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Introduzione Myricae, visione delle piccole cose tesina
La tesina di maturità descrive le piccole cose, partendo dalla raccolta di poesie Myricae di Giovanni Pascoli.
È dalle piccole cose che nascono quelle grandi. Noi dovremmo mettere al centro della nostra vita le piccole cose come Pascoli le metteva nelle sue poesie; dovremmo sorprenderci della quotidianità guardandola come per la prima volta, come un bambino che con occhi grandi ammira una banale fogliolina: un dettaglio che noi trascuriamo.
Gabriela Camelia Cacau
La vita è fatta di piccole felicità insignificanti, simili a minuscoli fiori. Non è fatta solo di grandi cose, come lo studio, l'amore, i matrimoni, i funerali. Ogni giorno succedono piccole cose, tante da non riuscire a tenerle a mente né a contarle, e tra di esse si nascondono granelli di una felicità appena percepibile, che l'anima respira e grazie alla quale vive.
Banana Yoshimoto, Un viaggio chiamato vita, 2006
Collegamenti
Myricae, visione delle piccole cose tesina
Italiano - Giovanni Pascoli, colui che aveva la visione delle piccole cose.
Storia - Fashoda, l'evento che cambiò la storia.
Fisica - La piccola carica di prova che rileva il campo elettrico.
Chimica - La polimerizzazione dell'amminoacido.
Educazione visiva - Dal modulo nasce il pattern.
INDICE
1.Introduzione
2.Giovanni Pascoli: Myricae
3. Il piccolo evento che cambiò la storia
4.La piccola carica di prova che rileva il campo elettrico
5.Chimica: la materia delle piccole cose
6.Dal modulo nasce il pattern
7. Bibliografia e sitografia
INTRODUZIONE
È dalle piccole cose che nascono quelle grandi. Noi dovremmo mettere al centro
della nostra vita le piccole cose come Pascoli le metteva nelle sue poesie;
dovremmo sorprenderci della quotidianità guardandola come per la prima
volta, come un bambino che con occhi grandi ammira una banale fogliolina:
un dettaglio che noi trascuriamo.
Gabriela Camelia Cacau
La vita è fatta di piccole felicità insignificanti, simili a minuscoli fiori. Non è fatta solo di grandi
cose, come lo studio, l'amore, i matrimoni, i funerali. Ogni giorno succedono piccole cose, tante
da non riuscire a tenerle a mente né a contarle, e tra di esse si nascondono granelli di una
felicità appena percepibile, che l'anima respira e grazie alla quale vive.
Banana Yoshimoto, Un viaggio chiamato vita, 2006
LETTERATURA: Giovanni Pascoli colui che
aveva la visione delle piccole
cose
GIOVANNI PASCOLI
MYRICAE
Giovanni Pascoli nacque a San Mauro di Romagna il 31
dicembre 1855 da una famiglia della piccola borghesia
rurale.
L a sua vita fu caratterizzata da numerosi lutti di famiglia
che sconvolsero la sua esistenza e influenzarono
enormemente la sua poesia. La morte del padre (che fu
assassinato tornando a casa da lavoro) gli fece conoscere
il dolore, che diventò ancora più profondo quando anche
L a poesia pascoliana vuole trattare la “visone delle piccole cose”, ovvero della quotidianità , una visione in cui l’infinitamente piccolo corrisponde con l’infinitamente grande e il microcosmo viene paragonato al macrocosmo (i
il fratello, una sorella e la madre morirono causando la
pulcini paragonati alle stelle).Secondo Pascoli riusciamo ad aver questa visione solo attraverso il “fanciullino musico” che ci permette di vedere la realtà attraverso gli occhi di un bambino interiore(che coglie dettagli che noi non
“rottura del nido famigliare”.
consideriamo) che ognuno di noi ha, ma che solo il poeta riesce a percepire.
Il poeta avrà quindi la funzione di far parlare questo fanciullino attraverso l’uso di allitterazioni, analogie, onomatopee, sinestesie ed enjambement.
