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Sintesi
PARTE IN WORD CON TUTTI I TESTILINGUE USATE FRANCESE ED INGLESE FA UN TUTT'UNO CON LA 1à PARTE GIAà INVIATA, VI è ANCHE UNA PARTE MUSICALE
Estratto del documento

Deux ans plus tard, les premiers Jeux de l’ère moderne se tiennent à Athènes. À

cette occasion, Coubertin était élu Président du CIO.

Rien ne résume mieux son état d’esprit que sa définition de l’Olympisme et de ses

principes :

être une religion

instaurer une trêve des armes 12

glorifier la beauté par la participation aux Jeux des Arts et de la pensée

Pierre de Coubertin se retire du CIO et du Mouvement olympique en 1925 afin de se

consacrer uniquement à son oeuvre pédagogique.

En 1931, il publie ses "Mémoires Olympiques" dans lesquelles il mettait en lumière

la nature intellectuelle et philosophique de son entreprise et émet le voeu de

"conférer au CIO un rôle bien plus étendu que celui de simple association sportive".

Pierre de Coubertin meurt subitement, le 2 septembre 1937, d’une crise cardiaque

lors d’une promenade dans un parc de Genève.

I Giochi olimpici moderni sono un evento sportivo quadriennale che prevede la

competizione tra i migliori atleti del mondo in quasi tutte le discipline sportive

praticate nei cinque continenti.

La prima Olimpiade dell'era moderna si svolse ad Atene nel 1896. A partire dal

1924, vennero istituiti anche dei Giochi Olimpici invernali specifici per gli sport

invernali. In più, esistono anche le Paralimpiadi, competizioni fra persone

diversamente abili. A partire dal 1994 l'edizione invernale non si tiene più nello

stesso anno dell'edizione estiva, ma sfasata di due anni.

La bandiera olimpica raffigura cinque anelli intrecciati in campo bianco, che

simboleggiano i cinque continenti. I colori scelti sono presenti nelle bandiere di 13

tutte le nazioni, quindi la loro combinazione simboleggia tutti i Paesi, mentre

l'intreccio degli anelli rappresenta l'universalità dello spirito olimpico.

Il motto dei Giochi olimpici è Citius, altius, fortius, ovvero "Più veloce, più alto, più

forte". Stadio olimpico di Atene (prima Olimpiade moderna )

Contrariamente alle speranze del loro fondatore, le Olimpiadi non impedirono le

guerre. I Giochi furono cancellati a causa dello scoppio della prima guerra

mondiale, e lo stesso avvenne a causa della seconda guerra mondiale. Dal 1992 il

CIO in occasione di ogni Olimpiade chiede ufficialmente alla comunità

internazionale (con il supporto dell'ONU) di osservare la tregua olimpica come

nell’antichità.

La politica interferì sullo svolgimento delle Olimpiadi anche in altre occasioni. Le

Olimpiadi estive del 1936 a Berlino furono utilizzate come strumento di propaganda

dal Partito nazista tedesco. Però durante il loro svolgimento Luz Long tedesco diede

a Jesse Owens (un atleta di colore) consigli utili a vincere il salto in lungo,

nonostante fosse un suo avversario; questo gesto viene considerato da molti un

esempio di "vero Spirito Olimpico" 14

I Giochi Olimpici del 1956 furono le prime Olimpiadi a venire boicottate. Paesi

Bassi, Spagna e Svizzera rifiutarono di parteciparvi in segno di protesta per la

repressione da parte sovietica della rivolta ungherese del 1956; inoltre anche

Cambogia, Egitto, Iraq e Libano boicottarono i Giochi a causa della Crisi di Suez.

Altro incidente politico avvenne durante le celebrazioni dei giochi di Città del

Messico 1968 due atleti afroamericani della squadra di atletica leggera, Tommie

Smith e John Carlos, durante la cerimonia di premiazione dei 200 metri (dove si

erano classificati prime e secondo) mentre era eseguito l'inno statunitense,

eseguirono il saluto delle Pantere Nere (braccio alzato guantato di nero), per

denunciare il razzismo contro gli afroamericani negli USA.

Uno dei capitoli più neri della storia olimpica venne scritto nel 1972, in occasione

dei Giochi Olimpici di Monaco, un commando di terroristi palestinesi prese in

ostaggio 11 membri della squadra olimpica israeliana. Il tentativo di liberazione da

parte delle forze dell'ordine finì in un bagno di sangue: morirono tutti gli atleti,

cinque terroristi e un poliziotto.

