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Sintesi

Tesina - Premio maturità  2009

Titolo: la banca

Autore: Tursi Daniela

Descrizione: descrive in brevi fasi la nascita della banca, i contratti bancari, il bilancio obbligatorio anche per le banche, il modello di banca francese e inglese, un grande autore che ha anche lavorato in banca (italo svevo)

Materie trattate: Storia, Economia Aziendale, Diritto, Italiano, Francese, Inglese

Area: tecnologica

Sommario: storia, la sinistra storica, lo scandalo della banca romana, economia, il bilancio, i criteri di valutazione, i principi contabili, lo stato patrimoniale, il conto economico, la nota integrativa, diritto, i contratti bancari, l'anticipazione bancaria, lo sconto bancario, il conto corrente bancario, l'apertura di credito bancario, il deposito bancario, francese, la banca francese, i servizi di cassa, inglese, la banca inglese, i tipi di banca, i servizi per clienti e imprese, italiano, italo svevo, la poetica, senilità 

Estratto del documento

Istituto Professionale Statale per

i Servizi Commerciali e Turistici

“R. Lotti”

Percorso in iper-testo

di

Tursi Anna Daniela

5° A - A.S. 2008/2009

LA BANCA

TURSI ANNA DANIELA 2

PREMESSA

La banca è una vera e propria

impresa commerciale privata.

La principale attività è quella di

intermediazione nella circolazione

del denaro rendendolo produttivo.

TURSI ANNA DANIELA 3

Storia: Dalla sinistra storica alla

nascita della Banca d’Italia

Dopo le dimissioni della destra in Italia ci furono molti

cambiamenti sia in ambito sociale che in ambito economico.

L’Italia cercò di adeguarsi a tutto il resto dell’Europa che passò

Agostino

dal liberismo al protezionismo. Nel 1876 salì al potere

Depretis, un moderato il quale si rese conto che il protezionismo

avrebbe fatto industrializzare l’Italia di conseguenza ci fu un

innalzamento dei dazi doganali e venne arrestata la diffusione di

malattie come la malaria e il pellagra. Dal punto di vista sociale

nacquero gli asili d’infanzia e venne combattuto l’analfabetismo

Coppino

con la legge che prevedeva l’istruzione elementare

obbligatoria e gratuita e venne istituita una scuola serale per permettere a tutti di

imparare a leggere e a scrivere. Riguardo alla politica economica dopo la Grande

Depressione si passò dal liberismo al protezionismo e vennero imposti dazi doganali

prima all’industria e poi anche alla produzione cerealitica. Iniziò cosi il decollo industriale

per l’Italia con la nascita della prima acciaieria di Terni, la Fiat e la Montecatini -

Montedison.

Si iniziò la costruzione di ferrovie e dell’acquedotto pugliese, furono inviate

sovvenzioni alla cantieristica navale e alla costruzione di centrali a turbina per

l’energia elettrica. Le fabbriche crebbero soprattutto nel triangolo Milano –

Banca d’Italia

Torino – Genova. L’altra istituzione importante fu quella della in

quanto l’unità non aveva mai portato ad una unificazione delle emissioni

monetarie. Infatti sei banche avevano il permesso di battere moneta. Questo

fatto lasciò la circolazione monetaria fuori dal controllo del governo . Infatti molte

banche d’accordo con alcuni uomini politici furono indotte in tentazione e la

Banca romana emise lire più di quanto concesso dal governo. Il caos monetario

si risolse nel 1893 quando venne creata la Banca d’Italia che ebbe da sola il

compito di emettere carta moneta.

TURSI ANNA DANIELA 5

Diritto: I contratti bancari

I CONTRATTI BANCARI:

Con i contratti bancari la banca provvede a procurarsi

denaro o a impiegarlo per fornire servizi

accessori

L’ANTICIPAZIONE

L’APERTURA LO SCONTO

BANCARIA

DI CREDITO BANCARIO

BANCARIO IL CONTO

IL DEPOSITO CORRENTE

BANCARIO BANCARIO

TURSI ANNA DANIELA 6

Il deposito bancario

È il contratto con il quale un soggetto deposita una somma di denaro presso una

banca che ne acquista la proprietà restando obbligata a restituirla al termine o a

richiesta del depositante. Il deposito in base alla durata si divide in:

A VISTA:la restituzione può avvenire in qualsiasi momento senza vincoli di

tempo;

VINCOLATO: la restituzione avviene ad una determinata scadenza;

La distinzione del deposito avviene anche in base al modo di svolgimento del

rapporto:

