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Laboratorio: fasi di costruzione;
Inglese: oral hygiene;
Scienze: le resine.
Indice
Protesi e definizione ……………………………………………………………………………. Pag. 1-6
Edentulia …………………………………………………………………………………………….. Pag. 7
Fasi di costruzione ………………………………………………………………………………. Pag. 8-18
Oral hygiene ……………………………………………………………………………………….. Pag. 19
Resine ……………………………………………………………………………………………...... Pag. 20-21
Bibliografia …………………………………………………………………………………………. Pag. 22
La protesi è la sostituzione artificiale di qualsiasi organo o di parti di esso adatta a
ripristinare le funzioni quindi applicato all’ortodonzia la protesi dentale è la
sostituzione artificiale di uno o più denti atta a ripristinare le funzioni dell’apparato
masticatorio nel rispetto dei tessuti orali e della salute del paziente.
Ripristina un dente
Di quando singolo o una parte di
ricostruzione
Protesi esso.
Sostituisce gli
dentale Di sostituzione elementi dentali
quando perduti
La protesi dentale può inoltre essere suddivisa in: dai denti pilastro residui
Fisiologica quando i carichi sia dai denti residui che dal
Semi- masticatori tessuto osseo-mucoso
fisiologica vengono sostenuti: dalla mucosa e l’osso
Afisiologica sottostante
congenite. patologie di correzione la per anche utilizzate
chirurgici, interventi o traumi a seguito in perdute andate mucose
e ossa di parti sostituiscono maxillo-facciali, o chirurgiche Protesi •
artificiali. dentari elementi agli
Esisto supporto utile un costituire da modo in chirurgico intervento un con
nell’osso inserite vengono che protesi di tipi particolari Impianti, •
frattura. di caso in ossei capi due
no ripristinare da modo in variabile tempo di periodo un per dentali
elementi loro tra fissi mantiene e blocca fissazione, di Protesi •
vari tipi: 3 esistono speciale, Protesi •
extraorale. o intra un’applicazione avere può e fissa o mobile essere
tipi di Può mandibolare. e mascellare ossa delle crescita la correggere
e guidare di funzione la ha e temporanea è ortodontica, Protesi •
protesi scheletrato); uno posteriormente sostiene che fisso ponte un
con anteriori degli Bloccaggio (es. incastri. appositi o attacchi degli
dentali con loro tra collegati mobili altri e fissi elementi sono ci edentula
parzialmente un’arcata in quando utilizzata combinata,viene Protesi •
: Scheletrati); (es. paziente. dal facilmente rimossa essere
può e essa di parte una o l’arcata tutta sostituisce mobile, Protesi •
Ponti); (es. medico. dal solo rimossa
essere può e paziente del bocca nella cementata cioè fissa, Protesi •
Funzioni delle protesi
Funzione estetica: la protesi deve integrarsi armonicamente con il resto della cavità
orale, infatti nella lavorazione si deve tenere conto di vari aspetti come la dimensione il
contorno e la posizione del dente, l’aspetto della superficie vestibolare e del colore.
Funzione gnatologica: la protesi deve infatti rispettare i movimenti della mandibola,
quali apertura e chiusura, lateralità, protusione e retrusione. Per evitare che i denti
naturali si danneggino l’odontotecnico andrà a modellare tutte le parti del dente come
le creste marginali che fanno scorrere meglio gli incisivi durante la disclusione.
Funzione masticatoria: i denti artificiali devono permettere al paziente di tagliare e
triturare il cibo.
Fonazione: di grande imporatanza sono i denti anteriori superiori e inferiori che sono
direttamente interessati alla pronuncia di alcune lettere (R-S-T-D) e al condizionamento
del flusso d’aria di espirazione.
Protezione e rispetto dei tessuti molli: la corretta posizione dei denti aiuta a proteggere,
durante la masticazione, i tessuti gengivali.
