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Sintesi

Sintesi Implantologia dentale, tesina



La seguente tesina maturità per indirizzo odontotecnico tratta l'implantologia dentale con rischi e vantaggi sull'intervento. Per implantologia dentale si intende quell'insieme di tecniche chirurgiche atte a riabilitare funzionalmente un paziente affetto da edentulismo totale o parziale mediante l’utilizzo di impianti dentali, ovvero elementi metallici inseriti chirurgicamente nell’osso mascellare o mandibolare per il ripristino della funzione estetica, fonetica e masticatoria.

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Implantologia dentale, tesina



GNATOLOGIA: ANATOMIA DEL DENTE
INGLESE: IMPLANTS, TITANIUM AND PORCELAIN IMPLANTS
DIRITTO: L’ODONTOTECNICO, IMPRESA ARTIGIANA
SCIENZE: MASCELLA E MANDIBOLA
Estratto del documento

chirurgicamente nell’osso mascellare o mandibolare per il ripristino della

funzione estetica, fonetica e masticatoria.

Grazie all’ausilio degli impianti dentali, i pazienti edentuli possono migliorare in

modo significativo la qualità della loro salute e della loro vita in generale.

La perdita degli elementi dentali non comporta solo problemi estetici, ma

portano a problemi di tipo funzionale, a carico dell’apparato masticatorio, ma

anche a danno della fonazione e dell’attività respiratoria.

Con l’implantoprotesi è possibile riabilitare casi in cui si ha:

Un’edentulia totale, in pazienti che non possono portare protesi mobili

 totali a causa di condizioni anatomiche o a causa di fattori psicologici.

Selle edentule molto estese

 Mancanza di un solo elemento dentale, senza dover protesizzare

 necessariamente gli elementi prossimali.

È tuttavia sconsigliato l’utilizzo di impianti dentali nei casi in cui:

Pazienti che necessitano di terapie radianti ad alto dosaggio, esse

 riducono la capacità di guarigione dei tessuti, influendo

sull’osteointegrazione.

In presenza di pazienti con scarsa igiene orale.

 Pazienti con precarie condizioni di salute.

 Pazienti con età inferiore a 16 anni.

Il clinico deve sempre stabilire se nel paziente esistono i requisiti necessari per

la riuscita del buon intervento, tra cui:

Informazioni sulla morfologia ossea, contribuiscono a pianificare il

 trattamento chirurgico, prevenendo eventuali difficoltà operatorie.

Lo spessore della corticale, è un elemento importante per fornire stabilità

 all’impianto.

Densità dell’osso, un osso di tipo D3-D4 cioè spugnoso (osso mascellare)

 è meno adatto a fornire stabilità all’impianto, rispetto a un D1-D2 cioè un

osso compatto(osso mandibolare).

Altri esami da effettuare sul paziente sono: 5

Esami endo ed extraorali, che il clinico attua con

 strumenti meccanici(scanner).

Esami radiologici, eseguiti o dal clinico, o da laboratori

 di radiologia opportunamente attrezzati.

Gli impianti hanno una vita pressoché illimitata se vengono

effettuati controlli periodici, per la buona riuscita dell’intervento

si deve tener conto di alcuni criteri fondamentali:

1. La presenza di una certa quantità di osso per la

stabilità primaria degli impianti;

2. Un buon supporto parodontale;

3. L’assenza di gravi malocclusioni;

Nell’immediato post-intervento può avvenire la peri-implantite,

ossia un’infiammazione e un’infezione delle strutture attorno

all’impianto che non permettono l’osteointegrazione. Anche il

fumo e il diabete possono compromettere l’osteointegrazione dell’impianto.

1. Assenza di stabilità primaria dell’impianto:

Le cause di questa evenienza, possono essere principalmente due : presenza di

osso di scarsa densità oppure imprecisa preparazione ossea; Qualora non fosse

possibile ottenere una buona stabilità primaria, converrà

effettuare un innesto osseo con successivo

posizionamento di una membrana ed aspettare 3-4 mesi

per l’intervento.

2. Supporto parodontale:

il punto debole delle protesi su impianti è la gengiva. Essa con il suo solco

gengivale che circonda la radice o l’impianto, è la porta di ingresso al

parodonto. Se la gengiva che delimita il solco gengivale non è pulita

accuratamente tutti i giorni, la placca batterica può infiltrarsi in profondità e

causare infiammazione: dapprima gengivite, poi parodontite quando

interessa l’osso.

