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Tesina - Premio maturità 2009
Titolo: Plasma Tweeter
Autore: Cacioppo Alessandro
Descrizione: Realizzazione Pratica di un Plasma Tweeter ,Progettazione,Relazione e sue correlazioni
Materie trattate: Elettronica,Telecomunicazioni,TDP,Sistemi,Italiano,Fisica,Diritto,Storia
Area: tecnologica
Sommario: Italiano,Futurismo,Marinetti Fisica,il Plasma,4 Stato della Materia Storia,Fine 2 Guerra,Bomba Atomica TDP,I Mosfet,Potenza Telecomunicazioni,Modulazioni Impulsive,PCM Elettronica e Sistemi,Filtri Attivi,Primo e Secondo Ordine Diritto, I Titoli di Credito,Assegno Circolare
PLASMA TWEETER
Introduzione:
Appassionato del mondo del Hi-Fi ,vengo a conoscenza di un Tweeter
(Altoparlante destinato a riprodurre i suoni alti,dalla gamma vocale in su) per
appassionati Audiofili prodotti negli anni ‘60,il quale funzionava senza parti
meccaniche in movimento,fatto che gli conferiva una velocissima risposta e
un’ottima efficienza.
Questo tweeter produceva il suono da una scarica elettrica ad altissima
tensione,cosa che fece molto scalpore all’epoca;poche sono state le ditte che
hanno cercato di rendere questo un prodotto commerciale,principalmente per
due motivi costo della realizzazione e difficili tarature .In quegli anni infatti si
disponeva solo di valvole termoioniche e pochi altri componenti (ben lontano
dall’elettronica moderna basata principalmente su circuiti integrati)questo
rendeva quindi molto costosi i dispositivi elettronici soprattutto della branca
audio hi-fi.
Ricordiamo alcuni marchi quali Ionovac, Acapella e Magnat che realizzavano
suddetto dispositivo,per il resto veniva autocostruito da esperti del settore
audio e elettronico.
Il fatto più incredibile è pensare che una scintilla possa riprodurre un segnale
udibile, definito e irregolare quale la musica(è talmente al di fuori dalla nostra
concezione,che solo vendendolo ci si riesce a credere),questo mi spinse
principalmente a realizzarne un prototipo similare ;volevo infatti poter
assaporare questo effetto avvolgente omnidirezionale da molti descritto,il
“calore” del suono (a differenza di quello prodotto da un metallico tweeter a
membrana) e la vasta gamma di frequenze alte e altissime dai 2Khz oltre i
22KHz.
TEORIA:
IL PLASMA:
In fisica e chimica, un plasma è un gas ionizzato, costituito da un insieme di
elettroni e ioni e globalmente neutro (la cui carica elettrica totale è cioè nulla).
Essendo però costituito da particelle cariche, i moti complessivi delle particelle
del plasma sono in gran parte dovuti alle forze a lungo raggio che si vengono
continuamente a creare, e che tendono a mantenere il plasma neutro; questo
fatto stabilisce una differenza importante rispetto ai gas ordinari, nei quali i
moti delle particelle sono dovuti a forze che si estendono al massimo per
qualche primo vicino. In quanto tale, il plasma è considerato come il quarto
stato della materia, che si distingue quindi dal solido, il liquido e il gas.
"Ionizzato" in questo caso significa che una frazione significativamente grande
di elettroni è stata strappata dagli atomi.
Le cariche elettriche libere fanno sì che il plasma sia un buon conduttore di
elettricità, e che risponda fortemente ai campi elettromagnetici. Questo quarto
stato della materia fu identificato da Sir William Crookes nel 1879 e chiamato
"plasma" da Irving Langmuir nel 1928. Le ricerche di Sir Crookes portarono
alla realizzazione dei cosiddetti tubi di Crookes, che erano gli antenati dei tubi
catodici e delle lampade al neon.
Mentre sulla terra la presenza del plasma è relativamente rara (fanno
eccezione i fulmini, le aurore boreali e le fiamme), nell'universo costituisce più
del 99% della materia conosciuta: si trovano sotto forma di plasma il Sole, le
stelle e le nebulose. Inoltre, si ha una formazione di plasma sullo scudo
termico dei veicoli spaziali al rientro nell'atmosfera.