Durante gli anni universitari aderì all’ideologia socialista
Vediamo in particolare tutto ciò nella raccolta “Myricae”dedicata al padre ed editata nel 1891.
ammaliato dalle parole coinvolgenti di Andrea Costa. non omnes arbusta invant, humilesque myriae>> (non
Il titolo latino è una citazione della quarte bucolica di Virgilio in cui il poeta dice di voler innalzare il tono poetico in quanto : << a tutti piacciono gli arbusti e le umili tamerici).
Al contrario Pascoli pone le umili tamerici, cioè le piccole cose, al centro della sua poesia.
Nel 1879 venne poi arrestato per tre mesi, il che
I temi predominanti di questa raccolta sono quello della natura(affrontato secondo una programmatica attenzione ai dettagli),della campagna, delle memorie famigliari e della morte.
determinò il suo definitivo distacco dalla politica
Proprio in quest’opera vediamo una vera e propria innovazione metrico-stilistica :
militante.
abbandona i modelli della tradizione, per avvalersi di un linguaggio diversificato, seguendo come unico criterio la “musicalità del verso”.
Apparentemente Verista per i temi, la poesia di Pascoli vuole invece mostrarci uno scenario sul cui sfondo si agitano le sue inquietudini, le ansie, le angosce, le perplessità,e le immagini così descritte diventano quindi simboli di
Dopo essersi laureato nel1882 iniziò la sua carriera di
queste sensazioni.
insegnante, prima a Massa e poi a Matera dove chiamò a
Pascoli scriverà anche i “poemetti”(1897) dedicati alla sorella Maria
( con “nella nebbia” e “la siepe”), e i “canti di Castelvecchio” (1903)dedicati invece alla madre(con “la mia sera”, ”il gelsomino notturno” e ”nebbia”, ).
vivere con lui le due sorelle rimaste, prima che una di
queste si sposasse “tradendo” il nuovo nido creato.
Morì il 6 aprile 1912 a Bologna dove si era recato per
delle cure. STORIA:Fashoda, l’evento
che cambiò la storia
FASHODA
Alla fine dell’800 erano nati forti contrasti tra diversi stati europei, già in competizione per la conquista dei mercati internazionali (Asia e Africa ).
La penetrazione coloniale era sostenuta dall’illusione della superiorità politica e biologica della razza bianca.
Con la “conferenza nazionale per gli affari africani(1884)” ,in cui le grandi potenze europee giunsero a una spartizione delle zone d’influenza, si diede il via a una corsa alle colonie.
In Africa all’iniziale penetrazione costiera si era sostituita un’altrettanto intensa espansione verso l’interno, secondo due linee direttrici diverse:
-quella nord-sud, INGLESE, tendente a stabilire un collegamento tra l’Egitto e il Sud Africa;
-e quella ovest-est, FRANCESE, mirante a unire attraverso l’Africa centrale le colonie antiche con quelle presenti nell’ Africa orientale.
Nel 1898 le due traiettorie si intersecarono, e una colonna Francese proveniente dall’Africa Equatoriale s’incontrò a Faschoda, un villaggio nella regione del Nilo, con un reparto inglese che risaliva verso il Sudan. Lo scontro
non avvenne perché il governo di Parigi impartì alle truppe l’ordine di abbandonare Fashoda.
Questo evento sembra apparentemente irrilevante per la storia, ma analizzandolo noteremo che se non fosse accaduto forse la storia sarebbe diversa; perché questa divergenza costituì ben presto un amicizia , notiamo
quindi come dalle piccole e insignificanti cose nascono quelle grandi.
L’Inghilterra e la Francia riuscirono a risolvere le questioni coloniali e stipularono una vera e propria alleanza nel 1904 : l’Intesa cordiale.
Successivamente si unì anche la Russia creando il blocco franco-anglo-russo sanzionato dalla Triplice intesa(1907)
Vorrei sottolineare che se susseguente a questa alleanza non si fosse creata l’Intesa questa non sarebbe intervenuta a fianco della Serbia, minacciata con l’ultimatum dall’Austria, dopo l’assassinio di Francesco Ferdinando a
Sarajevo(1914); la Triplice Alleanza (Germania, Austria e Italia) non avrebbe quindi dovuto scontrarsi con potenze così grandi da creare una guerra : la Prima Guerra Mondiale.
