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Nell'era della globalizzazione, della mondializzazione, dell'omologazione sociale, culturale, economica, è evidente che l'intera specie umana rischia di trasformarsi in una massa omogenea, con le stesse caratteristiche, le stesse abitudini, le stes
Materie trattate: Italiano, Latino, Greco, Filosofia, Storia, Fisica, Inglese, Diritto, Economia
D’Imperio Paolo
Modelli Economici e Propaganda Politica nell’età dei Totalitarismi
Le scienze nell’età dei totalitarismi
Distorto fu l’uso che i regimi totalitari fecero delle scienze e in particolare
della matematica, durante il periodo fascista grande importanza si dette alla
matematica applicata, a discapito di quella più puramente teorica. Questo fu
un grave danno per gli anni che seguirono, il fascismo non comprese
l’importanza di una matematica pura che sola poteva far compiere un salto di
qualità al progresso e alla ricerca. Se in Italia la matematica era assoggettata
e limitata dal potere fascista, la situazione non migliorava nell’URSS e in
Germania. In Russia la Matematica moderna, veniva vista con molto
sospetto; Il regime Nazista non perse l’occasione di fare un discorso di razza anche sulla
matematica, un gruppo di importanti matematici raccolti attorno a Ludwig Bieberbach teorizzarono
una Matematica ariana superiore a quella ebrea.
La corrente elettrica: l’indispensabile risorsa del XX Secolo
Se il XIX secolo ha visto la realizzazione di molte scoperte sull’elettricità, il XX secolo può essere
definito come il secolo dell'elettricità e, a partire dagli anni 1960 anche dell'elettronica
All'inizio del Novecento l'illuminazione stradale e domestica, i mezzi di trasporto basati su motori
elettrici (tram, treni, metropolitane, filobus) cambiarono radicalmente la vita
quotidiana. In particolar modo, l’illuminazione elettrica fece delle città luoghi
vivibili anche di notte. Il titolo di "città della luce" (in francese: Ville Lumière)
fu assegnato a Parigi, ma per estensione potrebbe essere attribuito a tutte le
grandi città che si erano dotate in quegli anni di una rete di illuminazione
stradale, prime fra tutte Londra e New York. Con il passare degli anni, le
applicazioni dell’elettricità si sono moltiplicate esponenzialmente. Oltre alle
illuminazioni, oggi l’utilizzo della corrente è diffuso in ogni campo,
dall’industria alla quotidianità domestica. Un black-out può paralizzare
totalmente un intera nazione (come d’altronde è successo nel black-out del
2003). 9 D’Imperio Paolo
Modelli Economici e Propaganda Politica nell’età dei Totalitarismi
Comunismo e Capitalismo: due economie a confronto
L’unione sovietica comunista e l’economia capitalista del fascismo e del nazismo delineano una
netta differenza tra le economie degli stai autoritari del XX secolo. Pur con metodi molto simili di
autocrazia e gestione centralizzata, i regimi ebbero due economie molto differenti alla loro base. Da
un lato vi era il fronte russo con una collaudata economia collettivista che uscita indenne dalla crisi
del ’29 non fece che avanzare e in alcuni casi superare quella liberista. Dall’altro Germania e Italia
continuavano ad essere degli stati capitalisti, in cui venivano favoriti gli investimenti privati della
borghesia (seppur con un deciso controllo da parte dello stato).
Dopo la crisi del ’29, simbolo della disfatta del liberismo, tutti gli stati europei modificarono
le loro economie, verso un impostazione fortemente keynesiana di intervento statale. La svolta
verso la dottrina di Keynes, è un momento cruciale per l’economia del XX secolo, proprio questo
cambio di vedute permise infatti al capitalismo di restare in vita e di imporsi all’economia
comunista, che pure andava diffondendosi negli stati europei.
Un altro momento cruciale per l’economia è l’alleanza che Usa e Unione Sovietica attuarono
per sconfiggere i regimi fascisti: fu l’unico momento in cui Capitalismo e Comunismo si allearono
per combattere il nemico comune e salvare, di fatto, la democrazia:
<<Solo la temporanea e insolita alleanza del capitalismo e del comunismo, che si coalizzarono per
autodifesa contro la sfida del fascismo, salvò la democrazia; infatti la vittoria sulla Germania Hitleriana fu
ottenuta, e poteva soltanto essere ottenuta dall’Armata Rossa. Sotto molti riguardi il periodo dell’alleanza
antifascista tra capitalismo e comunismo, costituisce il cardine della storia del nostro secolo, il suo momento
decisivo>>*
Battuti i regimi fascisti, fu la guerra fredda a sancire la vittoria del capitalismo, della
proprietà privata, degli interessi privati, della società del consumo. E fu proprio la vittoria del
capitalismo a contribuire alla nascita dell’attuale globalizzazione economica. Le multinazionali, alla
base della globalizzazione economica, sono un naturale prodotto dell’economia capitalista.