Il plasma è spesso definito come "quarto stato" della materia: in questo senso,
esso riproduce l'idea dei quattro elementi, che storicamente si fa risalire al
filosofo greco Empedocle. I primi esperimenti riguardanti i plasmi coincidono
però con le prime scoperte sull'elettromagnetismo. Le prime scoperte sulle
proprietà delle scariche elettriche nei gas vengono fatte risalire al leggendario
esperimento di Benjamin Franklin, che scoprì la natura elettrica del fulmine:
nel giugno 1752, a Philadelphia, egli usò come dispositivo un aquilone, legato
all'estremità di un filo di canapa. All'altra estremità egli appese una chiave, e
portò l'aquilone vicino alle nuvole durante un temporale. Tenendo a distanza
con un nastro di seta l'estremità con la chiave, per proteggersi le mani, vide
che la chiave si muoveva per effetto dell'accumulo di cariche elettriche, e che
poteva caricare con questa una bottiglia di Leida (un tipo di esperienza che egli
aveva già effettuato nei suoi studi sull'elettrostatica).
Studi più precisi coincidono con la creazione dei primi tubi da vuoto, i tubi di
Crookes appunto, che Sir William Crookes cominciò a studiare negli anni
successivi al 1870 modificando il prototipo creato da Heinrich Geissler, che si
chiama appunto tubo di Geissler. Proprio un tubo simile a questo portò
Röntgen alla scoperta dei raggi X.
Gli studi sui plasmi rimasero però più che altro una curiosità: fanno eccezione
gli studi approfonditi di Irving Langmuir, che studiò in particolare (negli anni
successivi al 1920) l'interazione dei plasmi con le pareti del contenitore nei
quali i plasmi stessi venivano formati: proprio per questi studi egli vinse il
premio Nobel nel 1932. L'interesse sistematico per lo studio dei plasmi inizia
invece alla fine degli anni cinquanta, quando la Conferenza di Ginevra “Atoms
for peace” sancisce l'inizio degli studi su uno sfruttamento pacifico della
Fusione nucleare. Contemporanea è la costituzione dell'Agenzia Internazionale
per l'Energia Atomica (IAEA, 1957).
Più o meno nello stesso periodo cominciano i primi studi sugli effetti di un
campo magnetico sui gas ionizzati (per es. della ionosfera) compiuti dal fisico
svedese Hannes Alfvén, che lo porteranno a vincere il premio Nobel nel 1970.
Questi studi porteranno alla spiegazione del meccanismo delle fasce di Van
Allen in termini di moti di ioni ed elettroni.
Oggi la fisica del plasma è un settore in piena espansione, non solo per quanto
riguarda la Fusione nucleare, ma anche le applicazioni industriali (trattamento
di superfici, il taglio al plasma, gli schermi al plasma) e la propulsione spaziale.
IL TUONO:
Ma è possibile che il plasma generi un suono??
pensiamo al tuono …
Il tuono è il rumore, improvviso e forte, provocato dal fulmine. Il fulmine causa
un forte aumento di pressione e temperatura che provoca la rapida espansione
dell'aria attraversata dal lampo. A sua volta, questa espansione d'aria produce
un'onda d'urto che si manifesta col rumore del tuono.
La prima teoria sulle cause del tuono di cui si ha traccia è attribuita al filosofo
greco Aristotele, nel 300 a.C., ed una speculazione precedente che faceva
riferimento alla collisione di nuvole. Si susseguirono molte altre teorie: nella
metà del XIX secolo si accettava l'idea che il fulmine producesse il vuoto.
L'idea accettata oggi dice che il tuono è causato dall'enorme spostamento
d'aria che il fulmine crea nell'atmosfera quando scocca. L'aria nei canali
ionizzati che compongono il fulmine viene riscaldata a circa 28.000°C: ciò crea
un'espansione in volume del canale ad una velocità più alta di quella del suono.
Ne consegue un'onda d'urto, simile a quella di un'esplosione o di un aereo
supersonico; ed è proprio l'onda d'urto che genera il tuono, che può essere
udito come un colpo secco e improvviso se il fulmine è scoccato vicino
all'osservatore; come un rumore diffuso e tenue se scocca in lontananza, per
effetto dell'eco e del rimbombo.
IL TWEETER:
I tweeter sono chiamati a riprodurre le frequenze alte, comprese fra l’estremo
superiore, normalmente i classici 20.000 Hz e un estremo inferiore che è in
funzione della tipologia di diffusore, ma che in genere si attesta attorno ai 2
KHz. I tweeter maggiormente impiegati nella costruzione dei diffusori sono
quelli con la cupola in seta o in elementi metallici, a volte possono essere
caricati a tromba (di cui un esempio classico è quello dei diffusori Klipsch), che
sono caratterizzati da una altissima sensibilità dei diffusori, anche se a scapito
della direzionalità del suono emesso. Oltre alla tecnologia a cupola (la più
diffusa), ne esistono altre, brevettate da numerosi costruttori internazionali. Un
esempio è il tweeter a nastro coassiale, brevettato da Leo Greiner e Kurt
Scheuch, ricercatori dell'azienda svizzera Piega, specializzata in diffusori
acustici ad alta fedeltà.
