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Sintesi

Introduzione Luci e ombre del '900, tesina



La seguente tesina di terza media descrive il Novecento, con analisi dei seguenti argomenti: l'Italia dalla II guerra mondiale a oggi, Coppi e Bartali, musica Beat, Luigi Pirandello, Spagna '900 e Pablo Ruiz Picasso, Salvador Dalì, Mahatma Gandhi, l'India. La tesina permette quindi il collegamento a varie materie scolastiche.

Collegamenti


Luci e ombre del '900, tesina



Storia -

L'Italia dalla II guerra mondiale a oggi

.
Ed. Fisica -

Coppi e Bartali

.
Musica -

La musica Beat

.
Letteratura -

Luigi Pirandello

.
Spagnolo -

Spagna '900 e Pablo Ruiz Picasso

.
Arte -

Salvador Dalì

.
Inglese -

Mahatma Gandhi

.
Geografia -

L'India

.
Estratto del documento

DITTATURA DI FRANCISCO FRANCO

La dittatura del generale Franco, chiamata Franchismo (così come in Italia si diceva fascismo e in Germania nazismo).

Durante la II Guerra Mondiale la Spagna franchista restò neutrale ed economicamente isolata dal resto del mondo. I

partiti politici, ad esclusione della Falange, vennero banditi (proprio come avvenne in Italia e in Germania, con il Partito

Fascista e quello nazionalsocialista o nazista). I sindacati di ispirazione socialista vennero sciolti. Durante la dittatura di

Franco la Spagna tentò di riavere Gibilterra dall’Inghilterra, ma senza successo. Durante gli anni sessanta la Spagna

perdette le ultime colonie in suo possesso, cioè una parte del Marocco e la Guinea Equatoriale. Negli anni ’70 la

Spagna vide le prime liberalizzazioni in campo economico, con la nascita e l'esplosione dell'industria turistica. Franco fu

dittatore fino al giorno della sua morte, avvenuta il 20 novembre 1975. Dopo la sua morte il potere politico venne

passato a Juan Carlos di Borbone. Dopo la fine della dittatura in Spagna iniziò quella che viene comunemente chiamata

III Restaurazione borbonica che consistette nel passare pacificamente dalla dittatura di Franco a uno Stato democratico.

Bandiera spagnola utilizzata Dopo 36 anni di dittatura l’arrivo della

durante il Franchismo. democrazia fu festeggiata nei modi più

disparati.

FRANCISCO FRANCO Y BAHAMONDE

Francisco Franco y Bahamonde, conosciuto più comunemente come Francisco

Franco o Generalissimo o ancora Caudillo di Spagna (leader) è stato, prima di

diventare dittatore, generale di brigata in Nord Africa, più precisamente in

Marocco, nacque a Ferrol nel 1892, una cittadina spagnola che si affaccia

sull’oceano Atlantico e morì a Madrid nel ’75. Le prime esperienze militari

furono all’Accademia Militare di Toledo, proprio qui Franco visse un periodo

difficile della propria vita, infatti, separato dalla madre e quindi senza un punto

di riferimento fisso, si sentì emarginato soprattutto a causa del suo fisico

mingherlino e gracile motivo per cui tutti lo deridevano. Nel 1912 si diplomò

diventando ufficiale e partì per il Marocco dove infuriava la guerra. In diversi

scontri si comportò con valore e le descrizioni delle sue imprese sui giornali

Proseguì la sua carriera militare nel

spagnoli iniziarono a dargli una certa fama in patria.

Nord Africa dove diventò nel 1925

colonello e infine generale di brigata

l’anno dopo (fu il più giovane generale

d’Europa ad appena 33 anni). In quello

stesso anno ritornò in Spagna ed ebbe

contrasti con Primo de Rivera sulle

questioni africane. In quello stesso

periodo divento direttore generale

dell’Accademia militare di Saragozza.