La protesi mobile totale
Con la protesi mobile totale s’intende l’apparecchio mobile che sostituisce tutti i denti
di un intera arcata. È una protesi sostitutiva che ripristina le funzioni (estetica,fonetica
e masticatoria), è afisiologica in quanto si appoggia interamente sulla mucosa e tale
protesi può essere facilmente rimossa dal paziente. E’ costituita da denti artificiali di
resina o di ceramica, inseriti su una base di resina di colore simile a quello della
Questo tipo di protesi viene usata in caso di totale
edentulismo che è un fenomeno patologico che si
sviluppa specialmente negli anziani e può essere
dovuta a carie destruenti, a malattie parodontali, al
naturale processo biologico, all’effetto collaterale
di malattie più gravi e severe o verificarsi in seguito
ad inadeguati trattamenti odontoiatrici.
L’edentulismo può creare una serie di mutamenti
nella fisionomia, nei mascellari, nella mucosa, nella
muscolatura masticatoria quali labbra lingua e
guance, nella postura mandibolare e nella fonesi.
Fasi di costruzione:
dall’impronta alla messa in articolazione.
Per rilevare le impronte si costruiscono dei portaimpronte che devono riprodurre
approssimativamente il negativo della forma delle due arcate edentule. Le
impronte vanno realizzate in alginato poi successivamente si sviluppano le
impronte in gesso.
Sui modelli ottenuti si disegna il contorno della protesi e si costruisce una placca in
resina che serve sia da portaimpronte che da supporto al blocco di registrazione
occlusale. Su queste placche si costruiscono i valli di registrazione occlusale in cera
il cui margine libero viene adattato in bocca al paziente fino a che nn siano
registrate la giusta relazione tra le arcate e la corretta dimensione verticale. Dopo
ciò si andranno a rilevare le impronte definitive facendo compiere al paziente alcuni
movimenti così da registrare nell’impronta la conformazione dei muscoli durante i
movimenti limite, impedendo così che la compressione di questi contro la placca
protesica ne favorisca la dislocazione. In questa fase si procede anche alla
registrazione dei parametri utili alla scelta dei denti e all’individuazione della linea
del sorriso, della linea mediana e delle bozze canine. I materiali da impronta più
usati sono gli elastomeri, le paste all’ossido di zinco a alcune paste termoplastiche.
Infine si sviluppano i modelli che andremo a boxare per avere più precisione nella
zona dei bordi. Si colano i modelli con gesso extra-duro e si montano in aticolatore
registrando tutti i parametri presi in precedenza(linea del sorriso, altezza, ecc..) e
si procede con il montaggio dei denti.
Fasi di costruzione:
scelta degli elementi frontali
La protesi mobile totale deve ripristinare la situazione anatomica presistente
sia sotto il profilo estetico che sotto quello funzionale quindi vorremo
scegliere dei denti che rendano la porzione frontale della protesi
armonica e gradevole alla vista, garantendo la funzionalità, in particolare
nel settore posteriore.
Nel montaggio dei denti artificiali si utilizzano alcune linee di riferimento
individuate e tracciate sul blocco di registrazione occlusale superiore
direttamente nel cavo orale e sono:
• Linea mediana: si misura seguendo la linea che decorre dalla sutura
mediana del palato alla metà della papilla incisiva o con la linea del
frenulo labiale.
• Linea inferiore del labbro superiore: si misura con il labbro superiore
rilassato e serve per calcolare l’altezza degli incisivi protesici mascellari.
• Linea del sorriso: si misura facendo sorridere il paziente in modo
naturale e stabilisce il limite oltre il quale non deve vedersi la falsa
gengiva e ci aiuta a scegliere l’altezza dei denti frontali.
• Eminenza canina: è parallela alla linea mediana e si misura con le
labbra che si toccano non forzatamente.
• Piano occlusale protesico: viene determinato dal margine libero del
blocco di registrazione occlusale superiore.
È utile anche lo studio di vecchie fotografie del paziente che sorride e
modelli di studio eseguiti in occasione di precedenti riabilitazioni
protesiche.
Anche la scelta degli elementi protesici frontali deve essere accurata infatti si deve
tenere in considerazione:
• L’altezza dei frontali: è importante quando il paziente ha una linea del soriso alta.
