Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
Latino: Quintiliano;
Storia: il Fascismo;
Inglese: William Blake;
Pedagogia: Maria Montessori.
Sommario
Introduzione_________________________________
_______pag.3
Trama del “Il piccolo
principe”_______________________pag.4
Filosofia:
Schopenhauer____________________________
pag.5
Italiano:
Pascoli____________________________________
pag.7
Inglese:
Blake______________________________________pa
g.9 2
Storia: Il
fascismo_________________________________pag.
11
Latino: Quintiliano
_______________________________pag.13
Pedagogia:
Montessori_____________________________pag.1
5
Storia dell’arte:
Degas_____________________________pag.17
Diritto: le forme di governo
________________________pag.20
Bibliografia___________________________________
_____pag.22 INTRODUZIONE 3
Il piccolo principe è un libro che racconta, in maniera originale e
magica, il mondo degli adulti visti dagli occhi di un bambino. Il
piccolo principe evidenzia i comportamenti irragionevoli e inutile
dell’uomo adulto.
Ci insegna tante cose che abbiamo dimenticato crescendo. Perciò
esso non può essere considerato solo un libro per bambini; ha molto
da dire anche ai grandi. Questa favola è dedicata ai grandi e ai
piccoli affinché i grandi possano amare e rispettare di più i bambini
e i bambini portino pazienza, quando devono spiegare sempre tutto,
ogni volta, ai grandi. Solo i bambini riescono a vedere ciò che non
c’è. Per questo motivo tra le tante meravigliose frasi del piccolo
L’essenziale è invisibile agli occhi”
principe ho scelto “ perché i
bambini sono guidati dall’istinto, dalla fantasia e dal sogno. E
vedono e vivono in maniera diversa da quella degli adulti, loro sono
in diretto contatto con la pura verità.
Nonostante sia un libro adatto alla
lettura per bambini, racchiude
tematiche molto importanti, sulle
quali bisogna riflettere. Trama
Il piccolo principe è un racconto autobiografico.De Saint- Exupery
era un pilota di professione. Nel 1935 ebbe dei problemi al motore e
4
atterrò nel deserto del Sahara. Un bambino gli si presenta al suo
fianco.
Questo gli dice di essere il principe di un lontano asteroide sul quale
vive con una rosa che cura e ama. Il piccolo principe racconta che
nel suo vagare per lo spazio ha conosciuto diversi personaggi strani.
Da qui inizia la storia dei pianeti
che il piccolo principe ha visitato,
con gli eccentrici personaggi che
li abitano. Ad ogni asteroide che
visita il piccolo principe va via
con l’idea che i grandi assumono
atteggiamenti strani e bizzarri.
Dopo un anno dall’arrivo del
piccolo principe sulla terra voleva
tornare sul suo asteroide. L’unico
modo per poter tornare da dove
veniva era il morso di un
serpente.
E cosi, nella notte, il piccolo
principe fa il grande passo per
ritornare dalla sua rosa.
Lascia in regalo al pilota il suo sorriso e un mare di stelle da
guardare sapendo che lassù un piccolo principe si sta prendendo
cura della sua rosa.
Si tenta di dare un significato non pessimistico alla morte, in quanto
la morte fa parte della vita. Filosofia
Schopenhauer, “Il mondo come rappresentazione”:
Nelle prime pagine del libro l’autore racconta del suo primo disegno.
De Saint-Exupery chiede agli adulti se questo disegno li spaventa e
si sente rispondere che non hanno paura di uno strano cappello. 5
In realtà il disegno rappresenta un boa che mangia un elefante
intero.
Il mio disegno non era il disegno di un
“
cappello. Era il disegno di un boa che
dirigeva un elefante.. bisogna sempre
spiegarle le cose, ai grandi!”
È il velo di Maya ingannatore che avvolge gli occhi dei mortali e fa
loro vedere in maniera ingannevole una realtà distorta.
Le illusioni accompagnano, dunque, l’uomo durante tutto il corso
della sua vita: lui non si accorge di venire continuamente
soggiogato da una forza misteriosa.