*E. Hobsbawm, Il secolo: Uno sguardo a volo d’uccello;Bur;
10 D’Imperio Paolo
Modelli Economici e Propaganda Politica nell’età dei Totalitarismi
IL DIRITTO DURANTE E DOPO IL FASCISMO
Fondamentali, in un regime autoritario, sono le modifiche all’apparato legislativo. Durante il
fascismo vennero applicate le famose “Leggi Fascistissime” le quali, di fatto, sancivano che:
il Partito Fascista era l'unico partito ammesso;
• il capo del governo doveva rispondere del proprio operato solo al re d'Italia e non più al
• parlamento, la cui funzione era così ridotta a semplice luogo di rappresentanza;
il Gran Consiglio del fascismo, presieduto da Mussolini e composto da vari notabili del
• regime, era l'organo supremo del partito fascista e quindi dello Stato;
tutte le associazioni di cittadini dovevano essere sottoposte al controllo della polizia;
• gli unici sindacati riconosciuti erano quelli fascisti; proibivano, inoltre, scioperi e serrate;
• le autorità di nomina governativa sostituivano le amministrazioni comunali e provinciali
• elettive, abolite per legge;
tutta la stampa doveva essere sottoposta a censura;
•
In garanzia di una ritrovata democrazia, andrà la costituzione italiana entrata in vigore il 1 Gennaio
del 1948 la quale sancì come unico divieto la riorganizzazione del partito fascista, nonché elezioni
democratiche per la futura repubblica.
Disposizioni transitorie e finali XII
È vietata la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista. In deroga
all'articolo 48, sono stabilite con legge, per non oltre un quinquennio dall'entrata in vigore della
Costituzione, limitazioni temporanee al diritto di voto e alla eleggibilità per i capi responsabili del
regime fascista.
Titolo IV: rapporti politici
Art. 48
Sono elettori tutti i cittadini, uomini e donne, che hanno raggiunto la maggiore età. Il voto è
personale ed eguale, libero e segreto. Il suo esercizio è dovere civico. Il diritto di voto non può
essere limitato se non per incapacità civile o per effetto di sentenza penale irrevocabile e nei casi di
indegnità morale indicati dalla legge.
11 D’Imperio Paolo
Modelli Economici e Propaganda Politica nell’età dei Totalitarismi
CONCLUSIONI
Le condizioni basilari per la nascita di un nuovo totalitarismo sono attualmente presenti e
rispetto al passato sono anche maggiori. Se confrontiamo, infatti, la nostra società con quella di 50
anni fa (investita dai totalitarismi) possiamo facilmente accorgerci che vi è una sostanziale
differenza: la diffusione dei mezzi di comunicazione di massa (tv, radio, internet).
Questi, pur permettendo una continua circolazione di informazioni, se monopolizzati
potrebbero costituire un mezzo di sistematica propaganda mediatica. Pier Paolo
Pasolini commentava in chiave fortemente negativa la diffusione della televisione che,
rispondendo ai diktat dell’economia consumista, permise una completa trasformazione
della società italiana (cosa che mai il fascismo riuscì a compiere)
<< Non c’è dubbio (lo si vede dai risultati) che la televisione sia autoritaria e repressiva come
mai nessun mezzo di informazione al mondo. Un giornale fascista e le scritte sui cascinali di slogans
mussoliniani fanno ridere: come (con dolore) l’aratro rispetto a un trattore. Il fascismo, voglio ripeterlo, non è
stato sostanzialmente in grado nemmeno di scalfire l’anima del popolo italiano; il nuovo fascismo, attraverso
i nuovi mezzi di comunicazione e di informazione (specie, appunto la televisione), non solo l’ha scalfita, ma
>> *
l’ha lacerata, violata bruttata per sempre…
Le constatazioni di Pasolini sono attualissime, chiara è l’influenza
che ancora oggi i media hanno sulle nostre coscienze ed ‘è chiaro che una
delle principali cause dell’omologazione sono proprio i moderni mezzi di
comunicazione. Attraverso i mass-media, è stato possibile diffondere
capillarmente l’ideologia del consumo, oramai caratteristica peculiare della
società occidentale. Se poi si aggiunge che attraverso la globalizzazione
siamo oramai governati a livello mondiale, ci accorgiamo che un possibile
totalitarismo non è poi così lontano (se non già silenziosamente presente).