FISICA:la piccola carica
che rileva il campo elettrico
IL CAMPO ELETTRICO
Come la forza gravitazionale, la forza elettrica agisce anche quando i corpi interagenti sono in contatto. Per descrivere questo tipo di interazione si ricorre al concetto di campo. Una carica puntiforme Q agisce su
un'altra carica puntiforme q mediante un campo elettrico, inteso come una modificazione dello spazio prodotto da Q , indipendentemente dalla presenza di q. La carica che rivela la presenza del campo è chiamata
carica di prova.
Per la legge di Coulomb, unitamente al principio di sovrapposizione, possiamo affermare che l forza F su una carica di prova q :
dipende dal punto dello spazio in cui si trova q;
• dalla carica puntiforme Q o dall’insieme di tutte le cariche che
•dipende
generano il campo, se queste sono più di una;
direttamente proporzionale a q
•è
Se F è la forza che agisce su una carica di prova q , posta in un punto P dello spazio,il campo elettrico E in P è il vettore.
DEFINIZIONE: il campo elettrico è dato dal rapporto tra la forza F che si esercita tra la carica più grande e la carica di prova q stessa.
E = F => N/C (unità di misura)
q
F= K. Q.q => E= K. Q.q . 1 => E= K.Q => campo elettrico
r 2 r 2 q r2 generato da una carica
Quindi vediamo che il campo elettrico in ogni punto dello spazio dipende solo dal punto delle cariche che generano il campo.
Il campo elettrico date le congiungenti delle due cariche avrà la direzione e il verso uguali a F:
Se la carica che genera il campo è positiva E sarà sempre radiale e uscente.
• Se invece è negativa E darà sempre radiale ed entrante.
• LE LINEE DI CAMPO: sono i vettori che ci permettono di visualizzare il campo.
a)Date due cariche positive, le linee di campo prodotte dalle due cariche, saranno radiali verso l’esterno nelle zone esterne,e deformate nella parte centrale in quanto i campi prodotti dalle due cariche tenderanno a
respingersi.
a) b)
b)Se abbiamo due cariche opposte, le linee di campo, nelle zone esterne saranno con verso uscente se la carica è positiva e verso entrante se la carica è negativa, nella zona centrale le linee andranno dalla carica
positiva a quella negativa e tenderanno a congiungersi.
CHIMICA: la polimerizzazione
dell’amminoacido
L’AMMINOACIDO
H O
_ | //
H – N – C – C formula specifica
| | \ dell’amminoacido
H R O - H
L’amminoacido è una molecola molto piccola e polarizzata; è solubile in acqua con cui reagisce, essendo una sostanza anfotera (reagisce sia
con acidi che con basi)che contiene sia la funzione amminica che quella carbossilica.
In natura ne esistono 20 tipi e sono presenti nelle proteine in numero diverso:
• Nelle proteine COMPLETE sono presenti tutti gli amminoacidi essenziali, e sono di origine animale (carne, pesce, uova, latticini). La loro
digestione appesantisce l’organismo.
• Nelle proteine INCOMPLETE non sono presenti tutti i tipi di amminoacidi, e sono di origine vegetale (frutta secca, legumi e cereali). Unendo
più alimenti di origine vegetale riusciremo a ottenere tutti e 20 gli amminoacidi .
La proteina si ottiene attraverso la polimerizzazione dell’amminoacido e l’unione di due molecole di questo avviene attraverso una reazione di
condensazione tra il gruppo di un amminico di un amminoacido e il gruppo carbossilico di un altro amminoacido.
H O H O H O H O H O
_ | // _ | // _ | || _ | || _ | ||
H - N - C- C + H - N - C- C H - N - C- C - N - C- C - N - C - C …
| | \ | | \ | | | | | |
H R O – H H R O – H H R H R1 H R2 Legami peptidici
La molecola che si forma si chiama inizialmente dipeptide (con 2 amminoacidi) e successivamente, diverrà un polipeptide .
Quello che unisce l’atomo di carbonio di un amminoacido con l’azoto dell’altro amminoacido si chiamo legame peptidico .
Quando la catena avrà più di 20 amminoacidi avremo la PROTEINA.
La struttura della proteina viene studiata mediante 4 livelli differenti:
ED. VISIVA: dal modulo nasce
il pattern