Le gengiviti sono infiammazione dei tessuti gengivali caratterizzati da

gonfiore, arrossamento, calore e sanguinamento causati dall’accumulo di

placca batterica. Se si risolve in tempo il problema dell’accumulo della 6

placca batterica si può evitare che il processo infiammatorio si evolvi in

parodontite.

Le parodontiti sono un gruppo di patologie caratterizzate dalla

distribuzione dell’apparato di supporto dei denti. Clinicamente si

manifestano con perdita di osso, formazione di tasche gengivali, mobilità

dentali. La distruzione dei tessuti di sostegno dei denti e irreversibile.

La perdita del tessuto osseo alveolare e dei tessuti molli rappresenta la

principale causa di perdita dentaria nei soggetti adulti.

3. Il fallimento a medio e lungo termine degli impianti, è dovuto in gran

parte a difetti di carattere occlusale.

È importante definire clinicamente queste anomalie e precisare i requisiti

bio-meccanici e fisiologici da seguire nelle varie riabilitazioni per

impostare uno schema occlusale che minimizzi i fattori di rischio. Uno

scorretto equilibrio occlusale può causare un riassorbimento osseo che

nel tempo potrebbe far perdere l’impianto.

MASCELLA E MANDIBOLA 7

Le zone interessate per

l’intervento implantare sono:

la mascella e la mandibola.

Mascella e mandibola sono ossa che fanno parte dello splancnocranio, esso è

la parte anteriore del cranio che ha funzione endoscheletrica, cioè architettura

di sostegno dei visceri cranici.

La mascella è un osso pari e simmetrico, costituito dalla cavità del seno

mascellare dall’arcata dentaria superiore e dal palato.

La mandibola è un osso impari, l’unico osso facciale ad essere provvisto di

articolazione (A.T.M.).

L'articolazione temporo-mandibolare presenta una capsula articolare costituita

da tessuto connettivo denso

fibroso che circonda l'articolazione. La

faccia interna della capsula è rivestita

da una membrana sinoviale costituita

da cellule endoteliali che permette il

nutrimento e la lubrificazione dei

componenti articolari. Le fibre della

capsula che si inseriscono sul disco

articolare servono a stabilizzare il

condilo. S M D :

. . .

In implantologia dentale è importante scegliere il materiale adatto a realizzare

la protesi. 8

Il titanio e la zirconia sono metalli leggeri, duri, resistenti alla corrosione e

biocompatibili, caratteristiche essenziali per la buona riuscita dell’intervento e

per mantenerlo in situ più tempo possibile.

La ceramica dentale è il miglior materiale estetico esistente in natura. Non solo

è più resistente degli elementi dentali naturali, ma riproduce perfettamente

tutte le sfumature tridimensionali dei denti naturali.

CAD CAM

La tecnologia CAD CAM è una tecnica computerizzata che attraverso specifici

software permette di ottenere un oggetto tridimensionale a partire da un

disegno vettoriale eseguito al computer.

CAD sta per Computer Aided Design; CAM sta per Computer Aided

Manufacturing, ovvero disegno assistito dal computer e produzione assistita dal

computer.

Per eseguire un progetto con la tecnologia CAD CAM bisogna disporre

dell’impronta digitale o ottica.

L’impronta digitale è il metodo più innovativo e preciso per rilevare l’impronta.

Attraverso uno scanner endorale l’odontoiatra trasmette l’impronta acquisita al

computer convertendola in 3D e mandandola direttamente on-line

all’odontotecnico.

In questo caso è possibile continuare il lavoro con la tecnologia Cad Cam e

ottenere il lavoro semi-ultimato o realizzare un modello in resina acrilica,

(molto più robusto del gesso e resistenti alle abrasioni) ed eseguire il resto del

lavoro con tecniche convenzionali.

TITANIO, ZIRCONIA, CERAMICA DENTALE 9

TITANIO Il titanio è l’unico metallo non nobile

che è ben conosciuto per la sua

elevata resistenza

alla corrosione e per il suo alto

rapporto resistenza/peso. È leggero,

duro, con una bassa densità che

permette di realizzare protesi

leggere. Allo stato puro è abbastanza duttile, lucido, di colore bianco metallico.

Tuttavia le leghe di titanio non sono facilmente lavorabili, e la difficoltà di

lavorazione implica l’utilizzo di macchinari. Il punto di fusione è relativamente

alto e rende questo elemento utile come metallo refrattario (resistenze alle alte

temperature). Il titanio è resistente come l'acciaio ma il 40% più leggero, pesa

il 60% in più dell'alluminio ma con una resistenza doppia. Queste proprietà

rendono il titanio molto resistente alle forme usuali di fatica dei metalli.