Dopo gli attentati dell'11 settembre 2001 i Giochi richiedono uno standard di

sicurezza altissimo.

Il CIO e il Movimento Olimpico

Il Comitato Olimpico Internazionale è la massima autorità del Movimento

Olimpico. Il suo ruolo è quello di promuovere lo sport, per tutti, e senza distinzioni,

garantisce la regolare organizzazione dei Giochi Olimpici e incoraggia la

promozione dello sport femminile, dell'etica sportiva, e dello sport pulito, senza

doping. 15

La sede del CIO a Losanna in Svizzera.

Attualmente, 202 Comitati Olimpici Nazionali e 35 Federazioni Internazionali fanno

parte del Movimento Olimpico.

Il Movimento Olimpico riceve la maggior parte dei suoi finanziamenti dai diritti dei

Giochi Olimpici comprati dalle televisioni di tutto il mondo. Inoltre beneficia dei

Partner Olimpici, attraverso un programma di sponsorizzazione, che comprende

molte società multinazionali. 16

ARTE

Simboli olimpici

I principali simboli olimpici sono:

la bandiera olimpica con i cinque cerchi

essi campeggiano sulla bandiera olimpica, che viene issata ad ogni edizione dei

Giochi. I cinque cerchi sono il simbolo più noto ed immediato delle olimpiadi, e

vengono universalmente associati ai cinque continenti.

Sono intrecciati tra loro per simboleggiare l'unione dei popoli attraverso lo spirito

olimpico e l'incontro tra atleti provenienti da tutto il mondo durante i Giochi

Olimpici. Inizialmente i cerchi erano disposti in modo diverso da quello attuale, in

una sequenza orizzontale, come anelli di una catena.

Ogni cerchio ha un diverso colore: blu, giallo, nero, verde, rosso. Pierre de

Coubertin scelse questi cinque colori, più il bianco dello sfondo, perché all'epoca

erano i colori utilizzati in tutte le bandiere del mondo. In questo modo la bandiera

olimpica, raffigurante i cinque cerchi in campo bianco, avrebbe rappresentato tutte

le nazioni del mondo. 17

Non c'è alcuna associazione tra i singoli colori e i cinque continenti, nell'opinione

pubblica si è, però, ormai consolidata l'idea che ogni cerchio e il suo colore

rappresentino un continente, secondo il seguente abbinamento convenzionale: BLU

per l'Europa, GIALLO per l'Asia, NERO per l'Africa, VERDE per l'Oceania e

ROSSO per l'America.

Il motto olimpico

Il motto olimpico ufficiale è "Citius, Altius, Fortius", un'espressione latina che

significa "più veloce, più alto, più forte". La frase fu scelta dal Comitato Olimpico

Internazionale sin dalla sua fondazione nel 1894, ma fu usata per la prima volta in

un'Olimpiade solo nel 1924 a Parigi

L'inno olimpico

Inno olimpico è un brano musicale composto da Spyros Samaras, con parole tratte

da un poema dello scrittore e poeta greco Kostis Palamas. Venne eseguito per la

prima volta in occasione della cerimonia di apertura della prima edizione dei 18

Giochi olimpici di Atene 1896, ma venne dichiarato inno olimpico ufficiale dal CIO

solo nel 1958 e reintrodotto a partire dall'edizione di Tokyo 1964.

La fiamma olimpica

La fiamma olimpica viene accesa ad Olimpia, Grecia, secondo un rituale ispirato

all'antichità, dove i raggi del sole vengono usati per accendere il fuoco.

Tradizionalmente, la torcia con la fiamma olimpica viene portata da una staffetta di

tedofori fino alla città che ospita i Giochi, dove viene impiegata per accendere il

braciere (tripode) olimpico durante la cerimonia di apertura attualmente viene

anche trasportata via aerea se il paese è molto distante, essa viene spenta nel corso

della cerimonia di chiusura.

La prima staffetta della fiamma olimpica fu realizzata in occasione della X

Olimpiade (Berlino 1936). Ogni edizione ha una propria torcia.

Esistono poi una serie di simboli che contraddistinguono ogni singola edizione

dell'Olimpiade essi vengono usati durante i Giochi olimpici ed in molte altre

occasioni per identificare il movimento olimpico e gli ideali a cui si ispira.

la torcia olimpica che viene passata di mano in mano dai tedofori nella

staffetta e il braciere olimpico dove arde la fiamma è di solito progettato da

design famosi. 19

Il braciere di Torino 2006.

l'emblema olimpico (o logo olimpico) ogni singola edizione ha un

suo logo od emblema , che generalmente combina i cinque cerchi con

elementi che rappresentano il paese o la città dove si svolgono i giochi

olimpici.