DEPOSITI ORDINARI: consentono al cliente una sola operazione di prelievo per

l’intera somma;

DEPOSITI A RISPARMIO: il cliente ha la possibilità di effettuare più di

un’operazione di prelievo o versamento. In questo caso la banca rilascia un libretto

dove vengono annotate le operazioni compiute. Il libretti di risparmio possono

essere: nominativi cioè intestati a uno o più soggetti i quali potranno eseguire i

prelievi; nominativi pagabili al portatore cioè intestati al depositante ma pagabili

anche ad un soggetto diverso; al portatore nel caso in cui il prelievo è eseguibile da

chiunque presenta il libretto alla banca;

TURSI ANNA DANIELA 7

DEPOSITI IN CONTO CORRENTE il deposito è accompagnato dalla

sottoscrizione ad un contratto di conto corrente e dalla firma del depositante.

Questi potrà effettuare più versamenti e prelievi attraverso assegni bancari

che verranno annotati sul libretto di conto a lui intestato.

L’apertura di credito bancario

L’apertura di credito bancario, è il contratto con il quale la banca si obbliga a tenere

a disposizione del cliente una somma di denaro per un tempo indeterminato o con

scadenza. Con questo contratto la banca assume il debito nel confronti del cliente

nei limiti della somma accreditata e il cliente acquista il diritto di utilizzare il credito

con l’obbligo di restituire la somma prelevata e i relativi interessi. L’apertura di

credito può avvenire in due modi:

APERTURA IN CONTO CORRENTE: il cliente utilizza più volte il credito e può

con successivi versamenti ripristinare la somma iniziale;

SEMPLICE: l’apertura che consente al cliente di eseguire prelievi in una o più

volte senza la possibilità di ripristinare la disponibilità con successivi versamenti.

TURSI ANNA DANIELA 8

Il cliente, con l’apertura di credito, non acquista la somma di denaro ma la

disponibilità del denaro. La banca concede il credito dopo essersi informata sulla

solvibilità del cliente e può anche chiedere garanzie come pegno o ipoteca.

L’apertura di credito può essere a tempo determinato o indeterminato.

L’anticipazione bancaria

Con in contratto di anticipazione bancaria la banca concede un credito a un cliente

previa costituzione di pegno su titoli, merci o documenti per un importo

proporzionato al valore dell’oggetto di garanzia.

Il carattere essenziale di questo contratto è quindi la costituzione della garanzia,

oggetto di pegno possono essere esclusivamente titoli o merci. Il contraente può,

anche prima della scadenza del contratto, ritirare in parte il pegno, previo rimborso

proporzionale delle somme anticipate.

TURSI ANNA DANIELA 9

Lo sconto bancario

Lo sconto bancario è il contratto con il quale la banca previa deduzione

dell’interesse anticipa al cliente l’importo di un credito verso terzi non ancora

scaduto.

Oggetto dello sconto può essere qualsiasi credito, tuttavia esso riguarda

maggiormente lo sconto cambiario. Lo sconto bancario è bilaterale e si

perfeziona con l’accordo fra il creditore e la banca e quindi non è importante il

consenso del debitore che deve essere comunque informato della cessione del

credito.

Nel caso in cui il creditore garantisce l’esistenza del credito ma non risponde

della solvibilità del debitore si dice che la cessione è pro soluto; se il creditore

garantisce l’esistenza del credito e anche il pagamento del debitore si dice che la

cessione è pro solvendo e quindi se il debitore non paga ne risponde il creditore.

TURSI ANNA DANIELA 10

Il conto corrente bancario

Con l’apertura di un conto corrente bancario la banca assume l’incarico di svolgere

un servizio di cassa per conto e nell’interesse del correntista, provvedendo a

pagamenti e riscossioni di somme secondo le sue indicazioni. La banca non si

limita a eseguire gli ordini di pagamento a terzi , ma su richiesta del cliente, può

effettuare pagamento di bollette, imposte, rate di mutuo, accrediti di stipendi ecc.

ecc. all’apertura del conto corrente la banca rilascia un libretto degli assegni. Le

riscossioni e i pagamenti effettuati per conto del correntista danno luogo ad un

continuo movimento del conto, per questo la banca si impegna ad inviare l’estratto

conto al cliente che può entro 60 giorni contestare il conto, se non lo fa l’estratto

conto viene approvato. TURSI ANNA DANIELA 11

Economia: Il bilancio

Anche le banche come tutte le società a fine anno devono presentare il bilancio

d’esercizio.