Essendo un materiale estremamente reattivo, ogni volta che il titanio metallico

è esposto all'atmosfera o ad un ambiente contenente ossigeno libero, esso si

ricopre immediatamente di un film d’ossido sottile e tenace; la presenza di

questo film superficiale conferisce al materiale la sua eccellente resistenza a

corrosione.

In implantologia questo strato di ossido conferisce al titanio una caratteristica

particolare: la Bio-inerzia.

La bio-inerzia permette al titanio di interagire con i fluidi orali e di integrarsi

senza problemi con l’organismo, facilitando così l’osteointegrazione.

Per far si che l’osteointegrazione avvenga perfettamente i materiali devono

essere sterili e conservati in appositi contenitori. Durante l’inserimento

dell’impianto nell’osso esso deve essere mantenuto sterile; l’unico contatto 10

consentito è quello con gli strumenti deputati all’intervento, per evitare che il

contatto con gli altri materiali, provochi una qualunque forma di inquinamento,

che possa alterare lo strato di ossido.

ZIRCONIA

La zirconia chimicamente è costituita da ossido di zirconio (Zr O ).

2

Fino a 1170°C presenta struttura cristallina monoclina, da 1170 a 2370°C

presenta struttura tetragonale, oltre i 2370°C presenta struttura cubica.

Durante la fase di riscaldamento, ovvero quando si passa dalla struttura

monoclina alla struttura tetragonale avviene una contrazione di volume pari al

5%.

Durante la fase di raffreddamento, cioè al passaggio della struttura tetragonale

a quella monoclina avviene un’espansione volumetrica.

Durante la sinterizzazione del green (polveri compatte), nella fase di

raffreddamento si può avere la formazione di cricche, cioè di crepe e rotture

sulla struttura metallica, questo problema può essere evitato con l’aggiunta di

ossido di ittrio.

La zirconia utilizzata in campo dentale è la zirconia Y-TPZ, ovvero parzialmente

stabilizzata, essa possiede elevata resistenza a frattura, elevate proprietà

fisiche e meccaniche, elevata durezza e basso peso specifico. La zirconia Y-TPZ

è fornita sotto forma di blocchetti pre-sinterizzati di consistenza morbida,

porosa, lavorata con la tecnologia Cad Cam e poi sinterizzata a 1350°C.

CERAMICHE DENTALI 11

Le ceramiche dentali sono composte da:

Feldspato, che

 conferisce un aspetto

vetroso alla massa, e

costituisce il 75-85% del

materiale.

Quarzo, costituisce il

 12-22% del materiale e rinforza la struttura della porcellana.

Caolino, può essere presente in piccole quantità (4%), o del tutto

 assente, perché conferisce opacità alla porcellana. Ha la funzione di

agglomerante per ottenere una pasta malleabile prima della cottura.

In campo dentale, le ceramiche, sin dalla loro utilizzazione, hanno riscosso

grande successo grazie alle loro caratteristiche estetiche, fisico-

meccaniche e termiche che gli conferiscono una lunga durata. Tali

caratteristiche nel tempo sono state migliorate rendendo possibile la perfetta

imitazione dei denti naturali nelle sue sfumature tridimensionali.

PROPRIETA’ CHIMICHE

Esse sono impermeabili, cioè grazie ad un procedimento chiamato

glasatura; ovvero la cottura di una massa dall’aspetto fluido, plastico e

trasparente con una temperatura di fusione inferiore alle masse utilizzate per

la costruzione del manufatto in ceramica, penetra superficialmente sigillando le

porosità. Ci sono altri modi di rendere la superficie della ceramica lucida e

impermeabile, come una cottura di auto-lucentezza o vetrificazione oppure

la lucidatura meccanica, eseguita con gommini adatti e dedicati a tale

materiale. Naturalmente a seconda del risultato estetico-funzionale che si

vuole ottenere, uno di questi passaggi potrebbe essere preferito ad un altro se

non tutti e tre effettuati con la giusta sequenza.

Le ceramiche sono materiali inerti, presentano un’elevata biocompatibilità

perché nel cavo orale non generano scambi di ioni. I dispositivi in ceramica

essendo biocompatibili non sono attaccati da agenti chimici e batteriologici

all’interno del cavo orale.

PROPRIETA’ FISICO-MECCANICHE 12

Le porcellane presentano un’elevata resistenza all’abrasione, essa è 600

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