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Sintesi
Sintesi Mark Rothko, dal bello al sublime tesina


Rosso, dell’americano John Logan, è un'opera teatrale che fa rinascere il celebre pittore Mark Rothko e Ken, suo giovane assistente. I due personaggi sono impegnati a realizzare una ricchissima commissione di murales, per il ristorante Four Season di Manhattan. Lo spettatore assiste ad una straordinaria esperienza percettiva: vede Rothko agire e dipingere, per cui il “murales” si costruisce innanzi ai suoi occhi, creando uno spazio doppio: quello della scena e quello del magnifico dipinto. Attraverso i dialoghi vivaci e ironici tra Rothko e Ken si sviluppa un' appassionata meditazione sull'arte e sul confronto generazionale tra allievo e maestro, e si inizia ad esplorare il cuore di un artista che antepone, con forza e sdegno, la sacralità dell’arte al mercato e al guadagno.
Questa tesina di maturità nasce dalla voglia di analizzare, in seguito alla visione dell'opera teatrale, la personalità tanto geniale quanto tormentata di questo artista, pioniere dell' espressionismo astratto, al fine di comprendere meglio le dinamiche e le motivazioni che lo hanno portato a questa rivoluzione formale. Lo scopo di questa tesina è quello di analizzare e comprendere i fattori che hanno portato Mark Rothko ad una pittura minimalista ed essenziale. Quest'analisi verrà sviluppata attraverso lo studio delle tappe fondamentali della sua crescita, il contesto storico/culturale nel quale si è formato ed ha sviluppato la sua arte, le correnti filosofiche che lo hanno influenzato.
Nel corso dei prossimi capitoli si approfondiranno, anche attraverso l'opera di Nietzsche, La nascita della tragedia, le motivazioni che hanno modificato radicalmente la sua visione della vita, del mondo e quindi dell' arte.

Collegamenti

Mark Rothko, dal bello al sublime tesina


Storia dell' arte - Mark Rothko, l'espressionismo astratto.
Filosofia- Friedrich Nietzsche.
Estratto del documento

Indice

Premessa Pag. 3

Introduzione Pag. 4

Capitolo primo: Mark Rothko, l'uomo e l'artista Pag. 5

Capitolo secondo: Mark Rothko e l' espressionismo astratto Pag. 9

Capitolo terzo:Mark Rothko e gli artisti a lui contemporanei Pag. 11

Capitolo quarto: Mark Rothko e l’influenza filosofica di F. Nietzsche Pag. 13

Conclusione Pag. 15

Bibliografia e sitografia Pag. 16 2

Premessa

Rosso

, dell’americano John Logan, è un opera teatrale che fa rinascere il celebre pittore Mark Rothko

e Ken, suo giovane assistente. I due personaggi sono impegnati a realizzare una ricchissima

commissione di murales, per il ristorante Four Season di Manhattan. Lo spettatore assiste ad una

straordinaria esperienza percettiva: vede Rothko agire e dipingere, per cui il “murales” si costruisce

innanzi ai suoi occhi, creando uno spazio doppio: quello della scena e quello del magnifico dipinto.

Attraverso i dialoghi vivaci e ironici tra Rothko e Ken, si sviluppa un' appassionata meditazione

sull'arte e sul confronto generazionale tra allievo e maestro, e si inizia ad esplorare il cuore di un

artista che antepone, con forza e sdegno, la sacralità dell’arte al mercato e al guadagno.

Rosso

fig. 1: locandina dello spettacolo

"Che cosa vedi?"

"Rosso?!"

"NO! Dimmi, che cosa vedi?"

Questo approfondimento nasce dalla voglia di analizzare, in seguito alla visione dell'opera teatrale,

la personalità tanto geniale quanto tormentata di questo artista, pioniere dell' espressionismo

astratto, al fine di comprendere meglio le dinamiche e le motivazioni che lo hanno portato a questa

rivoluzione formale. 3

Introduzione

Lo scopo di questa tesina è quello di analizzare e comprendere i fattori che hanno portato Mark

Rothko ad una pittura minimalista ed essenziale.