L’unica nostra forma di difesa resta la cultura, unico metodo per sconfiggere qualsiasi imposizione,
qualsiasi limitazione del nostro diritto di libertà. In questo senso vanno le parole di Leo Valiani:
<<Il nostro secolo prova, dunque, che la vittoria degli ideali di giustizia e uguaglianza è sempre
effimera, ma, se si riesce a salvaguardare la libertà, si può, tuttavia, ricominciare da capo. (…) non
bisogna disperare, neppure nelle situazioni più disperate>>
*P. Pasolini, Corriere della Sera;
Acculturazione, acculturazione,
12 D’Imperio Paolo
Modelli Economici e Propaganda Politica nell’età dei Totalitarismi
13 D’Imperio Paolo
Modelli Economici e Propaganda Politica nell’età dei Totalitarismi
MATERIA: ITALIANO
Gabriele D’Annunzio e L’estetica Fascista
Tematiche Trattate
Gabriele D’Annunzio e il contesto storico;
• La vita come opera d’arte;
• Il Panismo;
• L’Estetismo;
• Il Superuomo;
• Il Superomismo tra panismo ed estetismo;
• D’Annunzio, Fiume e l’avvento del fascismo;
• D’Annunzio e la visione del viaggio di Ulisse;
• Collegamenti
La letteratura del ‘900 fra Decadentismo, Modernità e Realismo;
• L. Pirandello e il decadentismo;
• Marinetti e il futurismo;
• Montale e la poesia Ermetica;
• Primo Levi e il viaggio verso l’annientamento;
• Testi Proposti
G. D’Annunzio; Il verso è tutto, da il Piacere, II, 1;
• G. D’Annunzio; Meriggio, da Alcyone;
• G. D’annunzio; L’incontro di Ulisse;
• E. Montale; Primavera Hitleriana
• Primo Levi; Prefazione, da Se Questo è un uomo;
• Carlo Levi; Testo tratto da “Cristo si è fermato ad Eboli”
• Pier Paolo Pasolini; "Acculturazione e acculturazione"
• TESTI
14 D’Imperio Paolo
Modelli Economici e Propaganda Politica nell’età dei Totalitarismi
GABRIELE D’ANNUNZIO
Il verso è tutto, da il Piacere, II, 1;
La magia del verso gli soggiogò di nuovo lo spirito; e l'emistichio sentenziale d'un poeta
contemporaneo gli sorrideva singolarmente. - «Il Verso è tutto.»
Il verso è tutto. Nella imitazioni della Natura nessun istrumento d'arte è più vivo, agile, acuto, vario,
multiforme, plastico, obediente, sensibile, fedele. Più compatto del marmo, più malleabile della
cera, più sottile d'un fluido, più vibrante d’una corda, più luminoso d'una gemma, più fragrante d'un
fiore, più tagliente d'una spada, più flessibile d'un virgulto, più carezzevole d'un murmure, più
terribile d'un tuono, il verso è tutto e può tutto. Può rendere i minimi moti del sentimento e i minimi
moti della sensazione; può definire l'indefinibile e dire l'ineffabile; può abbracciare l'illimitato e
penetrare l'abisso; può avere dimensioni d'eternità; può rappresentare il sopraumano, il
soprannaturale, l'oltramirabile; può inebriare come un vino, rapire come un'estasi; può nel tempo
medesimo possedere il nostro intelletto, il nostro spirito, il nostro corpo; può infine, raggiungere
l'Assoluto. Un verso perfetto è assoluto, immutabile, immortale; tiene in sé le parole con la
coerenza d'un diamante; chiude il pensiero come in un cerchio preciso che nessuna forza mai
riuscirà a rompere; diviene indipendente da ogni legame e da ogni dominio; non appartiene più
all'artefice, ma è di tutti e di nessuno, come lo spazio, come la luce, come le cose immanenti e