Il poster olimpico Il primo poster di Atene 1896. 20

Poster olimpico Londra 2012

Il poster olimpico è un'immagine disegnata di solito da un artista della nazione

organizzatrice e rappresenta una singola edizione dei giochi; nei primi tempi il

poster era l'immagine ufficiale che contraddistingueva l'olimpiade, ma dal 1924 ha

assunto via via più importanza l'emblema o logo olimpico, un'immagine più

stilizzata che riassume meglio la singola edizione.

La mascotte olimpica

Ogni edizione dei Giochi Olimpici possiede anche una o più mascotte, un

personaggio di fantasia (generalmente un animale o anche una figura umana) che

rappresenta la cultura del paese organizzatore. La prima mascotte olimpica fu

introdotta in occasione della X Giochi olimpici invernali di Grenoble 1968.

Neve e Gliz, le mascotte di Torino 2006 21

Eagle mascotte dei giochi olimpici di Los Angeles

La medaglia olimpica

La medaglia olimpica è il premio principale che ricevono gli atleti che raggiungono

i primi tre posti in una competizione olimpica.

Tradizionalmente vengono assegnate:

una medaglia d'oro al primo classificato

 una medaglia d'argento al secondo classificato

 una medaglia di bronzo al terzo classificato

Le medaglie vinte vengono elencate nel cosiddetto medagliere complessivo dei

Giochi olimpici delle varie nazioni.

Ogni edizione dei giochi olimpici ha la propria medaglia , realizzata di solito da

artisti del paese ospitante su commissione del comitato organizzatore. I materiali 22

utilizzati per le medaglie sono diversi: la maggior parte sono state forgiate in

metallo ma sono stati utilizzati anche pietra e giada.

Curiosità

Durante i giochi olimpici antichi vi era anche un’altra componente oltre a quella

sportiva ed era quella artistica, infatti in Grecia le gare e gli esercizi di palestra

furono uno dei temi preferiti dagli artisti arrivando anche a supremi esempi come 23

nella statua del discobolo di Mirone , dove l’artista seppe

cogliere l'attimo in cui il movimento pare arrestarsi prima di esplodere in tutta la

sua energia, d'altra parte, il corpo per i greci era specchio dell'anima e l'uomo

virtuoso non poteva non essere anche bello (kalòs kaì agathòs). La cura del corpo

attraverso l'esercizio fisico era dunque ritenuta di primaria importanza e inclusa

nell'educazione dei giovani.

Da Omero abbiamo la più antica descrizione di giochi atletici: quelli funebri banditi

da Achille per onorare l'amico Patroclo, ucciso da Ettore.

Il binomio arte e sport nell'antichità si affermò in particolar modo a Olimpia, i cui

giochi, istituiti da Ercole o Pelope (figlio di Tantalo e nonno di Agamennone e

Menelao), comprendevano, prove atletiche e gare ippiche facendo della città sacra

del Peloponneso non solo il più importante centro sportivo del mondo, ma anche un

grande centro artistico e culturale.

I più illustri rappresentanti dell'arte, della letteratura e del pensiero greco venivano

a Olimpia per far ammirare a tanti greci riuniti le loro opere.

Una vittoria olimpica, accresceva enormemente il prestigio sociale, favorendo

anche l'ingresso in politica, parecchi uomini di potere, infatti, si servirono dei 24

successi nelle corse dei cavalli e dei cocchi per consolidare la propria posizione

politica.

Uno di questi fu Filippo II di Macedonia, padre di Alessandro Magno che fece

coniare delle apposite monete per esaltare le sue imprese.

Ogni vincitore di Olimpia aveva il diritto di farsi erigere una statua con iscrizione

nella sua città natale, molti atleti, ottennero una statua a Olimpia e una nella

propria città però esse non dovevano superare la grandezza naturale per non

rivaleggiare con quelle dedicate alle divinità, altrimenti ci si sarebbe macchiati di

un grave peccato di orgoglio.

Le manifestazioni artistiche e culturali furono dunque un'appendice importante dei

Giochi.

Le scoperte archeologiche di Heinrich Schliemann a Troia, Micene e Tirinto e di

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