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La "pelle" è stata il filo conduttore tra i vari aspetti che questo termone può assumere, consentendomi di affrontare un'indagine a tutto tondo per comprendere i suoi significati fisici, sociali, culturali e psicologici.
Scienza, storia, musica, arte
IMPRESSIONI
Epidermide “A PELLE” Intanto, cosa vuol dire “impressione”? La parola “impressione” può
esprimere diversi concett
i, come: impronta, segno, traccia, idea,
opinione, giudizio. La prima “impressione” della vita è la
sensazione delle mani della mamma sul
Modo di dire, corpo del bambino…
Un’impronta, una traccia, è un segno lasciato da un corpo premuto
Impressioni opinione non su un materiale cedevole, in questo caso, la pelle: sulla pelle possia-
sulla pelle considerata mo esprimere ed imprimere la nostra creatività o inviare messaggi
att raverso segni codifi cati come tatuaggi e piercing, facendo di essa
un mezzo di comunicazione o un’opera d’arte.
Razzismo Ma, purtroppo, la pelle è anche la base ideologica su cui “poggia” il
Bodyart : in USA, in Africa e razzismo: la diff
erenza più evidente che distingue i vari popoli della
Industria
tattoo, piercing, nel mondo Terra è la pelle e il suo colore; essa è la caratt
eristica visibile maggiore
bodypainting. conciaria al giorno d’oggi del corpo, un segno della nostra età, salute e appartenenza geografi
ca,
e – al giorno d’oggi – strett
amente associata all’intolleranza razziale.
A chi non è capitato di giudicare o apprezzare o meno una perso-
na in base alla “prima impressione”? Essa infatt
i esprime un’idea,
un’opinione, un giudizio, un punto di vista, un pensiero soggett ivo di
qualcuno verso qualcosa o qualcun altro e, in questo caso, l’impres-
sione è defi
nita “a pelle”.
La pelle, infi
ne, è uno degli organi espressivi essenziali delle nostre
emozioni: il rossore, il pallore, la “pelle d’oca”, la sudorazione, il
prurito, possono essere conseguenze di emozioni che ci stanno
coinvolgendo.
La pelle, unica tra tutt
i gli organi, è esposta al mondo e allo stesso
tempo è lo specchio del nostro mondo interiore…
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Tesina a cura di Valentina Guadagno, classe III E, I. C. Ciresola, a.s. 2012/2013 Tesina a cura di Valentina Guadagno, classe III E, I. C. Ciresola, a.s. 2012/2013
Impressioni “a pelle” Impressioni “a pelle”
Un segno, una traccia… Il tatuaggio è una tecnica di decorazione corporale dell’uomo. Tradizio-
nalmente la decorazione è destinata a durare permanentemente, ma
La body art è una corrente artistica diff
usasi negli Stati Uniti e in tempi recenti sono state inventate tecniche per realizzare tatuaggi
in Europa negli anni Sessanta del Novecento. Comprende forme temporanei. Nella sua forma più diff
usa, la tecnica consiste nell’esegui-
artistiche fatt
e sul corpo, con il corpo o nel corpo stesso; forme di re punture con l’introduzione di sostanze coloranti nelle ferite.
body Art sono: body painting, tatuaggi, piercing. Il tatuaggio è stato impiegato presso moltissime culture, sia antiche
che contemporanee, accompagnando l’uomo per gran parte della sua
Il principale mezzo espressivo usato per questo genere artistico è il esistenza; ha potuto rappresentare sia una sorta di carta d’identità
corpo umano. Il corpo è usato per allestire eventi estemporanei con dell’individuo, sia un rito di passaggio, ad esempio, all’età adulta.
movimenti corporei accompagnati da musica, elementi scenografi ci,
danze, sequenze di azioni e gesti. La body art rende il corpo protagoni- Piercing (dall’inglese to pierce, “perforare”) indica la pratica di fora-
sta assoluto considerandolo soggett
o e oggett
o dell’espressione artistica re alcune parti superfi
ciali del corpo allo scopo di introdurre oggett
i
ed esibendolo come opera. In tempi più recenti, il termine body art è in metallo, osso, pietra o altro materiale, quale ornamento o pratica
stato esteso alle moderne tecniche di tatuaggio e di piercing presente rituale. I motivi che spingono a tale pratica possono essere i più vari e
dagli albori dell’umanità come simbolo di potere, di ruolo ma anche di possono includere: religione, tradizione, moda, o identifi
cazione con
semplice decorazione (in gran parte) del viso e del torace. una sott
ocultura. Il piercing ha origini antiche o preistoriche. Lo scopo
principale era quello di distinguere i ruoli assunti da ogni membro
bodypainting è una forma di body art in cui, a diff
erenza del
Il all’interno della tribù, al fi
ne di regolare i rapporti tra i vari individui
tatuaggio o di altre forme di body art, la durata è temporanea. Il sia nel quotidiano, sia durante le cerimonie.
tempo di permanenza, dipendente dai tipi di colori utilizzati, varia
da qualche ora a qualche giorno essendo una forma d’arte in cui, per Oggi i piercing, assieme ai tatuaggi, si vedono sulla pelle delle per-
sua stessa natura, ogni opera è destinata alla distruzione. sone sempre più fr
equentemente, ma è veramente conveniente farli?
Cosa spinge la gente a “perforarsi”? A parer mio il piercing e il tatt
oo
Quest’arte aff
onda le sue radici nelle usanze di popoli tribali sono un mezzo per inviare messaggi più o meno segreti, per trasmet-
Afr icani, Indiani e centro Americani: la mancanza di fonti scritt
e tere un’emozione, o per fi ssare qualcosa di importante che ci seguirà
rende impossibile sapere con certezza da quanto tempo questi per tutt a la vita; a volte, semplicemente, per trasformare il proprio
popoli utilizzano il body painting. corpo in una specie di opera d’arte.
