo il medesimo movimento, aggiungendo

infinite volte un singolo elemento al manufatto in formazione sulla catena

che trasferiva l’oggetto in lavorazione davanti ai singoli operai, i quali

eseguivano mansioni talmente limitate da non permettere loro nemmeno di

capire in quale fase della produzione fossero impegnati.

Eliminata qualsiasi creatività, il

lavoratore fu così ridotto a

esecutore di gesti ripetitivi e rapidi

tipici della produzione in serie,

divenne in un certo senso

servitore piuttosto che utilizzatore

della macchina.

I lavoratori si trasformavano da produttori in 'consumatori' del loro stesso

prodotto: infatti producevano una merce e percepivano un salario

adeguato per comprarla. Le merci prodotte venivano vendute a sempre

minor prezzo in forza dell'automazione e della produzione in serie,

mettendo così in condizione i 'produttori-consumatori' di acquistarne

sempre di più e far accrescere in maniera esponenziale il bisogno indotto e

innescando un circolo vizioso

senza fine. 18 UOMO E AMBIENTE

Durante il corso della storia il rapporto tra

l'uomo e l'ambiente che lo circondava è

cambiato al variare delle sue esigenze. L'uomo

primitivo, che si nutriva di piante ed animali e

che a sua a volta poteva soccombere nella

lotta contro animali più forti, si collocava nel

sistema naturale come qualsiasi altra forma

vivente.

Con la scoperta dei primi attrezzi e del fuoco

ha cominciato a imporsi sull'ambiente ed a modificarlo e, in una certa misura,

inquinarlo.

La possibilità di dominare la natura e di alterarla si sono moltiplicate

quando l'uomo ha acquisito maggiori conoscenze tecniche ed è riuscito a

realizzare strumenti sempre più raffinati passando dall'aratro di legno al

trattore, dal fuoco alle armi più potenti e distruttive.

Tuttavia, non sono stati i mezzi di cui l'uomo ha potuto disporre a farlo

diventare, negli ultimi decenni, il principale predatore del pianeta, quanto l'uso

irresponsabile ed incontrollato di tali mezzi. Il grave problema dell'

inquinamento è riconducibile a tre principali cause:

l' aumento della popolazione, il grande sviluppo

delle città e l' utilizzo di tecnologie poco compatibili

con l' ambiente. Il culmine dell' inquinamento si ha

a partire dalla prima rivoluzione industriale. Durante

questa rivoluzione sono stati violentemente alterati

tutti gli equilibri naturali.

In questi ultimi due secoli nei Paesi ricchi e sviluppati, proprio il progresso

ha influito pesantemente sull' ambiente, procurando conseguenze anche

drammatiche per la stessa sopravvivenza dell' uomo; si è infatti passati ad un

18

mondo costituito più di cemento che di verde e soprattutto a stili di vita

caratterizzati da esigenze, sia individuali sia comuni sempre più elevate.

I problemi della sovrappopolazione, il progresso tecnologico, l' accumulo

dei rifiuti, l' impoverimento delle materie prime e la ricerca di fonti alternative

di energia hanno modificato profondamente l' ambiente naturale tanto da

renderlo assai diverso da quello primitivo e, cosa più grave lo hanno

trasformato in modo da renderlo sempre meno adatto all' instaurarsi di

condizioni di vita ottimali per gli organismi viventi.

Una crescita economica tanto rapida, basata sullo sfruttamento delle

risorse naturali non rinnovabili può portare in tempi brevi al loro rapido

esaurimento e che lo sfruttamento delle risorse apparentemente rinnovabili,

come il suolo coltivato, se non si tiene

conto delle capacità e dei tempi di

rigenerazione può condurre ad una

diminuzione della fertilità del terreno

favorendo un aumento dei deserti.

C'è da dire che comunque oggi l' opinione pubblica si mostra più sensibile

al problema ambientale e collabora con le iniziative prese dalle varie

amministrazioni per migliorare la situazione. Il problema sembra di difficile

soluzione ma la consapevolezza che le risorse del nostro Pianeta non sono

illimitate e che nel nostro piccolo possiamo fare qualcosa per inquinare meno

è già un passo avanti. Per attuare ciò è indispensabile un profondo

cambiamento della nostra mentalità di uomini delle

società industrializzate. Conservare la natura vuol dire

anche e soprattutto prevedere il futuro agendo sul

presente e per fare ciò è indispensabile utilizzare al

meglio la risorsa più promettente per il nostro difficile

domani: il nostro cervello.

18 AMBIENTE E SALUTE

Un ambiente pulito è

fondamentale per la salute e il

benessere umano.

Tuttavia, le interazioni tra l'ambiente e la salute umana sono estremamente

complesse e difficili da valutare.

Gli impatti meglio conosciuti sulla salute sono associati all'inquinamento

atmosferico, alla scarsa qualità dell'acqua e a condizioni igienico-sanitarie

insufficienti.

Il rumore è una questione emergente per l'ambiente e la salute.

Anche il cambiamento climatico, l'impoverimento dell'ozono stratosferico, la

perdita di biodiversità e il degrado del suolo possono incidere sulla salute

umana.

Tra gli effetti sulla salute si annoverano: malattie respiratorie e

cardiovascolari, tumori, asma e allergie e disturbi della riproduzione e del

neurosviluppo.

