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Collegamenti
Motore a scoppio,tesina
Fisica: Primo principio della termodinamica con applicazione sulle fasi del motore
Storia: Storia del motore e Seconda rivoluzione Industriale
Inglese: Henry Ford
Scienze Umane: I rischi psico-sociali del lavoro di fabbrica
Motore rotativo o Wankel
Il motore Wankel è un motore a combustione
interna rotativo perché il pistone non si muove di
moto rettilineo alternato ma ruota intorno a un asse.
Motore alternativo
Il motore alternativo è un motore a
combustione interna nel quale
il pistone si muove di moto rettilineo
alternato. 7
Oggi tratterò solo del motore alternativo che è
quello più utilizzato 8
Come ho già detto, il motore a
combustione interna è una macchina
termica e il suo funzionamento dipende
dai principi della termodinamica 9
Termodinamica
La termodinamica è la parte della fisica che si occupa di studiare le leggi
con cui i corpi scambiano (ricevono e cedono) calore e lavoro con
l’ambiente che li circonda.
In particolare, la termodinamica si occupa delle trasformazioni di calore in
lavoro che hanno luogo in tutte le macchine termiche. 10
La termodinamica si basa
principalmente su due principi. Oggi
parlerò soltanto del primo in quanto
spiega come appunto funziona una
macchina termica, e il secondo ne è PRIMO
solo una conseguenza. PRINCIPIO
Alla base del primo principio della termodinamica ci sono le diverse
trasformazioni termodinamiche:
Trasformazione isòbara: è la trasformazione del gas che
avviene a pressione costante, variano volume e temperatura
Trasformazione isòcora: avviene a volume costante , variano
quindi pressione e temperatura
Trasformazione isotérma: avviene a temperatura costante e
variano pressione e volume
Trasformazione adiabatica: variano tutte e tre le
caratteristiche del gas 11
La trasformazione che avviene dentro il motore a scoppio e la
trasformazione ciclica 12
Nella trasformazione ciclica , se lo stato iniziale è uguale
a quello finale, la variazione di energia è nulla,
∆Ĕ
quindi uguale a zero .
Applicando a questa trasformazione l’enunciato del
primo principio per il quale la variazione di energia
interna di un sistema è uguale alla differenza tra il calore
Q assorbito e il lavoro L compiuto dal sistema ( ∆Ĕ =Đ – ċ )
ne consegue che:
∆Đ = 0 Đ – ċ = 0 Đ
= ċ
Il lavoro assorbito complessivamente è uguale al lavoro
compiuto 13
Prima di verificare l’applicazione del primo principio sul
motore endotermico ne spiego le caratteristiche 14
Il motore è costituito da un cilindro entro
cui scorre uno stantuffo (pistone) al quale
sono collegati biella ed albero motore,
incaricati di trasformare il moto alternato
in moto circolare. Cinematismo del funzionamento di un
motore a scoppio. Composto da quattro
cilindri in linea. 15
Il motore a combustione interna più utilizzato al
giorno di oggi è il così detto motore a 4 tempi o fasi.
1
ASPIRAZIONE
2
COMPRESSIONE
3 SCOPPIO E COMBUSTIONE
ESPANSIONE L’ animazione mostra dettagliatamente
come si compie un ciclo in un motore a
quattro tempi.
4 USCITA DEI GAS
SCARICO DI SCARICO 16
1 ASPIRAZIONE
La valvola di aspirazione è aperta
facendo entrare gas combustibile
espandendo il volume. Questa fase è
rappresentata dalla
TRASFORMAZIONE ISOBARA 17
2 COMPRESSIONE
La valvola di aspirazione si chiude e la miscela
subisce una compressone causata dalla risalita
del pistone. La compressione è rappresentata
dalla TRASFORMAZIONE ADIABATICA 18
3 SCOPPIO E ESPANSIONE
Sempre a valvole chiuse , la candela scocca la
scintilla e fa aumentare notevolmente la
temperatura e la pressione della miscela, che si
incendia (TRASFORMAZIONE ISOCORA).La
pressione spinge giù il pistone attraverso una
TRASFORMAZIONE ADIABATICA del gas
creando al tal modo il lavoro utile al movimento. 19
4 SCARICO
Si apre la valvola di scarico che mette in
equilibrio il gas attraverso una
TRASFORMAZIONE ISOCORA e il
pistone per inerzia sale, grazie anche
all’aiuto del bilanciere. Il ciclo può cosi
ricominciare 20
MA DOVE HA ORIGINE IL MOTORE A
SCOPPIO? 21
Nascita del motore a scoppio
L'origine del Motore a scoppio risale alla metà del XIX secolo, quando in
diverse regioni europee iniziarono i primi esperimenti nel tentativo di
produrre energia meccanica dal calore.
Ma il primo motore funzionante con regolarità fu quello di Barsanti e
Matteucci, del quale furono depositati i disegni ed una precisa descrizione
nel 1853 e al quale fanno riferimento diversi brevetti in Inghilterra,
Francia, Belgio e Italia.