Il bilancio d’esercizio è un documento contabile, redatto alla fine di ciascun periodo

amministrativo dove viene rappresentata la situazione patrimoniale, finanziaria e il

risultato economico d’esercizio. I destinatari del bilancio oltre ai proprietari e ai soci

sono i clienti, i fornitori, i creditori e debitori e altre parti sociali. Il bilancio è un

documento di derivazione contabile perché partendo dai dati della contabilità adattati

allo scopo con l’applicazione dei criteri di valutazione e i principi contabili si giunge

all’elaborazione del bilancio d’esercizio. La redazione del bilancio è obbligatoria per

tutte le società e le imprese individuali ma assume un ruolo diverso a seconda di

società di capitali e società di persone.

Nelle imprese individuali e nelle società di persone il bilancio assume una forma di

documento interno senza scopo di pubblicità. Il bilancio in questo caso si compone di:

STATO PATRIMONIALE: che corrisponde alla situazione patrimoniale finale

dell’esercizio;

CONTO ECONOMICO: che corrisponde alla situazione economica finale

dell’esercizio. TURSI ANNA DANIELA 12

Nelle società di capitale il bilancio è invece disciplinato dalla legge ed è composto da:

STATO PATRIMONIALE: che evidenzia il patrimonio della società e viene redatto

secondo lo schema previsto dall’art. 2424 del c.c. che prevede forme divise;

CONTO ECONOMICO: che evidenzia i componenti positivi e negativi del reddito e

viene redatto secondo lo schema previsto dall’art. 2425 del c.c. che prevede la forma a

valore e costi della produzione.

NOTA INTEGRATIVA: che ha lo scopo di analizzare i due prospetti precedenti

fornendo notizie aggiuntive.

Lo Stato patrimoniale e il Conto economico devono essere redatti in unità di euro mentre

la Nota integrativa viene redatta a migliaia di euro.

I PRINCIPI CONTABILI

I principi contabili sono dei metodi applicati dalle imprese nella tenuta della contabilità

generale e nella redazione del bilancio, che stabiliscono la modalità di registrazione

delle operazioni di gestione. Esistono due tipi di principi contabili: nazionali e

internazionali. Fino qualche anno fa nei Paesi dell’Unione Europea le società quotate in

mercati regolamentari dovevano presentare bilanci redatti secondo i principi stabiliti da

ciascuna nazione. Questa situazione era a svantaggio delle società che possedevano

più mercati regolamentari e quindi erano costrette a presentare tanti bilanci tanti quanti

TURSI ANNA DANIELA 13

erano i Paesi con cui finanziavano, per questo la Commissione Europea ha approvato

una serie di regolamenti in materia contabile che prevedeva l’uso dei principi contabili

internazionali, gli IAS/IFRS che permettevano a tutte le società quotate in mercati

regolamentari di redigere un solo bilancio per tutte le nazioni.

I principi nazionali, invece, si dividono in:

generali: che riguardano il bilancio nel suo complesso;

 applicati: che riguardano le singole voci del bilancio.

Il codice civile fissa una serie di principi che gli amministratori devono rispettare nella

redazione del bilancio. I tre principi fondamentali sono:

CHIAREZZA: cioè il bilancio deve essere chiaro e comprensibile a tutti coloro che

hanno conoscenze in materia contabile;

RAPPRESENTAZIONE VERITIERA E CORRETTA: deve rappresentare il quadro

fedele della società indicando solo dati esatti e corretti.

Se le informazioni richieste dalla legge non sono sufficienti a dare una

rappresentazione veritiera e corretta, si devono fornire ulteriori informazioni con il

prospetto del rendiconto delle variazioni del patrimonio netto rendiconto

e il

finanziario. TURSI ANNA DANIELA 14

I CRITERI DI VALUTAZIONE

I criteri di valutazione per gli elementi del patrimonio sono fissati dall’art. 2426 del c.c. e

riguardano:

LE IMMOBILIZZAZIONI: sono iscritte al costo di acquisto o di produzione, nel costo

di acquisto si aggiungono anche i costi accessori;

L’AMMORTAMENTO: deve essere effettuato, secondo piani prestabiliti a quote

costanti, in relazione all’utilizzo del bene e eventuali variazioni devono essere motivate

nella Nota integrativa;

SVALUTAZIONI: se un’immobilizzazione risulta durevolmente inferiore a quello

determinato, va svalutata;

I COSTI D’ IMPIANTO: possono essere iscritti nelle immobilizzazioni immateriali solo

se hanno utilità per il futuro, cioè se sono di competenza di altri esercizi, cosi come i

costi di ampliamento, pubblicità, sviluppo e ricerca.

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