Una tra le più antiche popolazioni che fece uso del body painting Per contro, molti dubbi ci assalgono quando si prende in considera-
furono gli aborigeni Australiani: dal 60.000 a.C. queste tribù zione l’idea di fare un tatuaggio:
dipingono il loro corpo e si procurano cicatrici; l’uomo primitivo, - sono permanenti, c’è sempre la possibilità che ce ne si possa stancare,
nel 30.000 a.C., dipingeva allo stesso modo sia se stesso che le e per toglierli c’è bisogno di delicate e costose operazioni chirurgiche;
caverne, prima di rituali religiosi o propiziatori per la caccia. - se non fatt
i bene, piercing e tatuaggi possono causare infezioni;
Nel body painting moderno i colori naturali sono affi
ancati da - la pelle, col tempo invecchierà e formerà rughe anche nella zona del
colori acrilici e sintetici creati dalle più importanti case di cosmetici tatuaggio, facendogli perdere tono;
internazionali. Sono colori che non recano danni alla salute della - in determinati posti di lavoro, persone con tatuaggi evidenti non
pelle né provocano allergie. La durata del disegno varia a seconda dei vengono assunte.
pigmenti utilizzati: l’henné, di origine naturale, ha una durata che può Quindi, il dilemma è: fare o non fare piercing e tatuaggi?
oscillare da una a due sett
imane; le tempere, di origine naturale, hanno Io sono convinta che tatuaggi e piercing siano molto belli se fatt i
una durata di qualche ora; gli acrilici, di origine artifi
ciale, hanno una bene e senza esagerare, ma bisogna pensarci bene ed esserne
durata che varia da qualche ora a un giorno. convinti, quindi, scegliere tatuatori e piercier esperti.
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Tesina a cura di Valentina Guadagno, classe III E, I. C. Ciresola, a.s. 2012/2013 Tesina a cura di Valentina Guadagno, classe III E, I. C. Ciresola, a.s. 2012/2013
Impressioni “a pelle” Impressioni “a pelle”
La pelle e il razzismo razzismo, in parole povere, è… un’impressione a pelle per via della
pelle; un bel gioco di parole!
Abbiamo visto che un’ “impressione a pelle” è un giudizio di
qualcuno o qualcosa che proviamo ancor prima di conoscerlo o di Questo atteggiamento è diffuso nella mentalità degli uomini da sem-
capire di cosa si stia parlando. Faccio un esempio: il razzismo nasce pre: Greci e Romani definivano barbari i popoli che non parlavano la
dalla convinzione (sbagliata) che la specie umana sia suddivisa in loro lingua; l’Europa cristiana perseguitò per secoli gli ebrei, accusati
“razze”, che ci siano razze superiori e razze inferiori, che la razza dell’uccisione di Cristo; Hitler fece deportare in campi di concentra-
bianca sia superiore alla razza nera e così via. Questa tesi dà origine mento e sterminare milioni di ebrei perché ritenuti inferiori alla raz-
ad un atteggiamento di superiorità, diffidenza e disprezzo verso le za ariana; Mussolini emanò le leggi razziali, rivolte prevalentemente
persone che hanno caratteristiche fisiche diverse dalle proprie, prima – ma non solo – contro le persone di religione ebraica.
fra tutte, il colore della pelle. Di conseguenza possiamo dire che il La prima forma di razzismo biologico si presentò dopo la scoperta
dell’America, con la schiavizzazione di Indios e Africani deportati nel
Sedicesimo secolo. Tale forma di schiavismo consisteva nello sfrut-
tamento di manodopera acquistata in Africa da mercanti di schiavi
per essere utilizzati come servitori e raccoglitori nelle piantagioni
delle colonie. L’efficienza del lavoro era supervisionata da sorveglianti
che si assicuravano, anche con mezzi violenti, che gli schiavi rendes-
sero il massimo.
Dal XVIII secolo la normativa riguardante lo schiavismo era di tipo
razziale, creando un sistema in cui gli schiavi erano principalmente
gli africani e i loro discendenti e, occasionalmente, anche dei nativi
americani.
Gli schiavi cercavano di opporsi alla schiavitù con ribellioni e la non
collaborazione nei lavori; alcuni riuscivano a scappare negli stati in
cui lo schiavismo era stato già abolito e gli avvocati che difendevano “In the end, we will remember not the
words of our enemies, but the silence of
la loro causa riuscirono, dopo guerre, proteste e rivoluzioni, a far our friends.”
diventare illegale in tutti gli USA la schiavitù nel 1863; nonostante Martin Luther King
questo, i neri continuarono ad essere discriminati, tant’è che fino a
pochi decenni fa erano ancora in vigore leggi che escludevano i neri
da scuole, locali pubblici, mezzi di trasporto frequentati dai bianchi:
segregazione razziale. Molti continuarono a lottare
la cosiddetta
per ottenere diritti di uguaglianza fra i cittadini americani; fra tutti,
Martin Luther King e Malcom X, due leader della lotta contro la
segregazione razziale che agirono in modi differenti per raggiungere
il medesimo obbiettivo, con e senza forza.
Il primo è un convinto sostenitore della non violenza e della disob-
Il 15 luglio 1938, una nota della “Corrispondenza diplomatica” informava che “un gruppo di studiosi fascisti, docenti nelle bedienza civile, “Non dovremmo permettere che la nostra prot