Senza speranze è soprattutto colui che crede nell’amore come
sentimento della completezza: Eros è un diavolo maligno, l’illusione
più deplorevole, che acceca gli uomini facendoli innamorare, finché
volontà di
non raggiungono uno degli obiettivi più importanti della
vivere, l’accoppiamento, che le consente di esistere in eterno. Alla
L’amore è null’altro che
base dell’amore c’è il desiderio sessuale: “
due infelicità che si incontrano e una terza infelicità che si prepara
”. 6
La vita è dolore, vivere è volere e volere significa desiderare
qualcosa di cui si è privi, quindi trovarsi in uno stato di perenne
tensione e sofferenza. Ogni volere nasce da un bisogno cioè da una
mancanza: ogni desiderio soddisfatto dà luogo ad altri da appagare.
“La vita umana è come un pendolo che oscilla
incessantemente tra dolore e noia”.
Schopenhauer afferma che non esiste il piacere, l’uomo definisce
piacere quella che è una momentanea cessazione del dolore.
Gli uomini tendono a nascondere a se stessi la negatività ricorrendo
alla religione e alla filosofia consolatoria.
L’unica soluzione, per Schopenhauer, è seguire le tre vie di
liberazione:
1. L’arte: L’arte sottrae l’uomo alla catena delle sofferenze e dei
bisogni quotidiani ed ha perciò una funzione liberatrice,
sempre parziale, perché il godimento artistico è legato ai sensi
di breve durata. Per Schopenhauer la musica è l'arte massima
perché grazie alle dissonanze possiamo cogliere la bellezza
della melodia.
2. La pietà: La morale implica l'impegno nel mondo contro
l'egoismo e l'ingiustizia. Attraverso la compassione, l’uomo
apprende che le sue e le altrui sofferenze sono frutto di una
stessa realtà. La pietà consiste nell’assumere su di sé la
sofferenza di tutti gli esseri del cosmo.
3. L’ascesi: La castità, la rinuncia ai piaceri, la povertà
scaturisce il non voler vivere.
Italiano
Pascoli, il fanciullino 7
“Parli come i grandi!” ne ebbi un pò di
vergogna. Ma senza pietà aggiunse:tu confondi
tutto… tu mescoli tutto”.
Solo i bambini riescono a vedere ciò che non c’è.
Il piccolo principe non che protagonista del romanzo è un bambino
semplice, genuino e innocente. Trovo che questo aspetto sia affine
alla poetica di pascoli nella poetica del fanciullino.
Nei 20 capitoli del fanciullino si parte dall’idea che esistono 2 età
poetiche: La fanciullezza La vecchiaia.
La vecchiaia sa dire mentre la fanciullezza sa vedere attraverso le
cose. Per pascoli il fanciullino rimane in ognuno di noi, dalla nascita
alla morte. L’atteggiamento del poeta è quello di risvegliare il
fanciullino dentro di noi e di vedere le cose attraverso gli occhi di un
bambino, ossia vedere le cose per la prima volta con stupore, come
dovette vederle il primo uomo all’alba della creazione. In entrambi i
due autori, il fanciullino e il piccolo principe sono in contatto con la
natura e indiretto contatto con la verità.
L’atteggiamento irrazionale e intuitivo consente un atteggiamento
profondo della realtà.
Esso è come un veggente, ha una vista più acuta che può esplorare
il mistero.
Il poeta è paragonato a un <<fanciullino>> che non indaga
razionalmente con la realtà ma “dialoga” con essa, cogliendone i 8
significati misteriosi, ed è cosi in grado di penetrarla sua essenza
più profonda.
La poesia si configura pertanto come una forma di conoscenza
prerazionale e immaginosa, secondo una concezione tipicamente
decadente che ha le proprie radici nel Romanticismo.
Di fatti il fanciullo vede tutto per la prima volta, quindi con
meraviglia; scopre la poesia che c’è nelle cose, queste stesse gli
rivelano il loro sorriso, le loro lacrime, per cui il poeta non ha
bisogno di creare nulla di nuovo, ma scopre quello che già c'è in
natura. Inglese
Blake, “Songs of innocence” 9
The age of childhood has a great
importance during the Romantic age and in
particular in Blake’s production and his
masterpiece “ Songs of innocence” written
in 1789.