A tutti gli effetti questo deve essere riconosciuto come il primo motore a
combustione interna. Eugenio Barsanti e Felice
Matteucci 22
grazie anche al supporto del governo
Un motore Barsanti-
Matteucci francese, questo motore ebbe un
notevole successo: fu il primo motore a
combustione interna ad essere
impiegato nel settore industriale. 23
Nel 1876 i tedeschi A. Otto ed E. Langen realizzarono un motore
basato su un ciclo di 6 fasi
(aspirazione, compressione, scoppio, combustione, espansione,
scarico) che ebbe un tale successo che oggi indichiamo col
“ciclo Otto". Questo
nome di ciclo però, nell’applicazione odierna
è un ciclo ideale in quanto le tre fasi scoppio, combustione ed
espansione avvengono senza alcun movimento all’interno della
macchina e in quanto avviene pressoché nel solito istante
Negli anni che seguirono, l'impiego dei motori a scoppio ebbe
una notevole diffusione ed il loro sviluppo fu portato avanti da
molte persone sia in Europa che in America. 24
Il motore Otto-Langen del
L'invenzione del motore a due tempi, per il
quale aspirazione e compressione
avvengono in una sola fase e scoppio e
scarico avvengono in una seconda fase, è
ad opera di Clerk nel 1879. Daimler e
Benz
Negli anni compresi tra il 1885 ed il 1890 i tedeschi
Daimler e Benz, in maniera indipendente tra di loro,
apportano diverse migliorie ai motori esistenti fino a
renderli leggeri e potenti a tal punto da poter essere
montati su una automobile, la cui invenzione viene
accreditata contemporaneamente ai due studiosi nel
1885.
Nel 1893 il tedesco Rudolf Diesel realizza il primo
motore ad accensione spontanea, nel quale
Rudolf l’accensione della miscela non è determinata da una
Diesel scintilla bensì da una maggior compressione, che
25
Anche se oggi il motore a combustione interna è
completamente diverso, in termini di aspetto,
materiali e prestazioni, dalle versioni presenti alla
fine dell'800, i principi del suo funzionamento sono
rimasti immutati e non vi sono state innovazioni
paragonabili a quelle introdotte nella seconda metà
del XIX secolo. 26
Il contesto storico: la seconda rivoluzione
industriale Proprio il motore a scoppio, unito alla diffusione dell’energia
elettrica, fu una delle principali caratteristiche del periodo di
profonda trasformazione economica che venne chiamato
“Seconda rivoluzione industriale”, che ebbe inizio con
un’improvvisa crisi di sovrapproduzione, scoppiata nel 1873,
che durò per circa un ventennio.
Questo provocò un notevole rallentamento dello sviluppo ed
una prolungata caduta dei prezzi, prodotto delle
trasformazioni organizzative e delle innovazioni
tecnologiche che permisero di ridurre i costi di produzione.
Molti furono i fattori, tra cui il crollo dei prezzi e la crisi della libera
concorrenza, che portarono allo sviluppo di grandi concentrazioni
finanziarie e strette compenetrazioni tra banche e imprese.
Si sviluppava contemporaneamente nei vari stati, una politica
protezionistica di appoggio all’economia nazionale e una maggiore
aggressività sul piano dell’economia estera,che fu la base delle
politiche di espansione coloniale delle maggiori potenze. 27
La conseguenza più grave della caduta dei prezzi fu certamente lo
svilupparsi di una grave crisi agraria che interessò l’Europa negli
ultimi decenni dell’ottocento, ma non colpì i paesi più sviluppati,
nei quali i progressi portarono ad una vera e propria rivoluzione
agricola.
La concorrenza spietata dei prodotti agricoli statunitensi, sempre
più a buon mercato, produsse gravi conseguenze come
l’inasprimento della conflittualità sociale e la forte emigrazione
transoceanica.
Il calo dell’agricoltura in rapporto alle attività economiche fu
comune a tutti i paesi industrializzati.
Caratteristica saliente di questo periodo fu la stretta correlazione tra scienza,
tecnologia e produzione, e il rinnovamento tecnologico si concentrò
principalmente sulle industrie giovani: chimica, elettrica e dell’acciaio, aprendo
nuove prospettive un po’ in tutti i settori produttivi.
Come abbiamo già detto, la produzione di energia elettrica (soprattutto con
l’illuminazione) e l’invenzione del motore a scoppio rivoluzionarono la vita
quotidiana, insieme alla trasformazione scientifica e ai progressi della medicina
e dell’igiene.
Questi ultimi due aspetti, uniti al notevole sviluppo dell’industria alimentare,
determinarono in Europa un calo della mortalità, che fu la causa di un sensibile
aumento della popolazione, nonostante la diffusione dei metodi contraccettivi.
28
Henry Ford
Henry Ford was born in 1863 in Michigan.
In 1879 Ford moved to the nearby city of Detroit to work
as an apprentice machinist.
In 1891 Ford became an engineer with the Edison
Illuminating Company in Detroit. This event signified a
conscious decision to dedicate his life to industrial
pursuits. His promotion to Chief Engineer in 1893 gave
him enough time and money to devote attention
to his personal experiments on internal
combustion engines.
These experiments culminated with the creation
of his own self-propelled vehicle, the
Quadricycle. Ford was not the first to build a self-
The propelled vehicle with a gasoline engine, but
29
Quadricycle Industrial success
The Ford Motor Company was realized in 1903 with
Henry Ford as vice-president and chief engineer. At
the Ford factory in Detroit at first the company
produced only a few cars a day, where groups of two
or three men worked on each car.
Ford satisfied his dream of producing a car that was
cheap and reliable with the introduction of the Model
T in 1908. This vehicle started a new era in personal transportation.
It was so easy to handle and maintain that immediately
became a huge success.
In 1918, half of all cars in America were Model T. To meet
The twenty millionth Model the growing demand for the Model T, the company
T Ford opened a larger factory in Michigan. Here Henry Ford used
the famous continuo