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Filosofia: Il Positivismo e Auguste Comte
Fisica: La Termodinamica
Il Motore a Combustione Interna, sua utilità ed applicazioni.
Il Motore a scoppio, detto anche Motore a Combustione Interna,
scoppio Interna
rappresenta la più diffusa macchina termica mai realizzata dall'uomo,
ed oggigiorno il suo impiego trova molteplici applicazioni.
applicazioni
La ragione di una tale capacità di soddisfare le più disparate necessità deve
essere ricercata nella facilità di regolazione e di adattamento proprie di
questa macchina.
Il Motore a scoppio è stato velocemente adattato ai bisogni civili ed
industriali dell'uomo, consentendo la realizzazione dell' automobile, della
automobile
motocicletta, di velivoli e della produzione di energia laddove era
motocicletta impossibile con altri mezzi.
Ha accorciato le distanze, rendendo possibile viaggiare a velocità sempre
maggiori, ed ha migliorato le comunicazioni, il trasporto delle merci e
comunicazioni
gli scambi culturali.
culturali
Ha permesso inoltre lo sviluppo delle corse automobilistiche e
motociclistiche, che rappresentano uno dei migliori esempi di
motociclistiche
intrattenimento odierno e di integrazione tra macchina ed essere umano.
4
Nascita e storia del motore a scoppio
Il motore a scoppio fu il risultato di una lunga serie di studi, ricerche ed
esperimenti che videro impegnati numerosi scienziati europei dalla metà
dell’800 fino ai primi anni del ‘900.
L'origine del motore a scoppio risale alla metà del XIX secolo, quando in
diverse regioni europee iniziarono i primi esperimenti nel tentativo di produrre
energia meccanica dal calore.
Molti scienziati provarono a produrre un modello di motore a
scoppio funzionante, ma con scarsi risultati.
Il primo motore funzionante con regolarità fu proprio quello ad
opera di due ITALIANI, Barsanti e Matteucci , del quale furono depositati
1853
i disegni ed una precisa descrizione nel e al quale fanno riferimento diversi
brevetti in Inghilterra, Francia, Belgio e Italia. primo motore a
A tutti gli effetti questo deve essere riconosciuto come il
combustione interna . primo motore a scoppio
Il fu
inventato Italiani
da due :
Eugenio Barsanti e Felice Matteucci
5
Il motore di Barsanti e Matteucci,
era costituito da un cilindro in
ghisa verticale munito di stantuffo e
rendimento
valvole, ed il globale si
attestava intorno al 14%.
Un motore Barsanti-Matteucci
Successivamente, nel 1860,
Lenoir realizzò un motore
molto simile, che però
funzionava ad azione diretta,
con un rendimento del 4%.
Tuttavia, grazie anche al
supporto del governo francese,
questo motore ebbe un
notevole successo: fu il primo
motore a combustione
interna ad essere impiegato Il motore Lenoir del 1860
nel settore industriale. 6 Nel 1867 i tedeschi A.
Otto ed E. Langen
presentano un motore
sostanzialmente uguale
a quello di Barsanti e
Matteucci all'Esposizione
Internazionale di Parigi, con
un rendimento del 12%.
Nonostante le enormi
dimensioni e le notevoli
Il motore Otto-Langen del 1867 vibrazioni, questo motore
sostituì ben presto il motore
Lenoir.
Negli anni che seguirono, l'impiego dei
motori a scoppio ebbe una notevole
diffusione ed il loro sviluppo fu portato
avanti da molte persone sia in Europa
America.
che in Il prof. August Otto
7
Il contesto storico: la seconda rivoluzione industriale
Proprio il motore a scoppio,
unito alla diffusione dell’energia
elettrica, fu una delle principali
caratteristiche del periodo di
profonda trasformazione economica
che venne chiamato “Seconda
rivoluzione industriale”.
Ebbe inizio con un’improvvisa
crisi di sovrapproduzione,
Questa crisi durò per circa un scoppiata nel 1873.
ventennio e provocò:
- un notevole rallentamento dello
sviluppo;
- una prolungata caduta dei prezzi;
Questi due fattori portarono allo
sviluppo di grandi concentrazioni
finanziarie e strette 8
compenetrazioni tra banche e
La conseguenza più grave della
caduta dei prezzi fu certamente
lo svilupparsi di una grave crisi
agraria che interessò l’Europa
negli ultimi decenni
dell’Ottocento, ma non colpì i
paesi più sviluppati, nei quali i
progressi portarono ad una vera e
Caratteristica saliente di questo periodo fu la stretta
propria rivoluzione agricola.
correlazione tra scienza, tecnologia e produzione, e il
rinnovamento tecnologico si concentrò principalmente sulle
industrie giovani: chimica, elettrica e dell’acciaio,
aprendo nuove prospettive un po’ in tutti i settori produttivi.