Franco era nazionalista e anticomunista, con una concezione rigida e conservatrice della religione e una visione chiara della storia

della Spagna. In seguito al successo elettorale del Fronte popolare, il 19 febbraio 1936, Franco venne allontanato dal paese e

inviato nelle isole Canarie. Il 23 giugno dalle Canarie il generale Franco inviò al presidente del consiglio Santiago Casares Quiroga

una lettera protestando per il trattamento tenuto nei confronti degli ufficiali dell'esercito considerati di destra che erano stati

sostituiti con altri di tendenza repubblicana Quella lettera, che fu totalmente ignorata da Quiroga, è più importante di quanto si

.

possa credere, infatti da quel momento Franco, che fino ad allora aveva tentennato, si schierò definitivamente dalla parte delle

future forze conservatrici che avrebbero portato alla guerra civile.

Come già detto Franco era alla guida dell'esercito di ribelli che entrò in Spagna sbarcando dal Marocco. IL 24 luglio del ’36 divenne

comandante delle forze nazionaliste del Sud.

Il 29 settembre, fu ufficialmente dichiarato Generalísimo de los ejércitos de Tierra, Mar y Aire e capo dello Stato e dal 30 gennaio

1938 fu anche capo del governo. Durante la guerra civile, come già detto, fu affiancato sia da Hitler che da Mussolini che, seppur

lo pressavano continuamente, non lo convinsero mai a far entrare la Spagna in guerra. Una curiosità, Secondo lo storico Pere

Ferrer, la neutralità spagnola fu in realtà ottenuta dalla diplomazia inglese a suon di milioni di dollari. Il banchiere spagnolo Juan

March amministrò un conto bancario, autorizzato dallo stesso Winston Churchill, con cui corrompere la dirigenza franchista.

Sicuramente la sua dittatura fu molto meno sanguinosa delle altre

dittature europee soprattutto grazie al fatto che si mantenne

intelligentemente fuori dalla II guerra mondiale (pagato o no).

Sicuramente furono anni molto bui per gli spagnoli di cui molti

scrittori contemporanei scrivono, come lo spagnolo Carlos Ruiz

Zafòn che scrisse ben tre opere riguardo a quegli anni: “L’ombra del

Vento” (best-sellers del 2001); “Il gioco dell’angelo” e “Il prigioniero

del cielo”. Alla fine del conflitto si avvicinò ai paesi occidentali e,

approfittando della Guerra Fredda, si impose come sostenitore

dell'anticomunismo. Nel settembre 1953 concluse un accordo

economico con gli Stati Uniti d'America e, nel 1957, ristrutturò il

governo per risollevare il paese dalla complessa situazione

economica, nominando alcuni ministri "tecnocrati”, ossia qualificati

e professionalmente preparati.

Franco in vecchiaia soffrì della malattia di Parkinson, che lo

accompagnò dunque fino alla morte avvenuta il 20 novembre 1975

a 83 anni. LA SPAGNA DALLA DITTATURA A OGGI.

Il periodo immediatamente successivo alla morte di Franco è chiamato “Periodo della Transizione spagnola” che vide l’affermarsi

di uno Stato sociale e democratico. Questo periodo è caratterizzato soprattutto dalla presenza di un re nella vita politica

spagnola il re Juan Carlos I che ha abdicato solo recentemente, il 19 giugno 2014. Egli fu nominato re soltanto due giorni dopo la

morte di Franco. Alcuni fanno finire la transizione il 29 dicembre 1978 (giorno dell’entrata in vigore della Costituzione), altri il 28

ottobre 1982, anno in cui termina il governo dell'Unione di Centro Democratico (Unión de Centro Democrático o UCD), partito

che promosse il cambio di regime politico e l'approvazione della Costituzione del 78, quindi il primo partito dopo la supremazia

della Falange durata quanto la dittatura. Il Re confermò al proprio posto il Primo ministro del regime franchista, Arias Navarro.