Questa analisi verrà sviluppata attraverso lo studio delle tappe fondamentali della sua crescita, il

contesto storico/culturale nel quale si è formato ed ha sviluppato la sua arte, le correnti filosofiche

che lo hanno influenzato. La nascita

Nel corso dei prossimi capitoli si approfondiranno, anche attraverso l'opera di Nietzsche,

della tragedia, le motivazioni che hanno modificato radicalmente la sua visione della vita, del mondo

e quindi dell' arte. fig. 2: opere di Rothko al MOCA di Los Angeles

4

1. Mark Rothko, l'uomo e l'artista

1.1 Vita Markus Rotkowičs, noto come Mark Rothko, è nato il 25 settembre

1903 da una famiglia ebrea a Dvinsk in Russia (attuale Lettonia).

Nel 1913 si trasferì a Portland negli Stati Uniti, dove qualche anno più

Yale

tardi ebbe la fortuna di frequentare la prestigiosa università di , che

Art Students League

tuttavia abbandonò per trasferirsi , nel 1925, all'

di New York . In questa scuola conobbe fra gli altri Max Weber, il quale

gli trasmise la passione per Cezanne, i Fauves e Picasso. Questa

influenza si manifestò soprattutto nelle prime opere di Rothko.

Nel 1928 si tenne alle Opportunity Galleries di New York la sua prima

fig.3 : Mark Rothko con una sua esposizione. La crisi politica ed economica dell' America alla fine degli

opera anni '20 diede luogo ad un aumento del nazionalismo e della

sensibilità per le condizioni di vita disagiate, che divennero le tematiche principali dell' arte

americana del tempo. accademia del centro ebreo di Brooklyn . Rothko in molte occasioni

Dal 1929 fu insegnante all'

sostenne che insegnare gli permise di capire l'abilità dei bambini nel comunicare la loro percezione

della realtà in termini di semplici immagini visive.

Fino agli anni '50, quando riuscì a vivere del suo essere artista, le sue condizioni economiche furono

precarie, ma nonostante ciò la fede nelle sue capacità pittoriche non lo abbandonò mai. Tant'è che

fra il 1930 ed il 1940 la sua pittura subì un evoluzione radicale. Nel 1935 fu uno dei fondatori del

The Ten . Coltivò una profonda

gruppo di ricerche nel campo dell'espressionismo e dell' astrazione

amicizia basata sulla stima reciproca e sulla collaborazione con Gottlieb, sviluppando uno stile

pittorico dal contenuto mitologico, caratterizzato da un rifiuto della figura. Dal 1945 si avvicinò alle

tecniche surrealiste e, con l' aiuto della collezionista Peggy Guggenheim, riuscì ad organizzare una

mostra personale.

Dopo questa mostra iniziò a delinearsi il suo stile della maturità. Nel 1948, fondò con altri pittori

The Subjects of the Artist

espressionisti la scuola d'arte , la quale chiuse dopo breve tempo. Il suo

stile però cambiò in maniera sostanziale. Abbandonò la figurazione di stampo surrealista ed iniziò a

realizzare composizioni astratte. Rothko incentrò il suo lavoro su sensazioni semplici, spesso

riempendo grandi tele di canapa con pochi colori intensi e alcuni dettagli immediati.