La produzione di energia elettrica (soprattutto con
l’illuminazione) e l’invenzione del motore a scoppio
rivoluzionarono la vita quotidiana, insieme alla
trasformazione scientifica e ai progressi della medicina e
dell’igiene.
Questi ultimi due aspetti, uniti al notevole sviluppo
dell’industria alimentare, determinarono in Europa un calo
della mortalità, che fu la causa di un sensibile aumento
9
della popolazione, nonostante la diffusione dei metodi
Il
La fiducia nel progresso e nella scienza:
positivismo
Questa fiducia nella scienza e nel progresso si configura con il
positivismo
termine « », un movimento filosofico e culturale
ispirato ad alcune idee guida fondamentali riferite in genere
all'esaltazione del progresso e del metodo scientifico.
Il movimento nasce in Francia e si diffonderà a livello europeo
e mondiale, nella seconda metà dell’Ottocento.
Il termine «positivo», da cui deriva positivismo, designa:
-
tutto ciò che è concreto, reale, sperimentabile, in
contrapposizione a ciò che è astratto e metafisico;
-
tutto ciò che è utile al miglioramento materiale
dell'uomo, in contrapposizione a ciò che appare inutile,
infecondo, ozioso.
Con il positivismo si tratta allora di fondare una nuova scienza
sulle basi delle leggi concrete della natura e non fondata sulle
sterili teorie metafisiche. 10
Ecco alcuni tratti essenziali del positivismo:
•
1. La scienza è l'unico metodo per raggiungere una vera
conoscenza;
•
2. Lo studio della sociologia come indagine scientifica dei rapporti
naturali che vincolano gli uomini (la nascita della sociologia come scienza
risale proprio a Comte);
•
3. L'ottimismo legato alla fiducia nella scienza, vista come disciplina
che può risolvere qualsiasi problema dell'uomo. La scienza tende ad
aumentare il benessere degli uomini, l'idea è che l'approccio scientifico porti
a un progresso generale e costante delle qualità di vita;
•
4. L'idea che la filosofia abbia il compito di organizzare e coordinare
i risultati delle singole scienze specialistiche, ovvero la riduzione della
filosofia da scienza prima a scienza generica con compiti di controllo.
11
Auguste Comte
Il padre del Positivismo: (1798 –
1857)
Comte nacque a Montpellier, in
Francia.
Già a quattordici anni si propose
di rinnovare il metodo di tutte
le scienze sulle ali dell'entusiasmo
diffuso dalla Rivoluzione francese.
È il padre riconosciuto del
positivismo, colui che si dedicò
più di ogni altro alla definizione di
un nuovo sistema di pensiero
che partisse dalle basi certe
della fisica e del metodo
Le leggi che regolano lo sviluppo dell'uomo e della realtà,
sperimentale.
sono per Comte leggi che possiedono la precisione e la
determinazione delle scienze fisiche.
12
La scienza positivista è per Comte il culmine di uno sviluppo storico
ininterrotto verso la vera conoscenza delle cose. I modi in cui l'uomo
si è accostato, nel corso del passato, a tale conoscenza sono
tre stadi
principalmente tre, divisi da Comte in :
• teologico
1. Il primo stadio è quello , ovvero lo stadio in cui
l'uomo spiega l'ignota origine dei fenomeni attribuendone le cause a
forze divine superiori (ad esempio, "il fulmine è un dardo scagliato da
Zeus"), è il periodo dell'infanzia dell'umanità;
• metafisico
2. Il secondo è lo stadio , ovvero lo stadio in cui l'uomo
rifiuta la spiegazione divina e cerca nell'essenza astratta dei fenomeni
la spiegazione a tutto (ad esempio, il fuoco brucia perché possiede
l'essenza del calore, virtù calorifica),
la è il periodo dell'adolescenza
dell'uomo;
• positivo
3. Il terzo stadio è quello , ovvero lo stadio che si trova a
vivere l'uomo moderno, il quale spiega i fenomeni studiandone le
leggi empiriche (ad esempio, "il fulmine è una scarica elettrica"), è la
fase della maturità dell'uomo.