Dello stesso produttore sono due tweeter con brevetti 2005:
C2 Coaxial Ribbon
LDR ribbon
Già negli anni sessanta, il costruttore statunitense Magnepan brevettò un
sistema a nastro per la riproduzione della gamma alta impiegato nei propri
diffusori acustici isoplanari, ovverosia impieganti membrane piane in mylar
costituenti sia i woofer che i midrange. Il nastro in alluminio, largo un quarto di
pollice, lungo circa 150 centimetri e dello spessore di pochi micron, data la sua
massa estremamente ridotta, permette escursioni in frequenza oltre i 20
kilohertz. Un costruttore italiano (Armonialoudspeakers) ha recentemente
immesso nel mercato dei diffusori con particolari trasduttori a compressione
denominati(Ticcs). Questi trasduttori sono costituiti da una membrana
sottilissima in kapton ripiegato con unità magnetiche in neodimio-boro.
Quando sia richiesta grande potenza sonora, dell'ordine dei kilowatt, si ricorre
ad una tipologia costruttiva in uso da decenni, denominata "a compressione";
sono unità magnetodinamiche di forma cilindrica, con membrana metallica, le
quali devono essere necessariamente accoppiate ad un carico costituito da una
tromba, realizzata generalmente in alluminio pressofuso, avente la bocca di
emissione di forma rettangolare, sono in commercio anche modelli di fascia
economica realizzati in plastica. La qualità audio di queste unità è inferiore alle
altre tecnologie ma è l'unica che permette di ottenere grandissime pressioni
acustiche (Decibel).
Altri esempi di diffusori a tromba sono quelli normalmente usati nei concerti,
essendo infatti caratterizzati da una alta efficienza si possono utilizzare
amplificazioni di minor potenza a parità di pressione acustica
generata. Il tweeter è facilmente riconoscibile in
un diffusore in quanto è il driver con la membrana più piccola fra tutti quelli
presenti. Ultimamente, come già citato in premessa, la tecnologia di
costruzione si sta specializzando verso driver che siano capaci di superare il
limite dei 20 KHz, e che arrivino fino a 100 KHz, il tutto grazie soprattutto ai
nuovi formati audio che sono stati ultimamente immessi sul mercato, come i
SACD (Super Audio CD) o i DVD Audio, che possono registrare suoni
caratterizzati appunto da una maggiore frequenza massima rispetto al cd
tradizionale. I tweeter che in genere permettono di riprodurre un tale range di
frequenza sono chiamati supertweeter.Tra questi rientrano i tweeter al plasma
.i tweeter Elettrostatici e altri.
Principio di Funzionamento:
Il tweeter al plasma è un trasduttore acustico, ma invece di impiegare una
membrana mobile (come i classici altoparlanti) diffonde delle onde di pressione
per mezzo di una scarica elettrica (che essendo formata da ioni è,per
l’appunto, plasma).
Sembra strano, ma è realmente possibile creare delle onde di pressione (e
quindi diffondere il suono) tramite un minuscola scarica elettrica. Per togliere
ogni dubbio basti pensare ai fulmini (come abbiamo già descritto in precedenza
il tuono è il risultato acustico della veloce espansione dell'aria surriscaldata
dalla scarica).Il tweeter ,infatti,funziona perché il plasma è composto da ioni
che hanno una loro massa e una loro densità. Poiché la densità del plasma è
diversa da quella dell'aria fredda che circonda la scarica, se riusciamo a
modulare le dimensioni della scarica, otteniamo anche lo spostamento del
fronte di confine fra aria fredda e plasma. In virtù della differenza di densità, lo
spostamento del confine aria-plasma provoca uno spostamento della stessa
aria e, di conseguenza, si originano le onde di pressione responsabili della
diffusione del suono.
Uno dei pregi del Tweeter al Plasma è che la scarica viene modulata in tutte le
direzioni in maniera più o meno uniforme, allo stesso modo le onde di
pressione prodotte si espandono nello spazio in tutte le direzioni. In altre
parole l'emissione è omnidirezionale. Questo forse è il principale vantaggio del