• La larghezza dei frontali: si calcola misurando la distanza tra le bozze canine e che
ci danno la misura dei sei denti frontali.
• La forma e il volume dei frontali: si usa la teoria di Williams secondo la quale la
forma del viso può essere ovoidale, quadrata, triangolare e quadrangolare.
• L’andamento della linea del profilo: ci sono 3 punti di riferimento (fronte,base del
naso, e punta del mento) che ci dicono quanto gli elementi saranno curvilinei.
• Il colore dei frontali: costruire una protesi con elementi
dentali morfologicamente perfetti, ben allineati,di colore
bianco e grande lucentezza renderebbero la protesi
“visibile” nella cavità orale.
Fasi di costruzione:
montaggio degli elementi frontali
Dopo aver scelto gli elementi dentali appropriati si procede con il montaggio dei superiori tenendo in
considerazione che:
L’incisivo centrale mascellare sostiene il labbro superiore e riveste fondamentale importanza a
livello estetico nell’espressione mimica(sorriso). Il suo asse deve risultare ortogonale al piano di
occlusione;
L’incisivo laterale mascellare osservato frontalmente ha un’inclinazione distale, mentre visto di
profilo si nota un’inclinazione superiore rispetto ai centrali;
Il canino mascellare osservato frontalmente ha un asse ortogonale al piano occlusale, mentre di
profilo ha un asse perpendicolare al piano occlusale.
Anche gli inferiori conferiscono valore estetico alla fisionomia dl paziente quindi il montaggio richiede
attenzione infatti:
L’incisivo centrale mandibolare osservato frontalmente ha un asse
ortogonale al piano occlusale, mentre di profilo la porzione cervicale risulta
più arretrata alla superficie labiale;
L’incisivo laterale mandibolare esaminato frontalmente ha l’asse
leggermente inclinato distalmente nella porzione cervicale,mentre di
profilo presenta un andamento tendente al verticale;
Il canino mandibolare visto frontalmente deve presentare
un’inclinazione distale nella porzione cervicale, mentre
di profilo deve risultare più prominente rispetto alle altre
porzioni. Fasi di costruzione:
montaggio degli elementi frontali
Nel montaggio degli anteriori dovremo attenerci anche ad altri parametri come:
La classe occlusale
(1° classe normo-
L’esposizione dei
L’overbite e occlusione, 2° classe
frontali disto-occlusione e 3°
l’overjet; mandibolari; classe mesio-
occlusione)
La massima La guida incisiva
dimensione L’altezza cuspidale
verticale utile
Secondo Pound questi parametri si calcolano facendo pronunciare al paziente il fonema
“s”.
Dopo aver fissato accuratamente sull’articolatore tutti questi punti si procede con il
montaggio, prima dei frontali superiori e poi degli inferiori.
Fasi di costruzione:
scelta degli elementi latero-posteriori
Come per gli elementi frontali anche per gli elementi latero-posteriori ci vuole
accuratezza nella scelta:
• Altezza;
• Larghezza vestibolo-linguale;
• Larghezza mesio-distale;
• Forma della superficie occlusale che può essere piatta o cuspidata in base alla
presenza o meno di creste e fossette.
Fasi di costruzione:
montaggio degli elementi latero-posteriori
Nel montaggio degli elementi latero posteriori è indispensable fare riferimento ad
alcuni parametri tra i quali:
1. Piano occlusale protesico;
2. Orientamento vestibolo-linguale dei denti in caso si costruisse una sola arcata
si fa riferimento all’arcata opposta;
3. Inclinazione vestibolo-linguale che varia a seconda del tipo di elementi dentali
abbiamo scelto(se cuspidati faremo un montaggio dente a due denti portandolo in
massima intercuspidazione, mentre se abbiamo scelto elementi piatti li monteremo
secondo il principio del massimo contatto di superficie. piatti);
4. Curve di Spee e di Wilson.
Esistono inoltre:
Il montaggio dei denti in occlusione bilanciata bilaterale che da notevole