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Questa tesina ha come obiettivo quello di descrivere il male di vivere. Nella mia tesina di maturità ho cercato di cogliere come negli anni il male di vivere ha afflitto filosofi, artisti e scrittori e ciascuno di loro ha tentato di porvi rimedio. In fin dei conti è difficile trovare una cura ad una malattia che esiste solo nell’animo e non presenta sintomi visibili. Come diceva Seneca, l’unico rimedio sarebbe il raggiungimento dell’Imperturbabilità ,e forse, considerando che dopo più di 1800 anni Montale è arrivato alla stessa identica conclusione, aveva ragione.
Latino-Seneca, "De Tranquillitate Animi".
Pedagogia- Aristide Gabelli.
Filosofia- Soren Kierkegaard, "Angoscia e Disperazione".
Storia dell'arte- Munch, "L'urlo",
Inglese- Thomas S. Eliot, "The Waste Land".
Biologia- L'enfisema polmonare.
Italiano- Eugenio Montale, "Spesso il male di vivere".
Latino: Seneca, De Tranquillitate Animi
Male di vivere nel Tempo
Positivismo e la Pedagogia: Aristide Gabelli
Il Distacco dal Positivismo e la Filosofia: Soren
Kierkegaard, Angoscia e Disperazione
Crisi del Positivismo: Un nuovo atteggiamento
culturale
Arte: Munch,Un Urlo che annuncia un Secolo
La letteratura nel Primo Novecento
Inglese: Thomas Stearns Eliot, The Waste Land
Biologia: Enfisema Polmonare
Eliot & Montale
Italiano: Eugenio Montale, Spesso il male di
vivere… Latino
Seneca:De Tranquillitate Animi
Quello del male di vivere è un concetto prettamente
moderno; ma il malessere che designa ,esiste da
quando l'uomo cerca di dare un senso alla sua vita. Uno
dei primi ad accorgersi di questa "malattia dell'animo"
fu Seneca, che ne parlò nel suo De Tranquillitate Animi.
[ …] E si insinua in loro
[ …] Et paenitentia coepti quell'agitazione dello
tenet et incipiendi timor spirito che non trova via
subrepitque illa animi d'uscita, perché non
iactatio non invenientis sanno né dominare le
exitum, quia nec passioni né sottostarvi;
imperare cupiditatibus ecco l'incertezza, tipica di
suis nec obsequi possunt, una vita che non può
et cunctatio vitae parum realizzarsi, e lo squallore
se explicantis et inter di un animo intorpidito tra
destituta vota torpentis speranze deluse. [ …] Ne
animi situs. [ …] Hinc deriva quella noia, quella
illud est taedium et scontentezza di sé,
displicentia sui et l'inquietudine dello spirito
nusquam residentis animi che non trova pace in
volutatio [ …] nessun luogo [ …]
Seneca, De tranquillitate Animi, Capitolo
II Male di vivere nel Tempo
Il Male di vivere ha accompagnato l’uomo durante tutta
la sua storia. Tuttavia ha preso forme diverse nel corso
dei secoli, fingendo di scomparire in alcuni, e riapparendo
con forza in altri, seguendo un andamento carsico , simile
a quei fiumi che in alcuni punti scorrono sotto la
superficie, e in altri tornano,violentemente, alla luce.
Il Positivismo e La Pedagogia
Uno dei periodi di "apparente benessere" fu quello dominato dal
Positivismo, corrente filosofica sviluppatasi tra la prima e la seconda
metà dell'ottocento, prima in Francia e poi nel resto d'Europa. Il
positivismo trae il suo nome dalla esaltazione della positività della
scienza e dalla concretezza e oggettività dei fatti da essa studiati, in
contrapposizione alle astrattezze e alle fantasticherie delle religioni e
delle concezioni metafisiche in genere. Il Positivismo ha influenzato
tutta la moderna pedagogia. Aristide Gabelli fu uno dei maggiori
esponenti del Positivismo Pedagogico Italiano. Uomo Politico e uomo di
scuola, operò nell’Italia post-unitaria.
“Se tutti convengono che l'arte del
governare è difficile, come si
pretende che possa essere buono
un governo a cui partecipano
molti?”
