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Italiano: Baudelaire e Patrick Süskind
Storia dell'arte: Giacomo Balla e Luigi Russolo
Tesina di
Debora Mattaini 5°DSL
IL PROFUMO
Ho scelto questo argomento perché:
• L’olfatto uno dei 5 sensi • E’ un elemento essenziale
per ognuno
di noi con una lunga
storia
• Vive in diversi ambiti
Che cos’è il
profumo?
Il profumo è una miscela di sostanze animali,
vegetali e oli di fiori, sintetici, alcool e
acqua.
Da dove si
ricava?
Alcune delle principali piante che vengono
utilizzate per gli oli essenziali sono
gelsomino, lavanda, rosa e citronella.
e si estrae?
trazione per distillazione a vapore
trazione per spremitura
trazione per enfleurage
trazione con solventi
TIPOLOGIE DI PROFUMI
• Estratto o Parfume
• Eau de Parfume o Parfume de Toilette
• Eau de Toilette
• Eau de Toilette senza alcool
• Eau de cologne
STORIA DEL PROFUMO
Il termine "profumo" proviene dal latino “per
fumum”, che significa letteralmente "attraverso il
fumo".
Il profumo svolge numerose funzioni, che possiamo raggruppare in sette classi:
• la funzione sacra (mette in rapporto la persona con gli dei
attraverso gli aromi impiegati nei riti sacri, nelle
imbalsamazioni o durante le offerte);
• la funzione seduzione (arma invisibile per piacere);
• la funzione aristocratica (è stato per lungo tempo prerogativa
di pochi);
• la funzione piacere (dona un carattere particolare a chi lo
indossa);
• la funzione vitalità (nell'antica Grecia dava forza e fiducia
agli atleti);
• la funzione identità (evoca una persona anche quando non c'è,
oppure aiuta a ricordare eventi passati);
• la funzione benessere e medica (attraverso l'aromaterapia).
ANTICHITA’
Non si può datare con certezza la nascita del profumo, anche se
l'archeologia ci fa sapere che accanto all'utilizzo del profumo
come intermediario fra l'uomo e gli dei, quasi subito esso fu usato
come strumento di seduzione e per la cura del corpo. La storia del
profumo affonda le sue radici nell’Antico Egitto, dove venivano
bruciati legni o resine che esalavano un gradevole fumo odoroso che
si levava verso il cielo.
Durante i riti religiosi i profumi venivano utilizzati per attirare
le grazie degli dei ed erano usati durante le imbalsamazioni per
facilitare il passaggio delle anime nell’aldilà.
Con il passare delle epoche l’uso del profumo è diventato profano:
le donne egizie si spalmavano sul corpo balsami e oli profumati,
distribuivano sui capelli pomate aromatiche. Cleopatra fu la prima
che accolse Marco Antonio, in una stanza cosparsa di petali di rosa
dove bruciavano incensi ed erbe aromatiche.
In quest’epoca i profumi erano erano a base oleosa per proteggere
la pelle arsa dal sole. I più famosi erano la mirra, l’incenso e
l’aloe.
MEDIOEVO
Nel Medioevo l'uso dei profumi in
Europa decadde. L'arte profumiera si
sviluppò invece nel mondo islamico
ed in particolare in Persia dove fu
inventato il profumo di rosa.
A partire dal XIV secolo i profumi
divennero a base alcolica.
1600
Nel 1600 nasce l’acqua di Colonia, il suo inventore fu Giovanni Maria Farina.
GLI ANNI 1900
Il primo profumo famoso è Flomary,
commercializzato agli inizi del 1900. Ma
la vera affermazione arriverà nel 1921
con la creazione, da parte di Ernest
Beaux, del famosissimo profumo Chanel
N.5.
Negli anni Cinquanta il profumo ritorna
ad essere arma di seduzione. Il mercato è
inondato da migliaia di nuove fragranze
profumate.
OGGI
La profumeria
contemporanea offre oggi
lo spettacolo di una vera
e propria arte, con la sua
profusione d'innovazioni,
facendosi interprete delle
culture, delle tradizioni
e delle mode olfattive di
ogni parte del mondo.
CURIOSITA’
L'esperimento del medico tedesco Boris
Stuck ha dimostrato che "il colore
emotivo" dei sogni, cioè la loro
piacevolezza, viene influenzata
dall'odore dell'ambiente. Un gruppo di
donne addormentate in una stanza in
cui è stata vaporizzata un profumo di
rosa, nel momento in cui è stata
svegliata dalla fase Rem del sonno
(quella in cui più di frequente si
presentano i sogni), ha quasi sempre
riferito di stare sognando scene
gradevoli.
Ripetendo l'esperimento con un odore
di uova marce, il "colore emotivo"
medio dei sogni ha virato invece verso
episodi ansiosi o angoscianti.
Rachel Herz dell'Università della
Pennsylvania ha dimostrato che non