Four Seasons all'

Nel 1958 gli fu commissionato di dipingere una serie di murales per il ristorante

Seagram building

interno del di New York. Una volta ultimati, Rothko non fu felice di vedere le sue

per quell' epoca il luogo e lo

pitture come sfondo ad una sala da pranzo, e a tal proposito scrisse :"

spirito per cui erano stati creati erano ormai in funzione. Poi vidi la loro destinzione finale. Era ovvio

che le due cose non erano fatte l' una per l' altra. Tate Gallery

" Così ne consegnò nove alla , rinunciò

all' incarico e restituì l' intera somma di denaro che aveva ricevuto per questa importante

commissione. Mark Rothko Foundation

Nel 1969 venne creata la con l'obiettivo di fornire assistenza economica ad

Laurea Honoris Causa Yale University

artisti anziani e disagiati. Ricevette così la in Belle Arti dalla .

Il 25 febbraio 1970 si suicidò nel suo studio di New York dove fu trovato alcune ore più tardi dal suo

assistente Oliver. 5

1.2 Opere principali e significative Titolo: Uomo e donna in piedi

Anno:1938

Anno:

Stile: Espressionismo

Genere: ritratto

Questo dipinto risale al periodo in cui Rothko fece parte

del gruppo di ricerche nel campo dell' espressionismo e

The ten

dell' astrazione " "

Titolo: -

Anno:1940

Anno:

Stile: Surrealismo

Genere:pittura figurativa

Genere:

Uno dei quadri della fase, transitoria, del surrealismo 6

T

itolo: No. 10

Anno:1950

Anno:

Stile: color field painting

Genere: pittura astratta

Dal 1948 il suo stile muta radicalmente da surrealista, ad

Color Field

astratto, con l' utilizzo della tecnica del . Le

opere di Rothko sono infatti caratterizzate da fasce di due o

tre colori contrastanti tra di loro, rappresentate come entità

gassose (i campi tonali non risultano precisamente definiti).

Titolo: -

Anno: 1959

Stile: color field painting

Genere:

: murale

Genere

Ubicazione: National Gallery of art

Verso la fine degli anni 50 le tele di Rothko iniziarono a scurirsi. Questo sviluppo è strettamente

Four Seasons

connesso al suo lavoro per il ristorante . Per questi murales Rothko utilizzò una

Seagram

tavolozza di rossi, marroni e nero. Nei pannelli destinati al , Rothko fece uso di forme

aperte, quasi suggerendo una soglia o un portale. Questo elemento potrebbe essere stato correlato

al contesto architettonico per il quale queste opere erano destinate. 7

Titolo: Orange, red yellow

Titolo

Anno: 1961

Stile: minimalismo

Stile

Genere:

Genere pittura astratta

Tecnica:

Tecnica Acrilico su tela

Ubicazione:Collezione

Ubicazione privata

Questo dipinto è stato venduto nel 2012 ad un

privato, con il prezzo più alto mai raggiunto dal

dopoguerra per l' asta di un dipinto, alla cifra di

86.900$

Titolo: -

Anno: 1969

Stile: Minimalismo

Genere: pittura astratta

Tecnica: olio su carta

Galleria: San Francisco Museum of Modern Art

Gli ultimi dipinti scurissimi, sintomo della sua

malattia che lo costringeva a dipingere su fogli di

carta molto ridotti rispetto alle enormi tele nelle

quali era abituato a perdersi, e preavviso di quello

che fu il suo ultimo gesto estremo. Il suicidio. 8

2. Mark Rothko e l' espressionismo astratto.

2.1 L' espressionismo astratto.

In seguito alla seconda guerra mondiale gli Stati Uniti divennero il nuovo centro dell' arte mondiale.

Tutto ciò avvenne grazie alla nascita dell' espressionismo astratto; il fenomeno di punta nel generale

clima di affermazione della pittura non figurativa che ha caratterizzato la seconda metà degli anni

'40 e gli anni '50. L' avvento delle dittature in Europa provocò una forte immigrazione di artisti

europei in America; con loro giunsero negli USA anche le nuove tendenze delle avanguardie come

cubismo, razionalismo, dadaismo, realismo e surrealismo.