Il distacco dal Positivismo e
la Filosofia di Søren Kierkegaard
Gli ultimi anni dell’Ottocento saranno
caratterizzati da una violenta reazione al
Positivismo: questo aveva celebrato la fede nella
scienza, nel progresso sociale, nella pacifica
collaborazione fra i popoli, ma la realtà, fatta di
guerre, imperialismi e lotte di classe, era ben
diversa da quanto si era sperato. Tale situazione
determina nuovi atteggiamenti spirituali:
subentra la disillusione, l'angoscia, la sensazione
del vuoto e del nulla. Uno dei primi intellettuali a
distaccarsi dalle tesi positivistiche fu S ren
ø
Kierkegaard, filosofo del XIX secolo, che avvertì
questa crisi dell’io. Egli viene considerato il padre
dell'esistenzialismo. Fu inoltre un filosofo poeta,
ossia non scrisse mai trattati filosofici, ma le sue
teorie vanno ricercate nei suoi testi. La sua
filosofia è caratterizzata dal rifiuto della dottrina
hegeliana e dall’affermazione dell’istanza del
singolo. Introdusse i concetti di Angoscia e
Disperazione.
Crisi Del Positivismo : Nascita di un
nuovo atteggiamento culturale
Distrutti i vecchi schemi della cultura positivistica,
immerso in un mondo sfiduciato nelle prospettive della
scienza e basato sulla logica del capitale e del profitto
come unici valori, l'uomo di cultura europeo del primo
'900 vive una profonda crisi d'identità, avverte
chiaramente la fine di un'epoca e l'avvento di una
nuova. Fermo ad un punto zero l’uomo moderno svela
tutta la sua fragilità. Nasce da ciò una situazione di
disagio, di noia esistenziale, di malcontento, di
provocazione. Una crisi dell'io che diventa un fenomeno
epocale,una rappresentazione della situazione sociale
che trova la sua massima interpretazione, per quanto
riguarda l'ambito artistico,in Edvard Munch.
Arte
Munch: Un Urlo che annuncia un Secolo
"Camminavo lungo la strada
con due amici quando il sole
tramontò il cielo si tinse
all’improvviso di rosso
sangue mi fermai, mi
appoggiai stanco morto a un
recinto sul fiordo nerazzurro
e sulla città c’erano sangue
e lingue di fuoco i miei amici
continuavano a camminare e
io tremavo ancora di paura e
sentivo che un grande urlo
infinito pervadeva la
natura."
La Letteratura nel Primo
Novecento
In questo nuovo clima tutt'altro che felice, lo
scrittore moderno avverte che sta per compiersi
la frattura definitiva, iniziata nell'Ottocento, tra io
e mondo, tra artista e realtà e si sente
"spersonalizzato", "disumanizzato". La risposta
degli uomini di cultura alla profonda crisi
esistenziale, morale e culturale che investe la
coscienza dell'uomo agli albori del Novecento
approda a soluzioni nuove. Nelle loro opere questi
scrittori parlano di malattia, di sterilità, di
decadenza, di eroe in tensione, di uomo
spersonalizzato nel male del tempo, il male di
vivere. Uno degli autori più rappresentativi di
questo nuovo modo di scrivere è l'americano
Inglese
Thomas Stearns Eliot: The Waste Land
Thomas Stearns Eliot was
one of the twentieth
century's major poets. He
was awarded the Nobel
Prize in Literature in 1948,
"for his outstanding,
pioneer contribution to
present-day poetry”. His
best work is The Waste
Land, considered by many
as the most important
poem of the century. It
expresses artist’s disillusion
with the modern world and
the desperate search for a
Biologia
“Death by Smoke”: l’Enfisema Polmonare
L’enfisema è una malattia che
colpisce prevalentemente i
fumatori, e in alcuni casi può
portare anche alla morte,come
avvenne per Eliot. L’enfisema è
la dilatazione patologica e
irreversibile del polmone. Si
tratta di una dilatazione degli
alveoli connessa ad un
processo di distruzione del
tessuto polmonare. Può portare
al collasso delle vie respiratorie
e quindi compromettere la
respirazione.
Eliot può essere collegato ad un poeta
Eliot
&
Montale
italiano, Eugenio Montale, per diverse
ragioni:
Per la stessa sensibilità mostrata nelle
opere;
Per lo stesso paesaggio desolato, che è
il deserto americano in Eliot e la
costiera ligure in Montale;
Per l’uso della stessa tecnica del
“correlativo oggettivo”.