The “Songs of Innocence” is a set of poems
which deals with that period. In this
collection, he tried to represent all the
features of human life connected with children, in the idea that
children are uncontaminated, innocent and pure the evils of that
society are unknown.
Infancy represents a state of the soul connected with happiness,
freedom and imagination. These poems are well-characterized by
their musicality and their simple language although they are full of
symbols drawn from the Bible and the Christian doctrine.
Blake said that children are the creatures more similar to God.
He believed that “men is born free and everywhere he is in chains”
like the French philosopher J.J. Rousseau. The poet’s task, according
to the Italian writer Giovanni Pascoli, is to give voice to this part of
man which is considered the best. It isn’t contaminated by the
experience and there isn’t any relations between evils and the
children. The symbol of this state of mind is the lamb. We can
analyze two of his poems about childhood and underline these
aspects.
Life: Other works:
He was born in London in 1757. Songs of experience [1794] a set of poems
where the pessimistic view of life appears.
He had an artistic education because Poetical sketches [1783] in which he
his father sent him to a drawing school rejects Augustan taste and aesthetics
and then to the Royal Academy of Arts. canons.
th
He died poor on 12 August 1827: The marriage of Heaven and Hell
during his life nobody recognized his The French Revolution
qualities and somebody considered him America
mad because he was often influenced The songs of Los
by visions. The Visions of the Daughters of Albion 10
In this poem there are two stanzas which
are composed of 10 lines.
The rhymes follow the scheme
AABBCCDD. This type of rhyme is called
rhyming couplet.
In the first stanza, the poet asks the lamb
if he knows who his maker is: they are
connected with the moment of creation
and with the creator.
He gives no answers but he describes
him through his qualities: goodness,
innocence, weakness, purity.
There is an association between the poet,
as a child, and God: God became a child and also the poet is a child
in his soul. God child = Jesus man.
Storia
Il fascismo
Il piccolo principe arriva in un piccolo mondo dove a governare c’èra
solo un uomo. 11
“Il piccolo principe non sapeva che per il re
il mondo è molto semplice. Tutti gli uomini
sono dei sudditi”
Il piccolo principe si meraviglia del potere del re. Tale affermazione
può essere ricollegata all’ideologia politica nata alla fine della prima
guerra mondiale: il fascismo. Questo movimento è di carattere
nazionalista, autoritario e totalitario. Quando il 23 marzo de 1919
furono fondati “ i fasci italiani di combattimento” il movimento si
definiva antiborghese, anticlericale, antisocialista e antimonarchico.
Il leader indiscusso di questo partito era Benito Mussolini. Gli
aderenti al partito erano gli interventisti e i Futuristi, cioè la forza
armata. Il 7 novembre del 1921 avviene la fondazione del partito
fascista. L’affermazione del fascismo avvenne con la marcia su
Roma. Il re Vittorio Emanuele il 29 ottobre del 1922 affidò a
Mussolini l’incarico di ministro degli esteri.
Il 21 luglio 1923 fu approvata la legge Acerbo della quale Mussolini
approfittò per eliminare un parlamento eletto. Giacomo Matteotti
denunciò in parlamento le violenze, i brogli e le irregolarità della
campagna elettorale. La reazione fascista fu terribile, Matteotti fu
rapito e assassinato. Il paese si indignò di fronte a ciò, il fascismo
per questo subì una crisi.
Sull’ Aventino si fece un appello al re, si chiese di riportare la
legalità, ma il re non intervenne. Mussolini il 3 gennaio del 1925
dichiarò: “se il fascismo è stata un associazione a delinquere, io
sono stato il capo di questa associazione a delinquere” Mussolini si
era preso la responsabilità dell’omicidio imponendosi come unico
leader. In seguito a questa dichiarazione non ci fu nessun processo.
Era ormai iniziato il regime dittatoriale. I partiti dell’opposizione
erano scomparsi, dichiarati illegali un anno dopo. Fu cancellata la
libertà di stampa, di parola, eliminate le camere, l’elettività politica,
vietati gli scioperi, sciolti i partiti politici. Viene reintrodotta la pena
12
di morte e Mussolini diventa capo del governo con la possibilità di