Nel 1946, i due termini “espressionismo astratto”, coniati da Alfred Barr nel 1929, furono ripresi dal

critico Robert Coates per descrivere l' arte americana di quel tempo. I due termini vogliono fondere

insieme il concetto di espressionismo tipico della Brucke e l' astrattismo tipico del futurismo, del

cubismo e del Bauhaus.

L'espressione viene applicata a tutti quegli artisti operanti nel dopoguerra a New York il cui stile è

ambiguo, né totalmente espressionista né astratto. L' espressionismo astratto si divise

Color Field Painting , del quale il maggiore esponente fu proprio

sostanzialmente in due correnti: il

Action Painting,

Rothko, e l' il cui pioniere fu Jackson Pollock. I luccicanti blocchi di colore delle

opere di Mark Rothko, non particolarmente espressioniste, sono tecnicamente ed esteticamente

dripping

molto differenti dal dall' action painting energica di Pollock; tuttavia entrambi vengono

considerati espressionisti astratti.

Ci sono comunque degli elementi che accomunano questi pittori. L' utilizzo di immense tele

realizzate in materiali grezzi come la canapa, sfruttate allo stesso modo in ogni loro parte, senza

privilegiare il centro rispetto ai bordi, sono caratteristiche ricorrenti nelle opere dell' espressionismo

astratto. Per loro l'arte consiste nell'atto stesso del dipingere. Al centro del lavoro si trova

l'individualità dell'artista, che si pone in una condizione rischiosa in quanto mette in gioco la propria

esistenza in senso psicologico e spirituale. Il luogo di esistenza dell'artista e dell'arte è il quadro,

spazio libero da convenzioni estetiche, nel quale l'artista convoglia le proprie emozioni e la propria

energia vitale. L'Espressionismo astratto, quindi, scaturisce principalmente dalla disperazione e dalla

crisi dei valori creativi legata al particolare periodo storico, l'America degli anni '40, caratterizzato in

campo artistico, e non solo, da un "enorme vuoto" che, come osserva Adolph Gottlieb , andava

colmato con uno sforzo di rifondazione della mitologia e della simbologia primitiva e dal bisogno di

slegarsi artisticamente dai canoni europei di bellezza per affermarne di nuovi e personali.

dato che l'arte è senza tempo, l'interpretazione espressiva di un simbolo, non importa

"

quanto arcaico, è oggi altrettanto valida quanto il simbolo arcaico nel suo tempo"

-Barnett Newman-

Altri obbiettivi che si pongono questi artisti sono l' abolizione di un soggetto identificabile, del

disegno, dei materiali dell' arte.

La CIA finanziò questo movimento in quanto in esso vide il mezzo ideale per "combattere" la guerra

culturale contro il comunismo, nel quale prevaleva uno stile realista. 9

2.2 I cinque punti dell' espressionismo astratto.

New York Times,

Nel giugno 1943 il critico d' arte del Edward Jewell, espresse il suo spaesamento di

Federazione degli scultori e pittori moderni al quale il 7 giugno 1943

fronte ad una mostra della

Mark Rothko, Adolph Gottlieb e Barnett Newman risposero con una lettera, dalla quale possiamo

ricavare i cinque punti dell' espressionismo astratto:

1. per noi l' arte è un avventura in un mondo sconosciuto, che può essere esplorato solo

da coloro che sono disposti a correre i rischi.

2. questo mondo dell' immaginazione è privo di illusioni e violentemente opposto al

senso pratico.

3. è nostra funzione, in qualità di artisti, far sì che lo spettatore veda il mondo alla nostra

maniera, non alla sua.

4. noi sosteniamo l' espressione semplice del pensiero complesso. Noi siamo per la

forma ampia, perché essa possiede l' impatto dell' inequivocabile. Noi desideriamo

riaffermare la superficie del dipinto. Noi siamo per le forme piatte poiché esse

distruggono l' illusione e rivelano la verità.

5. È una notazione ampiamente accettata tra i pittori, che non importa ciò che uno

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