Si noterà come gli stadi di questo sviluppo tendano a un costante
miglioramento, lo stesso nuovo approccio positivista sarà in
grado di garantire all'umanità un continuo progresso
tecnologico, risultato di benessere e prosperità.
13
Il fenomeno del Fordismo
progresso tecnologico
Il continuo fa si che nei
primi anni del ‘900 si abbia un periodo di benessere
generale: i beni voluttuari hanno un prezzo minore e
sono accessibili ad un numero sempre crescente di
persone anche grazie all’aumento dei salari.
Nasce così quella peculiare forma di produzione,
nota con la parola «fordismo», basata
principalmente sull'utilizzo della tecnologia
della catena di montaggio al fine di Henry Ford
incrementare la produttività.
Il termine fu coniato attorno agli anni trenta per descrivere il successo
ottenuto nell'industria automobilistica a partire dal 1913 dall'industriale
Henry Ford teorie
statunitense (1863 - 1947); ispiratosi alle proposte dal
Frederick Taylor
connazionale (1856 - 1915), ebbe poi un considerevole
seguito, tanto da rivoluzionare notevolmente l'organizzazione della
produzione a livello globale e diventare uno dei pilastri fondamentali
dell'economia del XX secolo, con notevoli influenze sulla società.
14
Il Fordismo può essere sintetizzato
in questi semplici punti:
Applicazione della catena di
montaggio (principio del taylorismo)
+
Aumento dei salari dei lavoratori
=
Abbassamento costi di produzione
Incremento delle vendite
15
Con la diffusione del Fordismo e del
Taylorismo, si verifica un effettivo
abbassamento dei prezzi ed un
incremento nel settore della produzione
industriale.
La prima automobile
accessibile a tutti: il 27
settembre 1908 nasce la
Ford Modello T.
Essa è stata inoltre la prima
vettura prodotta in grande
serie utilizzando la tecnica
Ford Modello T della catena di montaggio.
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Termodinamica
La termodinamica è la parte della fisica che si occupa di studiare le leggi con
cui i corpi scambiano (ricevono e cedono) calore e lavoro con l’ambiente
che li circonda.
In particolare, la termodinamica si occupa delle trasformazioni di calore in lavoro
che hanno luogo in tutte le macchine termiche.
Essa spiega e prevede il comportamento dei sistemi
termodinamici, ed è fondata su due princìpi:
primo principio
Il della termodinamica tiene
conto non solo del lavoro, ma anche del calore
come forma di trasferimento dell’energia;
secondo principio
Il della termodinamica
stabilisce precise limitazioni alla possibilità
di trasformare lavoro in calore;
Esiste anche un terzo principio che si occupa
dell’equilibrio termico tra corpi, e prende il nome
di “principio zero della termodinamica”:
principio zero della termodinamica
Il
afferma che se un corpo A è in equilibrio
termico con un corpo C e anche un corpo B è
in equilibrio termico con C, allora A e B
risulteranno essere in equilibrio termico tra loro.
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Le trasformazioni termodinamiche
Esistono tre tipi fondamentali di trasformazioni:
trasformazioni isoterme
le : avvengono a temperatura costante, per il gas
perfetto tale trasformazione è rappresentata da un arco di iperbole
equilatera;
trasformazioni isobare
le : avvengono a pressione costante, in un grafico
pressione-volume sono rappresentate da un segmento parallelo all’asse delle
ascisse;
trasformazioni isocore
le : avvengono a volume costante, in un diagramma
pressione-volume sono rappresentate de un segmento parallelo all’asse delle
ordinate;
Trasformazione isoterma Trasformazione isobara Trasformazione isocora
trasformazioni adiabatiche
Esistono anche le : avvengono senza
scambio di calore tra il sistema fisico in esame e l’ambiente esterno;
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Secondo principio della termodinamica
Sul secondo principio della termodinamica si basa il Lord Kelvin
funzionamento di una macchina termica come il motore a
scoppio.
Pensando al ruolo insostituibile che le macchine termiche, come i
motori a scoppio, hanno nella società moderna si comprende
l’importanza fondamentale di questo principio.
Una macchina termica è un dispositivo in grado di compiere un