I trasporti, soprattutto nelle aree urbane, sono una delle cause principali

dell'esposizione umana all'inquinamento atmosferico e acustico.

La salute umana è sempre stata minacciata da pericoli naturali come

tempeste, alluvioni, incendi, frane e siccità.

Le loro conseguenze sono ora aggravate da una mancanza di

preparazione e da azioni umane come la deforestazione, i cambiamenti

climatici e la perdita di biodiversità. 18

Ma qualcosa si può fare e si sta facendo:

Think, eat, save, cioe' pensa, mangia e risparmia. E' stato il motto di

quest'anno della Giornata mondiale dell'Ambiente, che si celebra ogni anno il

5 giugno dal 1972 quando venne proclamata festività dall'Assemblea

generale delle Nazioni Unite. Quest'anno la manifestazione principale e' stata

ospitata in Mongolia e ha invitato a contrastare gli sprechi alimentari.

Ogni anno nel mondo un terzo del cibo prodotto viene gettato durante uno

dei passaggi dal produttore al consumatore. Questi 1,3 miliardi di tonnellate

di derrate alimentari, spiega l'agenzia, del valore di mille miliardi di dollari,

sarebbero sufficienti a nutrire gli 870 milioni di persone che ogni giorno non

hanno da mangiare, oltre a rappresentare uno 'spreco' di emissioni di CO2.

L'iniziativa ha riscoperto ad esempio la pratica dell'esercito di Gengis Khan

di essiccare così tanto la carne da far ridurre una mucca alle dimensioni di un

pugno, o quella ancora usata dagli inuit di preparare il Kiviak-a facendo

fermentare la carne di un piccolo uccello marino all'interno di un sacco di

pelle di foca. ''Ridurre il cibo sprecato e' una sfida economica, etica e

ambientale - ha osservato Achim Steiner, direttore generale dell'Unep - uno

dei modi e' guardare a come culture meno 'sprecone' danno valore a ogni

singolo boccone, e valutare come imitarle''.

E forse anche noi giovani dovremmo cominciare ad imparare dai maestri a

conservare per quelli che verranno ciò che era.

18

CHARLIE CHAPLIN

Charlie Chaplin was born on April 16, 1889, in

London England. His birth name was Charles

Spencer Chaplin, though he had many nicknames

growing up such as Charlie, Charlot, and The Little

Tramp. His father, Charles Chaplin, and his mother,

Hannah Chaplin, were inducted into the music hall

of fame, leading the way to his exposure even as a young boy. His first

onstage moment was when he was 5 years old; he sang a song that was

intended to be sang by his own mother, though she had become ill at the

time of the performance so little Charlie Chaplin stood in sand performed

for his mother.

Charlie Chaplin came to the United States in 1910, at the age of 21. He

was brought to New York, which was known to be a great place to start out

for charlie-chaplinanyone trying to become a professional actor. Two years

later, in 1913, Chaplin signed his very first contract at Keystone and it was

no time before he headed to Hollywood. His first movie premiered in 1914,

“Making a Living,” and went on to make over 35 movies total in that year

alone. His rise in popularity was like nothing that people had seen, though

with parents of fame, it was nothing new to Charlie.

Charlie Chaplin grew to become one of the most popular and successful

actors of all time.

The moment that really kicked off his long career was in 1921 when he

starred in, and produced, his first full length film called “The Kid.” From

then on, most people all over the world knew Charlie Chaplin and loved his

movies.

He had a great career and life, dying on December 25, 1977, in Vevey,

Switzerland. He had apparently died of natural causes in his sleep from old

age. 18 TEMPI MODERNI

Charlot è un operaio in un grande

complesso industriale, esterrefatto dal ritmo

frenetico di lavoro, perde la ragione.

Ricoverato in una casa di cura, viene dimesso

qualche tempo dopo per finire quasi subito in

prigione, a causa di una manifestazione di

operai nella quale si ritrova casualmente

coinvolto. Durante la sua detenzione, egli

sventa, inconsapevole, una rivolta di detenuti;

ciò gli frutta l'immediata scarcerazione. Una volta libero, riprende la sua dura

lotta per sopravvivere. Lo aiuterà molto l'amicizia di una giovane orfana, con

cui divide la propria casetta e quel po' di cibo che riesce a procurarsi.

Il film essendo muto utilizza molto bene il linguaggio del mimo che è

capace di esprimere amore e compassione per la crisi economica che era in

corso, ma mettendo il tutto su un piano divertente e giocoso.

In tutto il film spicca il grigiore dei visi e la mancanza di espressività nei

direttori e nei lavoranti all'interno delle fabbriche che viene ridicolizzato dalla

gioia dei protagonisti: una gioia spontanea che nasce da uno sguardo, da un

abbraccio, o dalla scoperta di una nuova “dimora” rovinosa e cadente fatta di

travi di legno. 18

IL QUARTO STATO

Il Quarto Stato – il più celebre dipinto realizzato Pellizza da Volpedo – è

una delle opere simbolo del XX secolo ed è conservato a Milano nel Museo

della Villa Reale.

Eseguito tra il 1898 e il 1901 secondo la tecnica divisionista, rappresenta

un momento di sciopero e di protesta dei lavoratori che, avanzando verso la

luce con il tramonto alle spalle, si muovono verso un futuro radioso

Dettagli
18 pagine
16 download