Nonostante ciò, presto si manifesta la difficoltà di portare a capo riforme politiche sotto il suo Governo, causando un

distanziamento sempre maggiore tra Arias Navarro e Juan Carlos I. Finalmente il Presidente del Governo presenta le proprie

dimissioni al Re, il giorno 1º luglio 1976. Dopo l’UCD, il partito che ottenne la

maggioranza dei voti nelle elezioni generali dell’82 fu il PSOE (il partito socialista operaio spagnolo) di Felipe Gonzalez. Il PSOE,

arrivato al governo, dovette rinunciare all'ideologia marxista. Nel 1986 la Spagna, insieme al Portogallo, entrò a far parte della

Comunità Economica Europea. Nel I governo di Gonzalez furono adottate alcune importanti misure, come la legalizzazione

dell'aborto, la riforma sanitaria, la riforma scolastica, la riforma dei servizi sociali e l'apertura al libero mercato. Con le elezioni

successive, tenutesi nel 1986, nel 1989 e nel 1993 il PSOE ottenne la maggioranza dei seggi e così Gonzalez restò primo

ministro per quattordici anni. Nel 1993, con il calo dei consensi verso il PSOE, vide la crescita del Partido Pupular Español, con a

capo José Maria Aznar, partito nato dalle ceneri del UCD. Le elezioni generali del 1996 in Spagna cambiò il panorama politico

poiché il Partido Popular di Aznar ottenne la maggioranza relativa degli scranni alla camera. Aznar riuscì tuttavia a formare un

governo di coalizione con le formazioni autonomiste della Catalogna, delle Canarie e dei Paesi Baschi. Sotto il primo governo di

Aznar la Spagna aderì all'Euro, visse una certa crescita economica, sebbene fosse legata prevalentemente ad alcuni settori

specifici, come il turismo e l'edilizia, e la privatizzazione di alcuni settori pubblici. Nelle elezioni generali del 2000 il partito di

Aznar ottenne la maggioranza assoluta, senza così venire a patti con altre formazioni politiche. Il secondo governo di Aznar si

distinse in politica estera per i forti legami con gli Stati Uniti, appoggiando sia l'invasione all'Afghanistan che all'Iraq, sebbene la

maggioranza degli spagnoli fosse contraria all'intervento militare, mentre in politica interna per la lotta al terrorismo basco.

L'11 marzo 2004, proprio alla vigilia delle elezioni politiche, una serie di attentati terroristici in stazioni presso Madrid, che

provocarono quasi duecento morti. Il governo di Aznar individuò come colpevoli i baschi dell'ETA, ma ben presto fu chiaro che

l'attentato aveva radice in un gruppo islamico legato ad Al-Qaeda. Il fatto che il governo di Aznar continuasse ad insistere sui baschi

indusse l'elettorato spagnolo, un paio di giorni dopo chiamato alle urne, a non fidarsi più di Aznar e dei popolari, così alle elezioni

generali del 2004 videro l'affermazione del PSOE di José Luis Zapatero. Il nuovo governo zapaterista fu caratterizzato dalla

sostanziale continuità in politica economica dal governo uscente, tuttavia impresse una decisa svolta progressista nei diritti civili con

la legalizzazione dei matrimoni tra persone di stesso sesso. In politica estera il governo Zapatero promosse un riavvicinamento con i

partner europei. Nell'aprile del 2008 il PSOE vinse nuovamente le elezioni generali. Dal 2008 anche la Spagna iniziò a sopportare la

forte crisi economica mondiale, tanto da portare la disoccupazione, specie giovanile, a livelli elevati. Nel dicembre 2011 si tennero le

elezioni generali che videro l'affermazione del Partido Popular.

Le elezioni di quest’anno in Spagna hanno visto l’affermarsi di una nuova forza politica PODEMOS un partito di sinistra radicale, che

esattamente si trova al secondo posto dopo il Partido Popular, mentre al terzo posto abbiamo il PSOE.

L’attuale Re di Spagna Filippo VI accanto alla

Il leader del nascente partito moglie Letizia

PODEMOS al centro

SALVADOR DALÌ: LA VITA DI UN GENIO.

Salvador Dalí (1904-1989) nacque a Figueras, in Catalogna. A

Madrid frequentò l’Accademia di Belle Arti ma nel 1926 ne fu

espulso per indegnità. L’anno successivo si recò a Parigi dove

venne a contatto con il vivace ambiente intellettuale della capitale

francese. Qui conobbe Pablo Picasso, Juan Mirò, André Breton e il

poeta Paul Eluard. È il momento di maggior vitalità del movimento

surrealista e Dal&iacu

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